Siracusa. In scena le Baccanti: Lucia Lavia sensuale Dioniso, grandi macchine e acrobazie

Con la Prima di ieri sera, anche per la seconda tragedia classica in scena al Teatro Greco si è ufficialmente aperta la stagione 2021, quella della ripartenza. In una giornata complessa per via dell’emergenza incendi, con il fuoco che, in lontananza, si vedeva anche dalla cavea, le Baccanti sono andate in scena. Tornano le macchine al teatro, altamente performanti. Acrobatici gli effetti. Le baccanti sono personaggi di ieri come di oggi. Uno spettacolo che coinvolge l’intero teatro.




Teatro greco, un anno dopo: Coefore-Eumenidi apre la stagione della ripartenza

“Siamo tornati”. Un anno dopo la pandemia, tornano gli spettacoli classici al teatro greco e la Fondazione Inda non nasconde l’emozione anche sui social. Quel “siamo tornati” è catartico e liberatorio.
La nuova stagione, quella della ripartenza, ha come primo atto Coefore-Eumenidi di Eschilo nella versione unica di Davide Livermore.
Tremila spettatori – è la capienza massima per le norme anticovid – e tra loro due ministri, Cartabia e Lamorgese, l’ex presidente del Senato, Grasso, il presidente della Regione, Musumeci, e le autorità ed istituzioni locali.
Al termine, dieci minuti di applausi per la coproduzione Inda-Teatro nazionale di Genova.




Il ministro Lamorgese a Siracusa intitola scuola ad Eligia e Giulia Ardita

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, oggi a Siracusa ha scoperto la targa che intitola alla memoria di Eligia e Giulia Ardita la scuola di via Calatabiano.
Violenza di genere, femminicidio, codice rosso alcuni dei temi su cui si è inevitabilmente soffermata nel suo intervento, prima di raggiungere il teatro greco dove ha assistitp alla prima della nuova stagiome degli spettacoli classici.




Notte infernale a Siracusa nord: i video e le foto del terrificante incendio di Città Giardino

E’ stata una notte di pure terrore per gli abitanti di Città Giardino. Fiamme all’altezza dello svincolo di Siracusa nord e nella frazione melillese. Il sindaco, Giuseppe Carta, ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura. Teme un gesto intenzionale.
Gran lavoro per Vigili del Fuoco e volontari di Protezione Civile di Siracusa, Melilli e Priolo, insieme alle forze dell’ordine.




Inaugurata “Orestea atto secondo”: la mostra Inda come un viaggio multimediale nel tempo

Inaugurata questa mattina la mostra multimediale “Orestea atto secondo – La ripresa delle rappresentazioni classiche dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola”. Resterà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2022, nel salone di Palazzo Greco in corso Matteotti a Siracusa, tutti i giorni dalle 17 alle 21. Poi girerà in altre città italiane e straniere.
In occasione del centenario della messa in scena delle Coefore di Eschilo, avvenuta con la direzione artistica di Ettore Romagnoli, le scene e i costumi di Duilio Cambellotti, le musiche e i cori di Giuseppe Mulè, la Fondazione Inda, attraverso questa mostra realizzata a partire dalla raccolta di fotografie inedite di Angelo Maltese e grazie a documenti d’archivio e alle nuove tecnologie audiovisive, ritorna sull’impresa storica di quel gruppo di mecenati illuminati che, riuniti intorno ai fratelli Gargallo di Castel Lentini, investirono in proprio per realizzare la rinascita del Teatro Greco.
L’allestimento è curato da Carmelo Iocolano con la supervisione di Davide Livermore. Curatrice è il consigliere delegato della Fondazione Inda, Marina Valensise, che in un anno ha ideato e realizzato l’esposizione. All’interno della mostra anche uno “Spazio del Tempo” che consenteà allo spettatore di immergersi nell’atmosfera del Teatro Greco di cent’anni fa, grazie a un video realizzato da Alain Parroni che attraverso la realtà aumentata mette in movimento le immagini di Angelo Maltese.




Siracusa. Vasto incendio in contrada Carancino: fiamme alte fino a tarda sera

Ci sono volute ore di lavoro per riuscire a spegnere il grosso incendio che si è sviluppato ieri sera in contrada Carancino. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme quando erano le 23,30 circa. Un rogo che in poco tempo si è esteso a macchia d’olio. Si tratta dell’ennesima emergenza in pochi giorni. Prese di mira tutte le principali aree, naturali e boschive della provincia. Dopo i roghi che hanno danneggiato fortemente Cavagrande, la Val D’Anapo, la riserva del Ciane, ieri sera la mano dei piromani che si suppone ci sia dietro quanto sta accadendo, ha colpito la zona nord del capoluogo, al confine con il territorio di Priolo. Sul posto la Protezione Civile del Comune di Siracusa, con l’assessore, Sergio Imbrò che fino a notte fonda avrebbe seguito le operazioni.

 




Il caso Talete, le parole del sindaco Italia e il "giallo" dei documenti che non si trovano

Mentre sono in corso verifiche e lavori per l’adeguamento degli impianti elettrico e antincendio del parcheggio Talete, il sindaco Francesco Italia ripercorre le ultime settimane. Sono quelle che hanno condotto alla “scoperta” di un certificato antincendio scaduto dal 2016. “Cerchiamo da tempo i documenti sul parcheggio. E non si trovano. Siamo andati a parlare con i Vigili del Fuoco e così abbiamo appurato del certificato scaduto. Ci siamo subito mossi per la sicurezza. I piani non cambiano, anche per la riqualificazione della struttura”.




Siracusa. Dall'autunno nascono le prime due "zone scolastiche": più spazio ai pedoni

Aree pedonali intorno a due istituti scolastici del capoluogo. Saranno “zone scolastiche” e dal prossimo autunno dovrebbero essere attivate nelle aree a ridosso degli istituti Paolo Orsi e Lombardo Radice. L’amministrazione comunale limiterà, in quelle zone, la presenza del traffico veicolare per favorire i pedoni. Si tratta di interventi adottati nell’ambito del decreto Semplificazioni per le misure di mobilità sostenibile. L’iniziativa sarà quindi avviata in fase sperimentale per poi, eventualmente, essere estesa ad altre scuole della città .

Il progetto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Mobilità , Maura Fontana e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte.




Canale Galermi, le immagini del sopralluogo. Cafeo (IV): "class action contro la Regione"

“Lo scorso 14 luglio, accompagnato da alcuni titolari di concessione per l’approvvigionamento idrico, ho effettuato un sopralluogo lungo l’acquedotto Galermi, sia all’altezza delle chiuse di Belvedere sia presso il sito di Pantalica. Ho constatato di persona da una parte la potenziale abbondanza di acqua e dall’altra le condizioni disastrose delle infrastrutture storiche e anche di quelle più recenti, pressoché abbandonate da quando è il Genio Civile ad occuparsi della manutenzione, nonché un’evidente riduzione della portata del canale dopo le paratie di Belvedere, evidentemente chiuse da qualcuno”. Così Giovanni Cafeo, deputato regionale di Italia Viva.
“Già nel luglio del 2018 a pochi mesi dal mio effettivo insediamento, avevo presentato un’interrogazione sul tema ottenendo per risposta la prima di una lunga serie di promesse senza seguito. Nel 2020, l’allora assessore all’agricoltura (Bandiera, ndr) rispondeva sostenendo che entro l’estate tutti i problemi sarebbero stati risolti. Ma purtroppo, come ben sanno gli agricoltori che continuano a pagare il canone, anche questa volta quanto affermato non è stato poi seguito dai fatti”.

La proprietà dell’opera è del Demanio ma non c’è certezza sull’ente che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione: Genio Civile o il Consorzio di Bonifica? “Ecco quindi che prosegue il disagio da parte dei fruitori del canale, costretti a subire un odioso ping-pong di responsabilità da parte del governo”.
A febbraio 2021 è stato approvato in commissione di merito l’impegno di spesa per la manutenzione del Canale Galermi, previsto in 500 mila euro. “L’approvazione definitiva dell’emendamento alla legge di stabilità regionale però, come sappiamo, porterà il contributo agli attuali 200 mila euro, tutt’ora disponibili ma inspiegabilmente inutilizzati”.
Nel corso del sopralluogo è emersa una ipotesi di responsabilità diretta nel tenere chiuse le paratie di Belvedere, “le cui conseguenze sembrano evidenti, passando in zona Targia, dove da una parte si può vedere il normale scorrere dell’acquedotto e dall’altra uno stillicidio di acqua del tutto insufficiente che, se si dimostrasse dipendere dalla semplice chiusura delle valvole a monte oggetto del sopralluogo, rappresenterebbe una beffa inaccettabile oltre che un evidente danno ai concessionari interessati”, dice ancora Cafeo. “Chi ha accesso ai lucchetti delle paratie può quindi decidere di limitare a piacimento la portata del canale? Possibile che le attenzioni del governo regionale abbiano sempre come oggetto non i siciliani e la gestione ottimale dei servizi essenziali ma piuttosto il riequilibrio delle forze di maggioranza e la riorganizzazione delle poltrone? La risposta a queste domande, purtroppo retoriche, è con tutta l’amara evidenza sotto gli occhi dei cittadini siciliani che ormai hanno capito, loro malgrado, con chi hanno a che fare”.
Giovanni Cafeo ha messo a disposizione di chi fosse interessato un avvocato per avviare una class action “e chiedere alla Regione un risarcimento, a ristoro degli oltre due anni di inefficienza dell’opera, per la quale il canone non è mai stato sospeso. Chiunque volesse aderire, può contattare il numero della segreteria 0931-1962200 o la mail info@giovannicafeo.it”.




Canadair, elicotteri e volontari contro i piromani. La domanda comune: "chi appicca incendi?"

“Poniamoci delle domande in doloroso silenzio”. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, è un mix di rabbia e amarezza il giorno dopo il devastante incendio che ha mandato in fumo ettari di vegetazione della Valle dell’Anapo. “Brucia la nostra terra, bruciano i nostri alberi, si manda in fumo un patrimonio inestimabile.
La politica, i controlli, i forestali, l’incuria, la colpa é sempre degli altri e c’è sempre una causa che determina un effetto. Mi chiedo per quale ragione si è così irresponsabili da appiccare fuoco ad una riserva, ad un bosco, al nostro patrimonio naturale”.
Ma nessuno può rispondere mentre i piromani si muovono quasi indisturbati, certi del loro vantaggio che garantisce impunità. “Chi ha appiccato gli incendi conosce bene le zone ed i sentieri. Sono aree impervie, difficili da raggiungere. Se non sai come muoverti, finisci intrappolato dallo stesso fuoco che hai appiccato”, racconta Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino.
Nella cittadina siracusana c’è il più alto numero di forestali regionali della provincia. “Hanno iniziato da poco le loro giornate lavorative ed hanno fatto quanto potevano”, commenta al riguardo Parlato. “Semmai il problema è la flotta regionale di mezzi antincendio, specie dall’alto”. Nella Valle dell’Anapo sono stati impegnati due canadair e altrettanti elicotteri. Pure la Marina Militare ha messo a disposizione i suoi velivoli, rispondendo alla chiamata della Prefettura di Siracusa.

La situazione peggiore è quella vissuta a Cassaro. Il sindaco è Mirella Garro. “Sembrava di avere l’incendio dentro casa”, racconta ora con il sollievo del giorno dopo e dello scampato pericolo. La zona più colpita è stata quella di contrada Giambra. La Protezione Civile ha condotto in salvo un gruppo di scout impegnato in una escursione pericolosamente vicina ai roghi. Le fiamme hanno minacciato un agriturismo, chiuso al momento, ed alcune abitazioni. I continui lanci di schiumogeno e acqua dall’alto non hanno fiaccato la resistenza delle fiamme. Ancora nella notte i fianchi della Valle dell’Anapo erano in fiamme.
“Sono anni che sostengo che, soprattutto per la Sicilia, sia necessario modificare in parte la legge sui pascoli, introducendo gli divieti anche nelle aree non boscate e dei privati nelle quali venga dimostrato un incendio di natura dolosa. Sono certo che gran parte degli incendi che avvengono spesso e ciclicamente negli stessi luoghi o zone, non si ripeterebbero più”, dice il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. “Tutto il resto dei discorsi, che siano riconducibili alla mancanza di cultura, di civiltà, di sensibilità, di amore per la natura etc. etc., sono solo le solite chiacchiere che non porteranno mai a nulla, considerato che quei pochi lestofanti che provocano gli incendi tali sono e tali resteranno. Intanto ieri, tra le 15.00 e le 18.00, 8 incendi contestuali in altrettanti territori della provincia di Siracusa, alcuni dei quali hanno lambito i centri abitati. Un sentimento di vicinanza alle comunità colpite ed a tutti coloro che hanno lottato senza sosta per salvare quanto più possibile rispetto ai 200 ettari andati in fumo”. E la sua posizione trova subito il sostegno del sindaco di Solarino, Seby Scorpo. Anche alcune abitazioni periferiche della cittadina sono state lambite dalle fiamme.