Emergenza rifiuti,la Regione boccia l’idea dei sindaci siracusani: “No altre discariche”

L’emergenza rifiuti resta al centro dell’agenda della Regione Siciliana ma le posizioni dei sindaci della provincia e del presidente Musumeci non sembrano esattamente convergere.
Questo lasciano trapelare le dichiarazioni del governatore, che boccia l’idea di ricorrere alla soluzione discariche, prospettata dalla Srr.
I primi cittadini del territorio, intanto, torneranno a riunirsi in assemblea, per definire meglio alcuni degli aspetti inseriti nel documento redatto durante il precedente incontro.




Truffe in tutta Italia, base logistica a Siracusa: “si fingevano impiegati Inps o di banca”

Banda di truffatori seriali bloccata dai Carabinieri di Siracusa. Obbligo di dimora per 7 persone (4 residenti nel siracusano e 3 nel torinese), ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di istituti religiosi e case di riposo. Sono 77 in tutto gli indagati.
Il commento del capitano Giacomo Mazzeo, comandante della Compagnia Carabinieri di Siracusa.

Le immagini dell’operazione:




Liquami nel fiume, provenivano da ville abusive: denunciati cinque “caminanti”

L’accusa è di inquinamento ambientale e furto d’acqua mediante allacci abusiva alla rete idrica comunale.

Dovranno risponderne in cinque, tutti denunciati dal carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto, guidati dal capitano Federica Lanzara, al termine di verifiche effettuate in collaborazione con il personale Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente di Siracusa e dell’Ufficio Tecnico Comunale di Noto.
L’attività ha condotto ad accertare irregolarità nei canali di scolo di alcune villette abusive dislocate lungo il fiume Asinaro, disabitate per gran parte dell’anno in quanto i proprietari non sono stanziali.
Le verifiche sono state successivamente estese alle abitazioni di una intera arteria stradale evidenziando sversamenti di liquami.
I Carabinieri di Noto ipotizzano che possano esserci altre opere fognarie abusive nelle vie adiacenti a quelle sottoposte a controllo. Per questa ragione sono stati programmate nuove ed ulteriori verifiche.

Le conseguenze in termini ambientali possono essere importanti. Le autorità competenti sono state intanto interessate per la bonifica ed il ripristino dei luoghi.




Siracusa. Carabinieri, nuovi ufficiali in provincia. Barecchia: “Lo Stato c’è, denunciate”

Il territorio è ancora da conoscere ma alcuni aspetti sono già chiari. Il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Siracusa, il colonnello Gabriele Barecchia è al lavoro, insieme agli altri tre ufficiali arrivati in questi giorni in città.

Questa mattina, l’incontro ufficiale con la stampa. Un’occasione per parlare di alcune tra le priorità che potrebbero essere affrontate nel futuro immediato.


Al comando del Reparto Operativo il Tenente Colonnello Raffaele Ruocco ha sostituito Marco Piras, , destinato al Comando Provinciale di Sondrio.

Cambio anche al vertice della Compagnia di Noto, dove il capitano Federica Lanzara ha preso il posto del comandante Paolo Perrone, adesso destinato alla Compagnia di Latina.

Al comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa è, infine, arrivata  il Tenente Chiara Ricciardi, che succede al capitano Valentina Bianchin, adesso al Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli.
Il Tenente Colonnello Ruocco,  41 anni, campano, dopo essersi diplomato presso la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, ha frequentato il 180° Corso presso l’Accademia Militare di Modena e per un triennio ha proseguito il proprio percorso formativo presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, con il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Successivamente, dal settembre 2003 al marzo 2004, ha ricoperto l’incarico di Comandante di Plotone presso il 6° Battaglione Carabinieri di Firenze. a aprile ad ottobre dello stesso anno, è stato in missione MSU (SFOR) a Sarajevo (Bosnia – Erzegovina), prima di assumere il Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro (RC), dal novembre 2004 al settembre del 2006. Fino a settembre del 2010 è stato Comandante della Compagnia di Corigliano Calabro (CS) e poi fino a settembre del 2015 della Compagnia di Rivoli (TO), per poi essere destinato al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con l’incarico di Capo Ufficio della 3^ Sezione dell’Ufficio Logistico.
L’Ufficiale superiore ha altresì conseguito la laurea in Scienza della Sicurezza Interna ed Esterna ed il Master di II livello in Diritto dell’Ambiente presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
E’ sposato e ha due figli.
Il Capitano Federica Lanzara, 29enne palermitana, si è arruolata nell’Arma dei Carabinieri nel 2010, dopo aver frequentato per un biennio l’Accademia Militare di Modena e aver proseguito per un triennio il proprio percorso formativo presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, con il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal settembre 2015 al luglio 2017  ha ricoperto l’incarico di Comandante di Plotone presso la Scuola Allievi Carabinieri di Torino, poi, dal luglio 2017 al settembre 2019, ha prestato servizio in qualità di Addetto presso la 1^ Sezione Antiterrorismo del Reparto Anticrimine di Torino e, prima di assumere il Comando della Compagnia di Noto, dal settembre 2019 al settembre di quest’anno, ha comandato la 1^ Sezione del Nucleo Investigativo di Monza Brianza.

L’ufficiale ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni internazionali e in Economia e Management presso l’Università degli Studi di Torino e un master di secondo livello in Analisi Comportamentale e Scienze Applicate alla Sicurezza Nazionale alla Link Campus University. Conosce l’inglese, il russo e lo spagnolo.

Il Tenente Chiara Ricciardi, 25 anni, napoletana, ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella, poi l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri. Ha svolto successivamente l’incarico di Comandante di Plotone ed Insegnante presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e un Master di II livello in “Responsabilità della Pubblica Amministrazione e del Pubblico Funzionario (civile-penale-erariale)” .Parla inglese e francese.




“Area covid di nuovo piena, vaccinatevi”: l’appello del medico in servizio sulle ambulanze

Mentre pare essere iniziata la lenta discesa dei nuovi contagi covid, non si allenta la pressione sugli ospedali. Anche a Siracusa, dove sono 28 le persone ricoverate con 2 accessi in terapia intensiva ed almeno 3 decessi nell’ultima settimana.
Salvo Messina è un medico in servizio sulle ambulanze del 118. Negli anni scorsi era già finito sotto i riflettori per via di un suo brillante salvataggio di un passeggero a bordo di un aereo di linea, in volo internazionale. Nelle ore scorse ha pubblicato sulla sua pagina facebook un video. Racconta la situazione nell’area covid del nosocomio, come vista e percepita da un operatore in prima linea, quale lui è. E lancia anche un appello implicito alla vaccinazione.
“Non voglio giudicare pro-vax, no-vax… voglio solo dirvi che l’area covid è di nuovo piena di pazienti positivi, alcuni in gravi condizioni”, e cita i casi di un uomo e della madre soccorsi proprio dal 118. “Da medico e da persona che sta vivendo questa pandemia, il consiglio che sento di darvi è quello di vaccinarvi, a prescindere dalle polemiche. E’ un male non seguire le regole indicate dall’Istituto Superiore di Sanità”.




Siracusa. Il costone dell’ex Lido della Polizia sempre più a rischio crollo: il VIDEO arriva in Procura

“Il costone monoblocco di cemento dell’area ex Lido Arenella sta crollando e non è solo un timore espresso ma qualcosa di documentato”.
I residenti dell’Arenella restano alle prese con un problema che con le piogge torrenziali dei giorni scorsi potrebbe essersi ulteriormente acuito, rappresentando un serio rischio per l’incolumità pubblica.
“A dirlo non siamo solo noi- spiega Giorgio Nanì La Terra, che ha realizzato anche dei video che mostrano come le acque piovane vadano a confluire proprio su quel piazzale, inviandone nota alla Procura della Repubblica- ma la stessa prefettura, che con una nota sollecita, alla luce di quanto mostrato, il Comune a condurre le verifiche necessarie e dunque ad intervenire”.
Quello che i video mostrano è “una quantità d’acqua impressionante, un fiume direi- racconta Nanì La Terra- che  confluisce al centro della depressione e di fatto ha scavato l’interno del cementificato. Il prefetto, Giusi Scaduto, nella sua nota parla di pericolo per l’incolumità pubblica e privata per rischio frana. Sono parole precise e l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere senza perdere un attimo ancora”.
I residenti della zona raccontano e mostrano di un “centro del monoblocco di cemento ormai svuotato al centro e permeato. Non si può essere sordi di fronte ad una situazione di questo genere”.
L’unica strada perseguibile nell’immediato, secondo la sollecitazione partita da “La Voce dell’Arenella” sarebbe l’abbattimento.
Il gruppo di cittadini non ritiene, invece, che le transenne piazzate dal Comitato Pro Arenella rappresentino una soluzione, nemmeno tampone, oltre a non essere un intervento autorizzato dal Comune (le transenne utilizzate sono quelle del vicino mercato del contadino).
L’amministrazione comunale, non disponendo di cifre sufficienti per il consolidamento, avrebbe deciso di ricorrere all’intervento dei privati, a cui concedere l’area temporaneamente con l’obbligo, per l’assegnatario, di garantire la messa in sicurezza.
Al momento, tuttavia, l’area rimane priva di qualsivoglia garanzia di sicurezza.
Sul tema, lo scorso aprile, era intervenuto il Comitato Pro Arenella, con un dossier fotografico e la richiesta di intervento . “Ancora oggi-spiega Sandro Caia-  siamo in attesa di risposte e messa in sicurezza, in modo proattivo sono state posizionate delle transenne, recuperate da un abbandono che lo stesso comune aveva lasciato in zona, nei pressi della depressione con l’obbiettivo di evitare l’affacciarsi delle persone che giornalmente ammiravano il belvedere oltrepassando la depressione. Ovviamente con 3 transenne non si è potuto mettere in sicurezza tutto il belvedere – conclude – azione che doveva essere fatta dagli organi di competenza”.



Umbertino, parla Italia: “Intervento d’urgenza, privilegiata la tutela dell’incolumità”

Un intervento condotto d’urgenza, a tutela dell’incolumità pubblica, scelte compiute alla svelta dai tecnici e una serie di aspetti che saranno in ogni caso approfonditi.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia spiega quanto accaduto sabato pomeriggio sul Ponte Umbertino, dopo il cedimento di parte del torrione. Due momenti, in realtà, quelli che vanno chiariti: quello del cedimento, con le relative cause e quello che ha comportato un ulteriore danno alla struttura.
Il primo cittadino si assume la responsabilità di alcuni aspetti della vicenda, non legati agli interventi condotti dai tecnici. Difende la scelta di avere agito prima a tutela della salvaguardia delle persone, sebbene a danno della struttura. Replica, poi, alle dichiarazioni del soprintendente, Savi Martinez, condividendone, in ogni caso, l’amarezza, anche se partendo da un presupposto diverso.
Sulle polemiche legate alla sua dichiarazione, secondo cui la causa di quanto accaduto sarebbe da ricercare nelle questioni climatiche, Italia puntualizza che, sebbene spesso si tratti di fenomeni violenti, le verifiche necessarie non sono state condotte per anni dalle amministrazioni che si sono susseguite e di questo si assume, per la sua, la responsabilità.




Ponte Umbertino: polemiche sulla manutenzione. In un video, maldestre operazioni ed altri danni

La poca manutenzione del ponte Umbertino è al centro delle critiche che da più parti si sono levate, all’indomani del cedimento di un cornicione decorativo da uno dei quattro piloni ornamentali dello storico collegamento tra Ortigia e la terraferma. L’ultimo restauro risale al 2000, durante la sindacatura Bufardeci. Ed è giusto domandarsi oggi quali siano le condizioni dell’intero ponte.
Intanto la presenza di vegetazione infestante sull’ordine superiore del pilastro in questione ha sollevato un vespaio di polemiche. Non dovevano chiaramente essere lì, andavano rimosse per tempo. E potrebbero aver avuto un ruolo, insieme alla pioggia, nell’avvenuto distacco. Ma qui ci sarebbe anche da notare che le piante sono cresciute negli interstizi tra una lastra e l’altra. Materiale per i tecnici. Sorprende poi scoprire che l’interno della realizzazione sia in materiale sabbioso, su cui si innestano gli elementi in calcestruzzo.
Per ragioni di sicurezza, tutto l’ordine superiore del pilastro è stato rimosso. Le operazioni, però, non sono state svolte sempre a regola d’arte. Un altro pesante elemento decorativo, nonostante assicurato ad un braccio meccanico, è infatti rovinato sulla balaustra del ponte Umbertino, danneggiandola visibilmente. Un video pubblicato sui social mostra l’accaduto.

Ci hanno pensato i Vigili del Fuoco a completare le operazioni. Rimosso anche il corpo illuminante artistico che stava sulla sommità del pilastro.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nelle ore scorse ha ringraziato quanto si sono adoperati “con tempestività e senza sosta” per mettere in sicurezza l’area. “La caduta del cornicione è avvenuta a seguito del forte temporale che si è abbattuto sulla Sicilia Orientale”, scrive nei suoi canali social. E punta l’indice sui cambiamenti climatici in atto.
Da domani bisognerà subito pensare a ricostruire il pilastro nei suoi elementi mancanti. Ed avviare controlli accurati sull’Umbertino, a 21 anni di distanza dall’ultimo restauro.




Commercio a Siracusa: Piscitello, “Troppa Ortigia, così si desertifica il resto della città”

La sintesi è efficace: troppa Ortigia soffoca il commercio nel resto di Siracusa. Il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, condivide l’analisi. Così come nei gironi scorsi anche altre associazioni di categoria del capoluogo. Il tema è ormai centrale: se non si vuol condannare a morte l’importante settore, bisogna iniziare oggi a regolamentare quello che è stato affidato solo alla libera impresa. La politica non deve avere paura di dire dei “no”: non generano consenso, ma aiutano a portare sviluppo.
L’eccessiva concentrazione di attività di ristorazione in Ortigia, la bolla del turismo che ha centuplicato servizi e attività turistiche ma con numeri che non ne garantiscono la sopravvivenza, l’abusivismo, la desertificazione commerciale di corso Gelone e viale Tisia, la necessità di sgravi e servizi per “spostare” le nuove aperture fuori dal centro storico.
Confcommercio Siracusa disegna un quadro complesso in cui è necessario che la politica e l’amministrazioni tornino ad incidere con paletti e controlli e non solo con aperture e concessioni.




Commercio a Siracusa, Miceli (Cna): “Servono regole nuove ma la politica è distratta”

Regole nuove per guidare e regolare la crescita del commercio a Siracusa, superando il modello incentrato solo ed esclusivamente su Ortigia. Anche il segretario provinciale di Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli, chiede alla politica di ascoltare le istanze del territorio e delle associazioni di categoria. Bene la Ztl ma servono anche incentivi perchè si possa far “vivere” gran parte del perimetro cittadino e libera l’economia che sembra girare solo attorno al centro storico. E’ una nuova fase di cambiamento ed occorre che il rinnovamento venga gestito, in primo luogo dalla politica e da chi amministra Siracusa. Miceli è chiaro quando parla di “distrazione” verso le politiche del commercio. Non a caso, da due mesi Siracusa non ha un assessore alle attività produttive con cui confrontarsi. Un richiamo anche ai temi dell’oggi, senza rinviare tutto a mega-progetti che richiederanno tra i 7 ed i 10 anni per venire completati. Insomma, si parla di tanto ma nei fatti sembra vedersi poco. L’intervista completa.