Siracusa. Bomba carta inesplosa a due passi dalla Marina: banchina 7 off-limits

Un ordigno rudimentale è stato trovato nei pressi di un peschereccio ormeggiato poco distante dalla Marina di Siracusa. Sul posto la Polizia ed i Vigili del Fuoco. Secondo quanto si apprende, a trovare l’ordigno sarebbe stato un componente dell’equipaggio.
In banchina 7 sono subito arrivati i mezzi della Polizia e, in supporto, dei Vigili del Fuoco. L’ordigno era pericolosamente vicino ad un distributore di carburante per i pescherecci. Sembrerebbe che solo per una fortuita casualità la bomba carta non sia esplosa. Il rinvenimento risale a ieri sera.

Una prima ricostruzione indica che l’ordigno sarebbe stato rinvenuto all’interno di un peschereccio (Albachiara Seconda) e spostato – pare da un marittimo – all’interno di una vicina fioriera, poco distante dal deposito di carburanti per le imbarcazioni. Gli artificieri hanno poi proceduto in sicurezza a far brillare l’ordigno, dopo che le imbarcazioni sono state invitate ad allontanarsi dalla banchina, mentre la Polizia Municipale ha deviato il traffico.
Le indagini sono ora “puntate” alla lettura esatta dell’episodio ed al “destinatario” dell’inquietante messaggio criminale.




Soldi e cocaina per 80.000 euro nascosti in giardino: arrestato dalla Polizia un 31enne

Nuova operazione antidroga della Mobile di Siracusa. Arrestato il 31enne Manuel Pisano, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti. Nella sua disponibilità aveva 885 grammi di cocaina, una pistola a tamburo priva di matricola e oltre 5.000 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio. L’uomo è stato condotto in carcere a Cavadonna.
Gli agenti lo hanno fermato mentre si spostava per le vie cittadine a bordo di un’auto di grossa cilindrata. Con sè aveva 2.000 euro, una somma di denaro insolita per un disoccupato. I poliziotti hanno allora deciso di sottoporlo a perquisizione domiciliare, con l’intervento anche del cane antidroga Suan. Controlli anche in giardino, dove c’era un tavolo in calcestruzzo. Il cane ha fiutato qualcosa proprio lì. Sollevandolo, i poliziotti hanno trovato in una cavità il “tesoro” di Pisano. In diversi involucri, era custodita la cocaina, la pistola ed i soldi.
Secondo la Polizia, da quel quantitativo di droga si sarebbero potute ricavare oltre 4.000 dosi che avrebbero fruttato oltre 80.000 euro.
Nelle prossime ore, Pisano comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arresto.




Badanti scomparsi a Siracusa, sette anni per la svolta. Dopo il fermo, parlano i magistrati

Ci sono voluti sette lunghissimi anni, e due richieste di archiviazione, per arrivare alla svolta nelle indagini sulla scomparsa di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti di cui non si avevano più notizie dal maggio del 2014. I due ragazzi campani avevano preso servizio a Siracusa, poi improvvisamente il blackout. “Le indagini sono state avviate tardivamente, in quanto solo il 16 gennaio 2015 era stata formalmente denunciata, presso il commissariato di Polizia di Aversa, la scomparsa dei due giovani da parte dei familiari”, spiegano il Procuratore generale di Catania, Roberto Saieva, e la pm Rosa Miriam Cantone. Nelle ore scorse è stato posto in stato di fermo Giampiero Riccioli, 50 anni, figlio dell’anziano che i due ragazzi assistevano. E’ accusato di duplice omicidio e soppressione di cadavere.
Sulla sua persona si erano concentrati da subito i sospetti. Nella sua villetta di contrada Tivoli dove sono stati trovati ieri dei resti umani, presumibilmente dei due badanti. Si attende per la conferma il test del dna. Secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stato un acceso litigio perchè i due avrebbero accusato Riccioli di maltrattamenti verso l’anziano padre.

“Riccioli non aveva fornito una versione attendibile in ordine alle circostanze della loro partenza e che era da considerare provata l’esistenza di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi”, hanno ancora spiegato i magistrati etnei. “Fin dalla prima fase delle indagini era stata formulata l’ipotesi che Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto fossero rimasti vittima di un omicidio consumato in Siracusa, non potendosi ritenere credibile l’ipotesi alternativa di un loro allontanamento volontario, posto che in data 12 maggio 2014 avevano interrotto ogni comunicazione telefonica, non avevano avuto più alcun contatto con i loro familiari, non erano stati segnalati in alcun luogo”.
Ma in tutti questi anni non erano però mai state trovate tracce delle due vittime. Ecco anche perchè era anche maturata la decisione del pm di Siracusa di chiedere l’archiviazione del procedimento. Nel settembre 2020, però, la Procura generale di Catania ha avocato a sè le indagini, comunque affidate alla Mobile di Siracusa. Le nuove e approfondite ricerche hanno portato alla scoperta, ieri, dei resti umani nella villetta dove i due giovani soggiornavano al momento della loro scomparsa.




VIDEO. Tentato omicidio: due fermati, avrebbero sparato ad un uomo dopo una lite

Sono ritenuti gli autori di un tentato omicidio. Avrebbero sparato ad un uomo, lo scorso 29 gennaio, raggiungendolo con due colpi di fucile.  I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (NORM) della Compagnia di Noto hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due uomini, entrambi pastori. La vittima, un cittadino bulgaro domiciliato in un’abitazione delle campagne di Rosolini, è stato salvato grazie ad un intervento chirurgico a cui è stato sottoposto dopo l’episodio. Ad allertare i carabinieri era stata una telefonata giunta al 112 . I carabinieri di Noto hanno raggiunto un casolare dove i militari hanno rinvenuto l’uomo,  gravemente ferito al collo ed al capo da un colpo di fucile sparato quasi a bruciapelo .La vittima, soccorsa da personale del 118, fu condotta all’ospedale di Avola e sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, che gli ha salvato la vita. Sul posto i Carabinieri identificarono nell’immediatezza il proprietario dell’immobile, testimone oculare. Le sue dichiarazioni hanno consentito agli inquirenti di ricostruire quello che sembrava fosse l’accaduto. Le indagini, subito avviate, sarebbero state inizialmente intralciate per via della mancata collaborazione da parte della  vittima e dell’unico testimone, che hanno fornito la stessa versione, ritenuta dai carabinieri poco credibile e secondo cui, mentre si trovavano soli in casa, una vettura si sarebbe avvicinata all’ingresso ed una persona ignota avrebbe inspiegabilmente sparato un colpo alla vittima, allontanandosi subito dopo.
Tali dichiarazioni, anche alla luce delle risultanze investigative emerse fin dal primo sopralluogo, sono tuttavia subito apparse inverosimili. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Grillo – hanno consentito  di raccogliere successivamente gravi e concordanti indizi, arrivando alla conclusione che si sarebbe trattato un tentato omicidio, ricostruendo nel dettaglio la dinamica dei fatti e consentendo inoltre di recuperare l’arma utilizzata dai rei per colpire la loro vittima: un fucile calibro 12 a canne mozze.
Secondo la ricostruzione degli uomini del NORM della Compagnia di Noto, quella sera, vittima e testimone non erano da soli in casa, ma con altri due uomini, identificati in  Fethi Nhari tunisino pregiudicato, sprovvisto di permesso di soggiorno di anni 37 e  Natale Savarino, agricoltore di anni 28 di Rosolini. Il primo avrebbe avuto un litigio con la vittima e per vendicarsi avrebbe aizzato contro di lui  Savarino, al quale, conoscendolo come persona rissosa e violenta, avrebbe raccontato falsamente che il bulgaro aveva intenzione di rovinargli il raccolto. Savarino, imbracciato un fucile a canne mozze che deteneva illegalmente, avrebbe raggiunto la vittima, tendendogli un agguato nel cortile, sparandogli mentre usciva di casa. Si erano poi dati alla fuga convinti che la vittima fosse deceduta.
Così in realtà non era, ed i Carabinieri hanno avuto modo di registrare delle ulteriori minacce mosse alla vittima per telefono dal tunisino, deciso a “finire il lavoro” senza questa volta “sbagliare il bersaglio”. Proprio questo dettaglio, che lasciava intendere un’imminente tentativo di reiterazione del reato, ha indotto il Pubblico Ministero ad emettere un decreto urgente di fermo di indiziato di delitto nei confronti di entrambi gli autori del delitto.
Il tunisino, che dopo il delitto, temendo di essere rintracciato dai Carabinieri di Noto, si era allontanato dal comune siracusano e si era rifugiato nelle campagne di Bronte, è stato raggiunto nella mattinata del 15 febbraio e catturato mentre accudiva alcuni bovini. Savarino è stato arrestato a Rosolini.




Villaggio per braccianti stagionali a Cassibile, incontro al Vermexio. Posizioni distanti

Incontro questa mattina a Palazzo Vermexio tra il Comitato contrario alla realizzazione del villaggio per braccianti stagionali e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Al primo cittadino sono stati illustrati i motivi per cui tra i residenti nella frazione di Cassibile serpeggia del malcontento sulla scelta del luogo, operata dall’amministrazione. A sua volta, il sindaco ha spiegato il perchè della scelta e difeso la bontà del progetto, primo passo verso la soluzione della decennale problematica delle baraccopoli. Assicurato, poi, che quest’anno si interverrà prontamente di fronte ad eventuali accampamenti abusivi. Le posizioni, però, restano distanti. Le nostre interviste.

Paolo Romano, portavoce del Comitato spontaneo contrario alla realizzazione del villaggio accoglienza

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia
https://youtu.be/vcz0A6g2uAw




Siracusa. Non risponde alle chiamate della figlia, anziana trovata priva di vita in casa

Una donna è stata trovata senza vita in casa, a Siracusa. Quando i Vigili del Fuoco sono entrati nel suo appartamento al terzo piano di un edificio tra via Pausania e via monsignor Baranzini, non hanno potuto far altro che riscontrare l’avvenuto decesso della 90enne che viveva da sola.
A dare l’allarme, era stata poco prima la figlia preoccupata perchè l’anziana madre non rispondeva alle telefonate o alla porta. Per accedere in casa, i Vigili del Fuoco hanno utilizzato l’autoscala. Una volta sul balcone del terzo piano, sono entrati da una porta finestra. Sul posto anche il 118 con una ambulanza medicalizzata.
Secondo le prime analisi, il decesso sarebbe avvenuto nella notte e per cause naturali.




Campagna di vaccinazione nel siracusano, analisi con il presidente dell'Ordine dei Medici

Dopo i ritardi di fase uno, la provincia di Siracusa tenta il “rimbalzo” nella campagna di vaccinazione contro il covid. Dopo il pressing dell’Asp, sono arrivate le dosi richieste per poter completare la vaccinazione, tra gli altri, di medici di base e specialisti. E adesso sta per scattare anche il momento degli over 80, con circa 8.000 prenotazioni in provincia di Siracusa. Disponibile anche la possibilità di ricevere la dose a domicilio, in particolari casi.
Forze dell’ordine e personale della scuola in rampa di lancio mentre nella seconda parte della primavera dovrebbe partire la vaccinazione di massa. Sarà centrale il ruolo del medico di famiglia.
Un’analisi con il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu.




Scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa, dopo il Tar: "ora la palla passa a Musumeci"

Dopo il Tar, finita la partita per il Consiglio Comunale di Siracusa? Ancora no. A prescindere dal possibile ricorso al Cga da parte degli 11 consiglieri che si sono visti bocciare la richiesta di annullamento dello scioglimento dell’assise cittadina, il vero ago della bilancia sarà la trattazione del ricorso al Presidente della Regione.
A presentarlo sono stati i consiglieri Reale, Barbagallo, Boscarino, Castagnino, Costantino Muccio, Di Mauro, Trimarchi, Zappalà e Ferdinando Messina. Una data per la sua trattazione non c’è. “Ma è già tardi”, lascia intendere Ezechia Paolo Reale, ricordando come il Consiglio sia stato sciolto nella parte finale del 2019, con una lunga scia di ricorsi e polemiche.
“Può non piacere il fatto che la città di Siracusa sia rimasta senza Consiglio Comunale ma di sicuro la colpa non va data ai consiglieri comunali di Siracusa, anzi i consiglieri comunali in carica hanno subito un torto così come lo hanno subito i Siracusani e cosi come lo hanno subito tutti i comuni Siciliani”, dice Ferdinando Messina.
Nei giorni scorsi, intanto, il Parlamento Siciliano ha approvato diverse disposizioni che intervengono sulla normativa in materia di Enti Locali, chiarendo alcuni aspetti applicativi o colmando vuoti normativi della disciplina vigente. E fra questi anche “il vuoto normativo mal interpretato dalla Regione in materia di scioglimento dei Consigli comunali in Sicilia. Infatti, grazie a Siracusa questo atto prevaricatorio antidemocratico non potrà più accadere in Sicilia dove venivano equiparati bilancio e rendiconto”, aggiunge Messina.
E nella stessa sentenza del Tar Catania che ha rigettato il ricorso, ci sarebbe un passaggio che rafforzerebbe la tesi contro lo scioglimento. “E’ indubbio che la sanzione dello scioglimento del Consiglio Comunale in ambito regionale siciliano non è applicabile in assenza di una specifica disposizione legislativa in tal senso”, appuntano i giudici della Prima Sezione del Tar etneo. Ed ancora, “l’approvazione del conto consuntivo da parte del commissario non poteva condurre allo scioglimento del consiglio comunale”.
“Ora – conclude Messina – va ripristinata la democrazia in città e ciò potrà avvenire a breve, quando sarà discusso il ricorso al Presidente della Regione. A quel punto si potrà scrivere la parola fine”.
Di seguito, l’intervento sul tema di Ezechia Paolo Reale (Progetto Siracusa), in diretta su FMITALIA.




"Ristoranti aperti a cena anche in zona gialla", la richiesta parte dalla provincia di Siracusa

Siracusa guida della protesta regionale dei ristoratori. Avevano iniziato gli imprenditori del settore di Palazzolo, che hanno poi ricevuto la visita del presidente della Regione. Adesso delegazioni hanno incontrato i sindaci dei 21 comuni della provincia. Anche nel capoluogo, guidati da Cna, i ristoratori hanno consegnato un documento al primo cittadino. Contiene proposte concrete per il settore siciliano, da caldeggiare con il governo regionale. Tra le idee, l’apertura a cena anche in zona gialla.




Alla Giudecca nasce lo sportello "Comune dei Popoli", facilities per operatori e stranieri

Da oggi attivo a Siracusa uno sportello di orientamento ai servizi per supportare il settore pubblico e facilitare l’accesso ai servizi amministrativi e sociali, pensato per offrire supporto a operatori, cittadini stranieri, e non solo. Il progetto si chiama Comune dei Popoli ed è co-finanziato dell’Unione Europea, tramite il Ministero dell’Interno, con il Fami, Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020.
Ad “aprire” la sede, l’assessore all’Inclusione sociale e al diritto alla casa Rita Gentile insieme al mediatore culturale Ly Amadou che fa parte del team dell’ufficio di Comune dei Popoli. Lo sportello ha sede in via Mario Minniti 4, alla Giudecca, presso Casa Minniti.
Alla nascita dello sportello si è arrivati alla fine di un lavoro preparatorio di studio della realtà siracusana durato diversi mesi, che ha visto impegnati il Comune, capofila del progetto, e una serie di enti da anni impegnati sul territorio e nel sociale. Lo sportello, oltre a facilitare la fruizione dei servizi pubblici, punta anche a realizzare un centro di formazione, documentazione e promozione dell’intercultura.