Una scatola diventa un mini-pianoforte: inventiva e creatività al Gargallo di Siracusa

Non solo classicità e lingue straniere al Liceo “Tommaso Gargallo” di Siracusa. Vecchi giocattoli sonori e oggetti elettronici di uso comune tornano a vivere e a suonare grazie all’inventiva e alla creatività degli studenti del Liceo musicale coinvolti nei due moduli PON “DIY Musical Instruments” e “Pensiero computazionale e creatività digitale”.
Sotto la guida del docente esperto Giuseppe Scillato e dei tutor Gianpaolo Castro e Gabriele Cappellani, gli studenti si sono accostati all’elettronica analogica e digitale, esplorando il mondo della programmazione informatica e le immense possibilità offerte dai microcontrollori, come “Arduino”. Gli alunni del liceo siracusano hanno ideato e realizzato strumenti elettronici “Do It Yourself”, utilizzando semplici componenti elettronici per la progettazione dei circuiti, strumenti informatici e linguaggi di programmazione.
Componenti inseriti in scatole di cartone o lattine di Coca Cola, o contenitori di Pringles che, come per magia, suonano!

“E’ solo la prima di diverse iniziative didattiche che – dice il dirigente scolastico Annalisa Stancanelli – proporremo agli studenti per accendere la loro creatività, proiettarli nel futuro, motivarli all’apprendimento. Un approccio ludico alla fisica, alla matematica e alla musica che si è tradotto in attività laboratoriali che favoriscono lo sviluppo del pensiero computazionale e stimolano l’aggregazione, la condivisione e il confronto”.
Studenti 4.0, attraverso un nuovo approccio didattico con contenuti interessanti che devono essere affrontati anche attraverso il lavoro di gruppo. “Si può così stimolare la capacità di lavorare in team per il conseguimento di obiettivi e promuovere il fare impresa. Leadership, comunicazione efficace, empatia, persuasione e negoziazione – dice ancora la Stancanelli – sono fra le competenze più ricercate nel mondo del lavoro attuale e la peer collaboration è una metodologia didattica che tocca tutti questi aspetti. E cosa c’è di più divertente che vedere un progetto teorico diventare realtà ed essere consegnato nelle mani dello studente?”.




Morti per cancro, fiaccolata a Belvedere: “troppi decessi, chiediamo screening”

Incidenza dei tumori e morti premature, Belvedere si interroga. Nella frazione siracusana, ieri sera, diverse decine di persone hanno partecipato ad una fiaccolata, organizzata per alzare l’attenzione sul complesso tema sanitario. Molte persone indossavano una maglietta con stampata su la foto di un congiunto, di un amico o di un’amica che ha perduto la vita per il cancro. “Negli ultimi mesi troppi decessi, a poca distanza uno dall’altro”, racconta Sebastiano, uno dei promotori dell’iniziativa. “Ancora nelle ore scorse abbiamo appreso di altri due decessi, sempre a Belvedere. Come comunità ci interroghiamo”. I dati empirici forniscono un quadro di forte incidenza della grave patologia ed automatico, nei bar ed in piazza, è il collegamento con la vicina zona industriale, seppur non provato da studi o dati.
Eppure negli ultimi decenni sono aumentati i sistemi di controllo e salvaguardia, mentre le emissioni sono sottoposte a regole sempre più stringenti. “Nella vicina Città Giardino, frazione di Melilli, organizzano ciclicamente screening oncologici gratuiti. Vorremmo che anche il Comune di Siracusa fosse in grado di fornire una risposta di questo tipo qui a Belvedere”, raccontano ancora i promotori della fiaccolata. “Siamo stanchi di dover accompagnare amici e conoscenti, giovani e con figli, nel loro ultimo viaggio”, si sfoga amaro Seby.
Anche Don Palmiro Prisutto, noto per le sua battaglie ambientaliste ad Augusta, ha partecipato alla fiaccolata di Belvedere.




