Autocarro ribaltato ed in fiamme in autostrada, traffico bloccato tra Siracusa sud e nord

Traffico bloccato tra gli svincoli di Siracusa Nord e Siracusa Sud, lungo la Siracusa-Catania, in direzione sud. Un autocarro si è ribaltato su di un fianco, finendo per occupare l’intera carreggiata. Il mezzo ha anche preso fuoco, rendendo complesse le operazioni per ripristinare le condizioni di sicurezza sul tratto che, a partire dalle 8.30, è stato chiuso al traffico con intervento della Polizia Stradale.
I primi a raggiungere il luogo del sinistro sono stati i mezzi dell’Assi, che per conto dell’Asp svolgono dei servizi sanitari. L’uomo alla guida è stato condotto in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Necessario l’intervento anche dei Vigili del Fuoco di Siracusa. Ad innescare l’incendio, secondo fonti dei Vigili del Fuoco, avrebbe contribuito anche il carico trasporto. In foto evidenti alcuni fusti, non si naoo però notizie precise circa il loro contenuto.




Siracusa. Micio intrappolato in un tombino saldato: “Risolutivo intervento della Siam”

Lieto fine per la vicenda che ha tenuto gli animalisti e non solo della città in apprensione per oltre due giorni. Il micetto potrà essere salvato grazie all’intervento dei tecnici della Siam, intervenuti dopo i tentativi vani di Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

In realtà si tratta di una femminuccia, che ha già trovato casa. E’ rimasta intrappolata per oltre due giorni all’interno di un tombino di piazza Pancali, subito dopo il Ponte Umbertino.

Nessuno riusciva ad estrarlo. Il tombino, infatti, era  saldato e secondo quanto emerso, lo sarebbe da quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto tappa a Siracusa. E’ diventato un “caso” quello sollevato dai volontari che si occupano delle colonie feline. Zaira Salerno ha tentato ogni strada.

Estremo tentativo, in tarda mattinata, anche quello di utilizzare un megafono, puntando sulla possibilità di sfruttare la bassa marea e di attirarlo con il richiamo di mamma gatta. Tam tam anche attraverso i social.

“Per ore il gattino non si è più sentito, né visto- racconta Zaira Salerno- Era scontato del resto che con tutto quel trambusto si fosse nascosto per paura. Poi ha ricominciato a piangere. Gli è stato lanciato del cibo.

Risolutivo l’intervento della Siam. Con una sonda si è proceduto fino all’individuazione della micetta,adesso ancora impaurita.




Mafia, arrestato Gesualdo Briganti: sfuggito al blitz Agora, si nascondeva in campagna

Arrestato dai Carabinieri di Siracusa il latitante Gesualdo Briganti, ritenuto esponente del clan Nardo a Francofonte (Sr). Era sfuggito alla cattura lo scorso 16 giugno, in occasione dell’operazione Agorà. Gli investigatori, coordinati dalla Dda di Catania, lo hanno rintracciato a Militello Val di Catania dove si nascondeva nell’abitazione di campagna di una coppia. Alla vista dei militari, non ha opposto alcuna resistenza all’arresto.
Durante le ricerche, i Carabinieri hanno notato un’autovettura che lasciava l’abitazione dell’uomo e guidata da una donna. Una volta immesso il veicolo su strada, questa abbandonava la guida stendendosi sui seggiolini posteriori, mentre il passeggero si metteva al volante. Pedinando l’auto, i Carabinieri hanno raggiunto la casa dove si nascondeva Briganti.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Siracusa avevano assicurato alla giustizia Tiziana Bellistri, di 48 anni. Era a bordo di una nave passeggeri a largo di Palermo. Raggiunta la nave in alto mare, sono saliti a bordo prima che questa attraccasse in porto, per evitare che la donna si confondesse tra migliaia di passeggeri.
E’ stata condotta in carcere a Messina mentre Briganti si trova nella casa circondariale di Siracusa, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Denunciati pe favoreggiamento i proprietari dell’abitazione in cui si nascondeva l’uomo.




