Scoperto nei fondali di Avola il relitto di un idrovolante tedesco della II Guerra Mondiale

Il relitto di un idrovolante tedesco “Dornier Do 24” della II Guerra Mondiale è stato rivenuto nei fondali, a poche miglia dalla città di Avola, a una profondità di 122 metri nel corso delle ricerche subacquee effettuate da Fabio Portella del Diving Murro di Siracusa, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.
Si tratta di un idrovolante multiruolo a scafo centrale progettato dall’azienda tedesca Dornier Flugzeugwerke, lungo 22 metri e con un’apertura alare di 27, prodotto tra il 1937 e il 1945 in 279 esemplari e utilizzato per pattugliamento marittimo, ricerca e salvataggio.
L’aereo giace su un fondale fangoso in assetto di volo; la carlinga, priva della sezione di coda, si solleva dal fondo per circa 2 metri e sono evidenti i motori Bramo-BMW 323R-2, il cupolino, la mitragliatrice dell’alloggio di prua, la strumentazione e le due cloche.
Proprio nell’idroscalo di Siracusa era stanziata, dal marzo 1941 al maggio 1943, la squadriglia di soccorso 6° Seenotstaffeln, formata da idrovolanti tedeschi Dornier Do24 e Heinkel 59, e questo fa supporre che il relitto appartenga a uno dei velivoli decollati da quella base.
Salvo l’esito di successive indagini storiche, sono soltanto due gli idrovolanti Dornier-Do24 che risultano essersi perduti nell’area di Siracusa a distanza di quasi due settimane l’uno dall’altro: uno nella notte tra il 16 e 17 dicembre 1942 per l’impatto con l’albero di una nave al decollo e l’altro, il n°63 VH+SC appartenente al 7° Seenotstaffel, il 29 dicembre 1942, durante un ammaraggio notturno, forse per un’esplosione (una fonte indica “causa sconosciuta”, un’altra “impatto con mina”).
Analizzando le condizioni del relitto, è probabile che lo stesso sia pertinente a quest’ultimo incidente, nel corso del quale perirono cinque aviatori, mentre uno rimase gravemente ferito.
Le vittime di entrambi gli sfortunati eventi sono sepolte presso il cimitero di guerra tedesco di Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania.

“La Soprintendenza del Mare – dichiara il Soprintendente Ferdinando Maurici – fin dalla sua costituzione si è occupata anche della individuazione, studio e tutela del patrimonio sommerso di epoche a noi vicine. In particolare, per ovvie ragioni storiche, i mari siciliani hanno visto l’affondamento di molte imbarcazioni e l’inabissamento di velivoli da guerra e trasporto durante la II Guerra Mondiale. Non mancano inoltre esempi di mezzi corazzati affondati al momento dello sbarco all’inizio dell’Operazione Husky, l’invasione alleata dell’isola. Ultimamente è stato anche individuato un mercantile giapponese affondato durante la I Guerra Mondiale la cui scoperta ha aggiunto un tassello alla non molto nota storia della squadra navale nipponica inviata nel Mediterraneo in appoggio alle forze alleate. Anche nella mostra dedicata alla vita e all’opera di Sebastiano Tusa, attualmente allestita all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, questo tipo di relitti relativamente recenti ma di grande interesse storico ha trovato il suo spazio. All’interno della Soprintendenza si è ritenuto opportuno individuare in un funzionario, cultore di storia militare e soprattutto della II Guerra Mondiale, la figura di riferimento specialistica per i relitti di epoca contemporanea”.




