La rivincita della natura, in spiaggia a Marina di Priolo nate 47 tartarughe Caretta caretta

Ben 47 esemplari di tartaruga Caretta-Caretta sono nati sulla spiaggia del sito Natura 2000 – Saline di Priolo. La schiusa delle uova è avvenuta nella notte di sabato scorso con lo spettacolo dell’emersione delle prime tartarughe che hanno poi preso la via del mare.
Il nido era stato segnalato il 23 luglio dai volontari Lipu e dallo staff della riserva Saline di Priolo del progetto TartaPriolo, organizzato in collaborazione con l’associazione Nuova Acropoli di Siracusa. Nell’ambito del progetto, i volontari, dal 1° giugno al 31 agosto, alle prime luci dell’alba, effettuano un monitoraggio di tutta la spiaggia di Marina di Priolo alla ricerca dell’emersione di un esemplare di tartaruga marina. La traccia, come nel 2020, è stata trovata dal volontario Lipu priolese Giancarlo Bertini che ha prontamente avvisato il direttore della riserva, Fabio Cilea, e il coordinatore del progetto, Maurizio Di Pace.
Dopo le verifiche del caso, sono state avvertite le autorità competenti, e la Capitaneria di Porto di Siracusa ha provveduto ad emettere apposito decreto di salvaguardia del nido. A quel punto, i volontari hanno atteso i primi segnali di schiusa delle uova, avvenuti il 9 settembre. Da quel momento, i volontari Lipu, di Nuova Acropoli e lo staff della riserva hanno controllato il nido 24 ore su 24. Il secondo e inequivocabilmente segnale è avvenuto giorno 15 con la creazione dell’imbuto che segnalava l’inizio della risalita delle neonate. Ci son volute ulteriori 52 ore prima di avvistare la testa della prima tartarughina far capolino dalla sabbia. Da quel momento le emersioni si sono ripetute fino a raggiungere, nella sola nottata tra sabato e domenica, ben 47 esemplari.
Le emersioni continueranno anche nei prossimi giorni e il numero sarà ben maggiore di quello registrato fino ad ora. Alla nascita delle tartarughe hanno assistito quasi 100 persone che hanno partecipato all’evento anche attraverso le spiegazioni in diretta effettuate dal direttore della riserva, Fabio Cilea. “Gli esemplari di caretta caretta nati in questi anni nel sito priolese, torneranno a nidificare su questa spiaggia tra non meno di 15/20 anni e, speriamo con tutto il cuore, che, al loro ritorno, troveranno meno ciminiere, meno inquinamento, meno disturbo, meno problemi e più natura che permetta loro di continuare la splendida e antica storia delle tartarughe marine nidificanti nel sito di Priolo Gargallo”.

Il sindaco Pippo Gianni ha ringraziato tutti i volontari per l’importante risultato raggiunto. “Siamo felici di constatare che ancora una volta la natura è tornata a baciare il nostro mare”, ha detto. “Le tartarughe amano le spiagge incontaminate e hanno scelto Marina di Priolo per nidificare. Questo è un evento di grande valore dal punto di vista scientifico e ci indica con forza l’importanza di proteggere le nostre coste e i nostri mari. È un segno che intendiamo cogliere”.




Caro-bollette, la provocazione di alcune attività: lavorare al buio, luci e insegne spente

Cosa succederebbe in una città se i negozi spegnessero la luce? Schiacciati dal peso delle bollette energetiche, i commercianti ed i ristoratori hanno dato vita nei giorni scorsi ad una iniziativa simbolica, a partecipazione libera. Hanno spento le insegne dopo le 20 e, in alcuni casi, anche le luci all’interno della propria attività.
A rispondere all’invito della Fipe (Federazione Pubblici Esercizi) sono state diverse attività, alcune anche piuttosto note. Librerie, ristoranti, bar, negozi: in diversi hanno spento la luce. Difficile avere un dato complessivo della partecipazione e della condivisione del momento di protesta. Ma come spiega il presidente provinciale della Fipe, Maurizio Filoramo, “Il buio di un’insegna spenta perchè un negozio, un bar non ce la fa più e chiude, forse non dà nell’occhio. Ma spegnere le insegne di intere vie dà prova di quello che davvero può accadere se non troviamo una soluzione”.

