Ad Augusta la Aita Mari con 112 migranti a bordo: fine dell’incubo dopo giorni difficili

È arrivata ad Augusta la Aita Mari, con i 112 migranti a bordo soccorsi dalla nave della Ong spagnola Salvamento maritimo humanitario. Dopo l’assegnazione del porto, resta in attesa di indicazioni la Sea Watch 4, con 312 persone a bordo.

La Aita Mari ha ottenuto nella notte il via libera dalle autorità, dopo un’attesa estenuante. Alcune delle 112 persone sono a bordo da nove giorni.

Festa a bordo dopo l’ok ricevuto, come mostra il video pubblicato dall’ong anche sui social.

“¡¡¡Buenas noticias!!! Por fin nos han dado puerto!”- l’annuncio in lingua spagnola (Buone notizie, alla fine ci hanno assegnato il porto!).

Nelle ore precedenti la Salvamento Maritimo Humanitario aveva diffuso dei video in cui segnalava una situazione a bordo sempre più preoccupante ed incandescente, con tensioni via via in aumento, infine smorzate.

In queste ore, le operazioni previste dalle procedure di sbarco, con l’attivazione del consueto protocollo.




VIDEO. Vicenda Isab-Lukoil, alla Camera il deputato Ficara richiama attenzione del governo

Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) è intervenuto alla Camera per richiamare l’attenzione del governo sulla vicenda Isab-Lukoil che da settimane preoccupa i lavoratori della zona industriale aretusea. “L’Italia ha responsabilmente condiviso con l’Unione Europea la necessità di rigorose sanzioni alla Russia. Con la stessa responsabilità, chiedo ora con forza al governo di intervenire per mettere in sicurezza un asset produttivo ed energetico strategico del nostro Paese, che rischia di finire travolto da un paradossale effetto boomerang di quelle sanzioni”, ha detto Ficara in Aula.
E poco dopo: “chiedo al governo, ed in particolare a quei ministri sin qui apparsi spettatori disinteressati di una vicenda cruciale che riguarda lo sviluppo economico del nostro Paese, la comunicazione urgente di una strategia chiara, con soluzioni tecniche adeguate per salvaguardare la zona industriale di Siracusa, comprese le necessarie e concrete misure che permettano di scongiurare una vera e propria emergenza sociale in un territorio che ha già pagato molto negli anni, da un punto di vista ambientale e sanitario. Apparirebbe, viceversa, strano – conclude il deputato cinquestelle – comprendere perchè questo autorevole governo non voglia mettere in campo ogni azione possibile per salvaguardare, in tutte le sedi, gli interessi produttivi, economici ed occupazionali del nostro Paese”.




Mafia, colpito anche il clan Nardo: eseguite 56 misure cautelari, 26 capi d’imputazione

E’ stata battezzata Agorà la maxi operazioni antimafia scattata all’alba, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catania, a carico di 56 persone. Sono tutti ritenuti affiliati o contigui alla famiglia Santapaola-Ercolano, alla famiglia di Caltagirone, a quella di Ramacca e al clan Nardo di Lentini.
Il provvedimento è stato eseguito da oltre 400 Carabinieri, nei territori delle provincie di Catania (Catania, Ramacca, Vizzini, Caltagirone e San Michele di Ganzaria) e di Siracusa (Lentini, Carlentini e Francofonte).
Gli arrestati sono gravemente indiziati (con 26 diversi capi d’imputazione) di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo smercio di stupefacenti, nonché di numerose estorsioni pluriaggravate, di illecita concorrenza, di turbata libertà degli incanti e di trasferimento fraudolento di beni, reati tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Contestualmente, è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni (9 società attive nei settori dell’edilizia, della logistica e dei servizi cimiteriali nonché dei beni e conti correnti ad esse riconducibili) per un valore di oltre 10 milioni di euro.
Le indagini (avviate nel 2016 come naturale prosecuzione del procedimento “CHAOS”) hanno portato gli investigatori a scoprire i nuovi rapporti di forza e gli equilibri raggiunti tra le famiglie di cosa nostra operanti nei territori di Catania, Caltagirone e Siracusa. È stata documentata “la riorganizzazione interprovinciale del sodalizio mafioso che è riuscito a mantenere l’operatività nei tradizionali settori delle estorsioni, del recupero crediti e della cessione di stupefacenti. Ancora, è stata accertata la capacità dei clan di infiltrarsi nell’economia lecita (nel settore dei trasporti su gomma e in quello dell’edilizia) e di influenzare i processi decisionali degli enti locali (come nell’ipotesi dell’alterazione delle procedure per l’affidamento dei servizi cimiteriali nel comune di Vizzini e nelle ipotesi degli affidamenti per la manutenzione stradale curati dal comune di Caltagirone)”.

