Cateno De Luca in concerto a Siracusa: alla presentazione suona il clarinetto e pizzica Musumeci

Cateno De Luca è l’eclettico sindaco di Messina. In questi giorni sta girando la Sicilia in tour e la politica non c’entra (quasi) nulla. Nelle vesti di musicista – clarinettista per l’esattezza – è l’ambasciatore dell’evento di beneficenza “A modo mio” che tocca adesso Siracusa (19 novembre, teatro Vasquez) dopo Ragusa, Palermo, Trapani e Agrigento.
Protagonisti di questo tour sono i tredici giovani artisti siciliani, selezionati dalla cantautrice Grazia Di Michele e dal critico musicale Red Ronnie. Guest è proprio De Luca, accompagnato da I Peter Pan con cui firma anche un cd, “Stati d’animo”.
L’appuntamento è stato presentato questa mattina a Siracusa, con la presenza proprio di Cateno De Luca che ha suonato il clarinetto per poi “cantarle” al presidente della Regione, Musumeci. Insieme a lui, il presidente dell’associazione La casa del musicista, Luciano Fumia, e la presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City, Valeria Asquini.




Blitz all’alba in via Algeri, parlano gli investigatori: “Non esistono zone franche”

“Non esistono zone franche in città”. Così il tenente colonnello Ruocco commenta il blitz scattano questa mattina all’alba nella zona di via Algeri. Non è la prima volta e già una precedente operazione aveva permesso di sgominare una organizzazione dedita allo spaccio che, in quella zona, aveva costruito il suo quartier generale.
Questa mattina, sequestrata della droga, rimossi impianti di videosorveglianza e sequestrate armi.




“Dacci 10mila euro per evitare guai”, scatta il blitz dei Carabinieri: in 3 arrestati per estorsione

Grazie alla denuncia di un imprenditore agricolo di Palazzolo Acreide, vessato da frequenti richieste di denaro, tre persone sono state arrestate per estorsione. Un arresto avvenuto in flagranza, al termine di accurate indagini, e con blitz scattato dopo la consegna di 5.000 euro in contanti.
La vittima conosceva bene, per aver avuto in passato rapporti di lavoro con uno di loro. Quest’ultimo, consapevole della disponibilità economica dell’imprenditore, lo avrebbe indicato ai suoi complici come vittima ideale.
Le richieste di denaro sarebbero state avanzate millantando protezione da fantomatici malintenzionati che avrebbero potuto provocare danni all’azienda e mettere in pericolo la sua famiglia.
Circa una settimana fa, per accrescere il timore dell’uomo e spingerlo alla consegna del denaro, i tre, in piena notte, avrebbero anche incendiato un telo a copertura di alcuni macchinari agricoli e solo per la prontezza dell’imprenditore, avvisato dal latrare dei cani, sono stati evitati gravi danni alle attrezzature.
A seguito dell’attentato incendiario i tre hanno sollecitato la consegna di 10.000 euro. L’imprenditore ha concordato un anticipo di 5.000 euro e al momento della consegna, i Carabinieri di Noto, mimetizzati tra la vegetazione, hanno arrestando i tre soggetti, nelle tasche di uno dei quali è stato rinvenuta la somma estorta.
I tre, tutti di Noto, di 51, 38 e 19 anni, sono stati arrestati per estorsione e dopo le formalità condotti presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa dove permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Rischia di annegare nei sottopassi del circuito: l’auto affonda, lui salvo

Ha rischiato davvero grosso l’uomo che alla guida della sua Dacia Duster si è ritrovato sommerso dalle acque ancora acconcate nei sottopassi del circuito, in via Ascari.
Solo grazie alla sua agilità è riuscito a mettersi in salvo, quando ormai l’auto si era letteralmente inabbissata. Il solo tettuccio era visibile quando sono arrivati i soccorsi della Protezione Civile che, senza sosta, da ormai quasi 40 ore sta operando sul territorio senza sosta. Per recuperare la vettura, sono arrivati i Vigili del Fuoco.
Poteva davvero essere una tragedia. La pioggia che è caduta incessante su Siracusa ha trasformato quei sottopassaggi in una trappola. La strada da ieri mattina è chiusa al traffico. “Non c’era nessuna transenna”, ha raccontato l’uomo ai soccorritori. Non è un siracusano del capoluogo e non conosceva la pericolosità di quel tratto. “In effetti la transenna è stata spostata. Qualcuno ha pensato bene di passare ugualmente, mettendo tutti a rischio”, confermano i primi soccorritori. Secondo quanco dichiarato dallo sfortunato autoomobilista, aveva notato la presenza di una grande pozza ma ne aveva sottostimato la profondità.

