Siracusa. Fuochi d'artificio nella notte, quella strana moda che crea disagio sociale

Oltre dieci minuti di fuochi d’artificio nella notte alla Borgata. Decine le segnalazioni giunte in redazione per lamentare l’accaduto, non collegato peraltro ad alcuna ricorrenza ufficiale. Sui social sono apparsi nelle ore scorse diversi video che mostrano l’accaduto.
Si tratta solo dell’ultimo episodio in ordine di tempo di un fenomeno che inizia a creare un certo fastidio tra l’opinione pubblica ed una sorta di allarme sociale e spesso collegato – anche impropriamente – a dinamiche della malavita. Questa volta si sarebbe trattato di festeggiamenti per il compleanno di un pregiudicato.

Video da utente Facebook

Mazzarona, Pizzuta, Ortigia: non c’è angolo di città che non sia interessato nottetempo da improvvise e rumorose esplosioni. Numerose sono state, anche ieri sera, le telefonate ai centralini delle forze dell’ordine. La breve durata dei fuochi e l’incerta localizzazione del punto di esplosione vanificano spesso la possibilità di intervento delle pattuglie. Ciò non toglie che sia aumentato col passare delle settimane l’allarme sociale. E le interpretazioni sono le più svariate: si festeggia una scarcerazione, è arrivata una nuova partita di stupefacenti etc etc. Ipotesi a metà tra realtà e fantasia.
Sul sito dell’Arma dei Carabinieri si ricorda che “i prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV e V categoria (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) possono essere venduti solamente in negozi autorizzati, muniti di Licenza Prefettizia, e possono essere acquistati da persone maggiori di anni 18 e munite di porto d’armi. Per l’accensione di tali artifizi è necessaria la denuncia alle forze dell’ordine e, comunque, dietro autorizzazione o licenza”.




VIDEO. Zona rossa o zona arancione, stesso copione in piazza Adda: assembramenti

Un video che racconta della quotidianità in piazza Adda, dove tutte le sere si ritrovano decine di persone per trascorrere insieme delle ore. Zona rossa o zona arancione, poco cambia. Giovani e meno giovani, in scooter o minicar o a piedi, come negli anni 80, popolano nelle ore postmeridiane la zona che ritrova la sua centralità come luogo di aggregazione. Ma sono scene che stridono con l’emergenza sanitaria in atto e con i comportamenti che vengono richiesti, oltre che suggeriti, per limitare i contagi. Lo spauracchio della multa (e meno ancora quello di essere veicolo di contagio) non creano particolari pensieri a quanti si ritrovano quotidianamente in quella piazza.
I residenti lamentano da settimane il ripetersi di simili accadimenti. Le forze dell’ordine sono anche intervenute in più occasioni, causando una sorta di fuggi-fuggi. E c’è chi chiede allora l’intervento dell’amministrazione comunale, con l’istituzione del divieto di stazionare sulla pizza come fatto in altre città della provincia.




Siracusa. Dopo 38 di chiusura, riapre la Grotta dei Cordari: l'annuncio in un video

Dopo 38 anni di chiusura al pubblico, alla riapertura del parco archeologico di Siracusa riapre a turisti e visitatori anche la Grotta dei Cordari. Dal 1983 era sospeso ogni ingresso nella caratteristica cava, situata all’interno dell’area monumentale della Latomia del Paradiso, poco distante dall’orecchio di Dioniso. A dare l’annuncio è stata Aditus Culture, la società che si occupa di svariati servizi a supporto dell’attività del parco archeologico. Un video apparso questa mattina sui social offre le prima immagini della “ritrovata” Grotta dei Cordari, chiamata così perché lì, a partire dal XVII secolo, “gli artigiani lavoravano le fibre naturali e realizzavano, secondo vecchie tradizioni, corde di ogni tipo, favoriti dalla naturale umidità del luogo”, si legge sul sito ufficiale del Parco Archeologico di Siracusa.
Ma questa è solo una delle tante novità che sorprenderanno i visitatori della grande area archeologica siracusana, sottoposta in queste settimane di stop forzato ad una serie di interventi che ne miglioreranno la godibilità da parte dei turisti.




Sicilia in zona arancione, Musumeci: "meno restrizioni ai primi di aprile"

“Avevamo ragione quando abbiamo chiesto la zona rossa per due settimane. Ora contagi dimezzati, finalmente zona arancione”. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, affida ad un video sui social il suo commento sulla nuova classificazione dell’Isola, da lunedì arancione. “Abbiamo dimezzato i contagi”, sottolinea. Individua poi il prossimo obiettivo: ovvero sempre meno restrizioni, verso la normalità, ai primi di aprile.
Parla di vaccini e del buon ritmo che la Sicilia aveva impresso alla inoculazione delle dosi prima dei ritardi nelle forniture nazionali. Condanna i cosiddetti furbetti del vaccino e quanto alla scuola spiega che la Regione ha scelto la prudenza, per questo superiori un classe dall’8 febbraio.
Il video integrale qui:
Musumeci commenta l’ingresso della Sicilia in zona arancione




Fortino dello spaccio sorvegliato da telecamere, blitz della Polizia alla Mazzarona

Nuova operazione antidroga della Questura di Siracusa. Agenti della Squadra Mobile, insieme al Nucleo Cinofili della Questura di Catania, hanno rimosso e sequestrato le telecamere e l’intero sistema di video sorveglianza che “proteggeva” un appartamento adibito a supermarket della droga. I poliziotti sono entrati in azione in un complesso di palazzine popolari, nel quartiere Mazzarona.
Nei giorni scorsi erano intervenuti sempre in quell’area per un sospetto e continuo andirivieni di persone che si recavano presso un condominio, stranamente fornito da telecamere da ogni lato, anche nella parte opposta alla strada, come a sorvegliare gli accessi e i transiti, anche sulle vie limitrofe. E le telecamere non erano sfuggite alla vista dei poliziotti
In un appartamento, al piano terra, avevano sorpreso all’interno un uomo, con svariati precedenti di polizia in materia di stupefacenti, poi arrestato. Nell’abitazione anche una cospicua somma di denaro, un ampio monitor – collegato all’articolato sistema di videosorveglianza che permetteva di controllare completamente la zona – e della cocaina. I poliziotti abilmente erano riusciti a recuperare lo stupefacente, nonostante il tentativo dell’uomo di prevenire l’intervento degli agenti, proprio grazie alle telecamere.
Le indagini hanno portato al provvedimento di sequestro delle telecamere e dell’inter sistema di video sorveglianza, emesso dalla Procura di Siracusa.




Pippo Gianni l'arabo: in Tunisia piace il suo progetto contro il traffico di esseri umani

E adesso chiamatelo anche Pippo Gianni l’arabo. Il primo cittadino di Priolo, ex parlamentare nazionale ed ex assessore e deputato regionale, è il protagonista di una lunga intervista sul quotidiano arabo alaraby.co.uk con oltre 4 milioni di lettori. Insieme al giornalista tunisino Walid Al Tellili, rilancia una sua vecchia idea per fermare i trafficanti di essere umani e trasformare in vera risorsa l’immigrazione. “Il sindaco di Priolo Gargallo, Giuseppe Gianni, propone un approccio diverso per affrontare il tema degli immigrati clandestini. Un approccio più umano, alla luce delle esigenze dei Paesi europei, basato sulla formazione di corridoi di migrazione legale attraverso la Sicilia”, scrive
Il piano, sulla carta, è semplice. E parte da un ente nell’orbita della Regione ovvero il Coppem, il Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo, con sede a Palermo e contatti con una trentina di Paesi dell’area del Mediterraneo. “Attraverso fondi europei, si potrebbero costruire due grandi villaggi per 4/5mila persone da ospitare, formare ed avviare a lavoro in tutta l’UE. E sarebbero quelle persone che oggi alimentano il traffico di essere umani lungo il Mediterraneo”, spiega Pippo Gianni. Come funzionerebbe? “Ogni Paese arabo potrebbe inviare, in maniera assolutamente regolare, centinaia di uomini e donne che in Sicilia verrebbero formati e preparati a svolgere lavori specializzati, secondo la richiesta delle nazioni europee dove poi troverebbero occupazione. Faremmo lavorare così anche 15mila formatori siciliani ma soprattutto non ci ritroveremmo più così con i migranti che bighellonano in giro a 30 euro al giorno”.
I due villaggi dovrebbero sorgere uno nella parte orientale della Sicilia (villaggio ex Nato di Comiso) e l’altro nel trapanese. “Tutti gli interventi sarebbero finanziati dall’Unione Europea. E così magari iniziamo ad usare meglio quella valanga di milioni di euro spese per il fenomeno dell’immigrazione e mai risolutivi o realmente utili. Avevo anche contattato Ikea sei anni fa per questo progetto, ed erano disponibili ad allestire i due villaggi”, aggiunge ancora Gianni.




Covid, Luca Cannata: "150 morti da ottobre a gennaio in provincia di Siracusa"

“Tra ottobre scorso e gennaio, si sono registrati 150 decessi in provincia di Siracusa”: il sindaco di Avola, Luca Cannata, piazza il dato (“secondo dati dell’Asp”) nel corso di un suo video sui canali social istituzionali del Comune di Avola.
“Ci sono stati dei morti nella nostra città, ma non sappiamo con esattezza quanti. Sulla scorta di un calcolo statistico potrebbero essere tra i 10 ed i 15. In ogni caso, ho chiesto all’Asp di avere un numero esatto. Alle famiglie va il nostro cordoglio. Dobbiamo rispettare le regole per il contenimento dell’emergenza sanitaria: distanziamento e mascherine. Dobbiamo tutelarci e salvaguardare da un lato la nostra salute e dall’altro quella delle attività economiche del nostro territorio”, ha detto ancora Cannata.
Quanto alla situazione attuale ad Avola, gli ultimi aggiornamenti parlano di contagi in discesa: sono ora 344 i positivi, cinque in meno rispetto alle 24 ore precedenti. Erano 506 lo scorso 18 gennaio. “Scendono i contagi perchè stanno passando i famosi 15 giorni dal picco legato alle feste natalizie. Statisticamente, il 3% dei positivi finisce anche ricoverato. E’ virus letale e di covid si muore. Per questo ci sono richiesti comportamenti per bloccare il contagio. Facciamo squadra, siate collaborativi e niente sciacallaggio. Così supereremo questa difficile fase”.




Siracusa. Tornano di moda gli orti sociali, tutti assegnati i lotti. "Eviteremo l'incuria"

Con gli 8 orti sociali assegnati questa mattina, tornano ad essere tutte occupate le 140 “caselle” a disposizione del Comune di Siracusa. Nel terreno di viale Scala Greca sono stati ricavati piccoli lotti di terreno, affidati ai cittadini che ne hanno fatto richiesta nei modi previsti, su cui possono coltivare per il proprio diletto o consumo verdure, ortaggi ed essenze.
Dopo una fase di oblio, l’aggiudicazione odierna certifica il pieno ritorno in attività degli orti urbani. Per evitare di tornare ad un passato recente di incuria ed abbandoni, il Comune promette controlli ciclici per verificare lo stato dei singoli orti. Gli assegnatari di quelli in evidente abbandono potrebbero persino vedersi recapitare una secca revoca.
Rimane una nota dolente: la parte di terreno di proprietà della ex Provincia Regionale è in evidente abbandono. “Abbiamo chiesto all’ente di procedere alla pulizia o magari di affidare a noi la gestione anche di quel lotto intercluso, in modo da poter ampliare peraltro il numero di orti urbani disponibili”, spiega l’assessore Cosimo Burti. “Purtroppo le nostre richieste non hanno ricevuto risposta”.




VIDEO. Giornata della Memoria, cerimonie a Siracusa: "contro la discriminazione, sempre"

Celebrata anche a Siracusa la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah. Nell’aula magna dell’istituto Fermi l’appuntamento organizzato dalla Prefettura, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, della Consulta degli studenti e della sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa.
Nel corso della cerimonia, sono stati presentati i lavori degli studenti del “Fermi” sul tema dell’Olocausto ed è stata consegnata da Patrick Catania e Vlad Ionut Privighitorita una medaglia d’onore ad Angelo Santoro, figlio di Concetto, militare siracusano deportato in Germania durante la guerra per essersi opposto al nazismo. Il prefetto Giusy Scaduto ed il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, hanno partecipato al momento celebrativo.

Altro appuntamento dedicato alla Memoria nella sede del Cirs di Siracusa. E’ stato dedicato un piccolo blocco rettangolare di pietra tunisina a Salvatore Cortese, nato a Siracusa il 28 gennaio del 1907 e deceduto a Hersbruck il 14 gennaio del 1945.




Siracusa. La "liberazione" della Mazzarona inizia da via Barresi: rimossi i cassonetti

Sono iniziate questa mattina le operazioni di rimozione dei cassonetti stradali per i rifiuti ancora presenti lungo via Barresi. Lo stradone della Mazzarona era stato preso d’assalto dai “ribelli” della differenziata ovvero quanti, in tutti questi mesi, non hanno voluto convertirsi al frazionamento dei rifiuti. I cassonetti erano una comoda tentazione per chi, da ogni parte della città, voleva disfarsi della propria spazzatura.
La situazione era però sfuggita di mano, divenendo ingestibile per i residenti che oggi festeggiano una sorta di liberazione. Ma basterà la rimozione dei cassonetti per liberare la zona dalle discariche ai bordi della strada? L’esperienza maturata in altri quartieri, insegna che ci vorranno delle settimane prima che sparisca del tutto il malvezzo. Anche senza cassonetti, c’è chi continuerà a poggiare sull’asfalto il proprio sacchetto. Sfidando le telecamere piazzate dall’amministrazione comunale, a caccia di zozzoni con le nuove fototrappola e-killer.