Luminarie delle polemiche a Siracusa, la replica del sindaco: “Nessuna dimenticanza”

Non si placano le polemiche sul “caso” luminarie a Siracusa. Prima l’ex assessore Alfredo Foti (Pd) poi Michele Mangiafico (Civico4) attaccano l’amministrazione comunale per la decisione tardiva di prelevar 36mila euro dal fondo di riserva del sindaco per illuminare il percorso della processione dell’Immacolata, rimasto in parte “scoperto” dall’affidamento da 138mila euro. Fatte le somme, Foti e Mangiafico evidenziano un totale vicino ai 200mila euro ma soprattutto non risparmiano critiche sulle scelte adottate ed una programmazione non perfetta neanche davanti ad appuntamenti prevedibili, perchè fissi da calendario (clicca qui). Il primo cittadino non pare però dare molto peso alle accuse e presenta la sua versione dei fatti: “nessuna dimenticanza”.




Distacchi da un soffitto dell’Insolera, protestano gli studenti: “Cartongesso,servono interventi”

Non è la prima volta e se non subentrerà l’ex Provincia regionale, con un intervento incisivo, ricapiterà certamente. L’ondata di maltempo dello scorso fine settimana, con strascichi anche nella giornata di ieri, non ha risparmiato l’istituto tecnico Insolera di via Modica. Dal soffitto di un corridoio si è verificato il distacco di alcuni pezzi di cartongesso che fanno da copertura.

Appresa la notizia, gli studenti hanno subito manifestato il proprio dissenso, pronti a scioperare se non avessero ottenuto valide rassicurazioni circa le condizioni di sicurezza dell’edificio.

La dirigente scolastica, Egizia Sipala ha allertato gli organismi deputati alle verifiche del caso. Dopo la rimozione dei pezzi di cartongesso distaccati,i tecnici dell’ex Provincia hanno assicurato che le condizioni di sicurezza sono garantite.

Le abbondanti piogge hanno causato anche in precedenti occasioni problemi di questo tipo, tanto che la scuola ha più volte provveduto alla sostituzione dei pannelli che, in casi di piogge abbondanti, ne risentono facilmente in termini di tenuta.

“Non c’è nulla di allarmante- garantisce la dirigente scolastica- e siamo nelle condizioni di rassicurare i ragazzi, così come le loro famiglie. Ciò non toglie che auspichiamo interventi più importanti da parte del Libero Consorzio Comunale”. E’ questo, infatti, l’ente competente per gli istituti superiori del territorio, mentre i comprensivi fanno capo al Comune.




“Non è colpa tua”, racconti di donne per dire no alla violenza ed al femminicidio

Domani (venerdì 25 novembre) si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Decine le iniziative per riflettere e sensibilizzare sul tema che, purtroppo, continua a riempire le cronache, anche locali.
Tra le tante, segnaliamo lo spettacolo “Non è colpa tua – Racconti di donne” di Barbara e Chiara Catera, alle 20.30 al teatro comunale di Priolo, con ingresso gratuito. Lo spettacolo vedrà la partecipazione straordinaria di Barbara Catera e Angela Nobile. Ospiti d’onore saranno Luisa Ardita, Loredana Battaglia, Maria Grazia Lazzara e Stefania D’Agostino.




Lavoratori siracusani in presidio a Roma, la Uil: “Chiediamo nazionalizzazione Isab”

Mentre a Siracusa sfilava il corteo di Cgil e Cisl a sostegno della zona industriale e di tutte le sue vertenze (Isab, depurazione, transizione), a Roma circa trecento lavoratori aretusei hanno dato vita ad un presidio sotto la sede del Ministero che ospita oggi il vertice dedicato al caso Isab. A chiamarli a raccolta è stata la Uil che ha preferito concentrare le sue attenzioni sulla Capitale, defilandosi dalla mobilitazione sindacale di Siracusa, pure partita con le tre sigle confederali unite.

Al vertice romano siederanno al tavolo il ministro per le imprese Adolfo Urso, il presidente della Regione Renato Schifani, i vertici di Isab Lukoil, i sindacati nazionali e i sindaci dei territori interessati, tra cui il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia. Attesa impegni precisi per assicurare la produzione e l’occupazione della principale raffineria della zona industriale, a rischio chiusura per gli effetti delle sanzioni internazionali alla Russia ed in particolare del sempre più vicino embargo al petrolio russo via mare.




Parole e immagini dal corteo di Siracusa: un racconto per video e interviste

Poco più di 2.500 presenze, secondo una prima stima, alla mobilitazione generale indetta questa mattina a Siracusa. Era forse lecito attendersi numeri ancora più altri. Comunque soddisfatti i sindacati, con i segretari provinciali di Cgil e Cisl. Vi proponiamo alcuni momenti del corteo e delle parole raccolte durante il percorso da piazzale Marconi a piazza Archimede.

Alla testa del corteo, il segretario nazionale della Femca Cisl Maurizio Scandurra

In prima fila anche il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi

Poco dopo la partenza del corteo, intonata “Bella Ciao”

Hanno partecipato alla manifestazione anche il parlamentare Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle.

Anche Davide Faraone, nome di primo piano per Italia Viva, e Giancarlo Garozzo, referente regionale di IV, hanno preso parte al corteo.

A seguire la giornata di protesta anche il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada.

Tra i sindaci che hanno sfilato in corteo, Michelangelo Giansiracusa (Ferla) e Marco Carianni (Floridia)

Anche il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, ha partecipato alla mobilitazione.




“Industriamoci”, Siracusa si mobilita e va in piazza per salvare il Polo Petrolchimico

La mobilitazione dei sindacati e delle associazioni delle categorie imprenditoriali della provincia di Siracusa e, al contempo, il tavolo nazionale, a Roma.
Il 18 novembre sarà una data importante, almeno dal punto di vista dei riflettori puntati sul futuro della zona industriale, con i suoi problemi di sempre e le grandi incertezze e preoccupazioni legate agli ultimi mesi, soprattutto con la Spada di Damocle che pende innanzitutto sul futuro della Lukoil e, a effetto domino, su tutte le altre imprese, dalla raffinazione all’indotto.
Cgil e Cisl, insieme alla Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa e a diverse forze politiche, che hanno già espresso condivisione, è pronta a scendere in piazza per rivendicare interventi immediati e concreti da parte del Governo. Non solo protesta, ma anche proposte e richieste. Molte sono quelle di sempre, a cui si aggiungono quelle legate alla contingenza. Non c’è la Uil, che in un primo momento aveva sposato questa iniziativa.
Ad entrare nel dettaglio della mobilitazione di venerdì sono i segretari provinciali dei due sindacati, Roberto Alosi per la Cgil, Vera Carasi per la Cisl.

Alla conferenza stampa di questa mattina, convocata nella sede della Cgil, ha preso parte anche il sindaco, Francesco Italia, a sottolineare la vicinanza dei primi cittadini.
A Roma si discuterà di Linee di credito per la Lukoil, tra gli altri temi prioritari. Nonostante la comfort letter del Governo, le banche continuano a non rilasciare credito per l’acquisto di greggio, in quanto temono successive ripercussioni. A Roma potranno emergere, questa la speranza, novità che possano regalare qualche motivo di ottimismo.
Sul territorio, contemporaneamente, la presenza dei rappresentanti del tessuto produttivo sarà, però, nelle previsioni, massiccia: da Confindustria, a Confcooperative a Cna, sono numerose le sigle che hanno aderito all’iniziativa.
Al vertice straordinario di Roma, ci sarà anche il presidente della Regione, Renato Schifani. La volontà espressa dal Governo è quella di trovare una soluzione.




Quanto è difficile trovar casa in affitto: costi, sfratti e altri “guai”. Edilizia sociale al palo

Trovare casa in affitto è sempre più complicato a Siracusa. A partire dai prezzi richiesti, non meno di 500 euro al mese per un dignitoso trilocale non in centro. Mille garanzie accessorie (caparra, reddito dimostrabile, referenze, etc) e poca fiducia verso i “locali”, con preferenza accordata in molti casi a trasfertisti ed in genere agli affitti brevi, senza spostamento di residenza (“non si affitta ai siracusani”, recitano diversi annunci disponibili in rete).
Chi può, punta tutto poi sulla formula della casa vacanze. Diversi appartamenti restano anche sfitti, in attesa dell’occasione giusta (per il proprietario).
La fiducia verso gli affittuari è ai minimi storici. Troppa incertezza economica e “buche” varie per i padroni di casa che spesso faticano per riuscire ad entrare in possesso dei loro immobili. Frattanto, aumenta il numero degli sfratti esecutivi. Sono quasi 500 nel solo capoluogo con più di 1.400 famiglie alle prese con “beghe” legate all’abitazione in affitto e per la quale si è reso necessario l’interesse di un magistrato.
In questo quadro, resta ferma al palo l’edilizia sociale quella delle cosiddette case popolari. Non si costruisce più, manutenzione sempre meno frequente e mille guai tra graduatorie ferme e crisi galoppante. Si cerca il rilancio delle politiche abitative, con strategie affidate ai Comuni. Siracusa ci prova con l’housing first insieme a Caritas ed al progetto pilota di cui è partita la sperimentazione.
Ma la situazione, per alcune frange di popolazione, è davvero difficile. Ne abbiamo parlato con Salvatore Zanghì, segretario provinciale del Sunia, il sindacato degli inquilini.

foto dal web




Elezioni regionali, Luigi Fiumara presenta ricorso al Tar: “Almeno 65 sezioni da verificare”

I risultati delle elezioni regionali dello scorso 25 settembre non convincono il medico siracusano Luigi Fiumara, candidato nella lista De Luca Sindaco di Sicilia. Con i suoi 1.300 voti personali (13 mila i voti di lista nel territorio provinciale), non è risultato eletto. Ma nel marasma delle verifiche sui verbali che ha impegnato per settimane l’ufficio elettorale centrale, al Tribunale di Siracusa, sarebbero emersi elementi tali da far ritenere a Fiumara che potrebbe esserci in realtà spazio per un risultato diverso. Per questo, assistito dall’avvocato Salvatore Maiolino, ha presentato un ricorso al Tar per chiedere verifiche sulle schede votate e scrutinate in 65 sezioni. Proprio il legale spiega i presupposti dell’iniziativa:

Ad insospettire Fiumara sono state non solo le settimane di attesa per venire a capo dei risultati, nella complessa analisi di verbali con dati incompleti ma anche alcune considerazioni pratiche sul raffronto dei voti ottenuti dalla stessa lista. Le sue dichiarazioni:

foto dal web




Migranti, tensione dopo il soccorso: la Guardia di Finanza di Siracusa riporta la calma

Circa 230 migranti soccorsi da un rimorchiatore a diverse miglia dalle coste siciliane hanno dato vita ad una rivolta. Probabilmente volevano che l’unità navale facesse subito rotta verso terra. L’improvvisa agitazione a bordo ha sorpreso l’equipaggio, che si è barricato in cabina di pilotaggio da dove hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
In poco tempo è arrivata nella zona di mare indicata la motovedetta G79 “Barletta” della seziona navale della Guardia di Finanza di Siracusa. Grazie alla professionalità ed al sangue freddo dei militari, in poco tempo è ritornata la calma a bordo.
La motovedetta ha abbordato il rimorchiatore e nonostante le difficili condizioni meteo-marine, le Fiamme Gialle sono riuscite a salire a bordo. La vista delle divise, circa venti militari di equipaggio, ha subito placato la tensione tra i migranti, precedente trasbordati da un motopesca sovraccarico ed a rischio galleggiamento. Nessun ferito, nessun danneggiamento segnalato.
L’episodio risale ai primi giorni di novembre ma solo oggi se ne è avuta notizia, grazie al sindacato Usif. Il segretario provinciale, Vincenzo Marino, ha voluto ringraziare pubblicamente l’equipaggio della motovedetta della sezione navale di Siracusa. “Sono appena venuto a conoscenza di una importantissima operazione di servizio svolta in mare. Intervento caratterizzato da elevato rischio e pericolo, in quanto eseguita con condizioni meteo marine avverse e in un contesto operativo altamente difficile, a causa delle condizioni di ordine pubblico createsi a bordo di un rimorchiatore”, scrive nella nota di encomio. “Sono queste le operazioni di servizio che rendono fieri e orgogliosi di appartenere alla grande Famiglia delle Fiamme Gialle!”, sottolinea il segretario provinciale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri.




Nubifragio a Pachino, case allagate e danni all’agricoltura. “Subito stato di calamità”

Si continua a guardare il cielo a Pachino. La pioggerellina della notte ha riacceso le preoccupazioni e le paure che hanno segnato l’intero fine settimana. Il nubifragio di sabato ha messo in ginocchio più di un’area della cittadina della zona sud della provincia. Abitazioni allagate, strade invase dall’acqua, campi e serre danneggiate. Sono state ore di gran lavoro per i Vigili del Fuoco e per le forze dell’ordine, decine e decine le richieste di intervento, con una coda che costretto agli straordinari.
Alcuni video finiti sulla rete dimostrano cosa è accaduto a Pachino dopo le eccezioni precipitazioni. Ancora una volta emerge la complicità del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nei canali di scolo. Hanno creato dighe ed ostacoli per il deflusso delle acque piovane, aumentando la pericolosità dell’evento atmosferico.

L’acqua entra nelle case di Pachino

La situazione nelle case popolari di via Mascagni

Contrada Camporeale

“Subito lo stato di calamità per Pachino”, dice il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada. “È necessario agire in maniera celere – dichiara il parlamentare regionale – per fornire aiuto e sostegno a un settore strategico per il territorio della zona Sud della provincia, come quello dell’agricoltura. Ma a trovarsi in difficoltà non sono soltanto gli agricoltori. Tanti e diversi sono infatti i danni registrati dai cittadini che adesso attendono e meritano risposte”. Ieri sopralluogo sui luoghi del deputato regionale Riccardo Gennuso.