Siracusa. Servizi igienici autopulenti al Molo Sant'Antonio, intanto si progetta la nuova mobilità per Ortigia

Sarà pronta entro domani la nuova struttura di servizi igienici autopulenti sistemata al parcheggio del Molo Sant’Antonio. Il progetto era stato presentato nei mesi scorsi. Questa mattina, la consegna ed il montaggio, nell’area in cui si trovava il chiosco incendiato e poi demolito.

Si tratta di bagni di nuova generazione. L’igienizzazione sarà automatica. All’interno è possibile permanere per un massimo di 15 minuti.

Nelle intenzioni espresse dall’amministrazione comunale, la volontà di mettere la struttura al servizio di cittadini e turisti. Si trattava, infatti, di una richiesta precisa di albergatori e guide turistiche.

Il nuovo blocco contempla due servizi igienici uomo/disabile e donna/disabile, con un fasciatoio per i più piccoli. Si tratta di una struttura di sei metri di lunghezza per circa 2 metri e mezzo di altezza. Oltre ai tradizionali sistemi di autopulizia delle tazze e dei lavabi, il nuovo servizio prevede l’automatico lavaggio, la disinfestazione e l’asciugatura della superficie di calpestio. Durante la pausa notturna sarà garantito un ulteriore ciclo di disinfezione con nebulizzazione.

A seguire questa mattina le operazioni di montaggio l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Maura Fontana, che ha anche ventilato un nuovo progetto di trasporti  nell’isolotto.




Decreto Sostegni bis, 40 miliardi di aiuti per l'economia: il commento di Gianpaolo Miceli

C’è il nuovo decreto Sostegni bis, distribuisce altri 40 miliardi di aiuti all’economia. Alcune delle misure principali in sintesi: contributi a fondo perduto per le imprese, credito di imposta sulle locazioni, esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività colpite dalla pandemia, accesso al credito, moratoria sui prestiti, agevolazioni per i giovani che acquistano casa.
Gianpaolo Miceli di Cna commenta per SiracusaOggi.it il decreto messo a punto dal governo Draghi.




Fast Shipping, i nomi degli indagati nell'operazione condotta tra Augusta e gli States

Un meccanismo perfezionato nel tempo, probabilmente avviato già nel 2015 e che dal 2017 in avanti avrebbe avuto una decisa impennata. Il traffico di ossicodone verso gli Stati Uniti era diventato un business particolarmente ricco. Si tratta, infatti, di un medicinale che negli Usa è vietato proprio dal 2017 perchè rappresentava causa di numerose morti visto l’utilizzo come sostanza stupefacente. Un allarme sociale negli Stati Uniti.
La richiesta, suppongono gli inquirenti, era quindi a quel punto schizzata, come i guadagni illegali. L’ossicodone in Italia, invece, è commercializzato per le terapie del dolore dei malati terminali e in alcuni casi per il trattamento degli ex tossicodipendenti. In sei mesi di indagini, sarebbero stati movimentati dal sodalizio criminale qualcosa come 600 mila euro, la metà dei quali sottratti allo Stato visto che il medicinale viene fornito dal Servizio Sanitario Nazionale in esenzione.
Ogni pillola aveva, negli Stati Uniti, un costo di 100 dollari. In Italia, una confezione aveva un costo di 100 euro, con all’interno 28 pillole. Le spedizioni venivano effettuate in maniera tale da non destare sospetto e superare anche i controlli.

Le indagini, condotte in maniera congiunta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Siracusa e Catania, hanno preso le mosse da un singolo episodio, da cui piano piano è emerso tutto il contesto in cui l’attività illecita era maturata e proliferava. Una rete di connivenze.
E’ emerso, ad esempio, l’utilizzo di timbri falsi, il furto di ricettari a medici ignari ma anche la connivenza di medici compiacenti e perfino di singoli cittadini, fra cui parenti di persone decedute che riuscivano a farsi ancora consegnare il medicinale come fosse destinato al congiunto.
Personaggio chiave sarebbe stato Angelo Claudio Passanisi e, negli Stati Uniti, la moglie dell’uomo, oltre a collaboratori in loco. Il basista, di Augusta, sarebbe anche stato avvantaggiato, nei suoi viaggi, da un ex poliziotto, che avrebbe fornito delle dritte per raggiungere gli Usa clandestinamente, attraverso il Messico.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno effettuato diversi sequestri ritardati: 20 in sei mesi. Una scelta determinata dal non voler destare sospetti e riuscire a ricostruire esattamente le dinamiche del traffico di ossicodone per poter intervenire nel momento opportuno.
Custodia cautelare in carcere nei confronti, dunque, di Angelo Claudio Passanisi, Maria Lanna Passanisi, Massimo Corrado, Francesco Pasqua, Antonino Spinali. Domiciliari per Agata Agati, Lina Spinali e Domenico Zanti. Interdizione dall’esercizio della professione medica, invece, per Santo Ternullo.




