Palazzo Vermexio presenta "Siracus@Digitale", sportello online per diversi servizi

E’ stato presentato questa mattina “Siracus@Digitale”, un nuovo progetto per offrire servizi ai cittadini anche attraverso uno sportello comunale online. In attesa del lancio, ormai imminente, del nuovo sito istituzionale certificato AgID, da qualche giorno sulla homepage del sito web di Palazzo Vermexio (www.comune.siracusa.it) è ospitata una sezione denominata “Siracus@digitale”. Cittadini e imprese vi trovano raccolti tutti i servizi digitalizzati offerti dal Comune.
Un ulteriore step nel percorso che, attraverso Spid, Cie, PagoPa, AppIO, permette ai cittadini di potere usufruire in maniera veloce di tutta una serie di servizi richiesti dalla Pubblica Amministrazione. Da qualche giorno, intato, è possibile ottenere in maniera gratuita lo Spid attraverso gli uffici comunali. Siracusa infatti rientra tra i Comuni abilitati dall’AGID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, come soggetto incaricato alla verifica dell’identità personale dei cittadini che vogliono dotarsi dello SPID, lo strumento informatico che permette di accedere da computer, tablet o smartphone ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti. Il rilascio dello SPID comunale è gratuito ed è possibile ottenerlo recandosi presso le Delegazioni cittadine o utilizzando il servizio di gestione di “Appuntamento online” disponibile nel sito istituzionale all’interno della sezione “Siracus@Digitale”.




Bufera Seus: le indagini, ambulanze in pessime condizioni ma guai a segnalare i guasti

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa hanno avuto inizio nel 2020, nel pieno dell’emergenza covid. E si sono concentrate sulle condizioni di lavoro in cui sarebbero stati impiegati gli autisti soccorritori e gli equipaggi delle ambulanze del 118, il servizio di emergenza-urgenza gestito dalla Seus, società pubblica partecipata dalla Regione con sede a Palermo.
Ci sono due indagati, palermitani, chiamati a rispondere di sfruttamento dei lavoratori e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Secondo l’accusa, in concorso tra loro ed “in esecuzione di un medesimo disegno criminoso”, avrebbero impiegato gli autisti soccorritori (circa 180 dipendenti solo nella provincia di Siracusa) “sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno; intimidendoli con la contestazione strumentale di illeciti disciplinari in occasione delle segnalazioni di guasti alle ambulanze; instillando la paura di trasferimenti presso sedi di lavoro disagevoli; obbligando loro di prestare servizio su autoambulanze prive dei presidi minimi essenziali per prevenire disastri o infortuni sul lavoro”.
Alla società Seus scpa viene contestata la “responsabilità amministrativa degli enti” in relazione al reato di sfruttamento dei lavoratori e per l’assenza di modelli organizzativi concretamente attuati ed idonei a prevenire reati.

Nel corso delle indagini sono state inoltre notificate ai due indagati 24 prescrizioni e 21 disposizioni con le quali venivano contestate numerose violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, fra cui il mancato mantenimento in efficienza degli indumenti ad alta visibilità (D.P.I.), mancato funzionamento del sistema di climatizzazione e degli estintori presenti in alcune ambulanze, presenza di ruggine all’interno del vano sanitario, sistema di ritenzione cinture di sicurezza non funzionante, mancanza sedili vano sanitario, maniglie interne ed esterne dei portelloni di accesso al vano sanitario mancanti e sostituite con cavi d’acciaio, mancanza detersione esterna e interna mezzo ed altro.
L’attività di indagine è stata condotta con il coordinamento della Procura di Siracusa ed ha portato i Carabinieri ad eseguire una misura di controllo giudiziario di azienda, disposta dal Gip del Tribunale di Siracusa nei confronti della società Seus, con sede legale a Palermo.




Anni di non scelte, il triste declino dell'ex carcere borbonico. Provocazione: abbattetelo

Abbiate pietà di quell’edificio: abbattetelo. Ovviamente è una provocazione e nessuno può realmente pensare di buttare giù una costruzione storica e tutelata, quale è l’ex carcere borbonico di Siracusa. Certo mette una profonda tristezza vederlo così in balia di un destino di abbandono e trascuratezza. Cadono gli intonaci, cadono le recinzioni ed i cancelli d’ingresso, a due passi dal mercato di via De Benedictis. Neanche un sequestro penale ha spezzato questa routine che permette che vadano in malora strutture storiche e di pregio, specie se di proprietà di enti pubblici.
La casa con un occhio troneggia in Ortigia dal 1854 ed è un edificio vuoto dal 1991, per effetto del terremoto di Santa Lucia e la costruzione della nuova casa circondariale di Cavadonna. E’ di proprietà della ex Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio. Nei primi anni del 2000 sono state investite risorse per il rifacimento in particolare di tetti e soffitti. Milioni di euro di soldi pubblici a vuoto, visto che poi l’edificio è tornato nell’oblio anche di una politica che non sa assumersi l’onere di decidere. Albergo no, contenitore culturale si. Una destinazione d’uso che, ovviamente, fa scappare qualunque eventuale investitore privato. Senza certezza di “recuperare” l’investimento iniziale, chi potrebbe mai presentare un’offerta alle periodiche aste pubbliche per l’alienazione di beni immobili del Libero Consorzio, puntualmente deserte? La quotazione attuale è di 3,7 milioni di euro per un rudere da ricostruire, dentro e fuori.
E mentre studiosi statunitensi vengono a studiare la struttura panottica del cortile interno, all’esterno è un trionfo di spazzatura abbandonata e vigilanza mancata. Chi vuole, specie con il cancello abbattuto, entra.
Sembra una sorta di maledizione: Siracusa ha tante bellezze da non riuscire a gestirle. E allora, provocatoriamente, abbattetelo se l’unico destino in mente per l’ex carcere borbonico è attendere il suo disfacimento. Come per l’ex Cinque Piaghe, l’ex ostello della Gioventù, la ex Casa del Pellegrino, l’ex Autodromo. Ex, ex, ex. Il passato che passa senza diventare mai futuro.
Vi riproponiamo il servizio realizzato nel 2015, all’interno dell’ex carcere borbonico di Siracusa.




Verso le elezioni: Pippo Gianni ufficializza la sua candidatura a sindaco di Priolo

Pippo Gianni si candida a sindaco di Priolo Gargallo. Come aveva lasciato intendere già qualche settimana addietro, l’ex assessore regionale ha rotto gli indugi ufficializzando la volontà di concorrere per un secondo mandato. Il primo si è interrotto con le dimissioni – la cittadina è retta da un commissario – perchè Gianni è stato coinvolto in una inchiesta della Procura di Siracusa.
“Emergerà la mia estraneità alle accuse. Sono con la coscienza pulita, so di non aver commesso nulla di strano”, dice incontrando i giornalisti nel suo studio medico, con tanto di camice bianco. Pippo Gianni è medico e continua ad esercitare gratuitamente. Non è una sfida ai magistrati, verso i quali rinnova il suo rispetto. Si tratta di una scelta maturata indipendentemente da altri fatti.
“In realtà pensavo di chiudere la mia carriera politica”, ha confidato Gianni. “Però ho ricevuto tante richieste da parte dei miei concittadini. E allora ci ho ripensato”. E alle elezioni del 28 e 29 maggio ci sarà anche lui per la carica di sindaco di Priolo.




Prevenzione sanitaria, screening gratuiti a Priolo. Rinnovata l’intesa Comune-Asp-Isab

Rinnovata, per il decimo anno consecutivo, la convenzione per la prevenzione sanitaria a favore dei cittadini di Priolo Gargallo. Grazie all’intesa a tre che vede nuovamente insieme Asp di Siracusa, Comune di Priolo ed il partner privato Isab, i residenti nella cittadina siracusana potranno effettuare gratuitamente, negli ambulatori del Centro Diurno Anziani di via Mostringiano, esami ginecologici, ecografie dell’addome ed esami dermatologici quale strumento di prevenzione sanitaria. Ad oggi sono stati effettuati circa 12.000 esami gratuiti.

Maria Carmela Liali (Direttore Affari generali Asp Siracusa)

Il protocollo prevede che l’Asp metterà a disposizione i propri specialisti, il Comune di Priolo fornirà i locali dove potere effettuare gli screening oncologici e parteciperà al finanziamento del progetto che anche quest’anno è stato garantito da Isab.

Vincenzo Raitano (Commissario straordinario Comune di Priolo Gargallo)




Allarme crack tra i giovani, scende in campo la politica: nasce un intergruppo in Ars

Anche la politica scende in campo per arginare un fenomeno che sta assumendo proporzioni da allarme: il consumo di droghe tra i giovani. Aumenta soprattutto il consumo di crack, stupefacente alla portata di tutti perchè poco costoso, ma dalle conseguenze devastanti.
Da questa consapevolezza è nata l’idea di un nuovo intergruppo parlamentare all’Ars, specificatamente impegnato in questa battaglia e pronto ad agire anche attraverso il coinvolgimento, nelle province siciliane, di istituzioni e soggetti come le Prefetture, i Sert e le comunità.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella ex scuola di via Algeri dal deputato regionale Tiziano Spada (Pd) e dal sindaco di Floridia, Marco Carianni.

Presidente dell’intergruppo sarà Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord), vice presidente della commissione Antimafia dell’Ars. “L’intento – ha detto La Vardera – è portare la vita reale all’interno delle aule della politica. Problemi come quello di cui ci stiamo occupando non possono essere in alcun modo trascurati”. “Abbiamo scelto di presentare l’iniziativa in un luogo simbolo – aggiunge Spada- per dare un segnale chiaro della volontà di essere presenti proprio laddove, le piazze di spaccio nello specifico, la presenza dello Stato deve essere maggiormente avvertita”. “Ci siamo accorti- aggiunge Carianni- che le famiglie hanno estremo bisogno di supporto e che molto spesso l’uso di droghe da parte dei giovanissimi è legato a dinamiche familiari non sane”.




Fabbricava armi clandestine in casa, la Polizia arresta un 45enne siracusano

In casa aveva armi da sparo “artigianali”, munizioni, bossoli e polvere da sparo oltre a diversi grammi di hashish. E’ stato allora arrestato un 45enne, già noto alle forze dell’ordine, ed ora accusato di detenzione illegale e alterazione di armi e di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad entrare in azione sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Siracusa. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire oggetti qualificabili come armi da sparo artigianali, già realizzate o in corso di di realizzazione, oltre a materiale riferibile alla realizzazione e all’assemblaggio di quei manufatti come, ad esempio, un trapano, delle punte per perforare i metalli, pezzi di leghe metalliche, tondini di metallo utilizzati come calibro. Sequestrato anche munizionamento, un grilletto con canna segata, ogive in piombo, bossoli, cartucce a salve, polvere da sparo. Era stata già realizzata una pistola revolver, marca Olimpic 38, cal. 380, originariamente a salve, modificata con sostituzione della canna in modo da consentire lo sparo di cartucce cal. 9. Una vera arma clandestina, spiegano gli investigatori. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati 86,84 grammi di hashish. L’arrestato è stato condotto in carcere a Cavadonna.




Negozio avvolto dal fumo in viale America, all'ingresso di Augusta

Allarme fumosità scattato di prima mattina all’interno di un’attività commerciale di Augusta. Una nuvola di fumo ha avvolto il basso, in viale America, fuoruscendo dalle saracinesche.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che in pochi istanti sono venuti a capo della situazione.




L'organizzatore dei concerti: "Bene il dibattito, ma non sconfinare in guerra"

Nessun danno causato al teatro greco di Siracusa con i concerti e gli spettatori presenti, creata economia e garantiti spettacoli di livello. Sono i tre punti su cui si Nuccio La Ferlita costruisce la difesa della rassegna musicale che ha acceso nuove attenzioni sull’estate siracusana. “Bene il dibattito ed il confronto in atto”, dice a proposito delle forti contrapposizioni e delle accese polemiche sull’utilizzo del teatro greco di Siracusa, alcune finite anche in esposti in Procura. “Bene il confronto”, dice La Ferlita evitando di scivolare tra accuse e repliche. Poi mette in guardia: “se Siracusa ospita rassegna musicale tra le più ricche del sud Italia è perché la si fa al teatro greco. Da un’altra parte, anche se sempre nel parco archeologico, sarebbe un’altra cosa…”. Implicita risposta all’ipotesi di uno spostamento degli eventi estivi alla vicina Ara di Ierone. “I concerti? Si faranno al teatro greco”, assicura.




Concerti al Teatro Greco: "La location resta questa. Triste spettacolo di tifoserie contrapposte"

“Non mi risulta che i concerti previsti per la prossima estate si terranno in luoghi diversi dal Teatro Greco. Non è di certo pensabile un cambiamento di location per quest’anno”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia chiarisce un aspetto della girandola di polemiche che sta investendo le politiche di utilizzo del monumento. Insieme all’assessore alla Cultura, Fabio Granata, il primo cittadino ha voluto chiarire questa mattina alcuni aspetti delle tante questioni sollevate, alcune finite anche in esposti in Procura. Tra le opzioni, anche l’eventuale spostamento all’Ara di Ierone per “svelenire” un clima pesante che avrebbe indisposto Palermo e gli uffici regionali dei Beni Culturali e del Turismo.
“La città è ridotta a tifoserie contrapposte in questa vicenda. Una contrapposizione che sembra animata chi si muove contro gli interessi collettivi. Eppure, che ci si creda o no, il  rispetto del Teatro Greco è un principio universale. Anche quest’anno abbiamo letto le relazioni che gli archeologi della Soprintendenza redigono durante le giornate dedicate al montaggio e poi allo smontaggio della struttura protettiva sui gradoni. Da tali relazioni si evince che il Teatro Greco non ha subito in quelle fasi alcuna lesione, né deterioramento. L’unica relazione che parla di erosione della roccia del teatro è datata 2006 e si trattava di una conseguenza dell’azione erosiva di vento, pioggia e calpestio”, dice in premessa Italia.
Poi chiarisce con dettaglio il suo punto di vista. “Sono per la più ampia tutela del teatro  e sulla base degli atti disponibili dico che non può essere la tipologia di spettacolo a creare danni. Non procura danni neanche la struttura protettiva. Si è scatenato, però, un meccanismo che non conosciamo”. Il primo cittadino lancia, poi, un appello: “Si lasci fuori l’Inda da queste discussioni. La Fondazione è patrimonio della città, da sottrarre alle  logiche politiche. C’è un momento di tilt, una confusione in cui qualcuno forse prova ad inserirsi”, ipotizza Italia. “Un pieno stato confusionale quello che qualcuno dimostra a proposito di Inda”, aggiunge con riferimento anche alla richiesta di scioglimento del Cda Inda avanzata dal senatore del Pd, Antonio Nicita.
“E’ solo  grazie alla Fondazione Inda che il Teatro Greco è pulito e curato ed è solo grazie all’Inda se parliamo oggi di valorizzazione e fruizione del teatro, di staccionate e di impianto elettrico senza ricorso a gruppi elettrogeni come progetti che saranno realizzati con nuovi finanziamenti. L’ Inda meriterebbe solo un grande grazie”. Poi torna sui concerti estivi, solo per puntualizzare .  “Sono sereno. Noi ci basiamo su documenti e risultanze fattuali. Il resto appartiene solo ad un certo modo di fare politica, da parte di qualche opposizione. Mi spiace, però che l’immagine della città ne venga così danneggiata”.

L’assessore Granata definisce la vicenda e le polemiche pirandelliane. “Non esiste atto di questa amministrazione- premette – che non sia legato alla tutela dei beni comuni. I monumenti vanno tutelati ma anche valorizzati, devono vivere nella loro attualità, secondo un principio che agli inizi del secolo scorso fu di Tommaso Gargallo”, dice citando passaggi della Carta di Siracusa. “Un documento che tutti citano ma che non ho capito se hanno letto”, aggiunge provocando. “La Carta di Siracusa dice che si deve preferire una cura costante a restauri invasivi. Bene, noi abbiamo posto in essere un protocollo rigidissimo e quando si deve attrezzare il palco al teatro greco, tutto è soggetto ad un monitoraggio quotidiano, con ben 50 prescrizioni da rispettare per ottenere le autorizzazioni necessarie. Gli spettacoli rappresentano, con il loro indotto, la principale voce dell’economia locale. Non comprendo davvero la polemica dell’ex soprintendente Antonio Calbi sui decibel. Come li ha misurati? – la domanda che pone l’assessore alla Cultura, che alza subito dopo il tiro- Ha misurato anche i decibel degli  spettacoli di Livermore? Le inadempienze ci sono, certo – prosegue Granata- e sono della Regione. Dal 2006 non c’è un Consiglio regionale dei Beni Culturali e manca un comitato scientifico del Parco Archeologico”.
Infine un chiarimento: “Se si ragiona sull’individuazione di un’altra area – conclude Granata – nessun problema, siamo d’accordo da sempre”. Forse meno gli organizzatori.