Siracusa. Toponomastica, nate oggi le vie mons. Lauricella e mons. Bonfiglioli. Il ricordo di padre Sbona

Due piccole vie di Siracusa sono state intitolate alla memoria di due arcivescovi. Nella zona alta della città, alle spalle di Scala Greca, ci sono ora via mons. Lauricella e via mons. Bonfiglioli. Si tratta di due figure carismatiche che hanno lasciato una profonda traccia nella chiesa siracusana e nella stessa vita cittadina. Basti pensare che la parrocchia di Sant’Antonio da Padova venne istituita quando nella zona non c’erano ancora palazzi. Una intuizione che avrebbe presto incrociato anche l’espansione della Siracusa che cresceva. Padre Ignazio Sbona, che ancora oggi regge la parrocchia, ha voluto ricordare così queste due figure felicemente incontrare nella sua vita parrocchiale.




Siracusa. Arnaldo Pomodoro e la sua "gioia" per l'Inda. Ai giovani: "Andate fuori, in Italia siamo scoppi"

Le scenografie ed i costumi del cinquantesimo ciclo di spettacoli classici della Fondazione Inda, quello del Centenario, avranno la firma di Arnaldo Pomodoro. Il “maestro” oggi è stato a Siracusa e nel corso dell’incontro nel salone del Palazzo Inda di corso Matteotti ha svelato prime indicazioni sui suoi progetti per l’Inda: una grande porta e segni che appaiono e scompaiono dal terreno. Ricerca dei materiali per i costumi, con il metallo piegato a tessuto. E grande attenzione per lo spazio del teatro Greco per valorizzare anche luce e buio (sotto l’intervista video di SiracusaOggi.it). Pomodoro ha poi voluto incontrare gli studenti della Scuola Speciale di Architettura di Siracusa presenti all’incontro. “Non dovete fare esperienza solo in Italia – ha suggerito il maestro- studiate negli Stati Uniti o in Australia.  L’Italia purtroppo è intasata. Siamo scoppi”. Il maestro Arnaldo Pomodoro, prima di congedarsi dagli studenti, ha promesso un prossimo incontro direttamente in Facoltà con tutti gli studenti di Architettura prima del debutto al Teatro Greco che avverrà il prossimo 9 maggio con Agamennone. Poche ancora le indiscrezioni su cast e registi. La settimana prossima saranno le prime certezze. Si parla con insistenza di un attore protagonista reduce da recenti lavori con Tornatore e di Alessandro Preziosi (il suo sarebbe un ritorno, ndr).




Siracusa. La Marina Militare festeggia Santa Barbara. A Siracusa il reliquiario di Santa Lucia in Capitaneria

Quattro dicembre, festa di Santa Barbara. Marina Militare, Guardia Costiera e Vigili del Fuoco commemorano la loro santa protettrice. Cerimonia all’insegna della massima sobrietà, come raccomandato dal Ministero anche in occasione delle precedenti festività che hanno riguardato altri corpi e forze dell’ordine. A Siracusa, nella sede della Capitaneria di Porto, arriva il reliquiario di Santa Lucia. Santa Barbara è anche la patrona dei Vigili del Fuoco.  Deposta in caserma una corona dinanzi alla lapide che ricorda i vigili deceduti in servizio. Quindi è stata celebrata una messe alla presenza del Prefetto, Armando Gradone, e del Questore, Mario Caggeggi.  Consegnati attestati di merito ai Vigili del Fuoco siracusani che si sono distinti in attività.




Siracusa. Sciopero degli autotrasportatori: i Forconi preparano i blocchi. "Anche fino a Natale"