L’invito rimane sempre quello di prestare massina attenzione alla guida. Le condizioni delle strade non sono ancora ottimali.




Arenella: “scarico fognario a mare”, la denuncia di un residente arriva in Procura

“Una situazione assolutamente insostenibile. Ancora nel 2021 ci ritroviamo di fronte a scarichi a mare. Non un problema isolato ma che si ripropone da anni”.

Protesta Giorgio Nanì La Terra, residente dell’Arenella che torna a rivolgersi alle autorità competenti.

“Tempo addietro- ricorda- avevo sollevato la questione, ottenendo un riscontro importante da parte della Capitaneria di Porto di Siracusa, grazie al lavoro della quale sembrava che il problema fosse stato risolto con la rimozione di tombini del piazzale Arenella da cui fuoriusciva fogna che inevitabilmente andava a riversarsi in mare, complice la pendenza”.

Adesso, tuttavia, la situazione si starebbe riproponendo, come testimonia il video girato nelle scorse ore.

Nanì La Terra torna quindi a chiedere l’intervento della Capitaneria, ma anche della Polizia Ambientale della Municipale e perfino della Procura.

Tutto dipenderebbe da un unico tombino, “peraltro pericoloso- conclude il residente- in quanto sprofondato su se stesso, mentre una lastra di ferro posta obliquamente sporge pericolosamente oltre il manto stradale”.




“Il compagno le ha causato l’aborto?”. A Le Iene il racconto dell’ex di un ginecologo siracusano

Un sospetto grave ed una denuncia per arrivare alla verità. E’ quanto una donna di Siracusa  ha raccontato ai microfoni della trasmissione televisiva Le Iene. La vicenda, particolarmente delicata, riguarda la sua gravidanza interrotta e il dubbio che a provocarla sia stata il suo ex compagno, un noto ginecologo di Siracusa.

Ieri sera, su Italia Uno, è andato in onda il servizio che ripercorre questa storia, che comincia con una relazione d’amore. Poi, secondo il racconto di Anna, tutto cambia. Resta incinta nonostante le difficoltà legate all’endometriosi, di cui soffre. Ma ad un certo punto perde il bambino. Una serie di passaggi e il sospetto che a causarle l’aborto sia stato proprio il medico attraverso un farmaco specifico.

Il ginecologo è stato denunciato per questo dall’ex compagna. Nel servizio in onda ieri, infine, il tentativo da parte della giornalista Roberta Rei, di ottenere delle dichiarazioni da parte dello specialista, che ha, invece, preferito non dire nulla e allontanarsi rapidamente.

GUARDA IL SERVIZIO 




Via Calabria, dopo il crollo: via alla rimozione dei detriti. Conta dei danni: circa 200mila euro

Sono iniziate questa mattina in via Calabria le operazioni di rimozione dei detriti causati dall’esplosione del muro perimetrale dell’ex convento. Con l’ausilio di un bobcat, le grosse pietre ed i pezzi di muro rovinati sull’asfalto, vengono caricati su di un camion che si occuperà del corretto smaltimento in discarica. Nelle ore immediatamente successive al crollo, i detriti erano stati spostati ai margini della strada resa così nuovamente percorribile. Sabato mattina, intanto, hanno fatto rientro nelle loro abitazioni le 5 famiglie che erano state evacuate perchè l’onda d’acqua arrivata da Grottasanta aveva invaso le loro case.
Sul fronte della conta dei danni legati al nubifragio di venerdì scorso, una prima stima dell’ufficio tecnico comunale si aggira su circa 200mila euro. Per una valutazione più completa, in maniera guardinga, si attende il passaggio dell’attuale ondata di maltempo. Dopodichè si valuterà la richiesta dello stato di emergenza o calamità da inviare alla Regione. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, sotto accusa per la mancata allerta di venerdì, ha intanto ricevuto un dettagliato report su quanto accaduto a Siracusa, in particolare in via Calabria.




Case allagate: paura per l’urna di Pablo,16enne scomparso per un male incurabile

Ci sono singole storie nella vicenda che ha riguardato via Calabria, la strada fortemente danneggiata dal maltempo di venerdì scorso a causa del crollo del muro di cinta dell’ex orfanotrofio delle suore. L’effetto di una vera e propria frana, la potenza dell’acqua, che ha spinto talmente forte da distruggere quello che si trovava davanti. Oggi è il giorno della conta dei danni: alle auto, alle abitazioni che si trovano proprio di fronte al punto in cui si è verificata la situazione peggiore. E’ il giorno in cui vengono rimossi i detriti e condotti nell’area del parcheggio Mazzanti.

