Sicilia arancione da lunedì: Musumeci morbido e un accenno appena all'amarezza

Da lunedì la Sicilia si ritrova arancione. Pur avendo numeri da zona gialla, il decreto nazionale stabilisce il passaggio a maggiori restrizioni. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, quasi allarga le braccia rassegnato senza lo smalto battagliero che lo ha contraddistinto in precedenza di fronte a simili provvedimenti governativi. “Il provvedimento del governo nazionale che porta in arancione tutte le regioni in giallo, ha creato un sentimento di comprensibile amarezza in molti siciliani. Ci aspettiamo che vengano finalmente disposti quegli indennizzi che troppi operatori stanno ancora aspettando. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità”. Un riassunto delle sue parole, condensate in un video social che, però, acuisce i contrastanti sentimenti dei siciliani, sorpresi da una decisione che molti non giudicano equa.




Lotto sospeso di AstraZeneca, in Sicilia inoculate oltre 18mila dosi. Le indagini in corso

Più di 18mila dosi del lotto di AstraZeneca precauzionalmente sospeso (ABV2856) sono state già somministrate in Sicilia, dove ne erano arrivate oltre 20mila. Le restanti dosi, circa duemila, sono state immediatamente ritirate, dopo il provvedimento di Aifa. Lo ha confermato nelle ore scorse l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza. “Abbiamo adottato immediatamente il provvedimento di sospensione del lotto distribuito in Sicilia, in numerose dosi. Dobbiamo però proseguire in maniera responsabile perchè tutti i siciliani hanno visto nella vaccinazione una speranza verso la normalità. Serve il massimo della chiarezza e favoriremo ogni accertamento richiesto dalla magistratura per una rapida verità che possa dare sicurezza ai cittadini siciliani”.
Sul fronte delle indagini, la Procura di Siracusa ha avviato accertamenti su tutta la filiera della distribuzione del lotto di AstraZeneca sotto esame. Attenzione rivolta anche al trasporto, alla conservazione ed alla stessa somministrazione del vaccino. Il pm di Siracusa Gaetano Bono, che coordina l’inchiesta con la procuratrice Sabrina Gambino, nelle ore scorse ha detto alle agenzie che al momento non può essere escluso un eventuale errore umano, ai vari livelli. Sono 21 le persone iscritte nel registro degli indagati, anche per procedere ai necessari accertamenti.
Le indagini hanno preso le mosse dal decesso del sottoufficiale della Marina Stefano Paternò, deceduto poche ore dopo la somministrazione del vaccino nella base di Augusta. Nessuna reazione avversa nell’immediato, poi nella notte – una volta rientrato a casa a Misterbianco – l0improvvido malore e la morte sopraggiunta per arresto cardiaco. Sul caso, i familiari hanno subito presentato un esposto in procura.




Un siracusano conquista con il rock'n roll i giudici di Italia's got Talent: Francesco Andriani

Tra i protagonisti della sesta puntata di Italia’s got Talent anche l’augustano Francesco Andriani. Il 58enne appassionato di rock’n roll, si è presentato ai giudici del programma televisivo con un look alla Joe Bastianich, quasi ne fosse un sosia.

Rivede qui la sua performance

Sulle note di un brano simbolo di Elvis Presley ha trascinato con il ritmo Frank Matano, Federica Pellegrini, Joe Bastianich e Mara Maionchi. Proprio quest’ultima ha pure iniziato a ballare. La voce e l’intonazione strabiliante fanno guadagnare a Francesco 4 “sì” e gli applausi del pubblico.




Francofonte. E' ritenuto un abilissimo ladro, arrestato dai carabinieri: "Svaligiava appartamenti"

E’ considerato una sorta di Arsenio Lupin, abilissimo. I Carabinieri della Stazione di Francofonte hanno tratto in arresto Adriano La Cognata, pregiudicato francofontese 34enne.
L’uomo, incurante delle ragioni per le quali l’Autorità Giudiziaria lo aveva già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa nelle ore notturne e all’obbligo di presentazione in caserma per reati connessi agli stupefacenti e contro il patrimonio, avrebbe continuato a delinquere, tanto da essere stato riconosciuto autore di due furti in abitazione e indiziato per una serie di altri episodi, che nelle scorse settimane hanno afflitto il centro urbano e destato un forte allarme nella popolazione francofontese.
I risultati investigativi prodotti dai militari, che sin da subito sono stati sulle tracce del presunto ladro mediante anche la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza installati nei pressi delle abitazioni prese di mira, hanno indotto l’Autorità Giudiziaria ad emettere provvedimento di aggravamento della misura cautelare già in atto, ritenuta ormai non più idonea, con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere. Dalle immagini raccolte si evince come il soggetto avesse sviluppato una notevole abilità nello scassinare porte e finestre senza essere scoperto: scaltro come pochi, era pronto a nascondersi ogni volta si accorgeva del passaggio di qualcuno ed a riprendere il proprio operato non appena il campo era di nuovo libero. Una volta penetrato negli appartamenti, al sicuro dagli sguardi esterni, faceva razzia di quel che trovava, allontanandosi subito dopo senza lasciare tracce. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna. Ecco le immagini catturate dagli inquirenti.




VIDEO. Corse clandestine e maltrattamento di cavalli: blitz della Polizia a Noto

Blitz della Polizia in un fondo privato di contrada Coffitella a Noto. Gli agenti, impegnati in un servizio di controllo per contenere il fenomeno delle corse clandestine di cavalli, hanno accertato la presenza nella stalla di 3 equini (un cavallo dal mantello baio – di sesso femminile, chiamata “Gatta nera”, un cavallo baio – maschio ed un cavallo sauro maschio chiamato “King Nelson”) subito sottoposti a prelievi ematici alla ricerca di probabili sostanze dopanti.
Da accertamenti svolti in banca dati, si è appurato che i proprietari – “riconducibili alla consorteria mafiosa dei Pinnintula (Trigila)”, spiegano gli investigatori – non risultavano censiti, ovvero dotati di codice aziendale per la regolare detenzione dei cavalli.

Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti all’interno di un armadietto 9 flaconi di farmaci prelevati dagli operatori sanitari per essere sottoposti ai dovuti accertamenti di laboratorio.
Intanto, per la mancanza del codice di registrazione aziendale per il possesso, la detenzione e l’allevamento degli equini elevata una sanzione di oltre 9.000 euro.
I controlli della Polizia di Stato verranno ulteriormente intensificati per tutelare i cavalli, “animali senzienti, capaci di provare sofferenze, prevenendo così fenomeni di maltrattamento e lucroso sfruttamento degli stessi” recita la nota della Questura.




Hub vaccinale di Siracusa, sopralluogo dell'assessore regionale Razza all'Urban Center

Con un video pubblicato in tarda mattinata sulle pagine social del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, vengono mostrati i lavori in corso all’Urban Center di Siracusa. La struttura comunale sta per diventare il primo hub vaccinale extraospedaliero del capoluogo, con 24 postazioni per l’inoculazione del vaccino. I lavori sono a cura proprio della Protezione Civile regionale, che sta procedendo alle forniture ed agli arredi dei nuovi spazi creati con pannellature.
L’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, ha raggiunto ieri pomeriggio Siracusa per un sopralluogo. Ad accompagnarlo, il dg dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e il sindaco Francesco Italia. Con loro anche i responsabili provinciali del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Una veloce visita al cantiere per verificare lo stato dei lavori e assicurarsi che entro la fine della settimana la struttura sia completata (ma servirà qualche giorno in più per completare i lavori avviati sulla recinzione esterna e sulla sede stradale di accesso). In attesa della disponibilità delle dosi necessarie per procedere come da piano nazionale per la vaccinazione di massa. “La bella stagione comincia da qui”, recita alla fine il claim studiato dai creativi della Regione.




In porto ad Augusta la Sea Watch 3 "ignorata" da Malta: a bordo 363 migranti

E’ Augusta il porto sicuro assegnato alla Sea Watch 3. A bordo della nave della ong tedesca ci sono 363 migranti soccorsi nel Mediterraneo che ha prestato assistenza a 5 barconi in difficoltà. L’imbarcazione ha raggiunto la rada megarese, in attesa dell’espletamento delle procedure previste e che passano anche dall’esecuzione del tampone prima del trasferimento a bordo della nave quarantena. I minori non accompagnati verranno trasferiti in strutture di accoglienza del territorio, probabilmente Pozzallo. A coordinare le operazioni, la Prefettura di Siracusa di concerto con il ministero dell’Interno.
Nelle ore scorse, dalla Sea Watch 3 erano stati lanciati appelli a Malta ed all’Italia. “Abbiamo bisogno di un porto sicuro per far sbarcare le 363 persone a bordo”, scrivevano sui canali social della ong tedesca. Alla fine è stata l’Italia a rispondere.

Un video pubblica sui canali social della Sea Watch 3




Blitz nella notte, "liberata" via Algeri: "ci siamo riappropriati di un pezzo della città"

“Ci siamo riappropriati di un pezzo della città che qualcuno pensava di possedere”. Così il colonnello Giovanni Tamborrino, comandante provinciale dei Carabinieri, commenta l’importante blitz notturno con cui è stata “liberata” via Algeri. Era diventata una piazza fortificata dello spaccio, con una pesante cappa creata dal sodalizio criminale abbattuto dall’ordinanza di cu stodia cautelare eseguita dai militari aretusei.
“Un colpo importante inferto alla criminalità organizzata”, conferma il comandante Tamborrino. “Abbiamo colpito un sodalizio capace di garantirsi profitti ingenti ma che soprattutto ha tentato di impossessarsi del territorio: vedette sulle palazzine, cancelli per interdire l’accesso nei condomini dove ignari cittadini hanno vissuto limitati nella loro quotidianità”. Ed emerge anche un ulteriore dettaglio: avrebbero tentato di “vendere” ad altro gruppo la piazza di spaccio, considerata “cosa loro”.

Le immagini del blitz:




Siracusa. Arsenale di armi e droga in via Italia e fortino dello spaccio alla Mazzarrona: doppio blitz della polizia

Un edificio popolare trasformato nell’ennesimo fortino. All’interno, armi, droga e soldi. Un vero e proprio arsenale quello scoperto dalla Squadra Mobile e dagli uomini delle Volanti in via Italia. Celati nelle manichette antincendio, e in terrazza, gli agenti hanno rinvenuto un fucile a canna mozzata, tre pistole semiautomatiche,  decine di cartucce. C’erano armi con matricola abrasa, altre costruite artigianalmente.

I poliziotti hanno arrestato Sebastiano Violante, 37 anni. L’uomo avrebbe tentato la fuga e di lanciare dal terrazzo uno zaino all’interno del quale nascondeva 50 dosi di cocaina, per  11 grammi, 93 dosi di hashish e 13 di marijuana, oltre a denaro per 1.600 euro circa e materiale per il confezionamento. L’uomo avrebbe anche portato con sè un candelotto esplosivo.

Le inferriate poste a protezione del “fortino” sono state rimosse dai vigili del fuoco, intervenuti al termine dell’operazione antidroga.

Successivamente, gli agenti hanno raggiunto un altro stabile alla Mazzarrona. Anche in questo caso,come in altri precedenti rinvenimenti, il palazzo era dotato di telecamere di videosorveglianza. In flagranza di reato è stato sorpreso Salvatore Barbiera, siracusano. L’uomo aveva gettato nello scarico del water e nella condotta fognaria della cocaina, pari a due grammi. Il sistema di videosorveglianza è stato posto sotto sequestro. Rinvenuti anche 280 euro, presunto frutto dell’attività di spaccio.

In più occasioni, analoghi manufatti posti a presidio delle piazze di spaccio, sono stati rimossi a seguito di provvedimenti di sequestro preventivo emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa, tuttavia, nonostante l’azione di contrasto della polizia, erano stati nuovamente installati portoni, grate e cancelli abusivi che limitavano l’accesso alle scale condominiali.




Siracusa. Smantellato fortino della droga: stupefacente anche nello scarico fognario. VIDEO

Attività di contrasto alle piazze di spaccio. L’hanno effettuata in maniera congiunta gli uomini della Squadra Mobile, della Scientifica e del Nucleo Cinofili della Questura di Catania. Arrestato Stefano Mensa, 37 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona, colto adesso in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti: cocaina e hashish.

Denunciati, con la stessa accusa, un altro uomo e una donna.

Nel rione della Mazzarrona, gli investigatori hanno inoltre notato un continuo antirivieni di persone che frequentavano un appartamento al piano terra di un condominio, protetto da videosorveglianza ad ogni lato.

I Poliziotti, entrando all’interno dell’appartamento, chiuso da un doppio portone in metallo, hanno sorpreso Mensa,  in possesso di una mazza da baseball, probabilmente utilizzata per “dissuadere” eventuali visitatori poco graditi e, sul tavolo, trovavano evidenti tracce di una chiara attività di spaccio (bustine aperte e materiale per confezionamento di cui l’uomo non dava spiegazioni). Inoltre, gli operatori hanno constatato la presenza di un monitor collegato all’articolato sistema di videosorveglianza già notato all’esterno.

Gli agenti, pertanto, hanno avviato un’attenta perquisizione e, grazie al fiuto del cane Elvis, e della loro caparbietà investigativa, rinvenivano nello scarico del water e nel condotto fognario un pacchetto, recuperato grazie ad un sistema di pompaggio dell’acqua ad alta pressione, con all’interno numerose di bustine contenenti stupefacenti (17 grammi di cocaina e 6 grammi di hashish).

I poliziotti, nella considerazione di quanto rinvenuto, ovvero del quantitativo di droga che se venduta avrebbe fruttato 1600 euro per la cocaina e 100 euro per l’hascisc, e di tutti gli elementi che facevano presumere di trovarsi dinanzi ad un’articolata e fiorente attività di spaccio, hanno arrestato Mensa, adesso posto ai domiciliari. .

Nel corso dell’operazione, denunciati per i medesimi reati, in concorso con l’arrestato, anche un uomo ed una donna, conduttori dell’abitazione dove è stato rinvenuto lo stupefacente.

Rimosso l’intero impianto di videosorveglianza di cui era dotata l’abitazione, sequestrando le numerose telecamere ed il televisore/monitor che componevano il sistema  che proteggeva l’attività di spaccio e violava la privacy dei vicini di casa dell’arrestato.

Infine, gli agenti della Squadra Mobile, nel prosieguo dei servizi svolti sempre nel quartiere della Mazzarona, hanno effettuato una perquisizione all’interno di un’abitazione che consentiva di rinvenire e sequestrare una pistola nella disponibilità del giovane Marco Cancelliere, siracusano di 22 anni.

La pistola era un’arma giocattolo modificata artigianalmente, dotata di tutti i congegni di sparo e, pertanto, da considerarsi un’arma clandestina e potenzialmente molto lesiva. A riprova della pericolosità dell’oggetto, si sottolinea che l’arma era dotata di un caricatore rifornito da una cartuccia.

Inoltre, hanno poi rinvenuto altre due cartucce, anch’esse realizzate artigianalmente, proprio per la medesima pistola sequestrata. Gli investigatori, al termine delle incombenze di rito, hanno arrestato il giovane, ponendolo ai domiciliari.