Gli accertamenti – spiegano ancora gli investigatori coordinati dalla Dda di Catania – hanno portato a identificare i vertici dell’organizzazione ed a ricostruire la rete di relazioni e la struttura della famiglia Santapaola-Ercolano, di quella La Rocca di Caltagirone, quella di Ramacca e del clan Nardo.
Una officina del catanese era diventa il centro della rete mafiosa, colpita dai provvedimenti delle recenti operazioni e per questo “nervosa” nella sua struttura in cerca di riorganizzazione e nuovi referenti. Le intercettazioni hanno permesso di ascoltare i momenti di forte conflittualità tra i sodali (dovuti proprio all’assenza della investitura ufficiale di un nuovo reggente).
L’officina era anche il luogo dove avvenivano le riunioni con esponenti della famiglia di Caltagirone e del clan Nardo e questo ha consentito di aprire ulteriori filoni investigativi che hanno permesso di acclarare l’operatività delle due compagini nel territorio calatino e siracusano.
In merito al clan Nardo di Lentini, in questo provvedimento sono confluiti gli esiti di tre distinti filoni di indagine, condotti dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa. Traggono origine sempre dalle intercettazioni operate presso l’officina di Salvatore Rinaldi. E’ stata così ricostruita quella che sarebbe l’attuale struttura del clan siracusano: Antonino Guercio il reggente operativo, subordinato solo a Giuseppe Furnò, che – sulla scorta del materiale raccolto – sarebbe il successore di Pippo Floridia, già reggente del gruppo Nardo fino al 20 aprile del 2016, come documentato dall’indagine Kronos del Ros.
Il clan Nardo e la famiglia Santapaola erano in affari anche per il traffico di droga. Dalle indagini è infatti emerso un fiorente smercio di sostanze stupefacenti (nel corso delle indagini, in tempi diversi, si è proceduto al sequestro di 108 kg di marijuana, di 2,6 kg di cocaina e 57 kg di hashish). In questo contesto, un ruolo centrale era quello di Tiziana Bellistri che, di fatto, organizzava la rete.
Gli interessi congiunti dei due clan erano rivolti anche al controllo del tessuto imprenditoriale. Nel dettaglio Guercio e Rinaldi avrebbero pianificavano un’azione ai danni dell’A.T.I. Società Consortile Bicocca-Augusta Scarl, aggiudicataria dell’appalto bandito da Italferr Spa, che stava svolgendo i lavori presso il cantiere della stazione ferroviaria di Lentini. I due, all’esito di più interlocuzioni, non solo avrebbero imposto alla società di cedere materiale ferroso di risulta a soggetti da loro individuati, ma – spiegano gli investigatori – anche i servizi di guardiania al cantiere.
Nell’indagine documentati diversi tentativi di estorsione attuati da esponenti del clan Nardo e della famiglia Santapaola-Ercolano. L’azione criminale investiva anche il settore dei trasposti su gomma con il sequestro preventivo di ditte di fatto riconducibili agli indagati (Logitrade srl, Tlog srl e Lg srl). Questo monopolio determinava un momento di forte attrito quando il titolare della Ecotrasporti si sarebbe opposto all’apertura a Francofonte di un’altra agenzia di trasporti, senza il benestare e l’autorizzazione di cosa nostra catanese. Il potenziale conflitto – condito da episodi di aggressione e lesioni – veniva ricomposto nel rispetto della “tradizionale” alleanza tra le due compagini mafiose: la nuova ditta avrebbe aperto ma corrispondendo delle somme ad entrambi i gruppi criminali.
Dopo l’esecuzione delle misure cautelari, nel contraddittorio procedimentale gli indagati avranno la facoltà di fornire la loro versione dei fatti e indicare eventuali prove a discolpa.




“Sulle strade della Bellezza”, la mostra fotografica della Polizia Stradale alla Neapolis

“Sulle strade della Bellezza – la sicurezza stradale in uno scatto” è la mostra fotografica che dal 9 giugno fino al 4 settembre potrà essere visitata all’interno dell’area archeologica di Siracusa. E’ una iniziativa della Polizia Stradale, in collaborazione con il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro. Lo spirito è quello di coniugare la bellezza del territorio, la sua arte, la sua storia con messaggi di sicurezza e legalità.

Cuore del progetto sono gli scatti fotografici di Luigi Nifosì che ha immortalato pattuglie della Polizia Stradale in alcuni tra i siti più prestigiosi del territorio. Per l’attuazione del progetto è stata fondamentale la collaborazione del IV Reparto Volo di Palermo della Polizia di Stato per le foto aeree, del Parco della Neapolis e dell’Inda per il sostegno dato alla realizzazione della Mostra.




