Il numero uno di Confindustria, Diego Bivona: “Accesi i riflettori sulla crisi del petrolchimico”

A seguire con interesse la presentazione del dossier regionale con cui si richiede al Mise lo status di area di crisi industriale complessa per il petrolchimico siracusano c’era, ovviamente, il numero uno di Confindustria, Diego Bivona. Accompagnato da altri pezzi forti dell’industria siracusana, Bivona si è soffermato su questo passaggio storico che “accende i riflettori sulla situazione di crisi pre-esistene alla pandemia”. Si pone all’attenzione del governco centrale “una vulnerabilità del nostro sistema economico”, aggiunge Bivona. “Tutti ci auspichiamo l’avvio di un deciso processo di decarbonizzazione. Ma non si è ancora pronti a sostenere una transizione di questo tipo. I processi di conversione che le aziende mettono in campo, non producono alcun utile. Vengono incontro ai limiti imposti dalla Ue”. Quanto ai rapporti con la Regione, Bivona taglia corto: “leale collaborazione”. L’intervista completa qui:




Area di crisi industriale complessa, le parole del presidente Musumeci e Turano

Dossier per la richiesta dello status di area di crisi industriale complessa del petrolchimico di Siracusa. Le parole del presidente della Regione, Musumeci, e dell’assessore Turano.




Dossier per lo status di area di crisi industriale complessa: la rabbia degli esclusi

E’ il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, a dare voce alla rabbia della zona nord della provincia di Siracusa. Lentini, Carlentini e Francofonte non sono stati inclusi della perimetrazione dell’area di crisi industriale, a differenza di altri centri viciniori. E questo taglierebbe loro fuori da investimenti e finanziamenti previsti invece per chi rientra nell’indicazione di quell’area. Ecco perchè Stefio ha chiesto alla Regione di rivedere posizioni e scelte.




Blitz all’alba, i Carabinieri nelle palazzine di via Immordini e Santi Amato

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba: 80 Carabinieri hanno svolto un controllo straordinario nelle palazzine delle vie Immordini e Santi Amato. Dall’alto, un elicottero supervisionava le operazioni, anche sui tetti. Nel corso del servizio sono state perquisite 15 appartamenti, controllate 81 persone e 37 veicoli.
Un 26enne è stato arrestato in flagranza, grazie al fiuto di una delle unità cinofile: è stato trovato in possesso di 10 grammi tra hashish e marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e una somma di denaro ritenuta provento dell’attività illecita; sono stati denunciati un 20enne per detenzione illegale di armi e munizioni: aveva una pistola giocattolo modificata, con canna semi occlusa e 50 proiettili calibro 9 parabellum; un 37 enne per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di p.s.; un 28enne per porto illegale di armi, in quanto trovato in possesso di due coltelli a serramanico; una 30enne per guida in stato di ebbrezza alcolica, perchè sorpresa alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico superiore a quello normativamente consentito; un 68enne e un 31enne per furto di energia elettrica, in quanto all’ esito di verifiche venivano accertati allacci delle rispettive utenze alla rete pubblica.
Il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Barecchia, spiega che questa operazione “conferma il controllo periodico delle aree più sensibili dal punto di vista socio-delinquenziale con servizi ad alto impatto, in modo da affermare che nel territorio non esistono zone franche”. Questi controlli verranno riproposti anche in altre zone della provincia “con il coinvolgimento delle Istituzioni, in quanto è necessario che ciascuno, per la parte di competenza, faccia quanto deve. Oggi abbiamo segnalato al Comune di Siracusa la presenza di numerosi rifiuti solidi urbani di vario genere all’interno di un’area verde adiacente i complessi di edilizia popolare di via Santi Amato”.




Cateno De Luca in concerto a Siracusa: alla presentazione suona il clarinetto e pizzica Musumeci

Cateno De Luca è l’eclettico sindaco di Messina. In questi giorni sta girando la Sicilia in tour e la politica non c’entra (quasi) nulla. Nelle vesti di musicista – clarinettista per l’esattezza – è l’ambasciatore dell’evento di beneficenza “A modo mio” che tocca adesso Siracusa (19 novembre, teatro Vasquez) dopo Ragusa, Palermo, Trapani e Agrigento.
Protagonisti di questo tour sono i tredici giovani artisti siciliani, selezionati dalla cantautrice Grazia Di Michele e dal critico musicale Red Ronnie. Guest è proprio De Luca, accompagnato da I Peter Pan con cui firma anche un cd, “Stati d’animo”.
L’appuntamento è stato presentato questa mattina a Siracusa, con la presenza proprio di Cateno De Luca che ha suonato il clarinetto per poi “cantarle” al presidente della Regione, Musumeci. Insieme a lui, il presidente dell’associazione La casa del musicista, Luciano Fumia, e la presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City, Valeria Asquini.




Blitz all’alba in via Algeri, parlano gli investigatori: “Non esistono zone franche”

“Non esistono zone franche in città”. Così il tenente colonnello Ruocco commenta il blitz scattano questa mattina all’alba nella zona di via Algeri. Non è la prima volta e già una precedente operazione aveva permesso di sgominare una organizzazione dedita allo spaccio che, in quella zona, aveva costruito il suo quartier generale.
Questa mattina, sequestrata della droga, rimossi impianti di videosorveglianza e sequestrate armi.




“Dacci 10mila euro per evitare guai”, scatta il blitz dei Carabinieri: in 3 arrestati per estorsione

Grazie alla denuncia di un imprenditore agricolo di Palazzolo Acreide, vessato da frequenti richieste di denaro, tre persone sono state arrestate per estorsione. Un arresto avvenuto in flagranza, al termine di accurate indagini, e con blitz scattato dopo la consegna di 5.000 euro in contanti.
La vittima conosceva bene, per aver avuto in passato rapporti di lavoro con uno di loro. Quest’ultimo, consapevole della disponibilità economica dell’imprenditore, lo avrebbe indicato ai suoi complici come vittima ideale.
Le richieste di denaro sarebbero state avanzate millantando protezione da fantomatici malintenzionati che avrebbero potuto provocare danni all’azienda e mettere in pericolo la sua famiglia.
Circa una settimana fa, per accrescere il timore dell’uomo e spingerlo alla consegna del denaro, i tre, in piena notte, avrebbero anche incendiato un telo a copertura di alcuni macchinari agricoli e solo per la prontezza dell’imprenditore, avvisato dal latrare dei cani, sono stati evitati gravi danni alle attrezzature.
A seguito dell’attentato incendiario i tre hanno sollecitato la consegna di 10.000 euro. L’imprenditore ha concordato un anticipo di 5.000 euro e al momento della consegna, i Carabinieri di Noto, mimetizzati tra la vegetazione, hanno arrestando i tre soggetti, nelle tasche di uno dei quali è stato rinvenuta la somma estorta.
I tre, tutti di Noto, di 51, 38 e 19 anni, sono stati arrestati per estorsione e dopo le formalità condotti presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa dove permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Rischia di annegare nei sottopassi del circuito: l’auto affonda, lui salvo

Ha rischiato davvero grosso l’uomo che alla guida della sua Dacia Duster si è ritrovato sommerso dalle acque ancora acconcate nei sottopassi del circuito, in via Ascari.
Solo grazie alla sua agilità è riuscito a mettersi in salvo, quando ormai l’auto si era letteralmente inabbissata. Il solo tettuccio era visibile quando sono arrivati i soccorsi della Protezione Civile che, senza sosta, da ormai quasi 40 ore sta operando sul territorio senza sosta. Per recuperare la vettura, sono arrivati i Vigili del Fuoco.
Poteva davvero essere una tragedia. La pioggia che è caduta incessante su Siracusa ha trasformato quei sottopassaggi in una trappola. La strada da ieri mattina è chiusa al traffico. “Non c’era nessuna transenna”, ha raccontato l’uomo ai soccorritori. Non è un siracusano del capoluogo e non conosceva la pericolosità di quel tratto. “In effetti la transenna è stata spostata. Qualcuno ha pensato bene di passare ugualmente, mettendo tutti a rischio”, confermano i primi soccorritori. Secondo quanco dichiarato dallo sfortunato autoomobilista, aveva notato la presenza di una grande pozza ma ne aveva sottostimato la profondità.

L’invito rimane sempre quello di prestare massina attenzione alla guida. Le condizioni delle strade non sono ancora ottimali.




Arenella: “scarico fognario a mare”, la denuncia di un residente arriva in Procura

“Una situazione assolutamente insostenibile. Ancora nel 2021 ci ritroviamo di fronte a scarichi a mare. Non un problema isolato ma che si ripropone da anni”.

Protesta Giorgio Nanì La Terra, residente dell’Arenella che torna a rivolgersi alle autorità competenti.

“Tempo addietro- ricorda- avevo sollevato la questione, ottenendo un riscontro importante da parte della Capitaneria di Porto di Siracusa, grazie al lavoro della quale sembrava che il problema fosse stato risolto con la rimozione di tombini del piazzale Arenella da cui fuoriusciva fogna che inevitabilmente andava a riversarsi in mare, complice la pendenza”.

Adesso, tuttavia, la situazione si starebbe riproponendo, come testimonia il video girato nelle scorse ore.

Nanì La Terra torna quindi a chiedere l’intervento della Capitaneria, ma anche della Polizia Ambientale della Municipale e perfino della Procura.

Tutto dipenderebbe da un unico tombino, “peraltro pericoloso- conclude il residente- in quanto sprofondato su se stesso, mentre una lastra di ferro posta obliquamente sporge pericolosamente oltre il manto stradale”.




“Il compagno le ha causato l’aborto?”. A Le Iene il racconto dell’ex di un ginecologo siracusano

Un sospetto grave ed una denuncia per arrivare alla verità. E’ quanto una donna di Siracusa  ha raccontato ai microfoni della trasmissione televisiva Le Iene. La vicenda, particolarmente delicata, riguarda la sua gravidanza interrotta e il dubbio che a provocarla sia stata il suo ex compagno, un noto ginecologo di Siracusa.

Ieri sera, su Italia Uno, è andato in onda il servizio che ripercorre questa storia, che comincia con una relazione d’amore. Poi, secondo il racconto di Anna, tutto cambia. Resta incinta nonostante le difficoltà legate all’endometriosi, di cui soffre. Ma ad un certo punto perde il bambino. Una serie di passaggi e il sospetto che a causarle l’aborto sia stato proprio il medico attraverso un farmaco specifico.

Il ginecologo è stato denunciato per questo dall’ex compagna. Nel servizio in onda ieri, infine, il tentativo da parte della giornalista Roberta Rei, di ottenere delle dichiarazioni da parte dello specialista, che ha, invece, preferito non dire nulla e allontanarsi rapidamente.

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