Il caso Talete, le parole del sindaco Italia e il "giallo" dei documenti che non si trovano

Mentre sono in corso verifiche e lavori per l’adeguamento degli impianti elettrico e antincendio del parcheggio Talete, il sindaco Francesco Italia ripercorre le ultime settimane. Sono quelle che hanno condotto alla “scoperta” di un certificato antincendio scaduto dal 2016. “Cerchiamo da tempo i documenti sul parcheggio. E non si trovano. Siamo andati a parlare con i Vigili del Fuoco e così abbiamo appurato del certificato scaduto. Ci siamo subito mossi per la sicurezza. I piani non cambiano, anche per la riqualificazione della struttura”.




Siracusa. Dall'autunno nascono le prime due "zone scolastiche": più spazio ai pedoni

Aree pedonali intorno a due istituti scolastici del capoluogo. Saranno “zone scolastiche” e dal prossimo autunno dovrebbero essere attivate nelle aree a ridosso degli istituti Paolo Orsi e Lombardo Radice. L’amministrazione comunale limiterà, in quelle zone, la presenza del traffico veicolare per favorire i pedoni. Si tratta di interventi adottati nell’ambito del decreto Semplificazioni per le misure di mobilità sostenibile. L’iniziativa sarà quindi avviata in fase sperimentale per poi, eventualmente, essere estesa ad altre scuole della città .

Il progetto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Mobilità , Maura Fontana e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte.




Canale Galermi, le immagini del sopralluogo. Cafeo (IV): "class action contro la Regione"

“Lo scorso 14 luglio, accompagnato da alcuni titolari di concessione per l’approvvigionamento idrico, ho effettuato un sopralluogo lungo l’acquedotto Galermi, sia all’altezza delle chiuse di Belvedere sia presso il sito di Pantalica. Ho constatato di persona da una parte la potenziale abbondanza di acqua e dall’altra le condizioni disastrose delle infrastrutture storiche e anche di quelle più recenti, pressoché abbandonate da quando è il Genio Civile ad occuparsi della manutenzione, nonché un’evidente riduzione della portata del canale dopo le paratie di Belvedere, evidentemente chiuse da qualcuno”. Così Giovanni Cafeo, deputato regionale di Italia Viva.
“Già nel luglio del 2018 a pochi mesi dal mio effettivo insediamento, avevo presentato un’interrogazione sul tema ottenendo per risposta la prima di una lunga serie di promesse senza seguito. Nel 2020, l’allora assessore all’agricoltura (Bandiera, ndr) rispondeva sostenendo che entro l’estate tutti i problemi sarebbero stati risolti. Ma purtroppo, come ben sanno gli agricoltori che continuano a pagare il canone, anche questa volta quanto affermato non è stato poi seguito dai fatti”.

La proprietà dell’opera è del Demanio ma non c’è certezza sull’ente che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione: Genio Civile o il Consorzio di Bonifica? “Ecco quindi che prosegue il disagio da parte dei fruitori del canale, costretti a subire un odioso ping-pong di responsabilità da parte del governo”.
A febbraio 2021 è stato approvato in commissione di merito l’impegno di spesa per la manutenzione del Canale Galermi, previsto in 500 mila euro. “L’approvazione definitiva dell’emendamento alla legge di stabilità regionale però, come sappiamo, porterà il contributo agli attuali 200 mila euro, tutt’ora disponibili ma inspiegabilmente inutilizzati”.
Nel corso del sopralluogo è emersa una ipotesi di responsabilità diretta nel tenere chiuse le paratie di Belvedere, “le cui conseguenze sembrano evidenti, passando in zona Targia, dove da una parte si può vedere il normale scorrere dell’acquedotto e dall’altra uno stillicidio di acqua del tutto insufficiente che, se si dimostrasse dipendere dalla semplice chiusura delle valvole a monte oggetto del sopralluogo, rappresenterebbe una beffa inaccettabile oltre che un evidente danno ai concessionari interessati”, dice ancora Cafeo. “Chi ha accesso ai lucchetti delle paratie può quindi decidere di limitare a piacimento la portata del canale? Possibile che le attenzioni del governo regionale abbiano sempre come oggetto non i siciliani e la gestione ottimale dei servizi essenziali ma piuttosto il riequilibrio delle forze di maggioranza e la riorganizzazione delle poltrone? La risposta a queste domande, purtroppo retoriche, è con tutta l’amara evidenza sotto gli occhi dei cittadini siciliani che ormai hanno capito, loro malgrado, con chi hanno a che fare”.
Giovanni Cafeo ha messo a disposizione di chi fosse interessato un avvocato per avviare una class action “e chiedere alla Regione un risarcimento, a ristoro degli oltre due anni di inefficienza dell’opera, per la quale il canone non è mai stato sospeso. Chiunque volesse aderire, può contattare il numero della segreteria 0931-1962200 o la mail info@giovannicafeo.it”.




Canadair, elicotteri e volontari contro i piromani. La domanda comune: "chi appicca incendi?"

“Poniamoci delle domande in doloroso silenzio”. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, è un mix di rabbia e amarezza il giorno dopo il devastante incendio che ha mandato in fumo ettari di vegetazione della Valle dell’Anapo. “Brucia la nostra terra, bruciano i nostri alberi, si manda in fumo un patrimonio inestimabile.
La politica, i controlli, i forestali, l’incuria, la colpa é sempre degli altri e c’è sempre una causa che determina un effetto. Mi chiedo per quale ragione si è così irresponsabili da appiccare fuoco ad una riserva, ad un bosco, al nostro patrimonio naturale”.
Ma nessuno può rispondere mentre i piromani si muovono quasi indisturbati, certi del loro vantaggio che garantisce impunità. “Chi ha appiccato gli incendi conosce bene le zone ed i sentieri. Sono aree impervie, difficili da raggiungere. Se non sai come muoverti, finisci intrappolato dallo stesso fuoco che hai appiccato”, racconta Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino.
Nella cittadina siracusana c’è il più alto numero di forestali regionali della provincia. “Hanno iniziato da poco le loro giornate lavorative ed hanno fatto quanto potevano”, commenta al riguardo Parlato. “Semmai il problema è la flotta regionale di mezzi antincendio, specie dall’alto”. Nella Valle dell’Anapo sono stati impegnati due canadair e altrettanti elicotteri. Pure la Marina Militare ha messo a disposizione i suoi velivoli, rispondendo alla chiamata della Prefettura di Siracusa.

La situazione peggiore è quella vissuta a Cassaro. Il sindaco è Mirella Garro. “Sembrava di avere l’incendio dentro casa”, racconta ora con il sollievo del giorno dopo e dello scampato pericolo. La zona più colpita è stata quella di contrada Giambra. La Protezione Civile ha condotto in salvo un gruppo di scout impegnato in una escursione pericolosamente vicina ai roghi. Le fiamme hanno minacciato un agriturismo, chiuso al momento, ed alcune abitazioni. I continui lanci di schiumogeno e acqua dall’alto non hanno fiaccato la resistenza delle fiamme. Ancora nella notte i fianchi della Valle dell’Anapo erano in fiamme.
“Sono anni che sostengo che, soprattutto per la Sicilia, sia necessario modificare in parte la legge sui pascoli, introducendo gli divieti anche nelle aree non boscate e dei privati nelle quali venga dimostrato un incendio di natura dolosa. Sono certo che gran parte degli incendi che avvengono spesso e ciclicamente negli stessi luoghi o zone, non si ripeterebbero più”, dice il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. “Tutto il resto dei discorsi, che siano riconducibili alla mancanza di cultura, di civiltà, di sensibilità, di amore per la natura etc. etc., sono solo le solite chiacchiere che non porteranno mai a nulla, considerato che quei pochi lestofanti che provocano gli incendi tali sono e tali resteranno. Intanto ieri, tra le 15.00 e le 18.00, 8 incendi contestuali in altrettanti territori della provincia di Siracusa, alcuni dei quali hanno lambito i centri abitati. Un sentimento di vicinanza alle comunità colpite ed a tutti coloro che hanno lottato senza sosta per salvare quanto più possibile rispetto ai 200 ettari andati in fumo”. E la sua posizione trova subito il sostegno del sindaco di Solarino, Seby Scorpo. Anche alcune abitazioni periferiche della cittadina sono state lambite dalle fiamme.




Siracusa. Guardia di Finanza, 247esimo anniversario: tempo di consuntivi

Il 247esimo anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Oggi le Fiamme Gialle della provincia di Siracusa, come nel resto d’Italia, hanno celebrato una ricorrenza che, come da tradizione, è anche l’occasione per tirare le somme e tracciare un bilancio delle principali operazioni portate a termine nel territorio. Nel cortile della caserma di via Epicarmo, il colonnello Luca De Simone e i suoi uomini sono entrati nel dettaglio, alla presenza del prefetto, Giusi Scaduto.

Un’azione, quella svolta nei mesi scorsi, soprattutto alla luce della pandemia, che si è snodata in collaborazione con le altre forze di polizia, non solo per il rispetto delle norme di contenimento ma anche per interventi che hanno assunto una rilevanza internazionale anche nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.




Mucillagine a Levante, torna lo strano fenomeno: sollecitati controlli

A prima vista, ha tutto l’aspetto di una lunga striscia di schiuma e mucillagine. È comparsa quest’oggi nelle acque del lungomare di Levante, in particolare tra Calarossa e il Vigliena. Chi ha assistito all scena, ha avvisato la Capitaneria di Porto che ha assicurato sulla pronta richiesta di intervento da parte dei tecnici dell’Arpa.
In un filmato, si vede l’estensione della chiazza sulla cui natura è giusto chiedere spiegazioni alle autorità.

Il fenomeno non è del tutto inedito. Nell’ultimo periodo, quasi ogni anno, in particolare nel mese di luglio, è stato notato e filmato qualcosa di simile. In tutti gli episodi recenti, la spiegazione è stata sempre la stessa, come la reazione perplessa dell’opinione pubblica. Si è parlato di “bloom algale”, ovvero l’improvviso proliferare di alghe microscopiche, per via dell’improvviso aumento delle temperature e la presenza nelle acque di nutrienti che permettono la diffusione delle microscopiche alghe.




I 90 anni di Enzo Maiorca, liberata nel mare del Plemmirio una tartaruga salvata da morte certa

Per ricordare il grande Enzo Maiorca, che oggi avrebbe compiuto 90 anni, ed il suo straordinario legame con il mare, è stata restituita al suo ambiente una tartaruga marina. E’ stata ribattezzata proprio Enzo. E’ un esemplare maschio di circa 30 anni, salvata da morte per soffocamento da Andrea Morello di Ase Shepherd e da Carmelo Isgrò, responsabile del Museo del Mare di Milazzo.
Con un gommone del Consorzio Plemmirio, Enzo ha raggiunto il blu delle acque del Plemmirio a bordo di una apposita vasca. Quindi è stato restituito al suo ambiente, con la partecipazione della presidente dell’Amp Plemmirio, Patrizia Maiorca.

La tartaruga aveva ingerito della plastica. Ristabilita dopo le cure dell’ospedale veterinario di Messina, è il regalo di compleanno per Enzo Maiorca. “Liberare nel mare del Plemmirio un animale marino che era in difficoltà è il regalo migliore per tenere vivo il ricordo di mio padre”, ha detto Patrizia al termine delle operazioni.




Visto da Siracusa: la Stazione Spaziale Internazionale e il suo passaggio sul sole

Per gli appassionati di astrofotografia, un appuntamento da non perdere. Tra loro, il siracusano Salvo Lauricella che ha immortalato il nuovo passaggio della Stazione Spaziale Internazionale sul sole, visto proprio da Siracusa.
Pochi secondi che racchiudono, però, un attento lavoro svolto utilizzando un telescopio solare dedicato ed una camera monocromatica. Ieri (16 giugno 2021) alle 16:13 l’atteso passaggio, immortalato anche nel breve video che segue. L’ultimo “incontro” con la Iss nei cieli di Siracusa risaliva a quattro mesi addietro.




Vitellina di 7 mesi salvata con l'elicottero dei Vigili del Fuoco: precipitata in un burrone

Si è temuto il peggio nei gironi scorsi a Sortino per una vitellina caduta in un burrone. Ma grazie all’efficace intervento dei Vigili del Fuoco, l’esemplare di sette mesi è stato soccorso e portato in salvo.
Fanciulla, questo il nome della vitellina, era precipitata in un vallone profondo diversi metri, mentre si spostava liberamente nei pressi di un’azienda agricola.
Complesso intervenire via terra, così i Vigili del Fuoco hanno richiesto l’intervento dell’elicottero. Il personale specializzato ha provveduto ad imbracare l’animale, poi issato e riportato in superficie. E’ stato quindi riconsegnato al proprietario che ha potuto così riabbracciare Fanciulla dopo il grande spavento.
Il primo pensiero, per i Vigili del Fuoco. “Volevamo ringraziarli per la professionalità ed attenzione dimostrati anche nel soccorrere la nostra vitellina”, hanno detto i titolari dell’azienda agricola.




Fuoco nelle aree naturali, Paolino Uccello chiama Musumeci: "esercito contro i piromani"

Paolino Uccello è una delle guide naturalistiche più note di Sicilia. Profondo conoscitore del patrimonio “verde” della regione, è attivo in particolare nella provincia di Siracusa. Richiesto e conteso da radio e tv, immancabile in ogni trasmissione dedicata alla natura in Sicilia, non nasconde oggi la sua rabbia per i 40 ettari di vegetazione andati in fumo in contrada Cugni. Un incendio spaventoso, dietro cui si nasconde ancora una volta il più che probabile dolo.
“Carissimo presidente Musumeci, mentre le scrivo i piromani sono operativi. Ancora una volta la Cavagrande del Cassibile brucia”, il suo messaggio inviato al governatore regionale. “Vede presidente, la nostra amata Sicilia ogni giorno perde diversità biologica e bellezza e lei forse non si accorge che i mezzi a sua disposizione sono inadeguati e insufficienti. Presidente, la prego, chieda l’intervento dell’esercito. Bisogna bloccare questa catastrofe”.