Il 9 dicembre, lo sciopero dell’autotrasporto ci sarà. In piazza, con blocchi e presidi, ci saranno i Forconi siciliani che hanno chiamato a raccolta i delusi d’Italia: dal popolo delle quote latte, ai ceramisti di sassuolo, le partite iva, passando per disoccupati e inoccupati vari.  Si blocca la Sicilia, si blocca forse anche l’Italia. Nonostante il coordinamento unitario delle sigle Unatras  e di Anita abbia revocato lo sciopero perchè positive sono state giudicate le risposte ricevute dal ministro Lupi. “Ma quelli sono sempre vicini al potere”, si lascia sfuggire Mariano Ferro, uno dei leader regionali del Movimento dei Forconi. Non pare sorpreso dalla decisione di alcune sigle che hanno revocato la protesta. “Sono anni che fanno così. Prima proclamano lo sciopero, poi tornano indietro. Sono tutte sigle vicine a Confindustria, troppo vicine al potere, al sistema. La loro difesa dei lavoratori iscritti è appena blanda. Chiedete agli autotrasportatori iscritti alle loro sigle come si sentono dopo questo ennesimo dietrofront e chiedete loro se parteciperanno o no allo sciopero”, dice ancora Ferro, lasciando immaginare le risposte. “La nostra protesta bloccherà l’Italia. Gli italiani saranno al nostro fianco. Il Governo si deve dare una svegliata e ridare slancio a un Paese morto”. Non usa giri di parole l’esponente di punta dei Forconi. “Niente partiti, niente bandiere, niente sindacati”, promette ancora. “sarà come nel gennaio 2012”, quando il movimento debuttò paralizzando la regione ma guadagnando, paradossalmente, consensi. Fino alla timida conclusione di quella protesta. “Siamo stati ingenui”, ammette a mezza bocca oggi. “Fermeremo l’Italia”, ripete ancora Mariano Ferro. “Chiuderemo i porti, blocchi nelle autostrade e negli snodi cruciali”, annuncia. In provincia di Siracusa i Forconi dovrebbero dar vita ad un presidio davanti alle raffinerie. Niente carburante in partenza dal polo petrolchimico. “Se avessimo deciso di indire una manifestazione a Roma, nessuno si sarebbe curato di noi nei centri del potere. E da Siracusa, ad esempio, sarebbero venuti in dieci. Idem se la manifestazione l’avessimo organizzata a Palermo. Sit in e raccolte firme avrebbero avuto ancora meno ascolto. Se la protesta è pacifica, il Governo ci guarda e ride”. Un attimo di pausa. “Non vuol dire che faremo la rivoluzione. La protesta è dura ma chiaramente non violenta”, specifica Ferro. “Ci spiace per i disagi. Attireremo critiche, non risulteremo simpatici ma sappiamo che i siciliani e gli italiani condividono le ragioni della protesta, perchè toccano tutti. E’ l’unico modo per obbligare il paese a riflettere sul serio sui problemi. E fare. Ne va del futuro del paese. Chiedetelo a chi è fallito negli ultimi mesi, ha chi ha dovuto abbassare la saracinesca mentre nessuno faceva niente. L’obiettivo finale è far ripartire il Paese”. E per riuscirci, i Forconi si stanno attrezzando per restare in strada, nei loro blocchi e nei presidi, “anche a Natale, non è un problema”. Non è escluso che lo sciopero si concluda con una imponente manifestazione a Roma. “Prima prepariamo la pentola e la mettiamo sul fuoco. Appena l’acqua bolle, potremo anche dirigerci verso la Capitale. Discuteremo, litigheremo, ci scontreremo verbalmente. Ma dobbiamo coinvolgere tutta l’Italia. Da questo dipenderà il successo della protesta e la ripartenza a cui vogliamo costringere una classe politica autoreferenziale e distante anni luca dal Paese reale”.




Siracusa. "La diffida? Una intimidazione". Il sindaco Garozzo a muso duro sulla vicenda del nuovo centro commerciale di Epipoli

