Il viaggio di una tartaruga nel mare di Siracusa, in un VIDEO la #PortaDelleMeraviglie

l’hashtag scelto è #PortaDelleMeraviglie. Il protagonista è il mare di Siracusa. Così il sindaco, Francesco Italia inizia la sua giornata social. Attraverso la sua pagina, la diffusione di immagini che ritraggono una tartaruga marina che nei fondali delle acque siracusane, tra Ognina e Asparano, sembra volteggiare. Autore delle riprese, Andrea Mancino. Un vero e proprio regalo per quanti non conoscono le bellezze che i fondali di Siracusa offrono a chi ha la fortuna di poterli ammirare.

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Siracusa. Scenari di guerra, salvataggi, irruzioni: esercitazioni spettacolari della polizia: guarda il VIDEO

In tanti si sono accorti ieri di elicotteri che sorvolavano la città, militari impegnati in operazioni che hanno anche destato un minimo di preoccupazione nei cittadini. Spettacolari lanci, irruzioni all’interno di edifici storici di Ortigia e tanto altro. Nulla per cui allarmarsi. Si trattava di speciali esercitazioni della polizia, con l’intervento di più componenti specialistiche.
I nuovi modelli sono stati organizzati a Siracusa, nei giorni scorsi, con scenari di crisi su cui intervenire, testando così, da una parte il livello di addestramento professionale dei poliziotti stanziati sul territorio siracusano nonché la loro capacità di adattamento e di dialogo con le varie specialità chiamate ad esprimersi in base allo scenario ipotizzato.
Al riguardo sono state inscenate ipotesi che prevedevano il salvataggio in mare di naufraghi, ciò con l’intervento dall’alto ad opera dell’elicottero nonché via mare da parte di natanti, quali motoscafi e moto d’acqua; liberazione di ostaggi nelle fattispecie che vedono protagonisti sia criminali comuni che terroristi; controllo del territorio ad amplio raggio, con perquisizioni per blocco di edifici con presidio delle aree stradali adiacenti nonché di interi tratti stradali extraurbani ed autostradali.
E’ la prima volta che a Siracusa viene svolto questo tipo di addestramento che, in futuro, sulla scorta di una precisa volontà Dipartimentale, interesserà anche altre aree geografiche del nostro Paese.
Tutte le anzidette attività, opportunamente video-riprese ad opera della Polizia Scientifica aretusea, sono state oggetto di analisi e correttivi, sotto la sapiente regia di personale della Polizia di Stato, altamente specializzato, appositamente intervenuto.

 




Siracusa. Bosco delle Troiane, VIDEO in esclusiva del Comitato Aria Nuova: "Ecco tutta la verità"