Mafia: maxi confisca da 50 milioni di euro. Sequestrate aziende di trasporto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa hanno eseguito un provvedimento di confisca di beni per un valore di ben 50 milioni di euro. E’ stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania.
L’ingente patrimonio, costituito prevalentemente da importanti aziende di trasporto operanti nella Sicilia orientale, è ritenuto riconducibile ad un ergastolano per mafia che, nonostante lo stato di detenzione, continuava ad amministrarlo attraverso i familiari.
Si tratta di Filadelfo Emanuele Ruggeri, ritenuto organico al clan Nardo. Sigilli a due terreni a Carlentini ed al 100% delle imprese, delle quote societarie nonché di tutti i beni costituiti in azienda (157 motrici, 244 rimorchi, 6 autoveicoli e vari conti correnti di cospicua entità) delle ditte di trasporto su gomma “Ruggeri Francesco” e “Ruggeri Trasporti”, entrambe con sede legale a Lentini.
Gli stessi beni già lo scorso 7 febbraio 2020 erano stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca dal Tribunale di Catania, su richiesta della Ddda, nell’ambito di una attività d’indagine a carico di Ruggeri e di quelli che sono considerati suoi prestanome.
L’indagine ha consentito di accertare che le attività economiche oggetto di sequestro di fatto sarebbero sempre state condotte sotto la gestione del detenuto Ruggeri. Attive nel “lucroso” settore dell’autotrasporto dell’ortofrutta (agrumi), avrebbero operato per il tramite di persone a lui riconducibili, avvalendosi di modalità mafiose – secondo gli investigatori – garantendo così al clan ingentissimi introiti.

Il provvedimento odierno ha accolto in pieno quanto emerso dalle attività investigative. Approfondendo i profili di riconducibilità di tali attività economiche sul piano decisionale, gestionale e degli utili, le indagini hanno chiarito che le stesse “erano strumentali alle attività illecite del clan e, facendo risaltare l’evidente sproporzione dei redditi dichiarati/leciti dei soggetti in parola con il patrimonio accumulato e con gli investimenti operati nel tempo, hanno consentito di operare la confisca dei detti beni”.
Le indagini, pertanto, hanno ancora una volta accertato le modalità con cui l’organizzazione mafiosa di riferimento continua ad esercitare il proprio “incisivo potere di infiltrazione nel tessuto economico del territorio”, assumendo il controllo di settori caratterizzanti dello stesso.




Picchiata da una bulla: “Se mi tocchi muori”. E il branco attorno filma e ride

Un nuovo video shock con adolescenti protagoniste. Ancora un grave episodio di bullismo in provincia di Siracusa. Una ragazzina è stata picchiata da una coetanea mentre tutt’attorno un gruppetto di amici e amiche ride divertito, senza che nessuno intervenga per difendere la vittima. Non una chiamata alle forze dell’ordine, una parola. Nulla. E’ successo nei giorni scorsi a Carlentini, durante la festa di Santa Tecla.
Una ragazzina rimedia sonori schiaffoni, spintoni e violente tirate di capelli. “Tu non mi devi toccare”, urla in dialetto la bulla. “Se mi tocchi di nuovo muori”, arriva addirittura a minacciare. E giù ancora violenze.
Il video, realizzato con un telefonino, ha iniziato a girare nelle chat di whatsapp ed è diventato in breve virale. E’ anche in possesso delle forze dell’ordine che stanno chiudendo il cerchio per identificare i protagonisti della vergognosa scena.
Nonostante le centinaia di incontri nelle scuole della provicnia per parlare di bullismo e cyberbullismo, ancora esiste una realtà parallela di violenza e sopraffazione con protagonisti giovanissimi e ragazze.




Mercato di via Giarre: “Riqualificazione monca e troppi disagi”, la protesta dei commercianti

I container sono pronti ormai da mesi ma i commercianti del mercatino di via Giarre non sono ancora in possesso delle chiavi per poterli utilizzare. Lavori incompleti, dunque, per loro, quelli svolti per la riqualificazione dell’area, tradendo le intenzioni a suo tempo espresse dal Comune, di migliorare le condizioni di fruibilità di quell’area, anche a vantaggio degli ambulanti che vi operano.

Oggi, i commercianti di via Giarre hanno voluto dire la loro, esprimere la propria delusione e chiedere a voce alta all’amministrazione comunale di completare gli interventi, per non danneggiare il loro lavoro. Al momento, infatti, le difficoltà sarebbero diverse, per svariati aspetti.

C’è chi protesta perché il proprio stallo è in fondo alla via, isolato, laddove nessun cliente arriva mai, non essendoci null’altro. C’è poi, chi fa notare come l’impossibilità di utilizzare il container assegnato, riduca ulteriormente lo spazio a disposizione.

