Un anno fa moriva Calogero Rizzuto. Il deputato Dipasquale: "Resto in attesa di giustizia"

Un anno fa moriva Calogero Rizzuto, vittima del covid. Una vicenda drammatica, finita al centro di trasmissioni televisive come Non è l’Arena e Report ed anche in Procura, con l’apertura di una inchiesta da parte della magistratura siracusana. In un momento in cui il coronavirus terrorizzava il Paese e ancora poche erano le conoscenze e le prassi di contrasto, l’allora direttore del parco archeologico di Siracusa spirava nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siracusa.
Originario di Sambuca di Sicilia, adottivo di Rosolini, 65 anni, spirò nella mattina del 23 marzo del 2020. Un anno dopo, lo ricorda il deputato regionale ragusano Nello DiPasquale (Pd). “Oggi, a un anno di distanza dalla sua morte, voglio ricordare il fraterno amico Calogero Rizzuto, sconfitto dal Covid-19 perché nessuno ha pensato di fargli una lastra ai polmoni. Rimaniamo in attesa che sia fatta giustizia”, ha scritto sulle sue pagine social.
Un video per ricordare Calogero Rizzuto è stato pubblicato dal Parco Archeologico di Siracusa, di cui era direttore al momento della scomparsa.




Siracusa. Asili privati convenzionati: "Il Comune acquisti i posti, accordi disattesi"

L’applicazione della Convenzione stipulata dal Comune di Siracusa a gennaio 2020 con quattro cooperative che gestiscono asili nido privati convenzionati per l’acquisto di posti, “privilegiando le strutture delle frazioni di Cassibile, Belvedere e zone limitrofe accreditate all’Albo Regionale”. E’ quanto chiedono i responsabili degli asili in questione, dopo lo “stop” imposto a marzo 2020 dall’emergenza Covid, a cui non è mai seguito il riavvio del percorso. I fondi utilizzati sono regionali, i cosiddetti fondi Sezione Primavera e coprirebbero il periodo fino al prossimo dicembre. Secondo quanto spiegato dai gestori delle strutture, tuttavia, il Comune avrebbe deciso di non procedere con l’acquisto di posti fino al riempimento degli asili nido comunali.
Scelta che non avrebbe nulla a che fare, secondo le cooperative che gestiscono gli asili nido privati convenzionati, con quanto previsto dai fondi regionali che, se non utilizzati, tornerebbero indietro. Per ragioni territoriali, in realtà, alcuni posti sono stati acquistati, nello specifico a Cassibile.
Ad entrare nel dettaglio della vicenda, per la quale chiedono una marcia indietro del Comune, sono i rappresentanti e le dipendenti di tali asili privati, che esprimono le loro preoccupazioni.




Siracusa. Vaccini, che polemica dopo le frasi di Granata. Il sindaco: "io pro vaccini"

“Fabio Granata non è un no-vax. Ha espresso dei dubbi sui vaccini che tanti altri cittadini hanno ed ha chiarito il suo pensiero con un ampio post sui social. Io personalmente ritengo che sia giusto ed opportuno vaccinarsi e farlo al più presto. Questo non rappresenta alcun problema di coabitazione in giunta, perchè la mia squadra di governo parla a pezzi diversi della città senza imporre un pensiero unico. Spiace però che ci sia sempre qualcuno che provi a gettare fumo negli occhi dei cittadini per fare campagna elettorale”. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, rintuzza gli attacchi e prova a chiudere il caso nato a colpi di post sui social network e che ha improvvisamente acceso la domenica dei siracusani. A distanza di ore, c’è ancora sorpresa per le parole di Fabio Granata, assessore della giunta Italia non nuovo a finire nell’occhio del ciclone. Mario Bonomo (Mpa) ne ha chiesto le dimissioni. “Le sue sono dichiarazioni inaccettabili: si dimetta o venga immediatamente rimosso dalla carica istituzionale che ricopre. Chi è investito di importanti cariche pubbliche deve avere come primo obiettivo la tutela della salute delle persone e di quelle più fragili in particolare. È inammissibile che, a fronte di un impegno delle istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, per uscire da questa pandemia con l’unica arma a nostra disposizione, i vaccini, e per sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo, uno dei nostri amministratori vada nella direzione opposta. Non solo: esprimendo anche un discutibile parere sui ricercatori italiani, dimentica che è anche grazie al loro fondamentale contributo che abbiamo imparato a conoscere e combattere questo virus”.
Granata non è rimasto in silenzio. Per il momento nessuna dichiarazione pubblica ma è tornato a scrivere sui social per chiarire il suo pensiero. E certo alimenterà ancora discussioni. “La maggioranza sostiene con entusiasmo messianico la vulgata della scienza ufficiale e crede come Vangelo alle assicurazioni degli scienziati e delle case farmaceutiche. Io no, nutro dei dubbi. E vorrei poterlo fare senza essere insultato o bollato come negazionista.
Ho avuto la grave perdita di Calogero Rizzuto e non mi sogno di pensare che il covid non esista o che non sia insidioso. Ma non chiudo gli occhi di fronte alla realtà che vedo e a ciò che succede. Il vaccino anti Covid è un vaccino doppiamente sperimentale poiché nuovo è il virus da combattere e nuova la tecnica a base genetica utilizzata. Questi due fattori dovrebbero indurre le industrie del farmaco e gli Enti di controllo ad agire con estrema cautela. Invece (…) hanno preferito correre e bruciare le tappe”. Granata riconosce il valore della scienza medica nel progresso dell’umanità ma “posso voler approfondire le questioni relative ad alcuni vaccini antiCovid a base genetica e capirne il meccanismo di funzionamento senza essere insultato?”.
Parole che, però, finiscono in fretta per sollevare un nuovo vespaio. Il tema è delicato e, dalle istituzioni, ci si attenderebbe – magari per politically correct – maggiore prudenza. “Una parola scritta sui social viene poi ripresa fuori contesto e piegata a fini polemici”, taglia corto però il sindaco Italia. “Io credo che l’assessore abbia chiarito il suo pensiero con un post. La mia giunta parla a pezzi molto diversi della città e non rappresentiamo una parte o l’altra, ma tutti i cittadini. C’è chi ha posizioni vicine alle mie e chi a quelle di Granata. Il mondo social è insidioso e complicato”. E forse proprio questo dovrebbe suggerirne un uso più mirato.
Le spiegazioni non convincono comunque Mario Bonomo. “Nel comprensibile disorientamento diffuso tra le persone, trovo assolutamente inaccettabili le considerazioni che si possono definire ‘dubitazioniste’ o quasi negazioniste dell’assessore alla legalità e alle risorse umane del Comune di Siracusa, Fabio Granata. Lo ritengo inadatto al ruolo pubblico che ricopre”.
All’origine di tutta la polemica, c’è sempre un post di commento dell’assessore Granata ad una notizia nazionale di balli e festeggiamenti di gruppo “alla faccia del Covid”. Con tanto di screenshot, Bonomo mostra quell’ “avete fatto benissimo a ballare e continuare a vivere” che ha creato i primi imbarazzi in giunta. E su questo punto, con estremo tatto, il sindaco corregge però il suo assessore. “Per le feste e per i balli, aspettiamo tempi migliori e ci mancherebbe altro. Da sempre facciamo il possibile per sensibilizzare tutti sulle misure di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine”.
Intanto, Italia Viva prende ancora una volta le distanze dalla giunta siracusana (di cui pure fa parte, ndr). Vera Corso, componente dell’assemblea nazionale di IV, si domanda “cosa intenda fare il sindaco Italia nei confronti di un assessore che esterna i propri dubbi sulla campagna vaccinale e pretende di ‘essere lasciato in pace’ perché parlare di Covid lo nausea”.




Operazione “White Mountains”, sgominato sodalizio criminale: i dettagli, i nomi e le immagini

Alle prime luci dell’alba di oggi, su delega della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno sgominato quella che è ritenuta una fiorente piazza di spaccio attiva a Melilli.
Con un dispositivo composto da oltre 50 Carabinieri, tra cui quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” di Sigonella, del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del 12° Nucleo Elicotteri CC di Catania Fontanarossa, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione, nei comuni di Melilli e Siracusa, a 7 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Tribunale di Catania – Ufficio GIP, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di aver preso parte ad un sodalizio criminoso dedito al traffico, trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I reati contestati a vario titolo sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini nei confronti del sodalizio criminale, avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Augusta a maggio 2019 e condotte mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento con fotoriprese ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acclarare l’esistenza di un sistema criminale, capeggiato da Rosario Vinci, che dopo essersi approvvigionato di cocaina nella frazione Villasmundo di Melilli e nella frazione Belvedere di Siracusa, avrebbe gestito  un gruppo di spacciatori al dettaglio nel comune ibleo.
Lo spaccio organizzato sarebbe stato capillare nel territorio, dove venivano utilizzate cassette della posta ed autovetture in disuso parcheggiate sulla pubblica via come nascondigli per lo stupefacente. Vinci avrebbe diretto  gli spacciatori alle proprie dipendenze nel soddisfare le richieste di stupefacente, insegnando loro le tecniche di taglio ed espedienti utili ad eludere i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, come ad esempio quello di rispettare il Codice della strada – obbligando i propri spacciatori all’utilizzo del casco protettivo quando erano alla guida di scooter – o, nel caso di spostamenti in autovettura, quello di posizionare la cocaina sfusa sul tappetino dell’auto tenendo sempre a disposizione dell’acqua da versarvi sopra per scioglierla – anziché gettarla dal finestrino – se fermati dalle Forze dell’Ordine.
Avrebbe anche avuto l’abitudine di redarguire i propri “dipendenti” quando non conferivano in tempo le somme di danaro ricavate dalla vendita, o quando “tagliavano” male la cocaina, ricevendo lui stesso le lamentele dei clienti ed occupandosi di spacciare in prima persona solo in favore di amici stretti.
L’operazione è stata denominata “White Mountains” dal nome di chi è ritenuto il principale fornitore di cocaina del sodalizio, Antonino Montagno Bozzone, attinto  dall’ordinanza, nei confronti del quale i sodali avrebbero nutrito un profondo timore reverenziale, conoscendo la sua indole violenta in caso di ritardi nei pagamenti e quindi di mancanza di fedeltà. Un atteggiamento, questo, tuttavia mitigato in altre occasioni connesse ad “incidenti del mestiere”, come quando, per permettere al gruppo di continuare a lavorare, si sarebbe dimostrato comprensivo cedendo gratuitamente una quantità di cocaina per così dire “da appoggio” agli spacciatori che si erano disfatti frettolosamente dello stupefacente in occasione di controlli dei Carabinieri.
A Montagno Bozzone è  contestato anche il reato di estorsione, atteso che quando i suoi debitori non avevano la possibilità economica di pagare lo stupefacente acquistato, secondo gli inquirenti, era uso farsi consegnare le loro autovetture.
Sequestrati circa 50 grammi di marijuana e 5 di hashish, rinvenuti nella disponibilità di due dei soggetti. A Montagno Bozzone il provvedimento è stato notificato nella casa circondariale di Caltagirone, dove si trova ristretto per altra causa.
Gli altri arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania e presso la Casa di Reclusione di Augusta-Brucoli.
Si tratta di Salvatore Aresco, siracusano di 28 anni, Christian Crucitti, siracusano di 33 anni, Nicolò Minardi, siracusano di 31 anni; Alfonso Sollano, augustano di 25 anni, Rosario Vinci, siracusano di 29 anni, Montagno Bozzone, 31 anni, di Augusta. Marianna Mandragona, 30 anni, di Siracusa.




Siracusa. Cresce la differenziata ma non diminuisce la bolletta: "bisogna arrivare al 65%"

La crescita del dato complessivo relativo alla differenziata a Siracusa è certo una buona notizia. Una di quelle da salutare con favore. Il percorso iniziato oltre quattro anni addietro ha prodotto alcuni benefici, come ad esempio la diminuzione dei rifiuti prodotti. I tredici punti guadagnati nel 2020 spingono la percentuale di differenziata al 41,20% nel capoluogo. Ed i primi mesi del 2021 evidenziano una ulteriore tendenza di crescita.
Il cittadino però si pone una domanda: quando questi benefici ricadranno sulla bolletta? In soldoni, quando diminuirà il peso della Tari? Secondo gli ultimi dati di Cittadinanzattiva, a Siracusa si paga la settima Tari più alta d’Italia (dati 2019, ndr). Risponde a questa domanda l’assessore Andrea Buccheri che indica la percentuale media del 65% di differenziata come traguardo minimo per potere finalmente tagliare le aliquote.




Siracusa. La crepa di viale Teracati, ira degli automobilisti: "Problema più serio del previsto"

Un problema che è sorto lo scorso novembre e che non è ancora stato risolto. Motivo di proteste per quanti percorrono quotidianamente viale Teracati. Non è una buca quella transennata con il nastro arancione di protezione, è un sollevamento, una lesione, secondo quanto appurato. Le telecamere di SiracusaOggi.it hanno raccolto questa mattina, mentre la nostra troupe effettuava le riprese, gli umori dei cittadini. La maggior parte di loro si dice quantomeno contrariata.
Ma il problema è stato inquadrato? La competenza, che in un primo momento sembrava del settore Viabilità, in realtà sarebbe dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Non si tratta, infatti, soltanto di un semplice rattoppo da effettuare, ma di una questione più importante, visto che sotto l’area transennata passa un canale di acque miste. Necessarie, quindi, delle indagini, che vedono anche il coinvolgimento della Siam.




Tenta di investire il papà di una ragazza con cui aveva tentato un approccio: denunciato

Agenti del Commissariato di Noto hanno denunciato un 27enne, con l’accusa di tentate lesioni personali aggravate.
Nella serata del 28 febbraio scorso, nel centrale corso Vittorio Emanuele, la Polizia era intervenuta dietro segnalazione di una lite nei pressi della Cattedrale.
I poliziotti annotarono che, poco prima, il conducente di una Fiat Panda, procedendo all’interno dell’area pedonale, aveva tentato di investire due persone appiedate. Le successive indagini di polizia giudiziaria e la visione delle immagini del sistema di video sorveglianza hanno permesso di chiarire che, dopo la festa del Santo Patrono, l’autovettura in questione, viaggiando a forte velocità e contromano, aveva cercato di investire in particolare un uomo di 62 anni. Solo il caso ha evitato che accadesse qualcosa di irreparabile.
Identificato l’autista della Panda, si è scoperto che l’insano gesto era dettato da una ritorsione per un diverbio avuto con il 62enne, padre di una ragazza con cui il 27enne aveva tentato un approccio.




Siracusa. Via ai vaccini per i "fragili", caos fuori dall'Urban Center: in mattinata prime correzioni

E’ iniziata all’insegna delle proteste la giornata di vaccinazioni anti-covid destinata, all’Urban Center, alle categorie fragili. Ieri la piattaforma è stata aperta alle prenotazioni per chi ha delle patologie tali da rientrare tra i soggetti ritenuti vulnerabili. Dopo la sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca, proseguono quelle destinate agli ultraottantenni all’ospedale Umberto I, mentre le categorie fragili utilizzano, appunto, l’hub vaccinale di via Nino Bixio.

Assembramenti, utenti accalcati davanti al cancello, volontari della protezione civile che si sgolavano per raccomandare alle persone in attesa, di allontanarsi dall’ingresso. I cittadini, codice di prenotazione alla mano, erano disorientati. Non era facile sentire la voce in diffusione all’interno dell’Urban Center e nemmeno stabilire con esattezza chi veniva prima e chi dopo. Inizialmente, secondo il racconto di chi era presente, erano stati distribuiti dei numerini. Modalità poi cambiata in corso d’opera.

Situazione difficile da gestire. In tarda mattinata, l’assessore alla Protezione Civile, Sergio Imbrò, ha chiesto l’invio di una pattuglia della polizia municipale a regolamentare la situazione. La strada resta chiusa al traffico. Poco prima delle 11,00 sono arrivate le prime transenne, a cui se ne aggiungeranno in poco tempo un’altra ventina,  per poter creare un corridoio ordinato, in cui poter mantenere la distanza di sicurezza tra un utente e l’altro.

Tra le richieste avanzate, anche  la possibilità di alcune panchine, visto che si tratta di categorie fragili. Resta da comprendere, in caso di pioggia, come si potrebbe gestire la fase di attesa. Non è stata prevista al momento alcuna tettoia.

Sembrerebbe, ad ogni modo, che tra quanti erano in attesa, si erano presentati anche coloro i quali avevano ancora la vecchia prenotazione con AstraZeneca, adesso sospesa, forse ipotizzando che in assenza di quel vaccino, avrebbero ricevuto uno degli altri vaccini a disposizione. Non si tratta, però, di una supposizione corretta. Per domani è attesa la decisione dell’Ema e di conseguenza dell’Aifa in Italia. Solo dopo sarà chiaro come si dovrà riprendere la campagna vaccinale per i settantenni e le altre categorie di AstraZeneca.




Siracusa. Incendio d'auto in via Veneto: è l'ennesimo episodio in Ortigia in poche settimane

Auto in fiamme in via Vittorio Veneto, in Ortigia. Sul posto, per le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen. Le fiamme hanno parzialmente danneggiato un’utilitaria Fiat parcheggiata lungo la strada. Si tratta dell’ennesimo episodio in cui non si esclude l’azione dolosa.

Nel centro storico, due notti fa, un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere nei pressi di un chiosco bar di piazza Pancali. La bomba carta ha causato lievi danni. Un boato nella notte, che ha svegliato e spaventato i residenti della zona.

Ancora prima, sempre nel centro storico, una bomba carta era stata rinvenuta nei pressi di un peschereccio ormeggiato in banchina, di fronte al Grand Hotel.

Lungo il vicino corso Matteotti, un furto con scasso ai danni di un negozio di abbigliamento. Anche in questo caso, i malviventi sono entrati in azione nel cuore della notte. Nulla che lasci pensare ad episodi collegati fra loro, ma di certo si registra un numero di casi che fa pensare ad una recrudescenza di episodi criminali, peraltro concentrati nel centro storico.

Segnali che le forze dell’ordine stanno tenendo nella dovuta considerazione per far luce sui singoli episodi e capire se possa esserci dietro un nuovo momento a cui la malavita locale sta dando inizio.




Nuovo ospedale, il commissario: "E' una delle più belle pagine nella storia di Siracusa"

“E’ una delle più belle pagine nella storia di questa provincia”. Il commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, Giusi Scaduto, non nasconde la sua soddisfazione. Soppesa le parole ma non può non rimarcare l’importanza di questo primo passo concreto verso la costruzione dell’atteso nosocomio: adesso c’è un progetto per il Dea di II livello (il massimo dell’offerta sanitaria) che dovrà sorgere nei pressi dello svincolo autostradale di Siracusa Sud, lungo la statale 124.
Il progetto vincitore del concorso di idee per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa è quello realizzato dallo Studio Pricchi di Bologna con mandanti la Milan ingegneria srl, la Sering ingegneria srl, Are tecnica srl, Trentino progetti srl, Ava architettura tecnica di gestione srl. Si tratta di società e studi di progettazione con sede a Bologna, Milano, Palermo, Belluno ed in Spagna.
Presto verrà svelato anche l’elaborato, oltre ai soggetti che lo hanno redatto. Possibile persino un ricorso ad un plastico, per rendere ancora più chiara l’idea di ospedale di cui Siracusa dovrebbe andare a dotarsi nel giro di pochi anni, grazie al lavoro della struttura commissariale.