La stagione degli incendi si presenta subito aggressiva. Ieri pomeriggio le fiamme hanno “divorato” parte della riserva naturale di Vendicari, tra Marzamemi e Noto.
“Le fiamme hanno velocemente attaccato entrambi i pantani con enorme danno ecologico, perchè l’area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini che rendono Vendicari oasi faunistica nazionale”, spiegano i volontari del Movimento Antincendio Ibleo.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e squadre di Protezione Civile che hanno combattuto le fiamme al meglio delle loro possibilità. “Non ci sono punti d’acqua all’interno dell’area protetta e così non è stato facile per i soccorritori intervenire nelle zone più difficili da raggiungere con i mezzi”, spiegano ancora dal Mai. Il canadair non si è potuto levare in volo a causa dell’oscurità ormai prossima.
“E’ necessario che le autorità locali e regionali mettano massimo impegno nell’intervenire urgentemente per contrastare un fenomeno, quello degli incendi, che sta distruggendo il patrimonio naturale come dimostra l’incendio del 1° aprile a Cava Tortorone che ha messo a rischio case e persone”, il disperato appello del Movimento Antincendio Ibleo. “Serve tempestività nell’informare i cittadini e nel dotare Forestale e Protezione Civile dei mezzi opportuni”, ripetono più voci. Intanto si attendono novità dalle indagini avviate per accertare eventuali responsabilità nell’incendio che ha colpito la riserva naturale.
Marco Mastriani, componente del Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana afferma: “quanto accaduto ieri all’oasi faunistica di Vendicari è molto grave, soprattutto se pensiamo che l’incendio è avvenuto in piena zona A dell’area protetta, in prossimità dei pantani dove annualmente svernano e nidificano centinaia di specie diverse di avifauna e il conseguente incendio ha distrutto un intero ecosistema. E’ veramente molto preoccupante e bisogna intervenire subito per contrastare in modo determinante quanto sta avvenendo. Siamo in primavera è già da diverse settimane si assiste a numerosi incendi che stanno colpendo gli iblei, con la Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile il 25 marzo 2021, Cava Paradiso il 29 marzo 2021, Cava Tortorone il 01 aprile 2021, Oasi faunistica di vendicari 08 aprile 2021 e già anche a gennaio 2021 proprio a Cava Grande del Cassibile si era registrato un incendio. Chiediamo alla luce dell’evidenza dei fatti, visto quello che sta avvenendo, che si mettano in campo tutte le energie possibili per contrastare questi disastri e anticipare la campagna antincendio boschivo e di avviare tutte le misure possibili per potenziare le azioni di prevenzione e controllo del territorio con priorità alle riserve naturali e aree naturali, anche con l’ausilio della collaborazione delle organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali legalmente riconosciute che potrebbero dare un concreto supporto agli organi competenti e al Corpo Forestale Regionale per il monitoraggio e l’avvistamento di eventuali incendi e costituire di fatto una rete capillare territoriale di intervento per contrastare questi fenomeni. Chiediamo anche l’intervento delle autorità competenti e delle forze dell’ordine affinchè si possa indagare su quanto sta avvenendo e poter fermare eventuali azioni criminali e porre fine alla distruzione del nostro patrimonio naturale e ambientale”.
Il sindaco di Noto non nasconde la sua rabbia. “Ho seguito passo dopo passo le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri pomeriggio nell’Oasi Naturale di Vendicari e siamo tutt’ora in contatto con il Corpo Forestale e l’Azienda Forestale Demaniale per la ricognizione dei danni. Oltre al canneto, l’Oasi risulta comunque fortunatamente indenne, fermo restando l’approfondimento dei danni provocati alle specie animali. Da un pò di tempo a questa parte, però, si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze. Ultimo quello di Vendicari ieri, ma nei giorni scorsi abbiamo registrato quelli in zona Cavagrande e in zona Cava Tortorone. Adesso è tempo che tutte le forze in campo, politiche, dell’ordine e associazioni di volontariato, facciamo squadra. Non è una causalità l’incendio, ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro. In attesa di tutto ciò, non ci resta che leccarci le ferite ed essere grati ai Vigili del Fuoco, al Corpo Forestale ed alle squadre antincendio intervenute ieri con velocità per spegnere le fiamme e limitare i danni”.