Venti, forse trenta o addirittura trentacinque milioni di euro. Balletto di cifre attorno a quella che dovrebbe essere l’entità del risarcimento che il Comune di Siracusa potrebbe essere chiamato a versare nelle casse di Open Land srl. La vicenda è nota, parte dalla costruzione di un centro commerciale in viale Epipoli e prosegue con le recenti denunce e controdenunce sulla visita della commissione urbanistica al cantiere: ordinaria per l’amministrazione, “violazione di domicilio” per l’imprenditore privato. Ci siamo già occupati della lettera di diffida inviata a Palazzo Vermexio dalla società privata. “Stiamo studiando le carte e a noi pare che nulla sia dovuto”, la posizione dell’amministrazione. Il sindaco Giancarlo Garozzo è ancora più diretto. “Quella diffida potrebbe anche essere letta come un tentativo di intimidazione ai danni del Comune”, dice in diretta su Fm Italia. “Inviterei tutti a stare attenti su questo terreno”, aggiunge ancora, riferendosi anche ai quattro tecnici comunali che Open Land srl ha denunciato per violazione di domicilio. “Non possiamo stare a guardare. Dobbiamo difendere i dipendenti che fanno il loro lavoro e non possono essere intimiditi”. La voce è ferma e il tono risoluto. “Ho un difetto. Mi arrabbio quando vedo una ingiustizia ai danni della collettività. Dalle nostre carte pare che nulla sia dovuto. Lo dico assumendomi ogni responsabilità. Per cui, mi arrabbio. Si”. I rispettivi uffici legali si confrontano da settimane. Attualmente sembra che non ci sia veduta identica anche sull’entità del risarcimento milionario. “Io faccio una media tra tutto quello che ho sentito, posto che non ho letto nessuna cifra. Facciamo 28 milioni di euro. Una enormità. Una cifra che, se dovessimo essere costretti a pagare all’imprenditore, ci condurrebbe al default. Dobbiamo trovare delle soluzioni. Stiamo, per parte nostra, studiando bene gli incartamenti per capire cosa è accaduto in ogni passaggio. La vicenda è molto, molto controversa. Credo che come sindaco e come amministrazione dobbiamo difendere i cittadini siracusani perchè  nel caso in cui il Comune sarà costretto a pagare  saranno loro, e io con loro come cittadino, a doversi accollare quella quantità di milioni di euro. I soldi pubblici sono soldi della collettività”. La sentenza del Cga di Palermo che stabilisce il diritto al risarcimento per la Open Land srl non lascia del tutto convinto il sindaco Garozzo. “La situazione è controversa e singolare. Questo dispositivo amministrativo dice due cose. In una prima fase parla di una concessione edilizia che non sarebbe mai potuta esser rilasciata dal Comune. Sappiamo che le dinamiche sono state quelle del silenzio assenso. C’è anche il parere negativo della Soprintendenza, un diniego assoluto a costruire lì. Ma poi la sentenza clamorosamente dice che c’è danno da pagare. Dagli atti che abbiamo al Vermexio, noi riteniamo che nulla sia dovuto. Se ci sono carte che non abbiamo ancora visto magari diventa un altro discorso. Che ce le forniscano”. Per ora di mediare non se ne parla. “Se viene fuori che dovremo realmente pagare, solo allora faremo partire una sorta di mediazione. Ma dalle nostre carte, ripeto, tutto pare in regola. Andiamo dritti come un treno”.




Siracusa. La Festa di Santa Lucia.Presentato il programma e le novità

Nello spazio accanto la chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, a Siracusa, il cosiddetto “Parlatoio delle Monache”, la deputazione della Cappella di Santa Lucia ha presentato il programma e le novità della Festa di Santa Lucia, patrona di Siracusa. Non solo 13 dicembre, insomma. Tra gli eventi, anche un originale flash mob – nuova tendenza diffusa dai social network – in onore della Santa. Giuseppe Piccione, presidente della Deputazione, e mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e componente della Deputazione hanno presentato il programma. Quest’anno la solenne celebrazione in Cattedrale sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Sarà lui a tenere  il panegirico della Santa. Oltre alla tradizionale Festa del 13 e all’Ottavario, anche quest’anno sono state realizzate alcune iniziative preparatorie e “attorno” alla festa. Si inizia oggi, sabato 30, con la Tredicina di Santa Lucia e l’esposizione delle reliquie nelle diverse parrocchie della città. Tra gli eventi collaterali, ieri, alle 17.30, inaugurata la mostra fotografica “Lucia & Lucie – Fede e religiosità tra Siracusa e la Svezia” proprio presso il Parlatoio delle Monache.




