Siracusa. Scuole senza risorse, Italia (Cgil): "Le risposte inadeguate di Faraone"
Non ha soddisfatto le aspettative dei sindacati, in particolare della Cgil, la tappa siracusana del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, sabato in città per incontrare i dirigenti scolastici e i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Parole di sconforto partono da Paolo Italia, convinto che la visita del rappresentante del ministero non sia servita a fornire alcuna indicazione e nemmeno rassicurazioni in merito alla concreta gestione delle scuole, costrette a fare i conti con lacune in termini di materiale a disposizione e di carenze d’organico.
A Siracusa il sottosegretario all'Istruzione Faraone: in arrivo fondi per due nuove scuole
Fondi in arrivo da Roma per realizzare due nuove scuole nel capoluogo. L’annuncio è partito questa mattina dal sindaco, Giancarlo Garozzo, insieme al sottosegretario all’Istruzione, università e ricerca, Davide Faraone, che ha fatto tappa in città per incontrare il mondo della scuola e l’amministrazione comunale. Con le risorse reperite, sulla base di appositi progetti presentati dal Comune, sarà possibile realizzare due istituti scolastici, rispettivamente in viale Scala Greca e all’Isola. In questo caso si tratterà della sede da tempo rivendicata dai residenti della zona balneare e motivo di proteste e sentite battaglie. Gli alunni dell’istituto comprensivo “Santa Lucia”, sede dell’Isola, infatti, da tempo frequentano le lezioni in una sede inadeguata e da sempre definita “temporanea”. Diverse, nel tempo, le soluzioni prospettate dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite e poi non concretizzate. La giornata siracusana del sottosegretario Faraone si aperta con un confronto con l’amministrazione comunale, i dirigenti scolastici e i presidenti dei consigli dei 15 istituti comprensivi della città. All’incontro, fissato per le 10 nella sala stampa “Archimede” di piazza Minerva 5, parteciperanno il sindaco, Giancarlo Garozzo, e l’assessore alle Politiche scolastiche ed educative, Valeria Troia. Al centro dell’incontro , il piano dell’offerta formativa territoriale, previsto nel “Patto per la scuola” sottoscritto in Comune lo scorso 14 dicembre, con il quale gli istituti della città si mettono in rete per un’azione omogenea in favore degli alunni. Il Piano rientra nel progetto “Siracusa città educativa” che investe 4 aree di intervento: stili di vita, sostenibilità ambientale, innovazione sociale e bisogni educativi, quest’ultimo strettamente attinente al ruolo della scuola.La presenza del sottosegretario Faraone è collegata al fatto che Siracusa è la prima città siciliana, e forse anche del Mezzogiorno, a lavorare sul piano dell’offerta formativa territoriale.“Nei prossimi giorni – afferma l’assessore Troia – lanceremo una manifestazione di interesse destinata ad associazioni culturali, di volontariato, onlus, e privati cittadini che vogliano proporre attività ed eventi che diano impulso alle crescita civile e sociale delle giovani generazioni. Con l’adesione all’Associazione internazionale delle città educative, infatti, perseguiamo l’obiettivo di creare un sistema pedagogico esteso e aperto che metta al centro la formazione dei cittadini più piccoli, un sistema che non può prescindere dal ruolo della scuola e di una pluralità di soggetti impegnati nel sociale rivolgendosi ai giovani”.
Siracusa. L'ultimo omaggio a Pippo Imbesi, l'abbraccio ad un uomo coraggioso
“Come te mai nessuno”, c’è scritto sullo striscione preparato dagli ultras della Curva Anna. E in effetti cercare oggi un altro Pippo Imbesi è impresa ardua. Gli americani direbbero “one of a kind”, come dire unico e irripetibile.
La sua gente c’è tutta ai funerali. Stracolma la chiesa di Santa Lucia, piccola per un affetto così straripante. Sul feretro fiori bianci e azzurri, colori di una vita e di una passione bruciante. E poi la maglia del Città di Siracusa e quella dedicata a Nicola De Simone.
Singhiozzi e applausi accompagnano la funzione che diventa l’occasione per ribadire la limpidezza dell’uomo, per 25 anni costretto alla gogna di un procedimento giudiziario infinito ma che alla fine gli ha reso dignità.
Poi il giro all’interno dello stadio, quello che lui fece riempire per una storica promozione. Con lo sguardo lo accompagnano alcuni dei “suoi” ragazzi: Amedeo Crippa, Ciccio Pannitteri, Culotti. E ci sono anche quelli cresciuti nella sua ombra, come Gigi Calabrese. Davide Baiocco, capitano del Siracusa di oggi, ha portato personalmente le condoglianze ai figli, Andrea, Angela e Milena. “Ci hai insegnato il coraggio. Ciao papa’”, legge commossa proprio quest’ultima. Ciao “zio” Pippo.
Siracusa. Seducevano in chat per poi drogare e rapinare gli abbindolati uomini
Stringevano relazioni via internet con uomini di mezza età accuratamente selezionati, li corteggiavano in chat e una volta incontrati li drogavano e li rapinavano.