Ma il racconto di venerdì è anche quello delle famiglie che, ciascuna con le proprie storie personali, hanno affrontato quei momenti di paura e preoccupazione.

Tra queste c’è la famiglia di Pablo, così era conosciuto in città. E’ il ragazzino di soli 16 anni che due anni fa è morto a causa di un male incurabile, fulminanti, che in pochissimo tempo l’ha strappato all’amore della sua famiglia e dei suoi amici.

Mentre l’acqua entrava nell’abitazione in cui viveva e in cui i familiari abitano ancora, la grande paura di mamma Soraja è stata una sola: salvare l’urna che custodisce le ceneri di Danilo (il vero nome di Pablo). Per riuscire a creare in cucina un angolo dedicato a lui, si mobilitarono in tanti. Ci fu una raccolta fondi, una gara di solidarietà per aiutare la madre a poter avere in casa quell’urna.

Oggi Soraja rassicura tutti gli amici che hanno espresso nelle scorse ore preoccupazione per il destino dell’urna a causa dell’allagamento dell’appartamento. Lo fa anche attraverso le telecamere di SiracusaOggi.it. E’ una piccola storia che per la famiglia di Pablo è invece l’aspetto principale di tutto quello che è accaduto durante l’ultimo fine settimana.

Restano intatti i biglietti che tanti hanno dedicato a Danilo, intatte le foto e ci sono gli occhi sorridenti della madre che non avrebbe sopportato, dopo l’atroce dolore di due anni fa, un incidente che sarebbe stato una pugnalata fortissima. “L’urna in casa- racconta- mi  regala quel minimo di consolazione senza la quale, forse, non riuscirei ad andare avanti”.




Il giorno dopo il nubifragio su Siracusa: perchè è “esploso” il muro di via Calabria?

Dopo lo scampato pericolo, bisogna ora chiedersi perchè il muro perimetrale dell’ex convento di Grottasanta sia rovinato al suolo, seppellendo con i detriti auto e asfalto di via Calabria. Quel crollo improvviso quanto violento poteva trasformarsi in tragedia. “Il muro è letteralmente esploso”, raccontano i residenti rientrati nelle loro case nelle prime ore di questa mattina.
Se qualcuno si fosse trovato in strada quando il muro è schiantato al suolo, sotto la spinta dell’acqua piovana acconcatasi alle sue spalle, oggi probabilmente non potrebbe raccontarlo. “Ci è andata bene”, ripetevano ieri sera tecnici e volontari della Protezione Civile comunale, tra i primi ad arrivare sul posto e gli ultimi ad andare via.
Ed in effetti le foto e i video che mostravano le condizioni della zona subito dopo il crollo parlano da sole. Detriti scagliati come proiettili a metri di distanza, un’onda d’acqua che ha invaso case e giardini.
Cerchiamo di capire, con l’ausilio di un breve video, perchè potrebbe esser crollato con tale violenza il muro di via Calabria.




Emergenza muraglione di Levante, dal sopralluogo al tavolo tecnico in tempi rapidi

Serve un intervento urgente e di complesso livello tecnico per “chiudere” il problema alla base del Lungomare di Levante, in Ortigia. I marosi, come segnalato da tempo, hanno aperto uno squarcio sul muraglione e l’azione continua delle onde sta scavando via il materiale di riempimento.
Questa mattina il sopralluogo congiunto di tecnici del Comune, della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Genio Civile.

“L’incontro è servito a prendere atto della situazione e delle problematiche connesse all’eventuale intervento che dovrà avvenire principalmente via mare”, spiega in una nota ufficiale Palazzo Vermexio. Le parti torneranno ad incontrarsi mercoledì, alla presenza in questa occasione anche del responsabile del Demanio. Un tavolo tecnico per definire – sulla base delle foto e degli elementi raccolti – quale intervento sia necessario e fare una stima dei costi. E qui sarà determinante individuare i fondi ai quali attingere, per non perdere ulteriore tempo.
“Un intervento- dichiara l’assessore alla Protezione civile Sergio Imbrò- che dovremo fare necessariamente in emergenza. Ed è per questo che ci attiveremo eventualmente anche con il Dipartimento regionale”.