Solidarietà, la bella iniziativa dei poliziotti dell’associazione Donatori Nati

L’associazione Donatori Nati della Polizia estende la propria attività e coinvolge le altre forze dell’ordine e i lavoratori della giustizia.
Iniziativa, questa mattina, nel cortile del Tribunale, per agevolare la donazione di sangue e sensibilizzare ulteriormente ad un gesto che può salvare la vita a chi ha bisogno di una trasfusione, per patologia o per situazioni emergenziali.
Lo sa bene il presidente della sezione provinciale dell’associazione, Francesco Giuffrida.




Spaccio, nuovo blitz in via Algeri. La Polizia arresta due uomini: droga dai domiciliari

Operazione antidroga della Questura di Siracusa questa mattina, in vi Algeri. Impiegati oltre 20 agenti per una serie di controlli. Arrestati due uomini, pluripregiudicati per reati in materia di droga, colti in flagranza di detenzione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina).
Agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi delle Volanti e dei cani poliziotto “Jocco” e “Sky”, hanno proceduto al controllo di uno dei condomini di via Algeri. Una volta all’interno dello stabile, si sono diretti immediatamente all’interno dell’abitazione di un 47enne, già noto agli inquirenti e sottoposto ai domiciliari. La perquisizione ha permesso di scovare all’interno dell’abitazione quella che è stata definita dalla Questura una “bottega adibita allo spaccio”. All’interno del bagno, occultate in un vano a muro coperto da una mattonella, sono state rinvenute e sequestrate ben 94 dosi di cocaina per un ammontare complessivo pari a 18,35 grammi, marijuana per un totale di circa 83,40 grammi; 23 dosi di hashish e parte di un panetto di hashish per un totale di circa 59,50 grammi, la somma di denaro di euro 730,00 in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività delittuosa perpetrata dall’indagato, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, nonché una cartuccia calibro 9 “corto”.
Sul terrazzo del condominio oggetto di perquisizione rinvenuta anche una pistola semiautomatica con caricatore e 5 cartucce ed un revolver, calibro 38 e 19 cartucce dello stesso calibro, sequestrate.
Nel prosieguo delle operazioni, è stato controllato anche un altro stabile di via Algeri dove, all’interno di una delle abitazioni, è sottoposto ai domiciliari un ragazzo di 25 anni. E’ stato trovato in possesso di marijuana, pari a 230 gr, custodita in due buste di cellophane sottovuoto.
Il venticinquenne è stato posto ancora ai domiciliari mentre il 47enne è stato tradotto in carcere, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Violenza di genere, una rinnovata “Stanza tutta per sè” al comando dei Carabinieri

Taglio del nastro per la rinnovata “stanza tutta per sè” che dal 2016 accoglie le donne vittime di violenza, all’interno del comando provinciale di Siracusa. La stanza siracusana è stata una delle prime attivate in campo nazionale, nell’ambito del protocollo nazionale tra Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia.
Dopo oltre 5 anni di attività, il club Soroptimist di Siracusa ha provveduto a fornire alla Stazione Carabinieri di Siracusa nuovi arredi, un kit multimediale composto da computer, stampante e una telecamera con microfono, che serviranno per raccogliere le denunce sempre nel rispetto di un ambiente che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza alla persona per le sofferenze subite.
Presentazione del nuovo locale alla presenza alla presenza del comandante Provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, della presidente del locale Club Soroptimist International, Maria Giovanna Carnemolla, e dell’assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Siracusa, Concetta Carbone.

In tema di violenza di genere, i Carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione ieri ad un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un uomo, responsabile di aver commesso reiterati maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie.
La donna, in stato di gravidanza, stanca e spaventata dall’atteggiamento violento ed imprevedibile del marito, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri e di denunciare i ripetuti episodi di violenza.
L’Autorità Giudiziaria, ritenendo particolarmente gravi le circostanze emerse e valutando la possibilità che l’uomo potesse continuare a commettere episodi dello stesso tipo, ne ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi all’abitazione e al luogo di lavoro della donna.
Per l’acquisizione della denuncia da parte dell’ex coniuge, è stata utilizzata la stanza oggi presentata rinnovata e risultata fondamentale nel mettere a proprio agio la donna, aiutandola a rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare di ciò che avveniva fra le mura domestiche.