Le luci delle attività commerciali e dei servizi di ristorazione “trasferiscono, visivamente, la vitalità di un tessuto urbano; con il caro energia registrato e che non accenna a diminuire, sono migliaia le aziende destinate alla chiusura e migliaia i lavoratori costretti a rinunciare al proprio impiego”, ripetono le associazioni di categoria nazionali.
“Siamo dinanzi all’ennesima crisi sociale – spiega Filoramo – gli imprenditori sono con le spalle al muro: o pagano le bollette o pagano il personale, consapevoli che la riduzione degli impiegati non consente di fornire il servizio ed il mancato pagamento delle forniture porta alla chiusura inevitabile dell’attività”.




Mastello svuotato in strada? Un video solleva il caso. Tekra: “Grave, verificheremo”

A vedere e rivedere quel filmato ripreso da una telecamera di videosorveglianza privata, sembrerebbe che un operatore ecologico in servizio a Siracusa svuoti un mastello in strada, sotto auto in sosta. E’ accaduto questa mattina.
Le immagini non fugano, però, ogni dubbio. Fuori dall’inquadratura, il netturbino allunga un braccio per portare via con sè un sacco, insieme a quelli che si vede raccogliere. Potrebbe aver svuotato lì dentro quel mastello? Il movimento non parrebbe congruo, roba quasi da Var.
Nessuno su questo episodio ha voglia di scherzare. Men che meno il direttore di Tekra, la società che gestisce il servizio di igiene urbana a Siracusa. Andrea Dal Canton è fermo. “Stiamo verificando con attenzione”, si affretta a dire. “Dal poco che si vede, non è una cosa che possiamo giustificare. E’ un gesto che non comprendiamo e che rischia di danneggiare il lavoro di tutti. Vogliamo accertare cosa è accaduto”, spiega alla redazione di SiracusaOggi.it. Fonti interne all’azienda parlano di prime ammissioni di responsabilità, ma non c’è conferma.
Non sarebbe il primo episodio simile ed esisterebbero altri filmati a testimoniarlo. Ma il direttore Dal Canton smentisce: “mai successo nulla di simile. Alle volte magari gli utenti vedono far cose agli operatori che non comprendono, ma che hanno una logica nell’organizzazione del lavoro”.
Solo una nota a margine e per correttezza: perchè l’indifferenziato all’interno del mastello non era contenuto dentro un sacco?

Il video:




Terzo ponte di Ortigia, affidata la progettazione: per costruirlo serviranno quattro mesi

E’ stato affidato ad uno studio di Padova l’incarico di progettare il nuovo ponte ciclopedonale, tra Riva della Posta e via Eritrea. Il terzo ponte (ciclopedonale) sorgerà nell’area dove una volta c’era il Calafatari, poi demolito perchè a rischio cedimento.
“A seguito di una ricognizione sul panorama nazionale tra i professionisti esperti” – fa sapere Palazzo Vermexio – è stato scelto lo studio dell’architetto padovano Lorenzo Attolico. Poco più di 90mila euro il costo dell’incarico di progettazione. Attolico si è già occupato di ponti ciclopedonali, realizzati tra Padova e Mirano, oltre al ponte Flaiano a Pescara e – curiosità – anche uno studio relativo al famigerato ponte sullo Stretto, per l’armonizzazione delle infrastrutture ferroviarie, di illuminazione funzionale e di accento del ponte con la simulazione virtuale ed animata degli effetti cromatici diurni e notturni.
Al progettista, il Comune di Siracusa chiede un’opera caratterizzata da “forme lineari leggere, sfuggenti, con l’auspicio di renderle pienamente integrabili nel sito senza gravare eccessivamente sui preesistenti equilibri paesistici ed ambientali”. Una volta approvato il progetto esecutivo, si stima un tempo di quattro mesi per dare l’avvio ai lavori che dovrebbero essere completati – secondo un primo cronoprogramma – entro i successivi 120 giorni.
La struttura sarà caratterizzata da una forma ad arco teso, “impostato su spalle costituite da fondazioni profonde adatte ad accogliere l’azione orizzontale esercitata dalla forma architettonica assunta”. Sul lato dell’isola di Ortigia – si legge nella documentazione disponibile – “è previsto un innalzamento del piano di imposta dell’opera che viene raggiunto attraverso la realizzazione di due piccole rampe, fino ad un’altezza utile di calpestio a circa 1,20 m di innalzamento rispetto al piano stradale di via Forte Gallo e via Delle Poste”. Un rialzo necessario, spiegano i tecnici, per colmare l’esistente dislivello tra le due sponde del canale.
Nessun problema per le imbarcazioni che dovranno attraversare il canale, passando sotto al nuovo ponte: avranno a disposizione una luce utile pari a 3,60 mt. per 10 mt.
Le opere di fondazione “dovranno essere costituite da due spalle e due plinti in cemento armato, su micropali”. L’utilizzo di micropali “permetterà una migliore risposta delle opere di fondazione alle sollecitazioni trasmesse dalla passerella”, lunga una quarantina di metri.
La struttura del ponte sarà in acciaio. Il colore della finitura conclusiva verrà deciso seguendo le prescrizioni della Soprintendenza ai Beni Culturali. Quanto alla passerella, lunga poco più di 40 metri, è “formata da 2 travi isostatiche, larghezza asse di 3 metri”.
Il progetto del terzo ponte ciclopedonale nasce all’interno del grande strumento di programmazione che è il Biciplan e la sua realizzazione è stata finanziata con 679mila euro, stanziati dal ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile. Soprannominato “U Fossu”, il terzo ponte metterà in collegamento riva della Posta e riva Forte Gallo, correndo quasi parallelo all’Umbertino. Destinato principalmente a pedoni e bici, in caso di esigenze di Protezione Civile potrebbe anche fungere da ulteriore via di fuga da Ortigia anche per le auto.