Siracusa e Marzamemi per una notte capitali dell’alta moda con Dolce & Gabbana

Sabato 9 luglio e domenica 10 luglio sono due date che rimarranno indimenticabili per Siracusa e Marzamemi. La città di Aretusa e il suggestivo borgo marinaro vivranno una notte da capitali dell’alta moda, grazie a Dolce & Gabbana.
A Siracusa, sabato sera, in passerella l’alta moda donna del duo di stilisti che ha portato i colori della Sicilia in giro per il mondo. A Marzamemi, l’indomani, sfileranno le creazioni uomo.
Sono orgogliosi i due sindaci, Francesco Italia a Siracusa e Carmela Petralito a Pachino (di cui Marzamemi è frazione). “Da tempo inseguo Dolce&Gabbana per questo evento. Quest’anno le condizioni sono finalmente mature. La crescita della città ha reso Siracusa adatta non per una presentazione qualunque ma addirittura un decennale alta moda con Dolce&Gabbana. Ortigia non sarà inaccessibile”, spiega il primo.

Per Carmela Petralito con Dolce & Gabbana arriva una “consacrazione internazionale per Marzamemi e per il nostro territorio, di cultura marinara e agricola. Qualche piccola polemica ma l’evento è così grande che supera ogni critica locale”.




Siracusa, per Dolce & Gabbana è “una scelta di cuore”. Collezione ispirata alla città

“Siracusa è una scelta di cuore, per celebrare i dieci anni del nostro momento più importante”. Lo ha spiegato Fedele Usai, communication group officer di Dolce & Gabbana. Il “momento più importante” è la presentazione delle collezioni alta moda, donna e uomo. Se da un trentennio la scelta quasi obbligata per i grandi marchi è Parigi, Dolce&Gabbana hanno inaugurato da un decennio un nuovo modello, con l’Italia – ed in particolare la Sicilia – al centro.
“Abbiamo ricevuto un’accoglienza entusiastica qui a Siracusa. Sappiamo di aver prodotto un impatto economico importante ed immediato. Vogliamo che duri, magari con relazioni che nasceranno grazie alle tante presenze internazionali”.




Ecco la nuova Piazza Euripide, riconsegnata alla città

Un progetto che ha previsto un investimento complessivo di circa un milione e mezzo di euro.

La nuova piazza Euripide, terminati i lavori di riqualificazione con largo Gilippo, è stata riconsegnata ufficialmente alla città questa mattina.

Lavori finanziati nell’ambito del Bando Periferie,intorno ai quali, com’è noto, si sono anche sviluppate delle polemiche. Non solo quelle legate alla piantumazione degli alberi scelti (decisione poi rivista), ma anche per ragioni legate alle modifiche ad alcuni aspetti della viabilità ed al venir meno di posteggi per le auto in quell’area.

Il  sindaco, Francesco Italia, con la sua giunta quasi al completo, ha spiegato questa mattina in loco quelli che sono stati i principali passaggi, non nascondendo le criticità emerse. Insieme a lui anche, per la parte tecnica, il dirigente Jose Amato, il Rup del Bando Periferie, Emanuele Fortunato, quello del Progetto, Nunzio Marino, un rappresentante della Co-Ger, che ha realizzato gli interventi ed il direttore dei lavori, l’architetto Andrea Albanese, che si è soffermato su alcuni aspetti delle scelte operate e sugli effetti che, per certi versi, saranno visibili in futuro.

Un ulteriore passaggio, sempre in quell’area, sarà l’apposizione della stele in ricordo della lacrimazione della Madonnina nella vicina via degli Orti e di un altro elemento che, oltre ad essere di arredo urbano, servirà a spiegare la figura del generale Gilippo e del ruolo che ebbe nella difesa di Siracusa nel corso della spedizione ateniese in Sicilia.

Durante la conferenza stampa, diversi cittadini hanno raggiunto i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i giornalisti,facendo presenti alcune preoccupazioni e richieste, in parte legate alla gestione della viabilità, in parte a usi e costumi di cittadini a cui le autorità-questa la richiesta- dovrebbero porre rimedio a tutela dei residenti di quella zona e della percorribilità dei marciapiedi.




