Video. Anti-covid: a chi spetta il compito di chiudere la movida?

A chi spetta il compito di “chiudere” la movida nelle nostre città? Il governo indica i sindaci ma nel dpcm non viene indicata in maniera esatta la competenza per i primi cittadini. I quali, dal canto loro, lamentano pochi strumenti e risorse per intervenire. Alcuni si appellano anche alla Prefettura. Nel video, il pensiero del sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




Siracusa. Covid-19, il punto con il sindaco Italia: 70 positivi e pressing sul Governo. VIDEO

Situazione Covid-19 in evoluzione nel capoluogo. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia parlava ieri di numeri in incremento. Se nella mattinata i contagi erano 63, nel pomeriggio erano saliti a 70 (dati relativi all’aggiornamento fornito in giornata dall’Azienda sanitaria provinciale rispetto al giorno precedente). Un +7 che ha spinto il primo cittadino a raccomandare, attraverso il suo profilo Facebook, l’ “uso dei dispositivi di protezione e di seguire le norme in vigore al fine di prevenire ulteriori contagi”. Come nei mesi della prima ondata della pandemia, Italia si prepara ad aggiornare quotidianamente i cittadini attraverso delle dirette, come stanno facendo già diversi sindaci dei comuni del territorio. Ai microfoni di FMITALIA, il sindaco ha anche chiarito diversi aspetti sulla situazione attuale nel capoluogo e sulle intenzioni dell’amministrazione comunale nel breve periodo. Per sentire quanto dichiarato dal primo cittadino, clicca su questo  VIDEO




Siracusa. Operazione antidroga, scoperto un palazzo "bunker" per lo spaccio: due arresti. VIDEO

Operazione antidroga a Siracusa. La Squadra Mobile ha arrestato  Orazio Breci, 36 anni e Umberto Attardo, 21 anni. Dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Attardi avrebbe occupato abusivamente un alloggio popolare di piazza San Metodio, facendone un vero e proprio bunker, con un impianto di videosorveglianza per intercettare in tempo eventuali arrivi di forze dell’ordine. Rinvenuti, con l’impiego di un cane antidroga, 18 dosi di marijuana, 27 di cocaina e 30 di hashish, nonchè tre bilancini di precisione e 130 euro in banconote di vario taglio, presunto provento dell’attività di spaccio.Come già era successo in una precedente operazione di Polizia, gli Agenti, anche in questa circostanza, hanno rimosso e sequestrato diverse telecamere e schermi/monitor, rimuovendo anche le difese passive dell’abitazione.

Il valore della droga sequestrata ammonta a circa 1000 euro . Attardo è stato posto agli arresti domiciliari.
L’abitazione perquisita era stata già oggetto di altri interventi di polizia nei mesi scorsi, afferenti proprio il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.
Infatti, come noto, la scorsa settimana, all’interno dello stesso immobile, i poliziotti avevano arrestato un altro giovane e rimosso il cancello in ferro posto nella porta di ingresso, le grate dalla finestra e sequestrato numerose telecamere ed un monitor collegato al sistema di videosorveglianza.
Breci, invece, avrebbe spacciato nei pressi di un edificio di via Immordini, lo stesso oggetto dell’operazione Antimafia Demetra, che un paio di settimane fa ha condotto all’arresto di 27 persone, a vario titolo. L’uomo, alla vista dei poliziotti, avrebbe sbarrato il portone d’ingresso e sarebbe fuggito verso la terrazza dello stabile. Dopo un inseguimento, è stato bloccato dagli agenti. Sequestrati, in questo caso, 10 grammi di cocaina, 14 di marijuana e 26 di hashish per un totale di  oltre 190 dosi.