Chiuso nel 2019 perchè inagibile, riapre l’asilo nido comunale di via Regia Corte

Taglio del nastro, questa mattina, in via Regia Corte per il ristrutturato Baby Smile. Da lunedì riaprirà i battenti l’asilo nido comunale chiuso dal 2019 perché inagibile. Una vicenda che ha rappresentato fin dall’inizio motivo di forte rammarico per il sindaco, Francesco Italia, che anche questa mattina è tornato su alcuni aspetti difficili da digerire, come alcuni ritardi accumulati dagli uffici.
Si arriva comunque al lieto fine, la riapertura, seppure in febbraio. Per la ristrutturazione, incluso l’acquisto dei nuovi arredi, utilizzato il mezzo milione di euro messo a disposizione dal Fondo Sviluppo e Coesione dell’Unione Europa, somme specificatamente destinate a interventi strutturali pubblici per l’Infanzia.

L’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone, fissa già il nuovo obiettivo: “Accelerare per il finanziamento degli asili da costruire in contrada Isola ed a Cassibile”.




Giornata dei Calzini Spaiati, iniziative anche a Siracusa: sui social foto e video

Anche a Siracusa si celebra oggi la Giornata dei Calzini Spaiati, iniziativa nata sensibilizzare i più piccoli, e non solo loro, sul tema della diversità e dell’autismo. I “calzini spaiati” vogliono diffondere l’amicizia e l’accoglienza alla diversità.
Nel capoluogo, a coordinare le iniziative social è Siracusa Città Educativa.
Per partecipare, bisogna anzitutto indossare calzini diversi e, per questo, spaiati. Scattarsi una foto e pubblicarla sui social con hashtag #siracusacalzinispaiati o inviarla via email a cittaeducativa@comune.siracusa.it




Spaccio di droga, blitz dei Carabinieri ad Augusta: eseguite 15 misure cautelari

L’accusa è per tutti di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso. Si è conclusa questa mattina l’operazione scattata nella notte, con 100 carabinieri della Compagnia di Augusta, coadiuvati dai colleghi di Noto, Catania-Piazza Dante e Catania Fontanarossa e con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sigonella e del Nucleo Cinofili di Nicolosi.

Misure cautelari emesse dal Tribunale di Siracusa per 15 soggetti, due dei quali attivamente ricercati. In carcere 6 persone, mentre altre 3 sono state poste ai domiciliari. Obbligo di dimora disposto per due indagati e divieto di dimora per altrettanti.

L’operazione della scorsa notte rappresenta il risultato di un’attività d’indagine partita a gennaio 2020 . Riguarda spacciatori operanti ad Augusta con i principali canali di approvvigionamento della droga a Catania.

Secondo quanto appurato dai carabinieri, gli spacciatori si recavano a Catania con autovetture prese a noleggio in un autosalone di proprietà di un pregiudicato del luogo, per poi spacciare ad Augusta. In alcuni episodi, per eludere i controlli, i controlli avrebbero consumato lo stupefacente direttamente nelle abitazioni dei pusher.
I destinatari del provvedimento, alcuni dei quali legati da vincolo di parentela, in alcune occasioni, soprattutto durante il lockdown, avrebbero effettuato consegne a domicilio. Per parlare di droga avrebbero utilizzato un linguaggio cifrato. Così “preparami sette panini” voleva dire sette dosi di droga. “Gli vendo un pezzo di scoglio” o “una pietra” si riferiva a cocaina molto compatta. Utilizzati anche i nomi di prodotti da bar: caffè, cappuccino, granite. Limitate le conversazioni telefoniche, preferendo l’uso di Whatsapp o Telegram.
I guadagni erano cospicui: 3.500 euro ogni due giorni, con il costo al grammo che per la cocaina ammontava a 55 euro, tagliata con mannite, e poi un prezzo di 100 euro nel momento in cui veniva rivenduta. La marijuana veniva venduta a 50 euro ogni 3,5 grammi. Con la cassa comune che ne derivava, veniva acquistata nuova sostanza da spacciare.
Nel corso delle attività di indagine, terminate per questa operazione a ottobre 2020, sono stati sequestrati 800 grammi di marijuana, 260 di cocaina, individuata una piantagione ad Augusta con 95 piantine, arrestate 11 persone per detenzione ai fini di spaccio e, per lo stesso reato, denunciate 10 persone. Infine 23 segnalati in qualità di assuntori.