Il Comitato Aria Nuova non ci sta. Le polemiche scaturite dopo la diffusione di alcune foto che racconterebbero un Bosco delle Troiane abbandonato e secco hanno messo in cattiva luce il lavoro dei volontari che fanno parte del folto gruppo di associazioni e cittadini che hanno creduto nella possibilità di creare a Siracusa un vero bosco, che faccia da barriera arborea, che diventi in prospettiva un luogo per i cittadini e al contempo per l’ambiente, con tutte le dinamiche naturali che regolano la vita di un bosco. Accuse che i componenti del comitato respingono al mittente. Decidono di farlo attraverso le immagini girate proprio all’interno dell’area, che si trova  tra il Tribunale e Scala Greca. Portavoce, l’ornitologo Renzo Ientile, che spiega in maniera dettagliata lo stato delle cose, a prescindere da qualche scatto fotografico, rappresentazione molto più che parziale, fanno notare dal comitato, di quella che è la realtà. Una realtà fatta anche dal noto contenzioso tra il Comune e un privato che rivendica il diritto di usufruire in maniera esclusiva dell’area che fu concessa dall’amministrazione comunale alla sua associazione sportiva, sebbene in quel luogo non sia mai stato avviato alcun progetto sportivo. Sulla vicenda legale, le bocche rimangono cucite ma non è escluso che sia prossima alla conclusione. Aspetto che non riguarda l’attività o le responsabilità del comitato che si prende cura del bosco. Ientile, nel video che vi proponiamo, ripercorre la vicenda e rassicura i cittadini, avvalendosi anche di immagini girate in loco. “La situazione non è quella descritta-esordisce il portavoce del Comitato Aria Nuova –  Le piante sono qui e sono vitali. Hanno attraversato un momento difficile per via della carenza di piogge ma a giugno le condizioni climatiche hanno risollevato la situazione. Per l’estate, come da previsioni, siamo pronti per fornire le irrigazioni di soccorso che avevamo in programma di fare. E’ stato realizzato un punto d’acqua e ci occuperemo delle piante come abbiamo sempre voluto fare. Qualche pianta è seccata. Questo non stupisce, è fisiologico che qualcuna non riesca a non attecchire. A Giugno, l’85 per cento delle piante sono in buone condizioni e supereranno l’estate con il supporto d’acqua dei prossimi mesi”. Ientile torna anche sull’aspetto della scelta dei lecci, contestata in questi giorni da qualcuno. “E’ una pianta che cresce spontaneamente nell’area e quindi l’ambiente è molto simile a quello che la natura creerebbe”. Risposta anche sulle accuse di avere sperperato del denaro pubblico. “E’ un progetto che è stato a costo zero- puntualizza il portavoce del Comitato Aria Nuova- Resterà a costo zero, basato sul volontariato. Le piante messe a dimora al momento sono 500. Il contenzioso con il Comune non è di nostra competenza. Arriveremo successivamente a mille alberi e il nostro obiettivo è piantarne molti di più, non solo qui ma in diverse zone della città. Crediamo fortemente nell’importanza degli alberi per le città, per abbattere l’inquinamento come in tante altre città del mondo. Siracusa tenta di allinearsi a questo comportamento virtuoso. Speriamo, con l’aiuto dei tanti siracusani che hanno a cuore di questo problema, di affiancarci”.




Sit-in davanti al carcere di Brucoli, gli agenti penitenziari: "Violato il contratto, condizioni insopportabili"

Sit- in stamattina davanti al carcere di Brucoli. Tensione alle stelle tra i sindacati della polizia penitenziaria e la direzione della struttura. La protesta di oggi mirava a dire “no” ad un accordo che le sigle sindacali di categoria ritengono scellerato e non concordato. Richiesto un incontro con la direzione del carcere per “decidere del destino del personale di polizia penitenziaria nella struttura”. Le organizzazioni sindacali chiedono un accordo che sia condiviso con tutti i sindacati e non solo con una parte. “Nel caso in cui l’accordo non sarà annullato, citeremo la direzione per condotta anti-sindacale”- annunciano i rappresentanti degli agenti penitenziari. A spiegare le ragioni della protesta il presidente Sippe Alessandro De Pasquale




Vittorio Sgarbi a Siracusa per il Caravaggio: "il dipinto trasportabile, prima Roma poi Rovereto"

L’atteso appuntamento del Maniace inizia con trenta minuti di ritardo. Al tavolo dei relatori non c’è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Per l’amministrazione è invece presente l’assessore Fabio Granata. Assente anche il senatore Candiani, impegnato a Roma. Poi tutti presenti, dall’assessore regionale Samonà all’esperta Silvia Mazza e, su tutti, Vittorio Sgarbi.
Bisogna attendere oltre un’ora prima che il presidente del Mart di Rovereto prenda la parola, dopo una serie di interventi tecnici e non esattamente da conferenza stampa.
Sgarbi ripaga l’attesa servendo le notizie attese sul Seppellimento di Santa Lucia in rapida sequenza. Dalle sue condizioni al prestito in Trentino, dalla trasportabilità del dipinto alla realizzazione di una copia perfetta.
“Ritorno sui miei passi e ridò vita al progetto”, annuncia riferendosi a quel video di alcuni giorni fa in cui diceva di rinunciare al Caravaggio di Siracusa.

“Io sono un giocatore di scacchi. La mia era una mossa. Me ne volevo andare: ne avevo trovati altri 6 di Caravaggio”, spiega oggi forte anche del parere del direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, arrivato dopo due giorni di verifiche tecniche alla Badia. “Chiudendo ogni polemica, lui dice che il quadro è trasportabile e che le sue condizioni sono discretamente buone. Ha bisogno di manutenzione, da fare però nel laboratorio di Roma perché lì ci sono gli strumenti e le giuste condizioni. Qualcuno non voleva Rovereto? Il Caravaggio dovrà comunque andare a Roma”, taglia corto Vittorio Sgarbi.
Ma il Caravaggio, a sentire il parere di quanti invitati a prendere la parola nella sala ipostile del Maniace, a Rovereto andrà. Quando? “Dopo la sosta a Roma e la scannerizzazione per la realizzazione di una copia digitale, probabilmente ad ottobre sarà a Rovereto”, risponde Sgarbi a precisa domanda. “Dovrebbe tornare a Siracusa, alla Borgata, per la festa di Santa Lucia. Ma questo dipende anche da quanto ci vorrà per la fabbricazione della teca protettiva”. Per tutto il periodo in cui il Caravaggio sarà a Rovereto, arriveranno in cambio dal Mart opere del 900, tra cui anche De Chirico. Saranno esposte al Bellomo o in altro luogo che verrà ritenuto idoneo dalla Soprintendenza.
“Ci sono 350mila euro stanziati per una finalità, quella di un ente pubblico che aiuta un altro ente pubblico per la collocazione nella chiesa della Borgata del Caravaggio”, dice ancora Sgarbi. Vanno risanati gli ambienti, installate giuste misure di allarme e realizzata una teca protettiva. A sentire il presidente del Mart, tutti quegli interventi paiono inclusi nello stanziamento dell’istituzione trentina. “È un progetto nato mesi fa e il presidente Musumeci ne era al corrente da tempo. Ho anche fatto un sopralluogo nei luoghi del Caravaggio, incluso il sepolcro alla Borgata. La Badia è sede due volte impropria: in primo luogo, perché non è la sua; ed in secondo luogo perché copre il Guinaccia”, racconta ancora il critico d’arte. “Un orrore nascondere per 15 anni il Guinaccia in nome della star Caravaggio”.
Ai punti, Sgarbi ed il Mart si portano in vantaggio, appuntandosi al petto anche il merito di aver riportato d’attualità il Seppellimento di Santa Lucia, secondo molti finito “parcheggiato” in attesa di miglior sorte alla Badia.




Zona industriale, aziende pronte a lasciare. Regione in stallo sul Piano dell'aria e la ripresa non si vede

A lanciare l’allarme “desertificazione” nella zona industriale siracusana è stato nei giorni scorsi il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. Attraverso le colonne del Sole24Ore, il numero uno degli industriali siracusani non ha nascosto il rischio che le grandi aziende ancora presenti nel territorio possano decidere di andare via. “Non c’è convenienza economica, ci sono solo vincoli”, spiega al principale quotidiano economico Bivona. Ed il riferimento pare indirizzato al Piano della qualità dell’aria della Regione, peraltro impugnato dalle aziende del polo petrolchimico.
Il post lockdown e la ripresa appaiano più complicati del previsto. I depositi restano pieni di prodotto stoccato e non ancora venduto, con un andamento del mercato che spaventa e preoccupa a più livelli.
Su FMITALIA ne hanno parlato Claudio Geraci, vicedirettore generale di Isab-Lukoil, e Rosario Pistorio, amministratore delegato di Sonatrach Raffineria Italiana.
https://www.facebook.com/455274510696/videos/287369495956321/

Dal mondo sindacale, la Uil fa subito sentire la sua voce con Luisella Lionti. “Rivedere il piano della qualità dell’aria, reinvestire il 5% delle accise e attivare subito un tavolo permanente con il governo regionale per il rilancio dell’industria siciliana”. Queste le proposte del sindacato che ricorda come solo il petrolchimico di Siracusa conta 3.200 lavoratori diretti e 4mila dell’indotto. “Dobbiamo cercare una soluzione, insieme alla Confindustria, per evitare la chiusura. In una realtà come quella di Siracusa, con un alto tasso di disoccupazione, non possiamo permettere che le aziende vadano via mentre dalla Regione non arrivano segnali. Servono risposte immediate, per questo motivo occorre spostare la questione anche a livello regionale. Noi abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori e la buona occupazione sempre rispettando l’ambiente. Non possiamo rispondere alla mossa del cavallo con il lancio dall’aereo senza paracadute”.
La politica non resta in silenzio. Il deputato regionale Giovanni Cafeo sottolinea come “il combinato disposto della crisi economica dovuta alla pandemia di Covid-19 e l’approvazione di un piano di tutela della qualità dell’aria che è riuscito a mettere tutti in disaccordo, impugnato da aziende di tutta la Sicilia e che anche il parere dell’avvocatura dello Stato nella costituzione in giudizio a difesa del decreto chiede, nel caso sia soccombente, di stralciare solo la parte relativa alla zona industriale – spiega Cafeo – ha costretto tutti i grandi impianti a perdite impossibili da sopportare per un tempo troppo lungo, senza dimenticare i problemi dovuti allo stoccaggio di quanto raffinato ma rimasto invenduto a causa del calo globale della domanda di prodotti petroliferi”.
Premesse disastrose che spingono le aziende a ritenere sia più conveniente chiudere che restare aperti, “soprattutto quando l’interlocutore istituzionale principale, ossia la Regione Siciliana, sembra disinteressarsi completamente dell’argomento, lasciando al proprio destino non tanto le aziende in sé, senza prospettive per il futuro e senza un piano di visione strategico cui fare riferimento per ipotizzare qualunque tipo di investimento, quanto le migliaia di lavoratori e le loro famiglie, il cui destino appare oggi a tinte fosche”.
Il deputato di Italia Viva striglia Musumeci. “Pur comprendendo la sua necessità di mantenere un atteggiamento populista di lotta alle industrie a prescindere, come ribadito in più circostanze, faccio appello al buon senso di tutte le forze di Governo affinché non si continui a ignorare e a trattare da serie B i problemi della provincia di Siracusa, provando a confrontarsi con gli operatori dell’industria anziché intestardirsi su una posizione che fa ridere tutta Italia. Risulta evidente, a chi conosce la materia, che l’applicazione del piano dell’aria così com’è raggiungerebbe solo l’obiettivo di fare chiudere le imprese, anziché avviare un percorso virtuoso di transizione energetica ed ambientale. Quando finalmente si avrà la consapevolezza che il Pil generato dal settore industriale non può essere considerato in antitesi con quello proveniente dagli altri settori di sviluppo e che il settore manifatturiero è la colonna portante dell’economia siciliana e dell’intera Italia – conclude Giovanni Cafeo – allora ci si renderà conto un cambio di prospettiva è ormai necessario, perché è impensabile sostenere l’intera economia soltanto con il settore terziario”.




VIDEO. Raccolta indumenti usati, sorpresa nei cassoni: sono vuoti. I sacchetti buttati fuori

Croce e delizia del decoro urbano, i cassoni per la raccolta degli indumenti usati sono sempre al centro di mille attenzioni. A chi piacciono, a chi no. Chi li giudica utili, chi dannosi.
In effetti, a vederli in giro per la città non offrono un grande spettacolo, molte volte. Tutto intorno, indumenti buttati o sacchetti su sacchetti. Indice puntato contro chi cerca di recuperare abiti utilizzabili e butta tutto alla rinfusa all’esterno o contro un servizio di raccolta giudicato spesso non puntuale.
E in effetti il Comune di Siracusa aveva anche diffidato la ditta Cannone, che si occupa del ritiro, minacciando persino una eventuale scissione del contratto.
Ma per capire fino a dove arrivano le “colpe” della ditta e dove invece incidono altri comportamenti, basta vedere i video che seguono.
Nelle immagini, l’apertura di alcuni cassoni per gli indumenti effettuata insieme a tecnici dell’Ufficio Ambiente. All’esterno, erano circondati da sacchi e sacchetti varii come capita di vedere tante volte. Come se fosse impossibile conferire all’interno, perché strapieni. Ma invece si vede chiaramente che sono pressoché vuoti. Insomma, neanche la fatica di riporli all’interno. Più facile buttare i sacchetti in terra. Qualcuno pulirà, sembra il pensiero guida di siracusani perduti lungo la via della civiltà. La colpa della mancanza di decoro non è sempre degli “altri” (Comune, ditte, operatori).




Siracusa. Grandi pulizie allo Sbarcadero, rimosse carcasse di barche abbandonate

È iniziato stamattina un intervento di pulizia di riva Porto Lachio (lo sbarcadero Santa Lucia) e della vicina spiaggia libera. Ad intervenire sono stati gli operai della Tekra che, oltre a raccogliere i rifiuti, hanno rimosso alcuni relitti di imbarcazioni da diporto danneggiate e abbandonate sulla banchina. La pulizia consentirà anche di migliorare la fruizione del mare in questi mesi estivi.

“Dopo le numerose richieste da parte dei residenti e degli avventori della spiaggetta – afferma l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri – e dopo un accurato sopralluogo con i tecnici dell’ufficio Ambiente e della Tekra, abbiamo provveduto ad iniziare i lavori per la rimozione delle carcasse delle imbarcazioni abbandonate. Alla luce delle esigenze determinate dal necessario distanziamento sociale causato dalla pandemia, abbiamo ritenuto necessario restituire alla libera
fruizione l’intero arenile e l’intera banchina dello sbarcadero. I bagnanti avranno così più spazio a loro disposizione e potranno distribuirsi sull’arenile nel rispetto delle misure anti-contagio”.
Sono circa una 20 le carcasse di barche abbandonate. Cinque quelle rimosse nella mattinata.




Carte di credito rubate dalle auto e spese allegre: due arresti, terzo complice latitante

E’ di due arresti il bilancio dell’operazione Take Away condotta della Polizia ad Augusta. Gli Agenti del Commissariato, a seguito di un’articolata attività di indagine, hanno bloccato il lentinese di 40 anni Nunzio Russo e il 35enne Gregorio Caracciolo. Entrambi sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, in quanto accusati di diversi furti aggravati ed utilizzo indebito di carte di pagamento.
Le indagini sono iniziate nel settembre del 2019, quando, presso la zona residenziale di Augusta denominanta Monte, si sono verificati diversi furti aggravati all’interno delle auto in sosta. I ladri, mandando in frantumi i finestrini dei veicoli, asportavano borse ed effetti personali.
Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere degli impianti di video sorveglianza presenti nei luoghi ed hanno individuato la presenza di una vettura che transitava negli istanti immediatamente precedenti alla commissione dei delitti. Ulteriori indagini hanno poi permesso di ricostruirne il percorso, fornendo indicazioni precise sul luogo di provenienza della stessa.
Subito dopo i furti, utilizzavano i bancomat e le carte di pagamento che avevano rubato dalle autovetture, lasciando traccia del loro passaggio in diverse attività commerciali. La visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti in queste attività ha permesso il riconoscimento degli autori dei fatti.
Caracciolo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba di ieri ad Augusta mentre Russo, irreperibile da mesi, a seguito di incessanti ricerche, è stato rintracciato nel pomeriggio di ieri in un immobile nel comune di Francofonte.
Entrambi sono stati condotti in carcere ad Augusta. Un terzo soggetto, destinatario di un avviso di garanzia, è irreperibile poiché ha spostato il proprio domicilio in Germania.




Siracusa. Eclissi anulare di Sole: immortalata la fase parziale

Lo spettacolo dell’eclissi anulare di Sole visto da Siracusa e immortalato da Salvo Lauricella. Le immagini compongono una sequenza della fase parziale dell’eclisso, visibile nell’Italia meridionale a sud della latitudine 43° N circa. “In particolare, nella nostra penisola sono state favorite le località all’estremo sud-est quindi anche Siracusa”, spiega Lauricella che ha utilizzato un telescopio solare dedicato.
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