Viale dei Comuni e via Ramacca, nuovo blitz dei Carabinieri nelle palazzine: il video

Ancora controlli serrati da parte dei Carabinieri che nelle ore scorse sono entrati in azione nelle palazzine di viale dei Comuni e via Ramacca, a Siracusa. Cinquanta Carabinieri del comando provinciale, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno eseguito perquisizioni e verifiche per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed ogni altra forma di microcriminalità diffusa. Sono state 6 le abitazioni sottoposte a controllo. In tre sono stati denunciati: un 20enne per evasione dagli arresti domiciliari; un 25enne per spaccio di sostanze stupefacenti, poiché nonostante fosse ai domiciliari è stato trovato in possesso di 7 dosi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga; un 25enne per violazione dell’obbligo di dimora. Altre tre persone sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di stupefacenti.
Sono stati rinvenuti e sequestrati 11 proiettili cal. 7.65 mm e 7 proiettili cal. 9 mm a salve oltre a materiale e utensili per il confezionamento di sostanza stupefacente.
Dal Comando Provinciale spiegano che “i servizi di controllo straordinario del territorio nelle aree più sensibili dal punto di vista socio-delinquenziale di tutta la provincia sono un obiettivo strategico dei Carabinieri di Siracusa” perchè nel territorio non esistono “zone franche”.




Siracusa Città Educativa presenta l’Albero di Natale 2021:disegnato dai ragazzi in piazzale Sgarlata

L’albero di Natale di Siracusa Città Educativa quest’anno è land art. I ragazzi dell’istituto Gagini e di alcuni istituti comprensivi del capoluogo si sono dati appuntamento in piazzale Sgarlata. Hanno realizzato un disegno, tutto colorato con i gessetti colorati. Un’idea di Rossana Geraci, degli artisti coinvolti nell’iniziativa, in collaborazione con i docenti delle scuole e, ovviamente, dei piccoli autori in azione.

Un modo anche per fissare dei concetti e per lasciare come sempre spazio alla creatività, allo spirito di collaborazione, alla socialità, che le regole imposte per il contenimento del Covid-19 hanno limitato e continuano a limitare.




La lite, il colpo di pistola, la vittima sbagliata: la ricostruzione del delitto di Noto

E’ un 33enne di Noto, già noto alle forze dell’ordine, il sospettato dell’omicidio di Paolo Mirabile. Il 17enne ha perso la vita dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa in via Platone, a Noto. Il decesso pochi giorni dopo l’agguato.
A ricostruire l e varie fasi del delitto, maturato in seno alla comunità dei caminanti, sono stati i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, coordinati dal procuratore Sabrina Gambino e dai sostituti Salvatore Grillo e Silvia D’Armeno.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dopo serrate indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e rese ancor più complesse dal muro di omertà eretto dall’intera comunità nomade cui appartengono sia la vittima che l’uomo tratto in arresto e che non ha offerto alcuna collaborazione; i militari, infatti, sono riusciti ad individuare e localizzare in pochi giorni l’uomo che aveva fatto perdere le proprie tracce sin dalle prime ore successive la sparatoria.
Le indagini hanno avuto una svolta grazie ai rilievi tecnici effettuati dai Carabinieri che, giunti sul posto poco dopo la sparatoria del 30 novembre 2021, si sono resi immediatamente conto che la scena del crimine era molto più ampia e complessa di quanto poteva apparire e che non era compatibile con quanto raccontato persino dalla madre e dai familiari della vittima. Infatti, è stato possibile individuare non solo alcuni bossoli e numerose bottiglie di alcolici, ma anche alcune telecamere che, poco distanti dal luogo ove era stata invece segnalata inizialmente la sparatoria, avevano ripreso tutte le fasi precedenti e successive alla stessa, immortalando finanche l’autore mentre esplodeva più colpi d’arma da fuoco.
Dalla visione delle immagini, è emerso che l’obiettivo dell’attentato non era il 17enne, bensì il padre e che il giovane era stato colpito alla testa a causa di una tragica fatalità, solo perché si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato, in quanto era seduto di fianco al genitore all’interno della macchina mentre venivano esplosi i colpi di arma da fuoco.
Le telecamere hanno permesso di appurare che l’omicidio era giunto a seguito di un litigio, alimentato verosimilmente dall’eccessivo abuso di alcolici, tra il padre della vittima e il presunto omicida, peraltro alla presenza di numerose persone, alcune delle quali, successivamente escusse dagli inquirenti, hanno addirittura negato di essere presenti al momento del delitto.