Siracusa. Tombe greche nel cantiere del parcheggio Mazzanti: stop ai lavori

Potrebbe trattarsi di resti della antica Necropoli di Santa Panagia, risalente alla seconda parte del VI secolo A.C o alla prima del V. Nell’area in cui sono in corso i lavori di completamento di una parte del parcheggio Mazzanti, da alcuni giorni, una settimana circa, sono emersi reperti su cui il Comune sta conducendo, attraverso un’equipe di archeologi, le prime verifiche.

Alla luce sarebbero venute alcune tombe a fossa, scavate nella roccia, analoghe a quelle rinvenute poco distante dal Mazzanti qualche anno fa, durante i lavori, in quel caso, di realizzazione del parcheggio del vicino supermercato. All’epoca la scelta finale fu quella di lasciare una parte degli scavi a vista, visitabili attraverso una passerella di legno. Intervento che fu finanziato dal privato con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali ed il patrocinio del Comune.

Nel caso del nuovo rinvenimento, sarebbero stati rinvenuti perlopiù frammenti di ossa.

Occorrerà adesso comprendere come la Soprintendenza, d’intesa con il Comune, deciderà di procedere, se ricoprendo l’area come fu fatto in occasione della realizzazione della prima parte del parcheggio Mazzanti o se lasciandone una parte scoperta, soluzione che potrebbe però sottrarre spazio. Molto dipenderà dalle valutazioni degli esperti a seguito degli studi condotti. Intanto, per un problema di comunicazioni tra Comune e Soprintendenza, quest’ultima ha disposto lo stop dei lavori il cui avvio non era stato dichiarato all’ufficio che vigila sui beni archeologici della provincia.

Il nuovo rinvenimento segue di qualche settimana quello del parcheggio in corso di realizzazione a ridosso della Palestra Akradina. In quel caso si tratterebbe dei resti di un’antica agorà. Durante lo sbancamento, sono emersi, infatti, degli scalini scavati nella roccia calcarea, probabili sedute, e pareti lavorate. I lavori in quell’area non sono stati bloccati.




Droga nascosta nella stalla, arrestato pregiudicato 58enne: percepiva reddito di cittadinanza

La droga era nascosta nella stalla, tra gli animali. All’interno di diversi involucri, i Carabinieri hanno rinvenuto 24 grammi di cocaina, 54 di hashish e 26 di marijuana. Con l’ausilio dei cani addestrati anche nel ritrovamento di armi ed esplosivi, è stato possibile trovare e sequestrare anche una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e relativo caricatore e 47 proiettili.
Arrestato in flagranza un 58enne pregiudicato di Solarino, condotto in carcere dai Carabinieri al termine del blitz. L’uomo percepiva il reddito di cittadinanza. Alla luce della sua condotta, il beneficio è stato revocato.
L’arma verrà inviata al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per verificare l’eventuale utilizzo in episodi criminosi.




Lavoratori Gemar:”Abbandonati e senza certezze”,protesta davanti al Tribunale

Nessun passo avanti nella vicenda che riguarda il destino dei lavoratori Gemar. I dipendenti della catena di supermercati alle prese con la procedura di fallimento che ha condotto alla loro sospensione, senza alcun ammortizzatore sociale ed ancora senza il saldo di quanto vantato.

Questa mattina, i lavoratori sono tornati a protestare. Davanti al Tribunale rivendicano, chiari i loro striscioni, un’attenzione che non riscontrano da parte delle istituzioni e nemmeno da parte della politica.

La catena Gemar ha chiuso battenti a Siracusa alla fine di novembre. Da allora i lavoratori chiedono chiarezza, garanzie, la possibilità di attingere ad ammortizzatori sociali che non sono stati attivati e sulla possibilità di utilizzare i quali le versioni sembrano diverse e contrastanti. Prigionieri di questo “limbo”, i dipendenti continuano a sentirsi soli.




Quella battuta del sottosegretario Mulè: “Su via Elorina, felice allineamento dei pianeti”

E’ la battuta che, probabilmente, fotografa meglio la situazione attuale: per la smilitarizzazione parziale dell’area di via Elorina si è venuto a creare “un felice allineamento dei pianeti”. Autore della ironica metafora è il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, oggi a Siracusa per annunciare il primo si alla richiesta condivisa della città: riavere quell’angolo di porto.
Ma come ogni allineamento planetario, è evento raro e complesso da sfruttare finchè i tempi lo rendono possibile. Ecco perchè, sollecita sempre il sottosegretario, le amministrazioni locali devono ora fare il loro con un progetto ampio, che non guardi solo all’area dell’Aeronautica, per un radicale cambiamento del rapporto tra Siracusa e quell’ampio pezzo di territorio.

https://youtu.be/NW0VnEA9MBQ




La felice sorpresa del Comitato, dalla protesta all’esterno alla soddisfazione per il “si”

Avevano srotolato all’esterno uno striscione con cui sollecitavano la “restituzione” di una ampia fetta del suo porto a Siracusa. Uno striscione che è stato rimosso poco dopo, su richiesta dell’autorità pubblica. Un piccolo incidente che non toglie il buon umore al Comitato per il decoro di Siracusa che, in questi anni, ha raccolto e convogliato energie ed idee per un futuro diverso di via Elorina, a partire dalla smilitarizzazione parziale della grande area dell’Aeronautica. Ed oggi, con il primo “si” della Difesa, si inaugura una nuova pagina che richiederà, però, ancor più impegno.




Spinte e insulti: solita giornata di passione per l’hub vaccinale di Siracusa. I responsabili: “Prenotatevi”

Nuovo giorno di passione per l’hub vaccinale di Siracusa. Nel tentativo di riportare ordine in coda a giornate segnate da lunghe file e tensione all’esterno, da oggi viene assicurata la vaccinazione ai soli prenotati. Lo spiega anche un cartello esposto all’esterno. Ma non è bastato per calmare animi esagitati dal disagio connesso alla vaccinazione. Questa mattina, già un’ora prima dell’apertura dei cancelli, era ressa davanti all’ingresso dell’ex Urban Center. Gran lavoro per i volontari che, al di qua del cancello, hanno faticato e non poco per ricordare l’ordine relativo a prenotati e 12-15 anni.
Difficile aver ragione su chi si era messo in fila da tempo pur di essere tra i primi a ricevere la dose e sbrigare la pratica vaccino. Nei giorni scorsi, il direttore generale dell’Asp aveva richiamato l’utenza a maggiore senso civico. Un appello destinato a cadere nel vuoto se non supportato: serve operazione di prefiltraggio in via Bixio perchè quando si arriva davanti ai cancelli è già troppo tardi. La Polizia Municipale non ha un organico tale da poter garantire questo tipo di servizio. L’alternativa sarebbe, allora, quella di spostare l’hub vaccinale in un’altra area. L’idea è allo studio con il Comune di Siracusa che, pur non essendo parte in causa, sta operando una sorta di moral suasion su Asp e non solo per optare per una zona che favorirebbe l’ordine e non l’attuale caos.
Disperati, intanto, gli operatori dell’hub vaccinale, presi di mira da una utenza imbufalita. “Si presentano senza prenotazione e pretendono di entrare. Proviamo a spiegare ma non sentono ragioni. Con una fila di utenti prenotati, a chi dovremmo dare la precedenza?”, si domandano i responsabili della struttura. In qualche misura, vaccinazione assicurata anche ai non prenotati che, però, sono chiamati ad avere una dose di pazienza anche sovraumana (per l’attesa) in certi casi. Decisamente raccomandata la prenotazione attraverso l’apposita piattaforma online. Una domanda, però, ci sta comunque: perchè gli hub di Catania, Palermo e Messina sono ora aperti h24 soprattutto per gli over 50 mentre a Siracusa si apre solo per i prenotati?