“A Siracusa sindaco dileggiato perchè gay, fatto grave”: denuncia social di turista ragusano

Emanuele Micilotta è un attivista Lgbtq di Ragusa, da anni nel direttivo locale di Arcigay. In visita con alcuni amici a Siracusa, questa mattina, è rimasto profondamente amareggiato da una vicenda che lui stesso ha raccontato con un video denuncia sui social. “Siamo usciti da un parcheggio a pagamento e abbiamo chiesto ad un signore informazioni su orari ztl, strisce blu, costi e biglietti. E questo tizio chi ha risposto che ‘non c’è bisogno di nulla perchè abbiamo il sindaco puppo‘.”. Per chi non conoscesse il dialetto siciliano, quella espressione viene utilizzata come epiteto volgare e dispregiativo di un omosessuale.
I ragazzi restano esterrefatti. Non contento, il signore in questione insinua che basterebbe dell’intimità maschile per non pagare nulla a Siracusa.
“E’ assurdo come possa ancora accadere un fatto del genere nel 2022. Capite bene che c’è ancora bisogno di sensibilizzare. L’ignoranza resta diffusa ed è di base – dice nel video Micilotta – soprattutto nella fascia delle persone dai 50 anni in sù. Molte persone ci dicono che non servono manifestazioni come i pride e che dobbiamo finirla con bandiere e sceneggiate. Evidentemente, non è così. Questo fatto è increscioso”.

Alessandro Bottaro Fontana è il presidente di Stonewall Siracusa, associazione storicamente in prima linea per i diritti Lgbtq. “Per fortuna la stragrande maggioranza dei siracusani è molto diversa dal ‘signore’ in questione.
A nome personale e di Stonewall Siracusa, la mia e nostra solidarietà al sindaco Francesco Italia. Come presidente di un’associazione lgbt, lo invito ad attivare sinergie e protocolli educativi, con l’istituzione Comune di Siracusa, per arginare con la cultura certe derive”.




Piazza Euripide: stele per il ricordo della Lacrimazione e delle parole di papa Francesco

E’ stata “svelata” questa mattina in piazza Euripide, a Siracusa, la stele commemorativa della Lacrimazione della Madonna. Nella riqualificata area, sono stati il sindaco Francesco Italia, l’arcivescovo, Francesco Lomanto, e il rettore del santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo, a scoprire l’opera con cui si completa il rifacimento della piazza della Borgata.
​Nella nuova lapide, viene riprodotto fedelmente il contenuto di quella originaria, che rimarrà custodita al Santuario e viene anche rinnovato il ringraziamento alla Madonna e l’affidamento di Siracusa alla sua “protezione materna”.
Questo il testo integrale: “In questa piazza per quindici anni, dal 19 settembre 1953 al 29 agosto 1969, la Madonna delle Lacrime, accogliendo le suppliche di moltitudini oranti ha dispensato segnalatissime grazie , richiamo materno a conversione e santità di vita, pegno soavissimo d’amore del suo cuore immacolato e addolorato per Siracusa, per l’Italia, per il mondo”.

Oltre alla stele, scoperta una targa in marmo nella quale sono state riprodotte le parole dedicate da papa Francesco alla città, in occasione del primo incontro con una delegazione dell’amministrazione comunale in piazza San Pietro. Queste le parole del pontefice: “Siracusa, la città della Madonna che piange e di Santa Lucia che protegge gli occhi. Anche i miei”. Lo disse nell’ottobre del 2019.
La stele originaria era stata collocata il 29 agosto del 1971 ed era stata rimossa prima dell’inizio dei lavori.
Piazza Euripide, dal 19 settembre del ’53 al 29 agosto del ’68, fu luogo di pellegrinaggio per i fedeli che volevano pregare davanti al quadro del miracolo.