Presa la banda delle spaccate: un terzetto autore di almeno 9 “colpi”

Erano diventati l’incubo dei commercianti siracusani nel giro di poche settimane hanno messo a segno almeno 9 “spaccate”. Sono quei furti commessi dopo aver mandato in frantumi la vetrata d’ingresso di una attività commerciale, utilizzando una moto o grossi massi, per poi penetrare all’interno ed arraffare qualche soldo nel registratore di cassa.
Al termine di una accurata attività di indagine, i Carabinieri di Siracusa hanno arrestato tre persone, due uomini e una donna.
Un terzetto di pregiudicati, organizzato con ruoli definiti. I due uomini, trentenni, sfondavano le vetrine con uno scooter rubato per consumare i furti, mentre la donna (25 anni), peraltro in stato di gravidanza, faceva da palo ed aspettava i complici con un’autovettura per allontanarsi velocemente.
In sole due settimane con lo stesso metodo sono stati messi a segno almeno 9 colpi. Durante le indagini è emerso che i malfattori, qualora fermati dalle forze dell’ordine, si sarebbero giustificati fingendo di accompagnare la donna in ospedale.
Tra le attività colpite figurano bar, sale scommesse, rivendite di tabacchi ed un centro sportivo. Almeno due gli scooter rubati per essere utilizzati come ariete per sfondare le vetrine.
Durante gli arresti e le perquisizioni sono stati trovati anche gli indumenti utilizzati durante i furti, sequestrati come ulteriore prova a carico degli arrestati che, comunque, essendo noti alle forze dell’ordine, erano stati identificati dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza.

I due uomini sono stati accompagnati in carcere, mentre la ragazza, visto il suo stato di gravidanza, è stata sottoposta all’obbligo di dimora con permanenza in casa durante l’orario notturno.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, alcuni giorni fa, nelle more della chiusura delle indagini e nel fornire rassicurazione sulla identificazione degli autori dei furti, ha incontrato i vertici della locale Confcommercio, chiedendo la collaborazione degli esercenti nel non lasciare soldi all’interno delle casse così da disincentivare tali attività delittuose.




Video denuncia: “Girini nuotano in una pozza d’acqua stagnante in pista, al Di Natale”

In una pozza di acqua stagnante, nuotano i girini. Succede all’interno dell’anello di pista del campo scuola Di Natale, a Siracusa. Nella vasca dei 3.000 siepi, forse a causa di canali di scolo otturati, l’acqua non è defluita diventando una sorta di stagno in cui oggi si nota la presenza dei girini.
A segnalare la situazione è Damiano De Simone. “Indignato nel constatare lo stato di degrado strutturale e dei servizi in cui versa il camposcuola Pippo Di Natale, dove la mancata manutenzione provoca disagi, anche imbarazzanti, ai danni dei fruitori, molti dei quali atleti, come l’acqua piovana ormai maleodorante che da settimane stagna a causa dei canali di scarico otturati, nella vasca dei 3000 siepi, invasa da zanzare e girini. Ma come si possono trascurare le attività fondamentali di una amministrazione che dovrebbe garantire, almeno, l’ordinaria manutenzione?”, si domanda De Simone.
Richiesta una bonifica, perchè tra pochi giorni l’impianto sportivo ospiterà alcune competizioni regionali di atletica leggere.




Il colpo d’occhio del teatro greco di Siracusa: 2.500 studenti per Icaro Junior

Gran finale al teatro greco di Siracusa l’edizione 2022 del Progetto Icaro, iniziativa di promozione dei temi della sicurezza portata avanti dalla Polizia Stradale in collaborazione con le scuole siracusane. Appuntamento conclusivo, questa mattina, con in scena lo spettacolo teatrale Icaro Junior, dedicato agli alunni delle ultime tre classi della primaria. A seguire sui gradoni del Temenite, poco più di 2.500 studenti provenienti da 22 istituti comprensivi di tutta la provincia di Siracusa.
Con “Icaro junior” – scritto e diretto da Matteo Vicino ed interpretato dalla compagnia Teatrale “Il Sipario” in chiave musical – i piccoli studenti saranno accompagnati nella “giungla” dei tanti pericoli del traffico, dai poliziotti Osvaldo e Marta, in un ideale percorso casa-scuola.
A condurre l’appuntamento Oriana Vella. FMITALIA e SiracusaOggi.it sono i media partner ufficiali anche dell’edizione 2022 del Progetto Icaro della Polizia Stradale.