Un sistema criminale che ha mietuto diverse vittime nel siracusano. Due donne e un loro complice sono state arrestate dai Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Siracusa. Un’altra donna è indagata a piede libero, e un quinto complice è stato sottoposto all’obbligo di firma.
Il GIP presso il tribunale di Siracusa Giuseppe Tripi ha emesso nei loro confronti un’ordinanza cautelare con l’accusa di rapina aggravata e continuata.
La mente del gruppo criminale è ritenuta la 52enne P.G., ora rinchiusa nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Sue complici, la 47enne C.R., rintracciata in Puglia e sottoposta agli arresti domiciliari, e S.C. di 29 anni. Selezionavano accuratamente le loro vittime tra gli iscritti al sito internet Badoo.
Le tre donne dapprima intrattenevano una breve relazione in chat con gli uomini prescelti, quasi sempre di mezza età, poi passavano a un incontro galante con le loro vittime, durante il quale somministravano loro una droga nascosta in un drink per stordirli e consentire ai complici di rapinarli. Si tratta di P.A. di 27 anni e rinchiuso nel carcere di Siracusa, e P.M. 27 anni sottoposto all’obbligo di firma.
Al momento sono già otto le vittime accertate, per lo più residenti nella Sicilia Orientale, che hanno collaborato all’identificazione degli autori delle rapine. Ma i Carabinieri hanno sequestrato una agenda e un personal computer dai quali sono stati estrapolati una settantina di appunti associati ad altrettanti utenti della chat, il relativo contatto telefonico, la sua presunta età e il luogo di residenza. Queste persone, che verosimilmente sono entrate in contatto con il gruppo criminale, sono in corso di identificazione da parte dei Carabinieri per il prosieguo delle indagini.
La sostanza utilizzata dai rapinatori per stordire le vittime è risultata essere un potente farmaco ipnotico presente in commercio per il trattamento dell’insonnia, il quale se somministrato in dosi elevate, induce il sonno immediatamente, tanto più se ingerito con sostanze alcoliche.
Tutte le vittime hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso proprio a causa degli effetti del farmaco ipnotico inconsapevolmente ingerito; una di queste vittime, peraltro, nel tentativo di far rientro a casa dopo aver subito la rapina ha tamponato cinque autovetture. Altra persona, invece, è stata refertata in ospedale con “trauma facciale con contusione escoriate al naso, labbro superiore e zigomo sinistro, perdita di urina …”.
Alle indagini e agli arresti hanno partecipato gli investigatori specializzati del Nucleo Investigativo Telematico che con un attento lavoro di intelligence hanno permesso l’intercettazione, la localizzazione e l’identificazione dei rapinatori. Ricostruiti i dialoghi che le donne intrattenevano in chat con le loro vittime, dai quali traspare l’esigenza di far assumere loro bevande alcoliche per mescolarvi dentro il potente narcotico. “Sono uno sportivo, non bevo alcolici”, dice in chat una delle vittime, “ma una birra con me la puoi bere stasera”, insiste la donna; “mezza birra tu e mezza io”, si fa convincere lui. Quella sera in quella birra la donna mescolerà il potente narcotico e il malcapitato finirà rapinato e abbandonato a terra stordito nella periferia di una cittadina del siracusano.
Una volta stordite con il potente narcotico, infatti, le vittime venivano derubate di ogni avere, tra cui orologi, telefoni cellulari, carte di credito e denaro contante, collane e fedi, e ogni altro oggetto di valore.
La complessa attività investigativa svolta con appostamenti, pedinamenti e intercettazioni, è scaturita dalla denuncia di una delle vittime del gruppo criminale, un uomo di mezza età residente a Catania, che si era presentato dai Carabinieri per riferire di essere stato dapprima irretito via internet da una donna e poi, dopo averla incontrata, di essersi risvegliato mentre si trovava riverso a terra e derubato di ogni avere.
L’attività di indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Siracusa Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Davide Lucignani ha fornito al gip Giuseppe Tripi un quadro probatorio schiacciante per incastrare le donne e i loro complici.
Siracusa. Rotatoria di viale Paolo Orsi, il senatore Alicata: "Ripensarla"
Una rotatoria da ripensare. Quella nata sull’onda emotiva di un tragico inciedente in viale Paolo Orsi così com’è rischierebbe di paralizzare il traffico cittadino tra pochi mesi, quando con la stagione estiva aumentano i pullman diretti al parco della Neapolis. Ma già occhi, in caso di emergenza, mostrerebbe tutti i suoi limiti. Questo il pensiero del senatore di Forza Italia, Bruno Alicata.
Siracusa. Emergenza pesca, Forza Italia chiama a raccolta le marinerie
La lista dei problemi e’ lunga. Le marinerie siciliane sono in crisi, schiacciate da norme che regolano quote di pescato, aree di competenza e vizi di autorità con fermi e sequestri ricorrenti.
Forza Italia ha voluto incontrare i rappresentanti della categoria. Con la parlamentare Stefania Prestigiacomo c’erano il commissario regionale Gianfranco Micciche’, il sottosegretario agricoltura e pesca Castiglione, il senatore Bruno Alicata e poi ancora Falcone (capogruppo Ars) e Salvo Pogliese.
La pri,a buona notizia riguarda intanto il motopesca siracusanoMariella, in stato di fermo da dicembre a Malta. Presto, ha assicurato Castiglione, farà ritorno a casa.
Siracusa. Via Lentini, i residenti: "Subito il senso unico di marcia"
Protestano i residenti di via Lentini. Anche alla luce degli incidenti che si sono verificati nella zona, e in particolar modo all’incrocio con via Franca Maria Gianni, i cittadini che vivono nella zona chiedono a gran voce l’istituzione del senso unico.
Siracusa. Viale Teocrito chiuso e in attesa dei lavori. I commercianti: "assessore ci venga a spiegare…"
Un cartello ricorda che viale Teocrito, in un tratto centrale, è chiuso ormai da 42 giorni. Lo hanno affisso i commercianti della zona, sfiniti da una attesa infinita per lavori di messa in sicurezza che stentano a partire. Si aspettava l’approvazione del bilancio comunale, cosa avvenuta due giorni fa. Non che dall’indomani si aspettassero mezzi e operai all’opera per mettere in sicurezza e riaprire il tratto a rischio.
Ma quanto meno, loro, i commercianti speravano in un incontro con l’assessore ai lavori pubblici, Alfredo Foti. Loa spettavano ieri e poi anche questa mattina. Ma sopraggiunti impegni hanno costretto il responsabile della delicata rubrica a spostare l’incontro. Cosa che ha mandato su tutte le furie chi da 42 giorni subisci i disagi di quella chiusura.
Siracusa-Floridia, ultimatum ad Anas. "Luci accese in dieci giorni o occupo la strada e blocco il traffico"
Sabato mattina aveva occupato simbolicamente una delle rotatorie della Statale 124, la strada che collega Siracusa a Floridia. Adesso il deputato regionale Enzo Vinciullo si prepara “ad occupare” la sede stradale. Ultimatum di dieci giorni ad Anas: “o accendono una buona volta le luci delle rotatorie oppure sono pronto ad occupare la strada e bloccare il traffico”.
Vinciullo,presidente della Commissione Bilancio all’Ars, aveva preannunciato azioni eclatanti per cercare di ridestare l’Anas dal sonno profondo che l’ha colpita per quel che riguarda lavori nel siracusano: dal ponte Cassibile alle rotatori sulla 115, passando per le gallerie in autostrada.
Siracusa. Ordine pubblico, le parole chiave del questore Caggegi: "Prevenzione e Collaborazione"
Il questore di Siracusa, Mauro Caggegi, ha illustrato questa mattina i numeri e gli indicatori del 2015. Significativa la contrazione dei delitti scoperti o denunciati a tutte le forze di polizia, passati da 16.859 a 15.599 (-7,5%). Più in dettaglio, nell’ambito dei delitti contro la persona, sono in netto calo gli omicidi volontari (3 contro i 5 del 2014) e quello dei tentati omicidi (15 contro 18).
Risultano in calo i furti in genere, passati da 8.207 del 2014 ai 7.604 del 2015 (-7,4%). Aumentano però gli scippi (da 59 a 78) e i furti in esercizi commerciali (da 357 a 411). Tra i furti ai danni di esercizi commerciali 21 sono stati commessi con la tecnica della “spaccata”, utilizzando cioè un’autovettura come testa di ariete (tale tecnica è di regola appannaggio di malviventi catanesi in trasferta). In calo i furti di autovetture e ciclomotori.
Il numero delle rapine è rimasto sostanzialmente invariato, passando da 159 a 160. Anche il numero delle estorsioni denunciate a tutte le forze di polizia è rimasto stabile: 110 nel 2015 contro 106 del 2014. Molti uomini sono rimasti vittima di truffe tentate da avventi donne che, tramite video-chat, spingevano gli uomini a compiere atti sessuali chiedendo soldi per non diffondere le immagini su internet.
In calo risultano infine i reati inerenti le sostanze stupefacenti, passati da 296 a 268. La sola Polizia di Stato nella provincia di Siracusa nel 2015 ha tratto in arresto 273 persone per reati di vario genere, a fronte delle 269 persone tratte in arresto nel 2014 (+1,4%) ed ha denunciato a piede libero 1697 persone.
Costante l’attività di tutela dell’ordine pubblico in occasione di scioperi e manifestazioni. E poi l’impegno richiesto dal fenomeno della immigrazione irregolare.
Tra le operazioni più significative eseguite dalla Squadra Mobile spiccano l’operazione Iubita, contro un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione; le indagini che hanno portato al fermo dei genitori della ragazza turca Aysegul Durtuc; l’arresto in luglio per pornografia minorile e atti sessuali con minori di un professore di religione; la soluzione dell’omicidio Liottasio a Priolo (settembre) e l’operazione Settemassi che ha sgominato una gang di 8 rapinatori di banche.