Siracusa. Il bilancio "di sofferenza" approda in Consiglio Comunale. Incardinata la discussione

Calma apparente al Consiglio Comunale di Siracusa dove sabato è cominciata la discussione del bilancio. Seduta di apertura dedicata all’incardinamento dei varii punti e delle discussioni. All’approvazione si arriverà, verosimilmente, dopo la metà di dicembre. C’è tempo fino alle 12 di sabato prossimo (7 dicembre) per presentare gli emendamenti; poi dieci giorni di tempo per raccogliere i pareri, per cui si tornerà in aula il 17 dicembre, alle 9,30, per la discussione sulle proposte di modifica e il voto finale. La relazione sul provvedimento è stata fatta dal sindaco, Giancarlo Garozzo. Il bilancio di previsione ammonta a poco meno di 204 milioni 883 mila 447 euro in entrata e altrettanti in uscita. Di questi ultimi, 132,2 milioni sono spese correnti e 24 milioni sono quelle per investimenti, la maggior parte dei quali sono approvate con il piano triennale delle opere pubbliche. Altri saldi di spesa sono i 30 milioni per rimborso prestiti e i 18,4 milioni di uscite per conto terzi. Sul piano delle entrate: 73,2 sono da tributi locali; 50,6 da contributi nazionale e regionali; 14,1 sono extratributarie; 13,7 derivano da alienazioni, trasferimenti di capitale e crediti; 32,8 arrivano da prestiti; 18,4 discendono da servizi per conto terzi. Il sindaco Garozzo ha poi evidenziato due aspetti, cioè che la spesa sociale è cresciuta di quasi 4 milioni di euro, da 20 a 24 e che l’aliquota Imu sulla prima casa era già prevista dalla Giunta al 4 per mille. “Non vogliamo gravare sulle famiglie – ha spiegato il sindaco – e per questo nei regolamenti sui tributi sono stati inseriti ampie fasce di esenzione e il comodato d’uso sulle seconde case ai fini dell’Imu. Il nostro obiettivo è di far pagare chi ha più possibilità e di sostenere chi si trova in difficoltà”.
Il dibattito è stato aperto da Cetty Vinci, che ha sollevato dubbi sui mutui per acquisto di immobili che il Comune intende contrarre e sulle modalità con le quali sono stati riportati i piani finanziari collegati. Roberto Di Mauro, ex assessore al Bilancio, ha rivendicato quanto fatto in passato, a cominciare dalla stabilizzazione di oltre 200 precari comunali, e ha sottolineato i vantaggi di cui gode l’attuale Amministrazione con l’allentamento del patto di stabilità. Per Giuseppe Assenza, la Giunta si trova avvantaggiata quest’anno per le entrare provenienti dalla Tares; poi ha messo in guardia sulla decisione di togliere dalle previsioni alcuni investimenti, che potrebbe comportare l’impossibilità di partecipare ai bandi europei con danno per il Comune. Quindi Assenza ha chiesto chiarimenti su una lettera di diffida presentata sul caso Open Land e che potrebbe avere riflessi sul bilancio di previsione a causa delle azioni di risarcimento.
Tanino Firenze e Francesco Pappalardo hanno condiviso l’intervento del sindaco, affermando però di aspettare le scelte che si faranno per il 2014, che deve essere l’anno della svolta. Fabio Rodante si è detto perplesso sulla capacità dell’Amministrazione di riscuotere i tributi nella misura in cui sono stati scritti a Bilancio e ha sollevato il problema dell’alta spesa per le utenze. Poi ha sollecitato la Giunta a procedere con gli appalti sui servizi, a partire da quello per l’igiene urbana.
Soddisfazione per il “difficile” lavoro svolto dall’assessore al Bilancio, Santi Pane, nel far quadrare i conti e stata manifestata da Elio Di Lorenzo, e Fortunato Minimo, dopo avere ricordato il taglio di 6,4 milioni imposto dallo Stato, ha ricordato l’urgenza di far partire i servizi scolastici alla ripresa dopo la pausa natalizia. Carmen Castelluccio ha chiesto all’Amministrazione più impegno per gli asili nido e per i minori abbandonati. Il tema del disagio è stato affrontato anche da Alberto Palestro, che si è detto felice per l’incremento di 4 milioni della spesa sociale, e ha invitato a fare di più sul fronte del lavoro; per il futuro, ha aggiunto, ci si attende più coraggio negli investimenti. Infine, Antonio Grasso, ha chiesto un maggiore sforzo nella revisione delle spesa.
Nella replica, il sindaco Garozzo ha annunciato l’apertura di 20 cantieri entro giugno prossimo, tra cui quello per la riqualificazione delle banchine del Porto grande. Quello che arriva in aula è uno strumento finanziario “di sofferenza”, gravato da sbilanci che – secondo gli attuali amministratori – sarebbe l’eredità gravosa di gestioni passate allegre in cui non si sarebbe prestata molta attenzione al recupero delle somme messe in bilancio come entrate, magari anche impegnate e spese, ma mai veramente incassate e difficilmente incassabili. Ci sono poi le cifre da accantonare giocoforza: almeno 8 milioni per provare ad equilibrare i conti ed altri 2,5 circa prudenzialmente messi da parte per quelle sentenze risarcitorie di condanna che pendono come una spada di Damocle su Palazzo Vermexio.