“Prima” da tutto esaurito per un convincente Edipo Re di Sofocle. Applausi per Carsen

Un debutto da tutto esaurito per Robert Carsen al teatro greco di Siracusa. Il regista canadese ha firmato la messa in scena di un convincente Edipo Re, testo di Sofocle nella nuova traduzione di Francesco Morosi. E proprio la parola torna al centro, in uno spettacolo che riesce a farsi seguire dall’inizio alla fine anche attraverso i silenzi, voluti per sollecitare la riflessione su di un testo che ruota attorno alla dimensione interiore dell’uomo e dei sui dubbi attorno alla vita.
La scena è dominata da una scala monumentale e severa, su cui si dipana la vicenda di Edipo che, al teatro greco di Siracusa, è Giuseppe Sartori. Un coro di ben 80 tebani segue e accompagna lo svolgimento di quella che Carsen ha definito la prima “criminal story mai scritta”. Con Paolo Mazzarelli intenso Creonte, Graziano Piazza vibrante Tiresia e poi la solita certezza di Maddalena Crippa-Giocasta. Completano il cast Rosario Tedesco (Capo coro), Massimo Cimaglia (Primo messaggero), Antonello Cossia (Servo di Laio), Dario Battaglia (Secondo messaggero), Elena Polic Greco (Corifea).
Bianca la grande scena, in bianco e nero gli abiti di scena. Niente tuniche e calzari, la scelta – anche per Carsen – è andata su di un eleganza contemporanea.




Furto con spaccata, un arresto nella notte: preso ancora di mira il bar di via Elorina

Avevano deciso di prendere nuovamente di mira il bar della stazione di servizio di via Elorina. Il modus operandi è quello della spaccata: un grosso masso per mandare in frantumi la vetrata d’ingresso ed intrufolarsi per poi arraffare in pochi istanti qualcosa di valore. Ma questa volta ad attenderli c’erano anche i poliziotti che nella notta hanno arrestato un uomo di 54 anni e denunciato una donna, sua complice, di 41, che attendeva il 54enne a bordo di un’Ape Car lungo via Elorina. Sono entrambi siracusani.
L’azione è stata ripresa anche delle telecamere di videosorveglianza dell’attività commerciale. Indagini in corso da parte della Squadra Mobile della Questura aretusea per capire se alla coppia possano essere attribuite responsabilità anche del precedente “colpo”, sempre allo stesso bar, poche notti addietro. E da comprendere è anche il loro coinvolgimento in altre spaccate, tornate a turbare i sonni dei commercianti siracusani in queste notti di maggio.

Dopo gli episodi delle scorse sere, il questore Sanna, sulla base delle indicazioni operative fornite dalla dirigente delle Volanti, Guarino, ha disposto il potenziamento dei servizi di prevenzione, soprattutto nelle zone della città con esercizi commerciali che si prestano più di altri a reati come quelli commessi.

Quando la donna è stata avvicinata dagli agenti, con un nervosismo evidente, ha riferito di attendere il ritorno del suo compagno, allontanatosi per un bisogno fisiologico. Chiara la menzogna, tanto che subito dopo gli agenti, percorrendo in senso inverso la strada, hanno bloccato l’uomo, con in mano un registratore di cassa, quello asportato poco prima. Il 54enne è stato posto ai domiciliari.

Gli inquirenti hanno ragione di credere che i due siano responsabili di altri analoghi reati. 




Bomba carta al Bar Viola, un 32enne il presunto autore: vendicato un litigio, no racket

Un 32enne siracusano è sospettato di essere l’autore dell’attentato dinamitardo ai danni del bar Viola, in corso Matteotti (Siracusa). Era il 6 gennaio dello scorso anno quando l’esplosione danneggiò il locale, svegliando di soprassalto i residenti del centro storico. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura di Siracusa, ha permesso di risalire al 32enne. A suo carico, un “robusto” quadro probatorio. Sorprendente il movente: non un “avviso” del racket, piuttosto la ritorsione per un litigio avvenuto all’interno del bar.
Al 32enne è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Alcune immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza mostrano l’uomo mentre colloca, in prossimità del bar, un congegno esplosivo. Gli investigatori segnalano le “spiccate potenzialità offensive” della bomba carta che ha, in effetti, causato la distruzione di parte dell’immobile. L’esplosione fu così violenta al punto che il personale di polizia scientifica intervenuto, non riuscì a repertare alcun frammento di materiale riconducibile all’ordigno, completamente distrutto dall’esplosione. Fu solo con l’intervento del Nucleo Artificieri della Questura di Catania che si scoprì la potenzialità lesiva del manufatto.
Il trentaduenne è già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altra causa. Al momento di notificare l’avviso di conclusione indagini, è stato sorpreso in possesso di stupefacente di vario tipo. Per questo motivo è stato arrestato e condotto in carcere a Cavadonna.