Tra poche ore dovrebbe essere proclamata segretario provinciale del Partito democratico di Siracusa, ma i nodi da sciogliere rimangono ancora tanti e riguardano soprattutto i futuri rapporti tra l’area che ha sostenuto la sua candidatura e la componente che avrebbe, invece, voluto Liddo Schiavo alla guida della forza politica di via Socrate. Carmen Castelluccio non nasconde la sua amarezza per il modo in cui la campagna congressuale è stata svolta, in provincia di Siracusa come nel resto d’Italia. Troppi veleni, troppa attenzione dedicata ad aspetti ben distanti da quelli che, secondo lei, il Partito Democratico avrebbe dovuto approfondire. “Avrei preferito un confronto sui contenuti programmatici- spiega la consigliera comunale- Avremmo dovuto spiegarci a vicenda quali priorità avremmo voluto affrontare, a vantaggio del territorio. Ha prevalso, invece, purtroppo, la logica dei regolamenti, degli statuti, dei ricorsi, a discapito di tutto il resto”. Castelluccio non ritiene condivisibile l’appello che, proprio ieri, le ha rivolto il segretario cittadino, Paolo Gulino, chiedendole un passo indietro. “Non ha senso- dice Castelluccio- perchè secondo me tutto si è svolto nel rispetto delle regole da parte della commissione provinciale per il congresso.Se la commissione nazionale deciderà diversamente, invece, farei con serenità il passo indietro a cui si fa riferimento”. All’appello di Gulino ne corrisponde, però, un altro, che parte proprio dalla probabile segretaria provinciale. “Entrino negli organismi- dice l’esponente del partito di maggioranza al Comune di Siracusa- e garantiremo una gestione unitaria del partito, come sempre auspicato e in inversione di tendenza rispetto al passato”. I rapporti burrascosi con i “renziani” e gli “innovatori”, stando alle dichiarazioni di intenti di Castelluccio, non dovrebbero modificare l’atteggiamento del partito nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo e della sua amministrazione. “Sono leale- puntualizza ancora la consigliera comunale- e ho intenzione di continuare ad esserlo, fermo restando che, quando non condivideremo alcuni provvedimenti, nel caso in cui fossero assunti senza il nostro coinvolgimento, diremo la nostra”. Secondo indiscrezioni, oggi pomeriggio all’hotel Minareto, sede scelta per il congresso provinciale, non dovrebbero presentarsi i rappresentanti delle componenti che sostenevano la candidatura di Liddo Schiavo. Questo non dovrebbe modificare i “numeri”. A Carmen Castelluccio i congressi celebrati nei circoli avrebbero attribuito il 55 per cento delle preferenze, contro il 45 per cento di Schiavo. Il punto interrogativo principale è quello che riguarda, però, il futuro della forza politica in provincia di Siracusa. Non è escluso che, nel caso in cui la commissione nazionale non dovesse accogliere i ricorsi presentati dai “renziani”, si possa decidere per un eclatante gesto di protesta, come l’autosospensione di tutti i componenti dell’area che fa riferimento al sindaco, proprio a partire dal primo cittadino. Questo si tradurrebbe evidentemente in un danno per il partito e probabilmente anche in una modifica degli assetti all’interno della maggioranza a palazzo Vermexio.