VIDEO. Drive in dei tamponi all'ex Onp, a caccia di positivi tra la popolazione scolastica

Dopo Avola ed Augusta, la campagna regionale di screening tocca anche il capoluogo. Dalle 9 alle 17 attivo all’ex Onp di contrada Pizzuta il drive in per il tampone rapido dedicato in primo luogo alla popolazione studentesca delle scuole superiori, come da accordo tra Regione ed Anci. Non solo gli studenti ma anche i loro genitori e il personale docente e non della scuola. L’iniziativa sarà ripetuta il prossimo martedì.
Intanto quest’oggi hanno anzitutto risposto all’appello gli studenti del Fermi. Convocati anche i ragazzi di altri studenti, alla luce di una affluenza al di sotto delle aspettative. Per questo motivo, nel corso della stessa mattinata, è stato possibile convocare studenti, insegnanti e genitori di altri istituti superiori della città. In tarda mattinata, spazio ai tamponi destinati alla popolazione scolastica dell’Insolera e di altre scuole superiori.  I risultati della giornata saranno ufficializzati nelle prossime ore, ma già dai primi tamponi sono emerse alcune positività. L’Asp di Siracusa ha effettuato già in loco il tampone molecolare, più preciso, per accertare con sicurezza la presenza di Covid-19. Previsto, dunque, l’isolamento domiciliare.

Le operazioni del drive in dei tamponi sono state seguite dal direttore del servizio di epidemiologia dell’Asp di Siracusa, il dottore Ugo Mazzilli. Al test rapido si è sottoposto anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




VIDEO. Furti d'auto, da Francofonte a Siracusa: la Polizia arresta due uomini

Secondo la Polizia di Siracusa sarebbero “ladri professionisti” di autovetture. Con l’ausilio di sofisticati congegni elettronici, come centraline di avviamento motore e chiavi per l’apertura delle portiere, avrebbero messo a segno alcuni colpi. Ma la loro carriera criminale è stata stroncata dagli investigatori della Squadra Mobile che erano da tempo sulle tracce di Giovanni Bonavita (38 anni) e Giuseppe Basso (51 anni), entrambi di Francofonte e già conosciuti alle forze di polizia. Sono stati arrestati e posti ai domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La svolta nelle indagini è arrivata quando i due sono stati individuati insieme sul luogo dei furti, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza e individuati dalle celle che trasmettevano il loro segnale. Da Francofonte si recavano a Siracusa per commettere i furti: accertati almeno tre casi (due Fiat Punto ed una Fiat Panda).
Il loro modus operandi seguiva un rituale preciso, come dimostrato dall’indagine. Una volta rubate le autovetture, le facevano seguire da quella in loro uso, ovvero un’Alfa Romeo 147. In particolare, alla fine di giugno 2020 il mezzo dei due, come immortalato dalle immagini estrapolate dai circuiti di video sorveglianza, transitava in una delle vie cittadine seguendo una Fiat Panda da poco rubata.
Significativo è pure il video che ritrae uno degli indagati mentre ruba un’autovettura parcheggiata, avviandone il motore con l’utilizzo delle apparecchiature elettroniche. Tutti gli attrezzi utilizzati dai ladri sono stati sequestrati.




VIDEO. Maxi discarica abusiva alle porte di Siracusa sequestrata dalla Polizia Provinciale

La Polizia Provinciale ha posto sotto sequestro un’area di 4000 mq adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Il vasto terreno, chiuso da un cancello, si trova in contrada Curanna, in territorio di Siracusa, poco distante dallo svincolo per Canicattini Bagni della A18.
All’interno dell’area ripetutamente sono stati smaltiti ingenti cumuli di rifiuti speciali pericolosi di diversa tipologia come: lastre di onduline in amianto, resi friabili dall’usura del tempo o frantumati, (pertanto ancora più pericolosi per il rilascio in atmosfera di particelle di amianto, sostanza oramai conclamata come fonte di malattia cancerogena che per inalazione causa “l’asbestosi” grave malattia del sistema respiratorio con complicazioni cardiocircolatorie), diversi fusti metallici da 200 litri e cisterne industriali con gabbia in metallo da 1000 litri, contenenti oli esausti, parti di ricambi di officina meccanica e prodotti chimici utilizzati per l’agricoltura.
Nella discarica abusiva, inoltre, rinvenute considerevoli quantità di rifiuti urbani e speciali non pericolosi di diverse dimensioni, come scarti di calcinacci e intonaco, miscugli o scorie di cemento e cartongesso, mattoni e piastrelle , materiale lapideo, tondini in ferro, residui di tubi corrugati, tubi passacavi elettrici rigidi in pvc, polistirolo, guaina e onduline per edilizia, vetro, plastica, porte ed infissi in legno, sedie, materassi, carcasse di frigoriferi, computer e televisori.
L’indagine della Polizia Provinciale ha consentito di risalire ad alcuni autori degli abbandoni dei rifiuti. Privati cittadini sono stati multati mentre i titolari di alcune imprese sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. VIDEO. Sequestrato il palazzo "centrale della droga" di piazza San Metodio: restituito al Comune

Sequestro preventivo di un immobile in piazza San Metodio. Era occupato abusivamente ed utilizzato come centrale dello spaccio. L’intervento è stato affidato agli uomini della Squadra Mobile su delega della Procura della Repubblica.
L’abitazione sequestrata era stata oggetto di numerosi interventi della Polizia nei mesi scorsi. In ogni occasione i poliziotti erano riusciti a recuperare stupefacente . Un luogo ben protetto, vigilato con un sofisticato sistema di telecamere di videosorveglianza, organizzato al meglio.  L’apparato permetteva  di anticipare  l’intervento della polizia e di predisporre, pertanto, quanto serviva per farla franca. In quell’immobile sono stati effettuati anche diversi arresti nei mesi, oltre ai sequestri di droga, ingenti quantità in cinque mesi circa. Diverse le telecamere sequestrate, i monitor che presidiavano l’attività di spaccio. Rimosse le inferriate a protezione del fortino della droga.
L’abitazione è stata affidata, infine, all’Ente proprietario, cioè il Comune di Siracusa.




VIDEO. Siracusa. Armi e materiale pirotecnico in casa: arrestato 63enne

Armi e materiale pirotecnico. Gli investigatori della Squadra Mobile aretusea, nel corso dei servizi di contrasto alla diffusione di armi e materie esplodenti, ed a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno effettuato una perquisizione in un appartamento di via Algeri.
Il proprietario dell’immobile,  Mario Mazzara, 63 anni, era già conosciuto agli agenti perché in passato era stato sorpreso a detenere illecitamente degli esplosivi  Grazie anche al “fiuto” del cane poliziotto “Ultimo”, i Poliziotti riuscivano a trovare in alcuni ambienti della casa 2 fucili, di cui uno a canne mozze con i congegni di scatto e carica funzionanti e numeroso munizionamento (circa 120 cartucce di vario calibro per pistola). Rinvenuto anche materiale pirotecnico di libera vendita, in quantità superiore a quello per cui viene consentita la detenzione senza la preventiva denuncia all’Autorità competente.
Gli investigatori, nella considerazione di quanto sequestrato, ovvero un’arma a canne mozze, alterata in modo da aumentarne l’insidiosità per la facilità di occultamento e per i trascorsi penali dell’uomo, l’ha arrestato e posto ai domiciliari.
Il fenomeno dei giochi pirotecnici non autorizzati in città prende, intanto, sempre più piede.




Zona arancione, obbligo di mascherina in classe. Il pediatra Gilistro: "non pericolose, però…"

Tra le varie misure in vigore da oggi nella zona arancione quale è la Sicilia, c’è anche quella che prevede l’obbligo di indossare la mascherina in classe. Il problema non riguarda i ragazzi delle superiori, già in didattica a distanza da diverso tempo. Ma per elementari e media è una piccola rivoluzione: erano infatti ormai poche le classi senza distanziamento.
E anche nel siracusano, i genitori faticano ad accettare la prescrizione. Tra annunciate diffide alle scuole (che devono però rispettare il Dpcm) e assenze strategiche, rimane di fondo la solita questione: le mascherine indossate per 5 o 6 ore, sono pericolose? “No”, risponde secco il noto pediatra Carlo Gilistro. Di seguito il suo intervento su FMITALIA.

La Società Italiana di Pediatria (SIP), già nelle settimane scorse, aveva chiarito che le mascherine non sono pericolose per i bimbi. “L’aria passa e la quantità di anidride carbonica respirata dal bambino è minima e non dà alcun tipo di problema di ipossia o addirittura rischio di morte, come si è arrivato a dire sui social”, ha spiegato Elena Bozzola, segretario e consigliere nazionale della SIP. Non ci sono, poi, evidenze scientifiche in letteratura che documentino che un corretto utilizzo della mascherina possa comportare un’alterazione della flora batterica. Infine, ricordano i pediatri, la mascherina chirurgica non può indebolire il sistema immunitario nei bambini.




VIDEO. L'ultimo giorno "normale" di bar e ristoranti: tra preoccupazioni e nuove regole

Per bar e ristoranti da domani entrano in vigore le nuove disposizioni. La Sicilia è zona arancione, per cui scatta il divieto di somministrazione al banco o in sala. Ma bar, ristoranti, pizzerie e pubblici esercizi potranno garantire l’asporto fino alle 22 ed alcuni anche la consegna a domicilio.
In questo ultimo giorno di apertura (quasi) “normale”, siamo andati a sondare umori e preoccupazioni.




VIDEO. I medici tirano le orecchie ai giovani: "assembramenti e niente mascherine"

Il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Giovanni Barone, “legge” l’andamento epidemiologico nel siracusano. “Il virus si sta diffondendo ma non siamo una delle province messe peggio. C’è alta possibilità di contagio ma rispettando le misure sempre consigliate si riduce il rischio”, spiega il medico. Tirata d’orecchie ai più giovani: “troppi assembramenti e rigorosamente senza mascherine. Non vanno a scuola e si riversano nelle piazze o in altri luoghi di ritrovo, spesso curandosi poco o nulla delle misure di sicurezza”.
In questi giorni si discute poi di tamponi rapidi negli studi dei medici di famiglia. Giovanni Barone è anche il segretario provinciale della Federazione Medici di Medicina Generale (FIMMG) e spiega nella nostra intervista chi può fare il tampone nello studio del proprio medico. “Ma ci sono diversi problemi. Ad esempio, gli studi dei medici di base sono spesso all’interno di un condominio. E gli amministratori dei condomini hanno già fatto presente che non vogliono correre il rischio di ritrovarsi in una situazione di contatto con possibili positivi”.
Meglio allora ragionare di un drive in dei tamponi rapidi, con il coinvolgimento dei medici di famiglia. Anzi, almeno quattro: uno a Siracusa, uno a Noto, uno ad Augusta ed uno a Lentini.




Siracusa. Presunti pusher pubblicizzavano la loro attività su internet: scoperti e arrestati

All’ingresso di un’abitazione della Mazzarrona, un banchetto con la droga in esposizione, già suddivisa in dosi, per lo spaccio al dettaglio. E’ quanto la polizia ha scoperto ieri, durante uno dei servizi di contrasto alle piazze di spaccio del capoluogo. L’intervento si è svolto ieri pomeriggio e ha condotto all’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di Giuseppe Giudice, 31 anni e Roberta Ferrara, 57, entrambi già noti alla giustizia. I controlli antidroga  si sono concentrati in un complesso di edilizia popolare , dove gli agenti della Squadra Mobile, dopo essere entrati nell’appartamento della donna, che ha scambiato i poliziotti per degli acquirenti, hanno sorpreso un giovane intento a cedere una dose di droga ad un ragazzo. Proseguendo la perquisizione, è stato rinvenuto del denaro frutto dell’attività di spaccio e si costatava che l’abitazione era controllata da un sistema di videosorveglianza.

La perquisizione è stata estesa all’abitazione di Giudice , proprio di fronte a quella di Ferrara. All’interno di un cassetto di un mobile posto nel salone/cucina, 1 bilancino di precisione intriso di cocaina, 1,5 di marijuana e 0,5 di hashish.
Complessivamente, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 110 grammi di hashish e 60 grammi di marijuana e i due arrestati, la cui attività veniva pubblicizzata su internet, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, i fiorai del cimitero al lavoro: "Paura e pochi affari"

Si tenta di far sembrare o di farsi sembrare tutto normale, ma l’atmosfera di preoccupazione è palpabile e  certamente inevitabile. Nei giorni che precedono Ognissanti e la giornata di commemorazione dei Defunti, i fiorai del cimitero  comunale di Siracusa tentano di fare quanti più affari possono. Sanno e vedono che ci sarà un calo rispetto agli anni passati ma sperano di sbagliarsi. Fino a qualche giorno fa, temevano di non poter nemmeno essere aperti in questi giorni, per loro cruciali. Rischio scampato. Si barcamenano tra le difficoltà di far rispettare e rispettare le norme anti Covid e i costi che stanno sostenendo. I fornitori vendono a caro prezzo. Le incertezze dei mesi scorsi hanno fatto si che molti coltivatori abbiano rinunciato a rischiare.  Quasi introvabili e carissimi i tradizionali crisantemi, proprio per questa ragione.

E poi ci sono le storie personali, in qualche modo legate al Coronavirus e ai suoi effetti, che purtroppo si intrecciano agli aspetti economici. Ci hanno raccontato anche queste, anche il dolore, purtroppo.

Alcuni di loro, infine, raccontano di essere disposti a stringere i denti , anche con la prospettiva di un nuovo lockdown, se questa è l’unica strada per risolvere il grosso problema sanitario che attanaglia il mondo.

In servizio i percettori di assegno di servizio civico. Si occupano di piccola manutenzione, pulizia oppure si occupano di vigilanza, per evitare che scooteristi accedano all’interno del cimitero, cosa purtroppo tutt’altro che inusuale.

Ci fermano passanti, vogliono gridare la loro rabbia per i lavori “stoppati”. Per loro non è il Covid a uccidere, ma la fame.

Per il resto, alcuni problemi atavici rimangono tali e quali. Il virus non allontana, ad esempio, i parcheggiatori abusivi. Sono operativi al 100 per cento, magari con una mascherina indossata male, ma ancora più spesso senza nemmeno quella.