Incendio dentro il parcheggio Talete, a fuoco rifiuti lasciati all'interno

Un incendio di piccole dimensioni si è sviluppato ieri sera all’interno del parcheggio Talete a Siracusa. Evidente, dall’esterno, la fumosità dalle torrette di aerazione presenti sulla terrazza della struttura. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco per domare in pochi minuti le fiamme, generate da un cumulo di rifiuti forse abbandonati dai senza tetto che spesso utilizzano il parcheggio come ricovero. Per noti limiti della struttura, il mezzo dei Vigili del Fuoco è dovuto rimanere all’esterno del Talete.

Da mesi in città è in corso un acceso dibattito sull’opportunità di abbatterne quantomeno la copertura. Una vicenda intricata che chiama in causa anche la Regione che da anni chiede la restituzione delle somme assegnate per un intervento di Protezione Civile che venne poi stravolto per far posto al parcheggio. Un contenzioso che attende soluzione e che quasi obbliga a mantenere in piedi il Talete, nonostante la diffusa volontà dell’opinione pubblica siracusana. Esiste anche un comitato per l’abbattimento ed a breve incontrerà l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, per capire come definire la vicenda.




Fast Shipping: traffico di droga tra l'Italia e gli Stati Uniti, 29 indagati: 5 sono medici

Sono 29 le persone indagate nell’operazione Fast Shipping, tra cui 5 medici. Per 9 di loro scattate misure cautelari personali e reali. Gli investigatori siracusani hanno stroncato un traffico internazionale di droga tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Il blitz è scattato nelle prime ore di questa mattina, con agenti della Polizia di Stato della Questura di Siracusa e finanzieri dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Siracusa e di Catania che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.




Siracusa ed MSC , a bordo della Nave Seaside un brindisi per la stagione delle crociere

Terza tappa a Siracusa per la Seaside di MSC  e per la prima volta i turisti a bordo hanno potuto scendere a terra per le escursioni guidate. Da lunedì, infatti, la Regione è finalmente passata in zona gialla e questo ha consentito lo sbarco degli ospiti a bordo che hanno potuto optare per una passeggiata in Ortigia o per escursioni a Noto, a Modica, a Taormina o sull’Etna. Questa sera, come ogni martedì, la partenza per Taranto ma solo dopo aver concluso le operazioni di imbarco. Da quest’anno, infatti, è possibile partire per una crociera direttamente dal porto di Siracusa.
Rigidi i protocolli anti-covid anche per la cerimonia di brindisi che la compagnia ha voluto dedicare a Siracusa, nuovo scalo MSC. Le prospettive sono quello di un investimento a lungo termine sul porto Grande aretuseo, dove dovrà però essere migliorato l’aspetto del terminal crocieristico. Diverse a breve le novità sul tema.
SiracusaOggi.it è salita a bordo della MSC Seaside, ecco le nostre interviste con il country manager MSC Italia, Leonardo Massa, il comandante Marco Massa ed il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




Franco Battiato ed i luoghi simbolo siracusani: fu protagonista al teatro greco ed a Noto

La morte di Franco Battiato ha velato di profonda malinconia la giornata odierna. Il cantautore si è spento a 76 anni nella sua casa di Milo (Ct). La notizia è arrivata improvvisa nel primo mattino, poi la conferma da parte della famiglia.
Anche in provincia di Siracusa cordoglio e ricordi legata alla figura del poliedrico artista. Nel capoluogo, Franco Battiato aveva firmato nel 1990 le musiche per I Persiani di Eschilo, rappresentata al teatro greco di Siracusa. La Fondazione Inda lo ha ricordato con un breve video di backstage. Battiato firmò la colonna sonora dello spettacolo insieme a Giusto Pio. La regia era invece affidata a Mario Martone. “E’ stato un grande privilegio averti al Teatro Greco di Siracusa”, recita il post dell’Inda che presenta il video. “Mancherai a tutti noi, maestro”.