Nel cantiere per il parcheggio “emergono” i resti di una agorà della Siracusa greca

I resti di quella che verosimilmente era una agorà dell’antica Siracusa greca sono emersi duranti i lavori per la realizzazione di un parcheggio. Il cantiere è quello aperto nelle settimane scorse accanto alla palestra Acradina, ed è il primo step dell’ambizioso progetto di riqualificazione della zona commerciale Tisia-Pitia.
Durante lo sbancamento, sono emersi degli scalini scavati nella roccia calcarea, probabili sedute, e pareti lavorate. Gli archeologi della Soprintendenza di Siracusa hanno avviato uno studio dei luoghi e di alcuni manufatti rinvenuti. L’ipotesi al momento privilegiata è quella che individua nel ritrovamento una agorà, nella sua parete laterale. Gli studi sono, però, ancora in corso.
I lavori non sono stati bloccati e proseguono nell’area non interessata da ritrovamenti. Una volta completate le analisi ed i rilievi, dovrebbe arrivare lo “sta bene” a proseguire con il progetto originario, magari apportando lievi modifiche per salvaguardare la parte più “lavorata” dell’antica area venuta alla luce.
Nella prima parte del nuovo anno, i lavori dovrebbero poi spostarsi sulla parte centrale del progetto ovvero viale Tisia e via Pitia.




Siracusa. Guida sotto l’effetto di droghe: fenomeno preoccupante in provincia

Aumenta il numero di automobilisti che , in provincia di Siracusa, si mettono alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nei prossimi giorni saranno disponibili dei dati precisi, ma la tendenza sembra già chiara . Se in passato era l’alcool a rappresentare il principale problema, adesso sembra che le droghe stiano soppiantando il precedente trend.

Nei giorni scorsi, in tutta Europa, la polizia stradale ha condotto l’operazione Alcool and Drugs, con la misurazione del tasso alcolemico o di eventuali stati di alterazione alla guida. In provincia, la Polstrada, guidata dal comandante Antonio Capodicasa, ha lavorato in sinergia con L’Asp, che ha messo a disposizioni mezzi e strumentazioni per le verifiche sui conducenti sottoposti a controllo.




La Piantina di Falcone nel giardino del Palazzo di Giustizia: “Simbolo di speranza”

La piantina di Falcone del Palazzo di Giustizia è il simbolo della lotta per la legalità, il simbolo del lavoro dei magistrati che operano in provincia di Siracusa, dell’impegno delle forze dell’ordine e di ognuno dei lavoratori che prestano servizio all’interno del Tribunale di Siracusa, ma vuol dire anche ricordarsi ogni giorno di chi ha dato il massimo per combattere la mafia per la rinascita civile.
Dopo le prime piantumazioni, ieri, questa mattina la talea del ficus magnolia cresciuto davanti alla casa di Giovanni Falcone è stata piantata nel giardino del Tribunale. Una cerimonia breve ma dall’alto valore simbolico. Si tratta di un’iniziativa della Procura di Siracusa e della Prefettura . La piantina per il Palazzo di Giustizia è stata donata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa Per la diffusione di quel simbolo, sono state raccolte le talee dall’albero e sono stati rigenerati centinaia di esemplari con lo stesso genoma dell’originale al fine di essere donati a scuole ed enti in tutta Italia nel quadro del progetto di educazione alla legalità ambientale denominato “Un albero per il futuro”, promosso dal ministero della Transizione ecologica unitamente alla Fondazione Falcone e all’Arma dei Carabinieri. Coinvolte circa duecento scuole siciliane con richieste da oltre duemila istituti del resto d’Italia.

La presidente del Tribunale, Dorotea Quartararo ha ricordato come la piantina possa essere anche un continuo stimolo per dare il massimo e per ricordarsi la missione quotidiana di chi svolge una professione per la legalità e per la costruzione di un futuro di rinascita.

La piccola Matilde, che frequenta l’asilo nido del Tribunale, è stata la testimonial di questo momento.

 




Solidarietà, la bella iniziativa dei poliziotti dell’associazione Donatori Nati

L’associazione Donatori Nati della Polizia estende la propria attività e coinvolge le altre forze dell’ordine e i lavoratori della giustizia.
Iniziativa, questa mattina, nel cortile del Tribunale, per agevolare la donazione di sangue e sensibilizzare ulteriormente ad un gesto che può salvare la vita a chi ha bisogno di una trasfusione, per patologia o per situazioni emergenziali.
Lo sa bene il presidente della sezione provinciale dell’associazione, Francesco Giuffrida.




Spaccio, nuovo blitz in via Algeri. La Polizia arresta due uomini: droga dai domiciliari

Operazione antidroga della Questura di Siracusa questa mattina, in vi Algeri. Impiegati oltre 20 agenti per una serie di controlli. Arrestati due uomini, pluripregiudicati per reati in materia di droga, colti in flagranza di detenzione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina).
Agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi delle Volanti e dei cani poliziotto “Jocco” e “Sky”, hanno proceduto al controllo di uno dei condomini di via Algeri. Una volta all’interno dello stabile, si sono diretti immediatamente all’interno dell’abitazione di un 47enne, già noto agli inquirenti e sottoposto ai domiciliari. La perquisizione ha permesso di scovare all’interno dell’abitazione quella che è stata definita dalla Questura una “bottega adibita allo spaccio”. All’interno del bagno, occultate in un vano a muro coperto da una mattonella, sono state rinvenute e sequestrate ben 94 dosi di cocaina per un ammontare complessivo pari a 18,35 grammi, marijuana per un totale di circa 83,40 grammi; 23 dosi di hashish e parte di un panetto di hashish per un totale di circa 59,50 grammi, la somma di denaro di euro 730,00 in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività delittuosa perpetrata dall’indagato, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, nonché una cartuccia calibro 9 “corto”.
Sul terrazzo del condominio oggetto di perquisizione rinvenuta anche una pistola semiautomatica con caricatore e 5 cartucce ed un revolver, calibro 38 e 19 cartucce dello stesso calibro, sequestrate.
Nel prosieguo delle operazioni, è stato controllato anche un altro stabile di via Algeri dove, all’interno di una delle abitazioni, è sottoposto ai domiciliari un ragazzo di 25 anni. E’ stato trovato in possesso di marijuana, pari a 230 gr, custodita in due buste di cellophane sottovuoto.
Il venticinquenne è stato posto ancora ai domiciliari mentre il 47enne è stato tradotto in carcere, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Violenza di genere, una rinnovata “Stanza tutta per sè” al comando dei Carabinieri

Taglio del nastro per la rinnovata “stanza tutta per sè” che dal 2016 accoglie le donne vittime di violenza, all’interno del comando provinciale di Siracusa. La stanza siracusana è stata una delle prime attivate in campo nazionale, nell’ambito del protocollo nazionale tra Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia.
Dopo oltre 5 anni di attività, il club Soroptimist di Siracusa ha provveduto a fornire alla Stazione Carabinieri di Siracusa nuovi arredi, un kit multimediale composto da computer, stampante e una telecamera con microfono, che serviranno per raccogliere le denunce sempre nel rispetto di un ambiente che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza alla persona per le sofferenze subite.
Presentazione del nuovo locale alla presenza alla presenza del comandante Provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, della presidente del locale Club Soroptimist International, Maria Giovanna Carnemolla, e dell’assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Siracusa, Concetta Carbone.

In tema di violenza di genere, i Carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione ieri ad un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un uomo, responsabile di aver commesso reiterati maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie.
La donna, in stato di gravidanza, stanca e spaventata dall’atteggiamento violento ed imprevedibile del marito, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri e di denunciare i ripetuti episodi di violenza.
L’Autorità Giudiziaria, ritenendo particolarmente gravi le circostanze emerse e valutando la possibilità che l’uomo potesse continuare a commettere episodi dello stesso tipo, ne ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi all’abitazione e al luogo di lavoro della donna.
Per l’acquisizione della denuncia da parte dell’ex coniuge, è stata utilizzata la stanza oggi presentata rinnovata e risultata fondamentale nel mettere a proprio agio la donna, aiutandola a rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare di ciò che avveniva fra le mura domestiche.




Glossario di L&C: dal “non me l’aspettavo” di Randazzo all’ “era inevitabile” di Gradenigo

“Non me l’aspettavo”. Lo confessa onestamente Giovanni Randazzo, presidente di Lealtà&Condivisione. Quello che non si aspettava era l’improvvisa escalation nella battaglia di nervi con il sindaco, Francesco Italia. “C’erano segnali concilianti”, racconta nella sua intervista a SiracusaOggi.it. E indica quello che sarà da ora in avanti l’atteggiamento del movimento politico che guida, soprattutto nei riguardi della giunta e delle altre forze politiche.
Parla anche l’ex assessore Carlo Gradenigo. “Era inevitabile, visto dove eravamo arrivati”, dice con riferimento alle ultime settimane di incontri e scontri politici. “Tentata mediazione sino all’ultimo ma non c’è stato margine”, ammette Gradenigo che si presente ora come nuovo nome forte in L&C, verso i nuovi appuntamenti elettorali.