Che succede nella sinistra siracusana? L’analisi di Bruno Marziano, da Adorno a Carta

In una intervista a SiracusaOggi.it, Bruno Marziano dice la sua sul momento vissuto dal Partito Democratico a Siracusa. L’ex assessore regionale ed ex presidente della Provincia inizia la sua analisi dalle dimissioni del segretario provinciale Adorno (“che hanno rimesso in discussione l’unità ritrovata”) e dalla quasi contemporanea richiesta di adesione al partito del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta.
Marziano definisce Carta un arricchimento per il Pd ma mette in guardia da una eventuale adesione mirata solo alla candidatura alle regionali (“non siamo carmelitane scalze”).




Da Siracusa la Chinnici “ricuce” con gli alleati di primarie. E Barbagallo avvisa il Pd siracusano

In una delle fasi più convulse della sua storia recente, il Pd siracusano ha accolto questa mattina Caterina Chinnici. Indicata dal partito Democratico come candidata alle primarie del campo progressista per le presidenziali della Regione Sicilia (barbara Floridia del M5s e Claudio Fava gli altri nomi, ndr), è stata accolta dal presidente provinciale Paolo Amenta che al momento riveste anche il ruolo di segretario facente funzioni, dopo le dimissioni di Salvo Adorno.
Caterina Chinnici ha illustrato la sua candidatura ed il percorso verso le elezioni regionali. Da Siracusa ha allontanato l’ipotesi che le primarie del campo progressista possano saltare a pochi giorni dal voto online.

Ad accompagnare la Chinnici anche il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. Non è un mistero che il partito a Siracusa sia una polveriera. “Affronteremo la questione dopo le primarie”, taglia corto. Ma ha anche un messaggio per alcuni dirigenti provinciali.




Gaetano Cutrufo: “Sono e resto Pd, non sono io l’intruso o l’ultimo arrivato”

L’adesione al Pd di Giuseppe Carta agita da giorni il partito siracusano. All’incontro con Caterina Chinnici, questa mattina, il sindaco di Melilli era assente. Ma viene considerato una sorta di “concorrente” interno a Gaetano Cutrufo, e non solo in una eventuale lista per le prossime elezioni regionali.
Cutrufo ha seguito l’incontro del Pd con la candidata alle presidenziali del campo progressista. E risponde alla domanda sul suo futuro, dopo la vicenda Carta. “Sono dirigente del Partito Democratico, non vedo il motivo per cui dovrei andare da altra parte. Non sono io l’intruso o l’ultimo arrivato”.




Pistola Taser a Siracusa,scariche elettriche per immobilizzare: ecco come funziona

Sarà utilizzato nei casi in cui il soggetto oppone resistenza violenta, così da evitare il contatto diretto.

Anche la provincia di Siracusa, come preannunciato nei gironi scorsi, si è dotata di Taser: 1,2 ampere, in grado di immobilizzare, con la sua scarica, per 5 secondi (inabilitazione muscolare).

A spiegare di cosa si tratta e come sarà utilizzato nel territorio è stata, questa mattina, la dirigente delle Volanti della Questura di Siracusa, Giulia Guarino.

Il Taser è considerato uno strumento praticamente innocuo, seppur efficace.

Può essere utilizzato anche su chi ha pacemaker ma non deve mai essere puntato contro volto, collo e genitali. Solo agli occhi, tuttavia, è in grado, se utilizzato male, di provocare seri danni.

Se per Siracusa si tratta di una novità, il Taser è ampiamente usato da tempo in diversi Paesi del mondo: su 300  mila utilizzi, sono trenta le lesioni registrate, con una media di due infortuni l’anno a livello mondiale.

Per il resto, secondo quanto spiegato dalla Dirigente Guarino, il massimo danno che lascia sulla cute somiglia ad una puntura d’ape. Il protocollo che si attiva quando si ricorre all’utilizzo di Taser, in ogni caso, prevede che si allerti il 118.

“Confidiamo in questo strumento-commenta la dirigente Giulia Guarino-  per  l’abbattimento dei contatti con chi aggredisce forze dell’ordine. Il solo evidenziare che si dispone di Taser,rappresenta un deterrente rispetto a condotte illegittime”.

In provincia di Siracusa sono disponibili14 Taser in totale. Saranno utilizzati dai circa 80 agenti abilitati all’uso.