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Siracusa. Randagi sulla ciclabile, Vinciullo: "Ancora un cittadino inseguito, l'assessore si dimetta". VIDEO

“I cani randagi della pista ciclabile Rossana Maiorca continuano ad aggredire i cittadini che la percorrono”. A sollevare ancora una volta l’argomento sono Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota, Mauro Basile e Salvatore Castagnino di Siracusa Protagonista. “A parlare sono le immagini- tuonano gli ex deputato regionale e consiglieri comunali di opposiione- I cani si lanciano in gruppo contro colui che sta percorrendo la pista e solo il suo coraggio e la forza d’animo gli hanno salvato la vita, altrimenti avremmo assistito ad un’ennesima disgrazia nella nostra città. E’ chiaro che i cani non hanno alcuna responsabilità. La responsabilità è sia di quei cittadini che, a suo tempo, hanno abbandonato al loro destino questi animali, sia dell’Amministrazione Comunale che, incurante dei pericoli che corrono tutti i giorni i cittadini, rimane indifferente nella più assoluta incapacità di affrontare e risolvere il problema”. Gli esponenti di Siracusa Protagonista chiedono, per questa ragione, le dimissioni dell’assessore Cosimo Burti “profumatamente pagato ogni 27 del mese- continuano gli esponenti di Siracusa Protagonista- ma che non è riuscito a risolvere la questione. A lui e alla giunta di cui è componente andrebbero addebitate le responsabilità, non solo politiche, nel caso in cui cittadini dovessero essere azzannati dai cani lasciati liberi di fare quello che vogliono lungo la pista ciclabile”.




Feste, cerimonie ed eventi: cosa cambia con il Dpcm ottobre?

Il Dpcm ottobre introduce, tra gli altri, il divieto di feste private in luoghi al chiuso e all’aperto. Per i festeggiamenti conseguenti alle cerimonie civili e religiose, stabilito un numero massimo di 30 persone. Resta in vigore per le cerimonie in chiesa il numero massimo di ospiti in base alla capienza del luogo. Su tutto, ovviamente, l’obbligo mascherina in Chiesa. Il Dpcm rimarrà in vigore fino al 13 di novembre.
Nel dettaglio, per le cerimonie sono confermate tutte le direttive come in precedenza e quindi adeguata informazione sulle misure di prevenzione; elenco partecipanti per 14 giorni; accesso alla sede dell’evento assicurando 1 metro di separazione tra gli ospiti; tavoli organizzati con 1 metro di distanza tra i commensali (eccezione per chi non è soggetto a distanziamento); privilegiare spazi esterni; obbligo mascherina ambiente interno tranne quando seduti; obbligo mascherina all’aperto quando non è possibile rispettare il metro di distanza; buffet con somministrazione, self service solo con prodotti preconfezionati; ballo sono in spazi esterni; si a spettacoli ma eventuale interazione tra artista e ospiti distanza di almeno 2 metri.

foto dal web




Siracusa. Via Immordini, la droga nascosta dentro una piccionaia: interviene la Polizia

Agenti delle Volanti sono intervenuti in uno stabile di via Immordini, una delle principali piazze dello spaccio siracusane, e da un controllo effettuato sopra il terrazzo del condominio hanno trovato, all’interno di una piccionaia, diverse dosi di sostanze stupefacenti, già pronte per lo spaccio al minuto.
Nello specifico, sono stati sequestrati 26 involucri di cocaina, 25 di marijuana, 16 di crack e 65 di hashish.
Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati 30 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nell’androne dello stabile, come già capitato in altre occasioni, sono state trovate 2 radio ricetrasmittenti, con relativi carica batterie, utilizzate dagli spacciatori per comunicare tra loro l’arrivo delle forze dell’ordine.




VIDEO. Pioggia di fuoco a Noto per l'onorabilità: sei fermati, tentato omicidio

Svolta nelle indagini sulla sparatoria avvenuta a Noto nel pomeriggio del 29 settembre scorso. In via Rosselli venne raggiunto da numerosi colpo d’arma da fuoco il 53enne Corrado Giuseppe Fiaschè. I Carabinieri della Compagnia di Noto hanno posto in stato di fermo sei persone, tra cui lo stesso ferito dimesso dall’ospedale, in esecuzione di decreto emesso dalla Procura di Siracusa.
I sei appartengono a due famiglie della comunità dei “Caminanti” netina, ritenuti variamente responsabili della sparatoria.
Le indagini sono state avviate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto con un accurato esame del luogo teatro degli eventi. Rinvenuti numerosi bossoli, ogive e buchi di colpo di arma da fuoco su alcune autovetture, portoni e muri della via Rosselli, nonché tracce ematiche distribuite per decine di metri. In un terreno immediatamente vicino rinvenute anche una pistola calibro 9 ed un’altra calibro 7,65.
I fatti sono stati così ricostruiti: una donna della comunità appartenete alla famiglia Fiaschè, il cui marito in questo periodo è ristretto in carcere, sarebbe stata oggetto di maldicenze da parte della famiglia Scafidi-Scafiri e, per tale motivo, i suoi familiari si sarebbero mossi per tutelarne l’onorabilità.

Non si è quindi trattato di un agguato di malavita, come all’inizio si era ipotizzato, bensì di una sorta di regolamento di conti fra due famiglie della comunità “Caminanti”. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, il 29 settembre, il padre, la madre ed il fratello della donna, (famiglia Fiaschè), si sarebbero portati in via Rosselli per discutere con i familiari della parte avversa, verosimilmente accusandoli di aver alimentato pettegolezzi nei confronti della loro congiunta. Ne sarebbe nata una discussione che sarebbe in breve degenerata in una sparatoria che, per le modalità con cui si è svolta, per come ricostruito in sede di rilievi, avrebbe visto fuoco reciproco delle due parti, anche se il solo Giuseppe Corrado Fiaschè è stato attinto da diversi colpi che miracolosamente non gli hanno provocato conseguenze letali.
Visibili i danni in tutta la strada, dove i Carabinieri, tra i cristalli infranti delle autovetture parcheggiate ed i calcinacci dei muri attinti dalle pallottole, hanno repertato decine di bossoli di diverso calibro.
I racconti dei presenti, tutti appartenenti alla stessa comunità, sono stati reticenti ed elusivi, ma la rapidità con cui le indagini sono state svolte dai militari è stata decisiva per ricostruire l’accaduto, grazie anche ad alcune telecamere di videosorveglianza presenti nei paraggi, che hanno smentito le dichiarazioni dei soggetti coinvolti circa il luogo in cui gli stessi si trovavano al momento dei fatti.
Nei giorni immediatamente successivi alla sparatoria, i Carabinieri della Compagnia di Noto, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari nella via in questione, rinvenendo ulteriori armi e munizionamento poi sequestrati, poiché detenuti irregolarmente.
Le indagini dei Carabinieri hanno portato all’attenzione della Procura della Repubblica di Siracusa una coerente e fondata ricostruzione di quanto avvenuto, condivisa dal sostituto procuratore Grillo, che ha diretto le indagini ed ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Giuseppe Corrado Fiaschè, di anni 53, ferito nella sparatoria; Concetta Rasizzi, di anni 51, moglie dell’uomo; il loro figlio Francesco Fiaschè, di 28 anni; Paolo Scafiri (57); il figlio Umberto Scafiri (36) ed il genero Paolo Scafidi (33).
Sono tutti accusati di tentato omicidio pluriaggravato, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco in concorso.
L’operazione è stata condotta ieri notte da oltre 50 Carabinieri, che col supporto di militari dello Squadrone Eliportato e di due unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi addestrate alla ricerca di armi, hanno circondato il quartiere e, raggiunte le abitazioni degli autori della sparatoria, hanno tratto in arresto gli interessati.
Nel corso dell’esecuzione dei fermi e delle perquisizioni domiciliari, i Carabinieri hanno rinvenuto 3 fucili cal.12 comprensivi di oltre 200 cartucce legalmente detenuti e ritirati in via cautelativa ai sensi dell’art. 39 del T.U.L.P.S. nonché 4 pistole con 230 cartucce sottoposte a sequestro che verranno inviate al R.I.S. di Messina per essere sottoposte agli accertamenti tecnici che verificheranno l’eventuale utilizzo nella sparatoria.
Al termine delle formalità i sei fermati sono stati condotti presso le case circondariali “Cavadonna” di Siracusa e “Piazza Lanza” di Catania, dove ora permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




Basta baraccopoli a Cassibile, intesa Comune-Prefettura: villaggio per gli stagionali

Sottoscritta e presentata all’Urban Center di Siracusa la convenzione finalizzata alla realizzazione, a Cassibile, di una struttura di accoglienza dei lavoratori stagionali extra comunitari. Basta col triste spettacolo della baraccopoli, smantellata peraltro nelle settimane scorse. Un problema di igiene, decoro e dignità delle persone ed anche di pacifica convivenza ed ordine pubblico.
La convenzione tra Prefettura e Comune di Siracusa si è resa necessaria per la mancanza all’interno della piana organica della Prefettura di personale, soprattutto tecnico, per sviluppare e portare avanti la parte esecutiva dell’opera. Attività in carico al Comune che curerà tutta la parte tecnica e burocratica della realizzazione del centro fino all’aggiudicazione dei lavori, alla loro direzione, ai collaudi e alla contabilità. L’impegno finanziario sarà invece totalmente a carico della Prefettura. Nelle intenzioni di Comune e Prefettura la realizzazione dell’opera in tempo per la prossima stagione di raccolta estiva.
“Un problema annoso – ha dichiarato tra l’altro il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – e mai affrontato in maniera sinergica da parte di tutti gli Enti, le Istituzioni e le categorie interessate. Così questi lavoratori, da opportunità sono diventati un problema, abbandonati a loro stessi e vittime del caporalato. Adesso attrezzeremo un vero e proprio campo di Protezione civile che ospiterà i lavoratori stagionali con regolare permesso di soggiorno”.
Lo scorso mese di agosto il Comune ha predisposto il progetto di attrezzamento “campi lavoratori stagionali nella frazione di Cassibile” per un importo di 242.000 euro, finanziato dal Ministero degli Interni che ha anticipato l’accreditamento dei fondi alla Prefettura, assicurandone quindi la copertura finanziaria. Saranno inoltre utilizzate le 17 unità abitative composte da moduli prefabbricati, destinate all’hotspot del porto di Augusta e che la Prefettura ha concesso al Comune a titolo di comodato gratuito.
“La convenzione – ha spiegato il prefetto Giusi Scaduto – consentirà la realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie per il completamento della struttura che risolverà il primo problema, quello dell’accoglienza. E’ il primo step, cui ne seguiranno altri, tutti finalizzati alla realizzazione di un sistema legale di utilizzo delle prestazioni di questi lavoratori”.

Non tutti sono soddisfatti del percorso deciso ed avviato. Paolo Romano, ex presidente della circoscrizione di Cassibile, lamenta il mancato coinvolgimento nelle scelte dei residenti. “Hanno deciso di far diventare Cassibile il punto di ritrovo di centinaia e centinaia di lavoratori extracomunitari stagionali. Hanno già presentato i progetti, hanno scelto il luogo dove far sorgere il campo di attendamento e di fatto se ne infischiano dei cittadini residenti. Ricordo che Cassibile ospita già, e da anni, una vasta comunità exstracomunitaria di oltre mille abitanti. Inoltre i servizi e le strutture presenti nel territorio non sono sufficienti a garantire il vivere civile già ai normali residenti e ci sono gravi difficoltà di gestione del territorio soprattutto dopo l’abolizione delle municipalità. Non c è più sordo di chi non vuol sentire. Evidentemente il business dei progetti prevale sull’interesse dei cittadini. Abbiamo già evidenziato come intorno a questi fenomeni e problematiche si sono costruiti progetti, senza nessuna utilità, che drenano denaro pubblico a favore di privati che nulla hanno a che vedere con il malessere dei cittadini, residenti ed extracomunitari. Attendiamo gli esiti delle denunce già fatte in precedenza e delle interrogazioni parlamentari. Mi auguro che qualcuno ascolti la voce dei cittadini residenti e si eviti un ulteriore danno oltre che la beffa”.




Scoperta un'area archeologica mai censita: trafugati oltre duemila reperti

Un’area archeologica mai censita dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. E’ la scoperta dei Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale Siracusa. Un rinvenimento effettuato a Rosolini, in un terreno adiacente la strada provinciale che conduce a Modica. Ma anche l’individuazione di chi, prima dei militari, aveva compreso l’importanza del luogo traendone illecitamente profitto. Quello scoperto è  un imponente struttura del III secolo a.C, potenzialmente un complesso di età ellenistica.
Sono leggibili almeno cinque ambienti, uno dei quali potrebbe essere stato un peristilio.  Non è escluso che il sito sia stato utilizzato a lungo . L’operazione è frutto del capillare e costante monitoraggio delle zone vincolate da parte dei Carabinieri del TPC che poi,  in sinergia con i Comandi dell’ Arma territoriale e della consolidata collaborazione con la Soprintendenza di Siracusa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa e  condotte da militari della Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa sono arrivati ad individuare l’affittuario del lotto di terreno, che avrebbe avviato una “campagna di scavi” illecita, appropriandosi di oltre 2.000 reperti archeologici, tutti recuperati, provocando l’irreversibile danneggiamento dell’antica struttura. La Sezione TPC di Siracusa ha posto in sequestro tutta l’area interessata, anche allo scopo di permettere alla Soprintendenza di indagare approfonditamente il sito.




Siracusa. Operazione Antidroga in via Immordini: droga, soldi, cancelli e monitor per "intercettare" la polizia

Inferriate per rendere “sicuri” gli immobili in cui si spaccia, sistemi di videosorveglianza abusivi, dove l’elemento da tenere sotto controllo è la polizia, droga nei tombini, fughe attraverso le terrazze dei palazzi. Lo scenario è quello che si è presentato, ancora una volta, agli uomini della Squadra Mobile di Siracusa, che ieri sono intervenuti, in due distinte operazioni, nella zona alta della città, tra via Immordini e piazza San Metodio. Arrestato e condotto ai domiciliari Fortunato Ciaramidaro, che alla vista dei poliziotti aveva tentato di fuggire attraverso il terrazzo e di disfarsi dello stupefacente. Un tentativo risultato vano. Nella busta di cui il giovane, 26 anni, già noto alla giustizia, aveva tentato di disfarsi, gli agenti hanno rinvenuto 80 dosi, pronte per lo spaccio, tra cocaina e marijuana. Addosso al presunto spacciatore,   la somma di 145 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio.

In una seconda operazione antidroga, gli agenti hanno effettuato  una perquisizione domiciliare in uno stabile sito nei presso di Piazza San Metodio, abusivamente occupato.
Giunti sulla soglia dell’abitazione, e bussato alla porta , gli agenti non hanno ricevuto alcuna risposta, ma avvertivano un rumore provenire dall’interno del bagno.
Dalla finestra,  Piergiorgio Cocola, di 23 anni, conosciuto agli investigatori, stava disfacendosi di un  quantitativo di sostanza stupefacente gettandola nel water. Riusciti a guadagnare l’ingresso dell’abitazione, gli agenti hanno recuperato alcune dosi di cocaina e marijuana.
Approfondendo le indagini con un’accurata perquisizione, anche con l’ausilio di unità cinofile,, nel tombino di scarico delle acque reflue, decine di dosi di marijuana e cocaina. All’interno dell’abitazione, inoltre, sequestrato copioso materiale utilizzato per il confezionamento ed il taglio della droga, carta in alluminio, bustine, bicarbonato e 285 euro in banconote di vario taglio, frutto dell’attività di spaccio.
I poliziotti, arrestato Cocola, hanno rimosso  e sequestravano diverse telecamere e monitor che componevano un complesso sistema di videosorveglianza, posto a presidio dell’attività di spaccio, rimuovendo anche le difese passive dell’abitazione, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del Comando di Siracusa, come il cancello in ferro posto nell’ingresso e le grate della finestra.
Questi cancelli, oltre a presidiare l’attività illecita dello spaccio di droga, rallentavano e riuscivano, a volte, ad anticipare l’azione della polizia ed erano visti come una vera piaga dagli altri residenti che dovevano sopportare una reiterata e tracotante violazione della loro riservatezza e della loro libertà.
I poliziotti, in considerazione di quanto rinvenuto, ovvero 12 dosi di cocaina e 70 di marijuana, per un valore commerciale, di oltre 1.000 euro, hanno posto l’arrestato ai domiciliari.