“La sindaca passeggia per le vie tranquillissima”: minacce o sessismo? Il caso a Pachino

“Vengo presa di mira in quanto donna e mi sento mortificata per loro”. Così Carmela Petralito, sindaco di Pachino, ha reagito alle parole rivoltele in Consiglio comunale, durante la seduta dello scorso sabato. “In mia assenza, già annunciata, alcuni consiglieri mi hanno attaccata indicandomi come sindaca senza pudore che va per le vie della città, tranquilla, a spasso da sola”. Parole che hanno dato il via ad un vero e proprio caso.
“Io sono cresciuta e lavoro a Pachino, perchè non dovrei andare tra le vie della mia città e da sola? Senza vittimismo femminile, fossi stata uomo questi consiglieri non si sarebbero mai permessi di rivolgere accuse così violente. Ringrazio invece la parlamentare Stefania Prestigiacomo. Mi ha subito chiamato e manifestato vicinanza e solidarietà”.
Per la parlamentare le parole pronunciate all’indirizzo del sindaco Petralito sono vere minacce, altro che sessismo. “In parte si, stiamo vivendo tempi difficili. Potrebbero indurre qualcuno anche solo ad una aggressione verbale mentre cammino per strada a Pachino…”, confida la Petralito che però si dice tranquilla. “Continuo a passeggiare per le vie di Pachino, anche da sola e di sera”.

Il video dell’intervento in Consiglio comunale a Pachino al centro delle polemiche:

L’intervista del sindaco di Pachino su FMITALIA:

Quanto alle materie politiche dello scontro, la Petralito risponde a tono. “Riguardo alla tassa sui rifiuti, sto recuperando ora somme che le passate amministrazioni hanno colpevolmente non incassato, danneggiando pesantemente noi pachinesi. Se il piano tariffario approvato dal consiglio a qualcuno non va bene, con l’opposizione rimasta tutta a casa mentre veniva esaminato e votato, le norme consentono di variarlo entro il 31 luglio. Invece di fare demagogia e offendere le cariche istituzionali in loro assenza – continua la Petralito – svolgano il ruolo di consiglieri comunali e indichino come modificarlo”.




Viaggio nei cantieri di Siracusa, documentario della Fillea: “Quasi nessuno rispetta le regole”

“Sulla pelle dei lavoratori” . La Fillea Cgil di Siracusa ha realizzato in questi giorni un documentario, in cui racconta le condizioni di lavoro nei cantieri, con le alte temperature che si registrano e i rischi a cui gli operai sono sottoposti. Un viaggio, attraverso dei piccoli “blitz” che il segretario provinciale Salvo Carnevale ha effettuato, insieme ad altri esponenti del sindacato, per verificare la situazione concreta, a prescindere da quella raccontata o garantita dalle imprese. Il risultato parla di regole rispettate da pochissimi. Le norme prevedono che quanto le temperature superano i limiti consentiti dal  D.lgs 148/2015 le attività di cantiere vengano interrotte. Nel documentario, il risultato delle verifiche condotte.




Grazie al ricercatore siracusano Fabio Portella identificato un relitto adagiato nei fondali di Linosa

Porta la firma del ricercatore e diver siracusano Fabio Portella la scoperta di un Martin Baltimore nelle acque di Linosa. Il relitto del velivolo, risalente alla seconda guerra mondiale, era adagiato su di una distesa di sabbia, a 87 metri di profondità.
Dopo il rinvenimento, Portella ed il suo staff (Linda Pasolli, Ninny Di Grazia, Guido Caluisi, Marco Gargari e Simone Santarelli) hanno avviato accurate ricerche storiche. Incrociando i dati dei report con i racconti dei testimoni oculari dell’epoca, è stato possibile ricostruire la storia di quell’aereo e del suo equipaggio.
Erano quattro i soldati a bordo di quel Martin Baltimore AG699 del 69.o squadrone della Royal Air Force (Raf), partito alle 12.45 del 15 giugno 1942 da Malta “per osservare il traffico navale nella zona di Pantelleria, interessata proprio in quei giorni dalla battaglia di Mezzo Giugno”, racconta Fabio Portella. “Uno dei quattro componenti dell’equipaggio morì all’ammaraggio, un secondo in un campo di prigionia”.
La Soprintendenza del Mare siciliana ha celebrato la scoperta con un video che proponiamo di seguito:

All’inizio si è ipotizzato potesse essere un aerosilurante Bristol Beaufort. Le ulteriori indagini storiche e le prospezioni subacquee effettuate da altofondalisti hanno permesso invece di identificare con precisione quel velivolo, a 80 anni esatti dall’ammaraggio e dall’affondamento.
“Grazie alla ormai consueta, perseverante e qualificata collaborazione di Fabio Portella, appassionato subacqueo altofondalista siracusano e Ispettore Onorario per i Beni culturali della Soprintendenza del Mare, che la nebbia che ha avvolto per decenni l’identità del relitto affondato davanti la zona del Fanalino di Linosa si è finalmente diradata”, scrive la Sopritendenza del Mare in una nota.
Il team del Capo Murro Diving Center di Siracusa si è occupato delle delicate operazioni di riconoscimento, effettuando una corposa documentazione video del relitto adagiato sul fondale ad oltre 80 metri di profondità.
Il ritrovamento risale al 2016: un aereo di nazionalità britannica viene individuato nei fondali dell’isola di Linosa, durante l’esecuzione di una campagna scientifica condotta nell’ambito di un progetto sulla mappatura dei fondali e il monitoraggio degli habitat, dall’allora IAMC (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero) del CNR di Napoli.
In seguito alle indicazioni fornite dal subacqueo Guido Caluisi e dai pescatori locali, dopo un primo riscontro eseguito con strumentazione “Multibeam”, la successiva prospezione effettuata con un R.O.V. (Remotely Operated Vehicle – un robot subacqueo filoguidato dalla superficie) alla profondità di 85 metri, rivelò la presenza di un aereo silurante britannico della II Guerra Mondiale.
Il relitto riveste un grande valore storico e simbolico almeno per due aspetti, il primo dei quali è relativo alla sua rarità, non essendo ad oggi nota l’esistenza di velivoli Martin Baltimore in ottimo stato sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale e ai successivi smantellamenti: in pochi musei esiste infatti solo qualche pezzo di aerei simili e in Grecia vi è un esemplare ma semidistrutto. Il secondo aspetto non può prescindere dal suo eccezionale stato di conservazione, dovuto a diverse fortuite circostanze; un ammaraggio morbido a motori spenti (testimoniato dall’integrità della struttura e dalle eliche posizionate dal pilota, prima dell’ammaraggio, in posizione perfettamente a bandiera), la profondità del relitto sostanzialmente inaccessibile con l’utilizzo di attrezzature sportive, la pesca a strascico non intensiva condotta in quel tratto di mare e, in ultimo, la relativa distanza dell’isola di Linosa dai grandi flussi turistici.
Si può quindi affermare che ad oggi non risulta segnalato un relitto aeronautico della II Guerra Mondiale così ben conservato nei mari siciliani.




VIDEO. Fiamme alle porte della Valle dell’Anapo: due canadair ed un elicottero in azione

Le fiamme minacciano da vicino la Valle dell’Anapo, lato Sortino. Un incendio si è sviluppato in contrada Baragna, poco distante dalla vasta area boschiva caratteristica della zona. Il fuoco interessa per ora sterpaglie ed erba secca, ma per evitare una propagazione nelle pregiate zona naturalistiche del territorio è stato disposto l’intervento di due canadair che si alternano dall’alto nel supporto allo spegnimento con continui lanci. Intervenuto anche l’elicottero della Forestale, partito dalla vicina base di Buccheri. Il vento di scirocco non lascia tranquilli i soccorritori, per quanto al momento la situazione appaia sotto controllo.
A terra rimangono in osservazione squadre della Forestale che coordinano le operazioni di spegnimento dall’alto e monitorano l’avanzata della lingua di fuoco.