Siracusa. Radioterapia, arrivano le garanzie e Adorno sospende lo sciopero della fame. Le interviste

Al quinto giorno, Ermanno Adorno ha sospeso lo sciopero della fame. Da lunedì l’ex consigliere comunale è all’ospedale Umberto I di Siracusa per sollecitare, con la sua protesta, attenzione sull’attivazione di radioterapia a Siracusa. Adorno ha saputo di essere malato di tumore e, come tanti siracusani, ha iniziato la necessaria terapia quotidiana in strutture di Catania. Ma i disagi – economici e non solo – sono notevoli. Perchè – si è chiesto – a Siracusa non è mai stato attivato il centro di radioterapia di cui pure si parla da anni? E da questa domanda, in cerca di risposte, la sua protesta. Che si è conclusa questa mattina. Anzi, è stata sospesa. Sono arrivate nero su bianco rassicurazioni su fondi disponibili e progetti in partenza. Adorno ha voluto vedere le “carte” oltre a sentire le parole. Ed a fornirgliele è stato il deputato regionale Stefano Zito. “Non lo conoscevo, non l’ho votato e forse non lo voterò. Ma è stato tra i pochi che si è concretamente interessato ed ha seguito la vicenda”. Le garanzie: contributo comunale per attivare un secondo pulmino Lilt, attivazioni di un altro bus a cura dell’Asp e ovviamente realizzazione nel 2014 di radioterapia. “Sono stati i giorni più belli della mia vita, dopo la nascita dei miei figli. Grazie a tutti per l’affetto, meno agli sbandieratori che si sono svegliati improvvisamente dopo anni di letargo e si sono intestati meriti”. Quindi un sorso d’acqua, liberatorio. In attesa di riprendere lentamente l’alimentazione dopo 5 giorni di digiuno.




Augusta. Sbarcati 375 migranti soccorsi nel canale di Sicilia. Le immagini del salvataggio

Sono 375 e sono stati soccorsi nelle ultime 24 ore dalle unità della Marina Militare in pattugliamento nello stretto di Sicilia per l’operazione Mare Nostrum. I migranti sono arrivati intorno alle 10,45  al porto di Augusta dove è  stata allestita la macchina dell’accoglienza, con i centri Spar del territorio allertati. I migranti erano stati localizzati ieri a nord del bacino libico a bordo di quattro battelli gonfiabili che muovevano in direzione Lampedusa. Individuati dall’elicottero di bordo della nave Scirocco sono poi stati seguiti nella prima parte della traversata da uns econdo elicottero, l’EH 101 della San Marco. Gli stranieri che erano a bordo dei primi due natanti sono stati trasbordati sulla Scirocco in operazione Sar (Search and Rescue) mentre la Grecale, insieme ai  gommoni del pattugliatore d’altura Corsi della Guardia Costiera, ha ultimato in nottata il recupero dei migranti degli altri due battelli. Non ci sarebbero, stando alle prime notizie, particolari preoccupazioni sulle condizioni di salute dei migranti, di cui tre minori.




Siracusa. Bilancio "di sopravvivenza". Intervista con l'assessore Santi Pane

Il Consiglio Comunale di Siracusa si prepara a discutere il bilancio. Sabato primo passaggio in aula per lo strumento finanziario.  L’assessore al Bilancio, Santi Pane è stato chiaro. “Abbiamo la necessità di rimettere a posto i conti”, tra sbilanci “ereditati dal passato”  e il peso di sentenze risarcitorie di condanna. Dieci milioni di euro finiscono accantonati per necessità.