Non fu la sua ultima volta a Siracusa, perchè regalò anche un grande concerto durante l’estate in quello che all’epoca era il PalaLive, era il 2006. Dieci anni dopo, nuovamente al teatro greco, fu affabile narratore in un incontro con Berrino dal titolo “Il cibo dell’anima, l’anima del cibo”.
Nel 1996, Franco Battiato fu protagonista in una Noto ferita dal crollo della cupola della Cattedrale. Un concerto, il 18 maggio del 1996, sul sagrato del Santissimo Salvatore. Il Comune di Noto ne ha pubblicato un estratto video sulle sue pagine social, con la scritta “Grazie Maestro!”




Cestini portarifiuti e "pettinatura" per le spiagge di Siracusa, servizi attivi fino ad ottobre

Con il via ufficiale alla stagione balneare, iniziano a pullulare di vita le spiagge libere della costa siracusana. Non tantissime, tra divieti e cedimenti vari. Già da settimane, invero, si registrano presenze e purtroppo alcune spiccano per inciviltà. Le immagini, settimana scorsa, della spiaggia libera dell’Arenella invasa dai rifiuti hanno lasciato il segno e sono indice di una ignoranza che non ha più scuse.
Quasi dappertutto, infatti, in prossimità dei varchi di accesso alle spiagge se non addirittura proprio in spiaggia, sono stati però piazzati i cestini portarifiuti. Grandi ed evidenti, nei tratti più estesi di costa sono a distanza di 40 metri uno dall’altro. Appena pochi passi ma che segnano la grande differenza tra civiltà ed inciviltà. Tra chi butta o lascia in spiaggia i rifiuti e chi, invece, ancora ricorda la funzione di quei contenitori.

E’ già attivo anche il servizio di pulizia e pettinatura delle spiagge. Interventi ciclici che spaziano dall’area del Samoa, all’Arenella, da Fontane Bianche ad Ognina, passando per Asparano, Sbarcadero, Punta del pero, Minareto e varchi Plemmirio. Fino al 31 ottobre si andrà avanti con il servizio che interessa anche le vie delle contrade marinare e non solo quelle più prossime agli accessi liberi al mare.




Siracusa. La spiaggia dell'Arenella ridotta a pattumiera: il VIDEO fa adirare il sindaco

La spiaggia libera dell’Arenella ridotta ad una pattumiera. Non vi è alcun dubbio sul fatto che a ridurre così una delle spiagge più belle di Siracusa sono stati i fruitori, magari quelli dello scorso fine settimana, felici di godersi finalmente il sole ed il mare, di respirare a pieni polmoni. Peccato che non si riesca ancora a capire che quando, finita la giornata, si abbandonano i propri rifiuti in maniera indiscriminata, si sta deturpando un luogo così bello, lo stesso in cui si è trascorso del tempo così gradevole, che la volta dopo lo sarà di meno se nessuno rimuoverà quei rifiuti. E il danno all’ambiente, di cui tutti parlano, continuerà ad essere enorme.

Il sindaco, Francesco Italia si mostra particolarmente indignato. La domanda che pone dal suo profilo Facebook ha tutto il sapore di un monito. “Vogliamo ripartire così?”- chiede- Abbiamo assistito per vent’anni e forse più, nella nostra città, ad un sistema di comunicazione in parte connivente, che ha rovesciato su sindaco e giunta del momento le responsabilità per questo tipo di immagini.
Al giorno d’oggi, fortunatamente, c’è una nuova consapevolezza- prosegue il primo cittadino- Ma l’indignazione e la rabbia dell’autore di questo video devono diventare contagiose. Contagiose di civiltà, rispetto del prossimo e dell’ambiente che consegnamo a chi verrà dopo di noi. Grazie a chi si indigna e denuncia”.




