Siracusa. Non risponde alle chiamate della figlia, anziana trovata priva di vita in casa

Una donna è stata trovata senza vita in casa, a Siracusa. Quando i Vigili del Fuoco sono entrati nel suo appartamento al terzo piano di un edificio tra via Pausania e via monsignor Baranzini, non hanno potuto far altro che riscontrare l’avvenuto decesso della 90enne che viveva da sola.
A dare l’allarme, era stata poco prima la figlia preoccupata perchè l’anziana madre non rispondeva alle telefonate o alla porta. Per accedere in casa, i Vigili del Fuoco hanno utilizzato l’autoscala. Una volta sul balcone del terzo piano, sono entrati da una porta finestra. Sul posto anche il 118 con una ambulanza medicalizzata.
Secondo le prime analisi, il decesso sarebbe avvenuto nella notte e per cause naturali.




Campagna di vaccinazione nel siracusano, analisi con il presidente dell'Ordine dei Medici

Dopo i ritardi di fase uno, la provincia di Siracusa tenta il “rimbalzo” nella campagna di vaccinazione contro il covid. Dopo il pressing dell’Asp, sono arrivate le dosi richieste per poter completare la vaccinazione, tra gli altri, di medici di base e specialisti. E adesso sta per scattare anche il momento degli over 80, con circa 8.000 prenotazioni in provincia di Siracusa. Disponibile anche la possibilità di ricevere la dose a domicilio, in particolari casi.
Forze dell’ordine e personale della scuola in rampa di lancio mentre nella seconda parte della primavera dovrebbe partire la vaccinazione di massa. Sarà centrale il ruolo del medico di famiglia.
Un’analisi con il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu.




Scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa, dopo il Tar: "ora la palla passa a Musumeci"

Dopo il Tar, finita la partita per il Consiglio Comunale di Siracusa? Ancora no. A prescindere dal possibile ricorso al Cga da parte degli 11 consiglieri che si sono visti bocciare la richiesta di annullamento dello scioglimento dell’assise cittadina, il vero ago della bilancia sarà la trattazione del ricorso al Presidente della Regione.
A presentarlo sono stati i consiglieri Reale, Barbagallo, Boscarino, Castagnino, Costantino Muccio, Di Mauro, Trimarchi, Zappalà e Ferdinando Messina. Una data per la sua trattazione non c’è. “Ma è già tardi”, lascia intendere Ezechia Paolo Reale, ricordando come il Consiglio sia stato sciolto nella parte finale del 2019, con una lunga scia di ricorsi e polemiche.
“Può non piacere il fatto che la città di Siracusa sia rimasta senza Consiglio Comunale ma di sicuro la colpa non va data ai consiglieri comunali di Siracusa, anzi i consiglieri comunali in carica hanno subito un torto così come lo hanno subito i Siracusani e cosi come lo hanno subito tutti i comuni Siciliani”, dice Ferdinando Messina.
Nei giorni scorsi, intanto, il Parlamento Siciliano ha approvato diverse disposizioni che intervengono sulla normativa in materia di Enti Locali, chiarendo alcuni aspetti applicativi o colmando vuoti normativi della disciplina vigente. E fra questi anche “il vuoto normativo mal interpretato dalla Regione in materia di scioglimento dei Consigli comunali in Sicilia. Infatti, grazie a Siracusa questo atto prevaricatorio antidemocratico non potrà più accadere in Sicilia dove venivano equiparati bilancio e rendiconto”, aggiunge Messina.
E nella stessa sentenza del Tar Catania che ha rigettato il ricorso, ci sarebbe un passaggio che rafforzerebbe la tesi contro lo scioglimento. “E’ indubbio che la sanzione dello scioglimento del Consiglio Comunale in ambito regionale siciliano non è applicabile in assenza di una specifica disposizione legislativa in tal senso”, appuntano i giudici della Prima Sezione del Tar etneo. Ed ancora, “l’approvazione del conto consuntivo da parte del commissario non poteva condurre allo scioglimento del consiglio comunale”.
“Ora – conclude Messina – va ripristinata la democrazia in città e ciò potrà avvenire a breve, quando sarà discusso il ricorso al Presidente della Regione. A quel punto si potrà scrivere la parola fine”.
Di seguito, l’intervento sul tema di Ezechia Paolo Reale (Progetto Siracusa), in diretta su FMITALIA.




"Ristoranti aperti a cena anche in zona gialla", la richiesta parte dalla provincia di Siracusa

Siracusa guida della protesta regionale dei ristoratori. Avevano iniziato gli imprenditori del settore di Palazzolo, che hanno poi ricevuto la visita del presidente della Regione. Adesso delegazioni hanno incontrato i sindaci dei 21 comuni della provincia. Anche nel capoluogo, guidati da Cna, i ristoratori hanno consegnato un documento al primo cittadino. Contiene proposte concrete per il settore siciliano, da caldeggiare con il governo regionale. Tra le idee, l’apertura a cena anche in zona gialla.




Alla Giudecca nasce lo sportello "Comune dei Popoli", facilities per operatori e stranieri

Da oggi attivo a Siracusa uno sportello di orientamento ai servizi per supportare il settore pubblico e facilitare l’accesso ai servizi amministrativi e sociali, pensato per offrire supporto a operatori, cittadini stranieri, e non solo. Il progetto si chiama Comune dei Popoli ed è co-finanziato dell’Unione Europea, tramite il Ministero dell’Interno, con il Fami, Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020.
Ad “aprire” la sede, l’assessore all’Inclusione sociale e al diritto alla casa Rita Gentile insieme al mediatore culturale Ly Amadou che fa parte del team dell’ufficio di Comune dei Popoli. Lo sportello ha sede in via Mario Minniti 4, alla Giudecca, presso Casa Minniti.
Alla nascita dello sportello si è arrivati alla fine di un lavoro preparatorio di studio della realtà siracusana durato diversi mesi, che ha visto impegnati il Comune, capofila del progetto, e una serie di enti da anni impegnati sul territorio e nel sociale. Lo sportello, oltre a facilitare la fruizione dei servizi pubblici, punta anche a realizzare un centro di formazione, documentazione e promozione dell’intercultura.




Siracusa. San Valentino, ristoranti chiusi. Musumeci: "Benefici per le categorie più colpite dalla pandemia"

La Sicilia pronta a tornare in fascia gialla. Nulla di fatto per quanto concerne la richiesta del presidente della Regione, Nello Musumeci al ministro della Salute, Speranza a proposito della possibilità di concedere, domani a pranzo, giorno di San Valentino, l’apertura dei ristoranti dell’isola e degli esercizi di somministrazione di cibo. Una deroga che non è stata concessa, visto che domani la regione sarà ancora zona arancione. In un video, Musumeci fa il punto della situazione, invita al rispetto delle regole per “andare verso la normalità” e annuncia l’intenzione di chiedere al nuovo presidente del Consiglio, Draghi, l’erogazione di benefici finanziari a tutte le categorie economiche e soprattutto a quelle maggiormente colpite dalla pandemia.




Siracusa. Sigilli all'ex carcere borbonico, la Procura: "omissione dei lavori per la sicurezza"

Questa mattina i Carabinieri della Sezione per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa, congiuntamente ai militari della Stazione di Ortigia e del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno eseguito il sequestro preventivo dell’edificio monumentale sede dell’”ex Carcere Borbonico”, lungo l’antica Mastrarua di Ortigia, ora via Vittorio Veneto. L’edificio è popolarmente noto come “a casa cu n’occhiu”.
Il provvedimento è stato disposto dal gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura. “L’immobile, di proprietà del Libero Consorzio comunale di Siracusa, rappresenta una delle più importanti testimonianze, presenti in tutte le città storicamente appartenute al Regno delle Due Sicilie, dell’imponente riforma carceraria attuata dai Borboni”, spiegano gli investigatori.
L’attività d’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, ha consentito di verificare e documentare lo stato di abbandono dell’immobile e il grave deterioramento determinato dalla persistente omissione dei lavori necessari alla sua messa in sicurezza e dell’adozione di qualsivoglia provvedimento volto a evitarne il degrado. I sopralluoghi effettuati hanno permesso di rilevare danni consistenti agli elementi strutturali, che rendono attuale il pericolo di crollo, costituendo un rischio anche per la pubblica incolumità.
La fabbrica, espressione architettonica derivata dall’attuazione del decreto sulle carceri emesso da Ferdinando I di Borbone nel 1817, assolutamente all’avanguardia per i tempi, è stata concepita come struttura penitenziaria a cui applicare tutti i dettami del paradigma carcerario ideato dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham, cioè il modello Panottico. Esso permetteva, attraverso particolari accorgimenti architettonici e tecnologici, l’osservazione di tutti i prigionieri da qualunque punto del cortile, di forma ottagonale. Il carcere ha svolto la sua funzione per 135 anni, dall’ingresso del primo detenuto avvenuto nel 1856, sino al 1991 quando, dopo il terremoto del 13 dicembre 1990, fu sgomberato perché dichiarato inagibile.
L’operazione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale si inserisce nel quadro di una costante azione di monitoraggio e salvaguardia degli immobili storici minacciati dal degrado e dall’incuria, condotta in sinergia con la componente territoriale dell’Arma dei Carabinieri, primariamente costituita dalla capillare dislocazione delle Stazioni Carabinieri, e con la Soprintendenza di Siracusa.




Le condizioni dell'ex carcere Borbonico, nel 2014 un nostro video realizzato all'interno

Era l’ottobre del 2014 quando la troupe di SiracusaOggi.it è entrata all’interno dell’ex carcere borbonico sequestrato oggi su richiesta della Procura. E’ stata l’ultima volta all’interno di quella storica struttura per una telecamera. Durante l’ampio giro, viene mostrato lo stato in cui versavano allora le varie ale dell’antica costruzione che da qualche anno rientra tra i beni immobili messi in vendita dal Libero Consorzio Comunale, senza che però siano mai arrivate offerte di acquisto.




Ufficiale, la disastrata Marina sarà riqualificata: attenzioni dopo il video di SiracusaOggi.it

Anche la Regione conferma, la Marina di Siracusa sarà riqualificata con un intervento che vede in campo anche il Comune di Siracusa. Come anticipato nei gironi scorsi da SiracusaOggi.it, giunge finalmente ad una svolta la vicenda. Lo stato del tratto intermedio della famosa passeggiata vista mare, nel centro storico, è davvero penoso. Ci sono voluti decine di foto e filmati per riuscire a concentrare l’attenzione degli enti competenti su quel pezzo pregiato di Siracusa. La conferma arriva dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Flacone, oggi a Siracusa.

“Grazie alla disponibilità del governo della Regione, sarà finalmente riqualificata la passeggiata storica della Marina, che per una parte è di competenza del demanio e versa da tempo in condizioni precarie”, confermano il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore Fabio Granata.
La nuova pavimentazione sarà realizzata in pietra di Siracusa e si conta di completare i lavori entro pochi mesi. Ma il sopralluogo è servito anche a fare il punto su un intervento più esteso, da compiere con un finanziamento della Regione su progetto dell’amministrazione comunale, che riguarderà la villetta, la spiaggetta, il muraglione e l’area della Fontana Aretusa comprese le ringhiere.
Francesco Italia e Fabio Granata ringraziano, “per l’attenzione dimostrata verso la nostra città, sia l’assessore Marco Falcone che il professore Giuseppe Pollicino. Si aggiunge così – hanno concluso – un altro tassello alla rigenerazione completa di uno degli angoli più amati di Ortigia”.




Siracusa. Viadotto di Targia, continua il rimpallo tra Regione e Comune sul ponte pericolante

Abbattere o ricostruire? Non si sblocca la vicenda del viadotto del Targia, a Siracusa. Continua infatti il rimpallo tra Regione e Comune. Esattamente come nei mesi scorsi, l’assessore regionale Marco Falcone ripete di attendere una comunicazione circa la volontà del Comune di Siracusa. “In questa vicenda il governo regionale è servente. Incontrerò il sindaco per chiedergli quale sia la volontà della città”, dice l’esponente del governo Musumeci che conferma l’esistenza di uno studio tecnico di fattibilità economica del Genio Civile sul viadotto di Targia.