“Nessuna traccia- dicono- delle aiuole promesse. Si resta, invece, nel degrado, anche con cumuli di rifiuti che non vengono raccolti nonostante le garanzie”.

Il dubbio, in questo caso espresso anche dall’ex assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti, è anche che nonostante gli interventi sui pini, tagliati per evitare che le radici potessero continuare a deformare l’asfalto, le modalità di intervento non sarebbero state quelle corrette. Lo stesso Burti lamenta modalità di azione che nulla avrebbero a che fare con l’idea iniziale e punta l’indice contro il silenzio di palazzo Vermexio sul progetto di realizzazione del mercato coperto, condiviso dall’Iacp, l’istituto autonomo case popolari.

Pronta la replica dell’assessore alle Attività Produttive attuale, Andrea Firenze. “Abbiamo restituito dignità a quella zona-commenta-  ai suoi abitanti ed a breve agli operatori del mercato. Nei e con i limiti oggettivi delle nostre forze”.






Tempo Scaduto, a Siracusa il primo sit-in contro il caro bollette

Una bara in Largo XXV Luglio ed un necrologio: “Qui giacciono tutti gli imprenditori della provincia di Siracusa. A darne il tristo annuncio il Caro Energia”.

Così, questa mattina, le associazioni di categoria del tessuto produttive del territorio hanno voluto rendere esplicito il grido d’allarme lanciato dal cuore della città, così come, contemporaneamente, è avvenuto a Ragusa e Trapani.

“Il tempo è scaduto”, lo slogan scelto per far presente quanto il caro energia stia danneggiando le imprese, dalle più piccole alle grandi imprese. Tematiche che, in provincia di Siracusa, si uniscono a questioni squisitamente locali e ai tanti dubbi sul futuro della zona industriale, sui cui pesano, non solo gli equilibri legati alla contingenza internazionale, con la guerra in Ucraina in primo piano, ma anche alla vicenda Ias, il depuratore consortile, con l’inchiesta della Procura della Repubblica in corso.

C’erano i sindaci, i nuovi deputati regionali, i rappresentanti delle istituzioni e della società civile. C’erano alcune delegazioni di sindacati. C’erano, però, forse, pochi cittadini, nonostante l’appello accorato partito nei giorni scorsi, che suggeriva di chiudere per qualche ora il proprio negozio, la propria attività, per rendere più incisivo il sit-in.

La politica locale si impegna, gli imprenditori chiedono certezze.




Prof e studenti del Corbino si tagliano una ciocca di capelli per le donne dell’Iran

Anche il liceo scientifico Corbino di Siracusa ha aderito alla manifestazione di solidarietà verso le donne iraniane. Questa mattina, nel cortile della scuola, in diversi – tra studenti e studentesse – hanno replicato il gesto, divenuto virale, del taglio di una ciocca di capelli. Ad eseguire il “taglio” è stato Enzo Vinciullo, docente di quel liceo. Anche lui si è poi fatto tagliare i capelli, come altri docenti che hanno presenziato e partecipato all’iniziativa con cui anche il Liceo Corbino ha voluto ricordare il coraggio e il sacrificio della giovane Mahsa Amini, la ragazza morta in ospedale il 16 settembre, tre giorni dopo essere stata fermata dallo speciale reparto di polizia che vigila sulla morale dei cittadini. Secondo varie fonti, sarebbe stata picchiata duramente perché indossava l’hijab lasciando scoperta una ciocca di capelli.
In seguito a questo episodio, le donne iraniane sono scese in piazza tagliandosi per protesta ciocche di capelli se non addirittura bruciando il velo. Il modo scelto per rivendicare i loro diritti. E il gesto del taglio di una ciocca di capelli è stato replicato migliaia e migliaia di volte sui social, da attiviste e personaggi famosi di tutto l’Occidente.




Operazione Hybla, coinvolto anche un dipendente comunale: “Omissione di atti d’ufficio”

C’è anche un dipendente del Comune di Avola tra le persone coinvolte in un’indagine, denominata Operazione Hybla, avviata a seguito dell’incendio doloso della tarda serata del 14 agosto 2020 in una vasta porzione di territorio di Avola Antica, lambendo un complesso abitativo di quell’area. Agenti del Commissariato di  Avola, insieme a personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno notificato a 5 soggetti l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a termine di una articolata indagine che ha fatto luce su diversi episodi di incendi boschivi che hanno flagellato zone sottoposte a vincolo naturalistico.