Glossario di L&C: dal “non me l’aspettavo” di Randazzo all’ “era inevitabile” di Gradenigo

“Non me l’aspettavo”. Lo confessa onestamente Giovanni Randazzo, presidente di Lealtà&Condivisione. Quello che non si aspettava era l’improvvisa escalation nella battaglia di nervi con il sindaco, Francesco Italia. “C’erano segnali concilianti”, racconta nella sua intervista a SiracusaOggi.it. E indica quello che sarà da ora in avanti l’atteggiamento del movimento politico che guida, soprattutto nei riguardi della giunta e delle altre forze politiche.
Parla anche l’ex assessore Carlo Gradenigo. “Era inevitabile, visto dove eravamo arrivati”, dice con riferimento alle ultime settimane di incontri e scontri politici. “Tentata mediazione sino all’ultimo ma non c’è stato margine”, ammette Gradenigo che si presente ora come nuovo nome forte in L&C, verso i nuovi appuntamenti elettorali.




Cinque nuovi assessori per il sindaco Italia: “Giunta di necessità? No, di scopo”

Nel momento politicamente più complessa della sua sindacatura, Francesco Italia rilancia. Cinque nuovi assessori per la squadra di governo cittadina, poche ore dopo l’ufficialità dall’uscita dalla maggioranza di Lealtà&Condivisione e all’indomani delle dimissioni di Maura Fontana.
Mesi fa, la giunta aveva perso l’appoggio di Italia Viva e Pd, tranne l’area Cutrufo che mantiene la sua rappresentanza. “Io ci vorrei parlare con il Pd, ma proprio non riesco”, dice il sindaco nell’intervista di SiracusaOggi.it. Parla anche di L&C e delle ragioni per cui – a suo avviso – gli (ex) alleati si sono ritirati alla spicciolata. Il collante del nuovo gruppo è il Pnrr e la possibilità di sfruttare l’unicità dell’occasione. La città, però, chiede attenzione anche per le piccole cose: strade, verde pubblico, pulizia.




Videodocumentario “Le Pietre di Melilli”, venerdì la presentazione in basilica San Sebastiano

Continua il viaggio che svela i tesori nascosti della Sicilia, narrandone la storia e il cuore pulsante di arte e cultura attraverso la formula del video documentario culturale e musicale. Un nuovo racconto tra immagini, musica e territorio conduce ora lo spettatore alla scoperta di Melilli. Venerdì 10 dicembre, alle ore 18.00, nella Basilica di San Sebastiano, sarà presentato il video documentario “Le Pietre di Melilli”, nel suo primo episodio “Cava Pirrera di Sant’Antonio”, un unicum nel panorama del Mediterraneo. Protagonisti Roy Paci, Alfio Antico, Giulia Berretta e Manuela Ciunna, accompagnati dalla narrazione di Eliana Chiavetta.
Un progetto promosso dal Comune di Melilli, realizzato dall’Associazione culturale Sopra la Panca, insieme all’Associazione Fraxart Sicilia e Puntoeacapo Srl.
Sarà il sindaco Giuseppe Carta a presentare l’iniziativa, insieme al presidente del Comitato di Tutela e Valorizzazione del Territorio, Rosario Cutrona, alla presenza – tra gli altri – dei produttori esecutivi Nuccio La Ferlita e Ornella Pellingra, del regista Lino Costa. A coordinare la presentazione sarà Eliana Chiavetta.
In questa occasione sarà proiettato in anteprima il video e verranno diffusi i contributi degli artisti.




Maxi blitz dei Carabinieri a Noto: la forte risposta a seguito dell’agguato ad un 17enne

Dalle prime ore di questa mattina, Carabinieri in azione in forze a Noto. Perquisizioni e posti di controllo, con l’impiego di oltre 200 militari, provenienti anche dalle altre provincie dell’Isola e con l’ausilio di uomini del 12° Reggimento “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e dello Squadrone eliportato Cacciatori di stanza a Sigonella che garantiscono supporto dall’alto all’operazione con l’elicottero costantemente in volo.
Sono state sequestrate ben 10 pistole, munizionamento di vario calibro, armi bianche e 120.000 euro in contanti. Tutte le armi sono state sequestrate e saranno inviate al RIS di Messina per verificare se tra queste vi è quella che ha sparato contro il minore.

Il denaro è stato sequestrato ed è stata avviata una indagine patrimoniale a 360 gradi. Non si spiega infatti come soggetti che asseriscono essere arrotini o di vivere di espedienti, riescano ad accumulare tanta ricchezza “circondandosi di tanto lusso che trasuda dalle loro residenze che, benché siano in larga parte abusive, presentano al loro interno ogni comfort”, spiegano gli investigatori.
Durante i controlli i Carabinieri hanno supportato il lavoro dei tecnici dell’Enel che hanno accertato decine di allacci abusivi alla rete elettrica, con conseguente denuncia in stato di libertà dei proprietari degli immobili.
Altri soggetti sono stati denunciati per ricettazione, erano in possesso di veicoli e merci provento di furto.
Al termine delle operazioni un uomo è stato arrestato per il possesso di armi e munizioni e condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.
Indagini sono in corso per risalire alla provenienza delle armi in sequestro e per far luce sul grave episodio di fuoco che ha visto un minore vittima di un colpo d’arma da fuoco.




Blitz dei Carabinieri nelle palazzine di piazza Santa Lucia ad Avola: il bilancio. VIDEO

Un centinaio di militari a bordo di 50 autoradio, 3 unità cinofile ed un elicottero. Questo l’imponente dispositivo messo in campo dai Carabinieri della Compagnia di Noto coadiuvati da militari appartenenti alle Compagnie Carabinieri di Augusta e Siracusa, della Compagnia di Intervento Operativo di Palermo, del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania-Fontanarossa, dei Cacciatori “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e della Compagnia Carabinieri Polizia Militare di Sigonella, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco, dell’ENEL e dell’ASP di Siracusa per eseguire una perquisizione per blocchi di edifici ad Avola nel complesso delle case popolari di via Santa Lucia.
Alle 5 di oggi, i Carabinieri hanno circondato il complesso divenuto, negli anni, un punto di riferimento per assuntori di stupefacenti ed occasionali acquirenti di armi.
Le auto dei Carabinieri hanno raggiunto l’obiettivo a fari spenti – per non allertare anzitempo le vedette che giorno e notte “vigilano” le case popolari – il quadrilatero in cui insistono le tre palazzine.
Ai militari, divisi in squadre, sono stati assegnati i box e gli appartamenti da perquisire. L’inizio delle attività è stato dato dall’elicottero dei Carabinieri che dall’alto ha illuminato l’area delle operazioni segnalando, via radio, ai colleghi al suolo, ogni movimento sospetto sui tetti.
Le perquisizioni hanno interessato numerosi appartamenti con abbattimento di cancelli in ferro posti a “protezione” di alcuni di essi ove erano custoditi stupefacente e armi.
Fondamentale è stato l’impiego dei Vigili del Fuoco per l’abbattimento di inferriate e ostacoli fissi, dei Carabinieri Cacciatori e dei colleghi della Compagnia di Intervento Operativo, che hanno fornito un impareggiabile supporto agli uomini della territoriale per la ricerca dei corpi di reato. Decisivo per le operazioni di perquisizione è stato infine l’impiego di 3 unità cinofile, due unità addestrate per la ricerca di stupefacenti e una per la tutela dell’ordine pubblico.
Le perquisizioni sono state estese anche ai locali abusivi posti a piano terra della zona popolare e i risultati non si sono fatti attendere. Infatti, nelle aree condominiali comuni, abilmente nascosti tra la vegetazione, i Carabinieri hanno rinvenuto i primi 40 grammi di eroina custoditi all’interno di un contenitore di plastica e, successivamente, in un appartamento sono stati rinvenuti 3,6 Kg di hashish suddivisi in panetti e 250 gr di cocaina oltre a € 800 in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio ed una pistola calibro 7,65 con 60 munizioni. Il proprietario di casa è stato arrestato. Stessa sorte è toccata ad un 34enne all’interno della cui abitazione sono state rinvenute 21 dosi di stupefacente del tipo Marjuana, Hashish e cocaina oltre a denaro contante pari a € 210. Ancora, in un altro appartamento sono state trovate 20 dosi di hashish ed un bilancino.
Nelle aree condominiali comuni sono stati altresì rinvenuti 6 cavalli che sono stati affidati alle cure dei veterinari dell’ASL e sequestrati unitamente a farmaci dopanti utilizzati per i cavalli che verosimilmente vengono impiegati per le corse clandestine ed elevate sanzioni amministrative per oltre 10.000 €.
Uno degli equini è stato peraltro ritenuto provento di ricettazione, motivo per cui il proprietario è stato deferito per tale reato, comportando contestualmente il trasferimento presso un maneggio di Catania.
Complessivamente sono state effettuate circa 40 perquisizioni domiciliari, locali e personali, denunciate una trentina di persone a vario titolo e arrestati tre soggetti.

Al termine delle perquisizioni, i Carabinieri sono stati infine affiancati da tre squadre di tecnici Enel che hanno ispezionato gli impianti dell’area delle palazzine popolari accertando 16 allacci abusivi all’energia elettrica, operazione alla quale è seguito il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siracusa nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di furto aggravato.
Oltre agli importanti risultati ottenuti, con l’operazione odierna i Carabinieri hanno ripristinato l’ordine e la legalità in un’area difficile del comune di Avola, dove tuttavia vivono tanti cittadini che vedono nell’Arma dei Carabinieri un baluardo insormontabile a difesa della legalità.
Secondo il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, i servizi straordinari di controllo del territorio, che verranno riproposti periodicamente anche altrove, confermano che non esistono angoli della provincia che possano ritenersi zone franche.




Il futuro dell’industria in Sicilia, Musumeci a Siracusa: transizione e nuovi investimenti

Il riconoscimento dello stato di area di crisi complessa per la zona industriale di Siracusa è “presupposto necessario per la riconversione e verso nuovi investimenti”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Siracusa, durante la presentazione del rapporto di sostenibilità a cura di Confindustria.
La Regione supporterà a Roma la richiesta avanzata per lo status di area di crisi industriale complessa. “E’ un braccio di ferro costante, nonostante parecchi ministri mostrino attenzione verso la Sicilia”.

Indicata la nuova sfida: diventare la prima regione verde in Sicilia, puntando sull’idrogeno. Questa la visione di Musumeci in tema di riconversione e transizione energetica.




Secondo rapporto di sostenibilità del polo industriale: sempre strategico per il Paese

Approvvigionamento energetico nazionale, sostenibilità, transizione energetica: se ne è discusso a Siracusa in occasione della presentazione del secondo Rapporto di Sostenibilità del Polo Industriale siracusano. Presenti i rappresentanti delle imprese del distretto (Eni Versalis Eni Rewind, Sonatrach, Lukoil, Eni, Sasol, Erg, Sol, Priolo Servizi, IAS). I temi trattati sono di rilevanza strategica nazionale.
È intervenuta con un lungo messaggio la sottosegretaria alla Transizione Ecologica, Vannia Gava: “Non possiamo sottrarci al grido di allarme di questo settore. Sarò lieta di avviare un dialogo con il polo industriale siracusano che durante la fase acuta della pandemia ha garantito continuità degli approvvigionamenti e stabilità del lavoro. È indispensabile che il governo trovi soluzioni insieme agli imprenditori che sono la parte trainante del nostro Paese”.
E il Presidente di Confindustria Sicilia, Diego Bivona, ha rivendicato la strategicità del polo siracusano per l’Italia intera. “Siamo al centro della catena di fornitura energetica nazionale per il know–how tecnologico e l’enorme valore del capitale umano, per il posizionamento strategico al centro del Mediterraneo, insostituibile ponte con i paesi dell’area Mena (Middle East, North Africa) a cui sempre di più dovremo guardare in una logica centrata sul Mediterraneo. Serve una visione comune ed un’assunzione di responsabilità conseguente e congiunta di governo nazionale, di governo regionale, forze produttive e parti sociali in cui ciascuno svolge la sua parte”.

Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha indicato la volontà della Regione: “ho detto al ministro Cingolani che vogliamo essere la prima Regione verde d’ Italia”. Presente anche Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria Nazionale Bonomi. “Come Sistema Italia – ha spiegato Bonomi – abbiamo una debolezza rispetto a Francia e Germania: da una parte dobbiamo finanziare con un investimento ingente l’industria del rinnovabile e dall’altra dobbiamo tenere in vita il sistema termoelettrico che funzioni da bilanciamento all’instabilità strutturale delle rinnovabili. Quindi uno scenario con doppi costi, insostenibili da qui al 2030. Ma questo non significa che le imprese italiane non saranno pronte o non si stanno preparando a gestire il Green Deal europeo. Basti pensare che dal 2005 al 2015 le emissioni di CO2 in Italia sono passate da 581 milioni di tonnellate a 433 milioni con una contrazione dovuta in particolare ai settori industriali soggetti al meccanismo ETS che hanno effettuato ingenti investimenti nell’efficientamento dei processi. Le imprese italiane sostengono con forza il Green Deal europeo ma c’è bisogno di pragmatismo e di grande senso della realtà, guardando alle tecnologie disponibili con chiarezza e senza ideologie. Solo così e allineando i tre assi ambientale, economico e sociale, possiamo accompagnare un processo di transizione in linea con le aspettative del Paese. Se così non fosse rischiamo di perdere una grande opportunità”.