Operazione Robin Hood: ecco come funzionavano le attività del clan

Le figure apicali, le donne, una lunga lista di fiancheggiatori e facilitatori. Questo il complesso meccanismo scoperto da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza con l’operazione Robin Hood con cui le forze dell’ordine hanno colpito il clan Trigila, in quelle attività illecite ben organizzate nella zona sud della provincia di Siracusa.
Alle donne, in particolare la moglie e la figlia del boss Giuseppe Trigila – attualmente detenuto – era destinato il compito di veicolare gli ordini. Utilizzando un codice che attingeva al linguaggio della zootecnia, venivano impartite le indicazioni per portare avanti gli “affari”. La moglie Nunziatina Bianca e la figlia Angela Trigila all’occorrenza sarebbero anche intervenute in prima persona, utilizzando la valenza evocativa del rapporto con il boss.
Trigila, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, continuava saldamente a condurre il clan anche dal carcere, occupandosi delle molteplici attività illecite. “Mafiosità? Sono un contrasto dello Stato”, dice a proposito alla nipote, ascoltato dagli investigatori spiegando la propria attività delinquenziale, presentandosi quasi come un novello “Robin Hood”. Da qui il nome dell’operazione.
Il gruppo controllava i trasporti su gomma. Nutrito, come detto, il numero di fiancheggiatori e facilitatori di cui il sodalizio poteva avvalersi nella gestione delle proprie attività.

Alla base c’erano i soggetti con mansioni prettamente esecutive, a disposizione per la propria opera “sul territorio”: intimidazioni, pestaggi, richieste estorsive. Le forze dell’ordine avevano capito che il raggio d’azione delle attività era particolarmente ampio e che, all’occorrenza, il sodalizio avesse a disposizione un arsenale di armi.
Entrando nel dettaglio, il gruppo dominava nei comparti del trasporto su gomma di prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza.
L’attività d’indagine, avviata nei mesi conclusivi dell’anno 2016 e condotta sino alla stagione estiva del 2018, ha consentito di accertare come avesse un ruolo di primo piano anche il figlio di Giuseppe Trigila, come anche la moglie e la figlia. Poi c’erano uomini di assoluta fiducia. Tra questi si collocavano Salvatore Porzio e Francesco De Grande.
Importante nell’organigramma del gruppo la figura di Giuseppe Caruso, detto “u caliddu”. Era lui che, grazie ai contatti con le aziende di autotrasporti che operavano nella zona sud della provincia e in quella della limitrofa Ragusa, raccoglieva i versamenti di denaro imposti agli operatori del settore per poter lavorare senza incorrere in problemi. Le indagini effettuate dai Carabinieri hanno accertato la consumazione di tre episodi di estorsione ai danni di operatori del settore del trasporto merci per conto terzi. Con le minacce, avrebbe impedito ai trasportatori di lavorare liberamente in quello che egli stesso definiva il “suo” territorio. Spesso costringeva autotrasportatori e aziende ad avvalersi della sua attività di intermediazione o a versargli somme di denaro (“ma chi ve l’ha data questa autorizzazione” – “ io sto prendendo i bins e gli sto dando fuoco ora stesso, subito. E qua non ci deve entrare nessuno, se prima non ve lo dico io, perché il padrone (…) sono io”).
Ad Angelo Monaco, nipote di Antonio Trigila, inserito di recente nell’organigramma mafioso, venivano affidati gli affari relativi all’acquisizione e al controllo dei fondi agricoli nella ampia zona di competenza del clan Trigila. Infine, alla base del gruppo, operavano alcuni soggetti con mansioni prettamente esecutive, che mettevano a disposizione la propria opera per perpetrare le illecite attività utili alla conduzione del clan, quali le azioni intimidatorie, violente e le richieste estorsive. Per questo sono stati arrestati Emanuele Eroe e Marcello Boscarino.

Tra gli episodi chiave, l’arresto di Giuseppe Crispino nel luglio del 2018. Trovato in possesso di circa 650 grammi di cocaina e di 4 pistole perfettamente funzionanti illegalmente detenute, era per gli inquirenti la prova lampante di come il sodalizio fosse ampiamente operativo, spaziando su più fronti, e detenesse un arsenale cui attingere in caso di necessità.
L’esecuzione delle misure cautelari a carico di Antonio Giuseppe Trigila (nome come “Pinuccio Pinnintula”), Giuseppe Crispino, Giuseppe Trigila sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Siracusa con il concorso delle Squadre Mobili di L’Aquila, Terni ed Ancona.
Il Reparto Operativo del Comando Provinciale di Siracusa è stato delegato ad eseguire la misura cautelare a carico di Giuseppe Caruso, essendo confluite nell’indagine risultanze di altra recente attività d’indagine compiuta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Siracusa, incentrata sul controllo a scopo estorsivo dei trasporti su gomma, che hanno permesso di acquisire specifici e determinanti elementi a carico dell’indagato.
Il comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa che ha svolto gli accertamenti patrimoniali a carico di Nunziatina Bianca, ha eseguito il sequestro preventivo della somma di 18.171 euro, individuata quale profitto del reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.