Le meticolose indagini dei poliziotti del Commissariato di Avola, allora guidato dal dirigente Mario Venuto  e dagli uomini del NOP di Siracusa, guidati dal Comandante Angelo Rabbito, che si sono avvalse di una preziosa attività tecnica, hanno consentito agli inquirenti di individuare anche i presunti responsabili di altri 3 gravi incendi boschivi dolosi, che fino ad oggi erano rimasti irrisolti.
Si tratta in particolare di un vasto incendio del 2014 che ha interessato oltre 90 ettari di terreno boschivo della Riserva Naturalistica, comportando il divieto di accesso alla nota area dei “laghetti di Cavagrande”, a causa del pericolo di frane o smottamenti del terreno.
Inoltre, sono state accertate le modalità di altri due incendi, uno dei quali avvenuto nel giugno 2021, in occasione del quale i poliziotti del Commissariato di Avola hanno identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria due soggetti che si trovavano in prossimità dei primi “punti di fuoco” con al seguito numerosi oggetti idonei alla creazione di un innesco delle fiamme.
Al termine dell’attività investigativa, il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, ha formulato 4 capi di imputazione nei confronti 4 uomini avolesi, rispettivamente di 38, 44, 58 e 83 anni, di cui tre dediti alla pastorizia ed uno interessato alla gestione di un parcheggio privato per i turisti che si recano nella zona a visitare le bellezze naturalistiche.
Un quinto uomo, dipendente del Comune di Avola, nella sua qualità di responsabile di un Ufficio comunale, è indagato per aver omesso di predisporre e di sottoporre al Consiglio Comunale la Delibera per l’aggiornamento del “catasto degli incendi boschivi” finalizzato proprio a limitare gli interessi economici sulle aree già percorse dal fuoco, ed a permettere la naturale ricostituzione della vegetazione.




Polo dell’infanzia di Cassibile, a marzo 2023 l’avvio dei lavori: in un video, il progetto

Per l’annunciato nuovo polo dell’infanzia di Cassibile, che dovrebbe sorgere in via Giusti, c’è una indicazione sull’inizio dei lavori: “saranno avviati nel mese di marzo 2023”. Lo scrive sui suoi canali social istituzionali il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Per l’opera i tempi sono contingentati dalle regole del Pnrr che prevede l’inizio della costruzione delle opere finanziate entro il 31 dicembre 2023 ed il loro completamento entro la fine del 2026.
Il polo dell’infanzia di Cassibile è stato finanziato con 3 milioni di euro, attraverso la Missione 4 del Pnnr. Il decreto ministeriale di finanziamento è stato pubblicato ed il livello di progettazione dell’opera è già di livello esecutivo.
La definizione di “polo dell’infanzia” indica la contemporanea presenza di spazi per l’asilo nido ed aule per la scuola dell’infanzia. Edificio a pianta semicircolare, ecosostenibile e dotato di impianto fotovoltaico per garantirne l’indipendenza energetica, potrà accogliere fino a 160 bambini: 60 nella fascia 0-3 anni e 100 da 4 a 6 anni.
Nel costruirlo si farà ricorso principalmente a legno e intonaco, con avanzati criteri antisismici. Un solo piano fuori terra, un corpo centrale per i servizi comuni e le classi disposte lateralmente. L’esterno è concepito come spazio pubblico con verde, giochi e orti didattici per favorire l’apprendimento e la socializzazione.
Un video render in computer grafica è stato pubblicato sul sito dedicato agli aggiornamenti sulle opere finanziate dal Pnrr per Siracusa (www.siracusadomani.info) e sui social del primo cittadino.




Toro finisce in un canalone, lo spettacolare soccorso dei Vigili del Fuoco: il video

Spettacolare salvataggio di un toro, finito in un canalone poco fuori Carlentini. Il grosso animale si era allontanato dall’area di pascolo, finendo nel canalone da cui non riusciva più a risalire. L’allevatore ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati con l’elicottero Drago 146, del reparto volo di Catania.
I soccoritori lo hanno raggiunto calandosi con il verricello. Lo hanno quindi assicurato con un cavo in acciaio e le cinghie di protezione, utili a limitare il rischio di ferire il toro durante il trasporto. In questo modo, l’elicottero lo ha riportato in superficie dove l’animale è stato poi liberato. Le immagini del salvataggio: