Siracusa. Vax Days: partenza lenta all'Urban Center di via Malta

Non si è presentata una folla come nella precedente occasione ma, sebbene alla spicciolata, in mattinata erano decine i cittadini che hanno approfittato dei Vax Days per sottoporsi alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, destinato alla fascia over 60 in idonee condizioni di salute. Per l’organizzazione è stato predisposto un corridoio apposito, diverso da quello utilizzato per chi si è sottoposto all’inoculazione attraverso il regolare sistema delle prenotazioni. Niente tempi morti, per nessuno dei due gruppi. Con le telecamere di SiracusaOggi.it siamo entrati all’interno dell’hub per seguire da vicino le operazioni e abbiamo sentito la testimonianza di chi ha deciso di ricevere la prima dose.




Armi clandestine, droga e denaro: sequestro a Santa Panagia, arrestato Davide Pincio

Delle mirate perquisizioni dei Carabinieri nella zona di Santa Panagia hanno portato all’arresto del 48enne Davide Pincio. Contestata la flagranza dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi clandestine. Pincio è stato trasferito in carcere a Ragusa. I magistrati della Procura distrettuale antimafia lo indicano come un esponente del clan Santa Panagia.

In una cantina di cui aveva le chiavi, pur non essendone il proprietario, con l’aiuto dei cani antidroga Ivan ed Athos, i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 450 grammi di cocaina, 1 kg di hashish e 270 grammi di marijuana. Sequestrate anche 2 pistole con matricola abrasa, oltre 70 proiettili, 5 bilancini di precisione, materiale vario utilizzato per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente e la somma di 3.500 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attivitàillecita.
Nella stessa operazione, denunciato un 27enne trovato in possesso di circa 60 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale vario per 1l taglio ed il confezionamento dello stupefacente.




In moto al parco Robinson di Bosco Minniti, pericolosa (e vietata) scorciatoia

Poche cose ormai sorprendono al parco Robinson di Bosco Minniti. Alcune recenti iniziative stanno contribuendo a renderlo più a misura di cittadino, come la mostra mercato inaugurata ieri ed il taglio della vegetazione che chiudeva l’area alla vista. Non è un mistero che ogni giorno siano tante le persone che si riversano nel grande parco, per attività sportiva individuale o di gruppo all’aria aperta. O anche per “piccoli” e non troppo distanziati momenti di convivialità.
E mentre aumenta l’afflusso di mamme e bambini, non manca chi decide puntualmente di attraversare i viali del parco in moto. Una comoda scorciatoia, però pericolosa. Va da sè che l’ingresso in moto sarebbe peraltro vietato. Ma è un retaggio di una zona sin a qui lasciata alla mercè.




E se i bronzi di Riace fossero in realtà…siracusani?

E se i bronzi di Riace fossero in realtà “siracusani”? La tesi, suggestiva, è contenuta in un libro di Anselmo Madeddu e si è guadagnata l’attenzione di diverse pubblicazioni scientofiche e studiosi.
Ma come è possibile sostenere che quelle statue siano siracusane? Lo spiega nella nostra intervista l’appassionato di storia ed archeologica, Anselmo Madeddu. Il presidente dell’ordine dei Medici ha recentemente contribuito anche alla riscoperta di una chiesetta normanna al Plemmirio.




Siracusa. La protesta, apre ristorante a clienti palloncini: "siamo allo stremo"

Niente eccessi in piazza ma anche a Siracusa cresce la tensione tra i ristoratori. Il lungo stop dovuto alla pandemia ha messo a rischio la stessa sopravvivenza di diverse attività di ristorazione. Negli ultimi giorno, sui social siracusani sono diventato virali alcuni video realizzati da ristoratori. Messaggio di stanchezza, indirizzato al governo e dove l’ironia utilizzata nasconde a malapena la strisciante tensione.
Il ristoratore Fabrizio Messana ha “aperto” il suo locale nei pressi di piazzale Marconi per una cena particolare. Ai tavoli solo sagome di clienti, con i volti disegnati su palloncini bianchi. Messana scherza, presenta i suoi clienti e le loro storie. Ma il tono scanzonato lascia presto il posto alla cruda realtà.

Guarda qui il video

“Da 8 mesi siamo chiusi, questo vuol dire niente incassi, per cui non siamo in grado di onorare i nostri impegni”, racconta nel suo video. “Siamo stati lasciati soli in questo momento difficile per il Paese. Comprendiamo l’emergenza sanitaria ma non capiamo perché solo noi dobbiamo pagarne le conseguenze”, prosegue Messana.
“Possiamo rinunciare a tante cose ma non alla dignità e al diritto al lavoro che, in questo momento, ci viene negato. Ci viene chiesto di fare trattative per riprenderci il nostro diritto. Ci auguriamo che questa emergenza sanitaria finisca presto, perché non siamo più in grado di proseguire in queste condizioni. Siamo allo stremo e non saremo nelle condizioni di far ripartire questo Paese”.




VIDEO. Zona industriale, tra crisi e rilancio: per la transizione energetica serve il Recovery

E’ un momento complesso per la zona industriale siracusana. Il grande polo della raffinazione a metà tra crisi e rilancio. Il settore soffre, anche per i contraccolpi del covid ed il calo dei consumi. Si parla allora di necessaria transizione energetica e decarbonizzazione, con la creazione di nuove linee di produzione. I progetti ci sono, ma serve anche il supporto di corposi finanziamenti. Quelli che il Recovery potrebbe mettere sul piatto per uno degli asset produttivi del Paese da sempre strategico. Ma ad oggi i progetti siracusani sono fuori dal Pnrr. E rimanendo fuori, si rischia il declino. Il cerino in mano lo ha la politica. Di questi temi ha parlato su FMITALIA Claudio Geraci (Isab Lukoil).




Siracusa. Droga per migliaia di euro: nuovo sequestro alla Mazzarrona, arrestato 25enne

Siracusa. Buche stradali, ecco come vengono effettuate ora le riparazioni. IL VIDEO

Gli interventi di manutenzione stradale sono ripartiti a fine marzo, dopo l’affidamento del servizio alla ditta che li esegue. La riparazione delle buche avviene con modalità diverse rispetto al passato, con criteri che dovrebbero consentire una tenuta migliore e risultati più duraturi. Con le telecamere di SiracusaOggi.it siamo andati a seguire uno degli interventi effettuati  questa mattina, nello specifico in via Piave. L’assessore Maura Fontana entra nei dettagli.




Brucia la riserva di Vendicari, incendio nella zona dei pantani: "accertare responsabilità"

La stagione degli incendi si presenta subito aggressiva. Ieri pomeriggio le fiamme hanno “divorato” parte della riserva naturale di Vendicari, tra Marzamemi e Noto.
“Le fiamme hanno velocemente attaccato entrambi i pantani con enorme danno ecologico, perchè l’area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini che rendono Vendicari oasi faunistica nazionale”, spiegano i volontari del Movimento Antincendio Ibleo.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e squadre di Protezione Civile che hanno combattuto le fiamme al meglio delle loro possibilità. “Non ci sono punti d’acqua all’interno dell’area protetta e così non è stato facile per i soccorritori intervenire nelle zone più difficili da raggiungere con i mezzi”, spiegano ancora dal Mai. Il canadair non si è potuto levare in volo a causa dell’oscurità ormai prossima.
“E’ necessario che le autorità locali e regionali mettano massimo impegno nell’intervenire urgentemente per contrastare un fenomeno, quello degli incendi, che sta distruggendo il patrimonio naturale come dimostra l’incendio del 1° aprile a Cava Tortorone che ha messo a rischio case e persone”, il disperato appello del Movimento Antincendio Ibleo. “Serve tempestività nell’informare i cittadini e nel dotare Forestale e Protezione Civile dei mezzi opportuni”, ripetono più voci. Intanto si attendono novità dalle indagini avviate per accertare eventuali responsabilità nell’incendio che ha colpito la riserva naturale.
Marco Mastriani, componente del Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana afferma: “quanto accaduto ieri all’oasi faunistica di Vendicari è molto grave, soprattutto se pensiamo che l’incendio è avvenuto in piena zona A dell’area protetta, in prossimità dei pantani dove annualmente svernano e nidificano centinaia di specie diverse di avifauna e il conseguente incendio ha distrutto un intero ecosistema. E’ veramente molto preoccupante e bisogna intervenire subito per contrastare in modo determinante quanto sta avvenendo. Siamo in primavera è già da diverse settimane si assiste a numerosi incendi che stanno colpendo gli iblei, con la Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile il 25 marzo 2021, Cava Paradiso il 29 marzo 2021, Cava Tortorone il 01 aprile 2021, Oasi faunistica di vendicari 08 aprile 2021 e già anche a gennaio 2021 proprio a Cava Grande del Cassibile si era registrato un incendio. Chiediamo alla luce dell’evidenza dei fatti, visto quello che sta avvenendo, che si mettano in campo tutte le energie possibili per contrastare questi disastri e anticipare la campagna antincendio boschivo e di avviare tutte le misure possibili per potenziare le azioni di prevenzione e controllo del territorio con priorità alle riserve naturali e aree naturali, anche con l’ausilio della collaborazione delle organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali legalmente riconosciute che potrebbero dare un concreto supporto agli organi competenti e al Corpo Forestale Regionale per il monitoraggio e l’avvistamento di eventuali incendi e costituire di fatto una rete capillare territoriale di intervento per contrastare questi fenomeni. Chiediamo anche l’intervento delle autorità competenti e delle forze dell’ordine affinchè si possa indagare su quanto sta avvenendo e poter fermare eventuali azioni criminali e porre fine alla distruzione del nostro patrimonio naturale e ambientale”.
Il sindaco di Noto non nasconde la sua rabbia. “Ho seguito passo dopo passo le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri pomeriggio nell’Oasi Naturale di Vendicari e siamo tutt’ora in contatto con il Corpo Forestale e l’Azienda Forestale Demaniale per la ricognizione dei danni. Oltre al canneto, l’Oasi risulta comunque fortunatamente indenne, fermo restando l’approfondimento dei danni provocati alle specie animali. Da un pò di tempo a questa parte, però, si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze. Ultimo quello di Vendicari ieri, ma nei giorni scorsi abbiamo registrato quelli in zona Cavagrande e in zona Cava Tortorone. Adesso è tempo che tutte le forze in campo, politiche, dell’ordine e associazioni di volontariato, facciamo squadra. Non è una causalità l’incendio, ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro. In attesa di tutto ciò, non ci resta che leccarci le ferite ed essere grati ai Vigili del Fuoco, al Corpo Forestale ed alle squadre antincendio intervenute ieri con velocità per spegnere le fiamme e limitare i danni”.




Siracusa. Droga per migliaia di euro, fuga tra i tetti e cancelli rimossi: blitz in via Italia 103

E’ un vero e proprio” braccio di ferro” quello tra le forze dell’ordine e gli spacciatori siracusani. Ieri pomeriggio, a poche ore da un intervento analogo nelle ore precedenti, gli uomini della Squadra Mobile e delle Volanti, in collaborazione con la Scientifica, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno sequestrato cancelli e portoni in metallo apposti abusivamente davanti ad un accesso condominiale dei complessi popolari di via Italia 103. Erano già stati rimossi giovedì scorso, ma erano stati nuovamente ed immediatamente ripristinati.
Gli uomini ai comandi del dirigente Presti hanno arrestato Salvatore Polini, 31 anni e Luigi Croce, 24 anni, entrambi siracusani e già conosciuti alle forze di polizia, sorpresi nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana, cocaina, hashish ed in possesso di denaro, presunto provento dell’attività illecita.
In particolare, i poliziotti, dopo aver divelto nuovamente le difese erette dagli spacciatori,hanno notato due uomini che, vistisi scoperti mentre spacciavano, avrebbero tentato di fuggire salendo le scale dello stabile e raggiungendo il terrazzo dove sono stati bloccati. Uno di loro, non avendo più vie di fuga, prima di essere bloccato dagli agenti, avrebbe lanciato un marsupio verso la terrazza di un altro palazzo. Il borsello è stato recuperato dagli agenti subito dopo.
Sequestrate nel complesso  215 dosi di cocaina per oltre 72 grammi, 87 dosi di hashish (per grammi 54) e 76 dosi di marijuana (per 37 grammi) oltre a circa 4900 euro in contanti e vario materiale utile per il confezionamento dello stupefacente.
Bloccato anche un acquirente, a cui è stata contestata la violazione amministrativa prevista per uso personale di droga.
La droga sequestrata avrebbe fruttato circa 7500 euro per la cocaina, 880 euro per l’hashish e 380 per la marijuana. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari.