Siracusa. Servizio sfalci con compattatore a Fontane Bianche: "Funziona bene"

Funziona il servizio avviato per agevolare lo smaltimento di sfalci d’erba nelle contrade marine. Il mezzo, in funzione questa mattina a Fontane Bianche, resta a disposizione dei cittadini che hanno la necessità, rimettendo a posto il proprio giardino, di smaltire quanto rimane dei lavori di giardinaggio privati effettuati. Del servizio proposto, con il compattatore messo a disposizione dalla Tekra, stanno usufruendo in tanti. Motivo di soddisfazione per l’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri. “Il servizio sta funzionando benissimo- commenta- anche grazie alla collaborazione dei residenti”.




Siracusa. Contrasto alle piazze di spaccio, blitz della Mobile: due arresti. IL VIDEO

Ancora un sequestro di droga nella zona di Via Italia 103, alla periferia nord di Siracusa.  Prosegue l’azione di contrasto alle piazze di spaccio del capoluogo da parte della polizia. La Squadra Mobile ha arrestato ieri Roberto Minniti, 24 anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana e cocaina.
Gli investigatori sono intervenuti in un complesso abitativo di Via Italia 103. Giunti all’ingresso di uno stabile, Minniti, avendo riconosciuto i poliziotti, avrebbe cercato di fuggire lasciando cadere il marsupio e nascondendosi dentro un appartamento.
Gli Agenti sono riusciti a scovarlo e a recuperare il marsupio, rinvenendo all’interno 60 grammi di marijuana e 21 grammi di cocaina, il tutto già suddiviso in 270 dosi pronte per lo spaccio, mentre addosso al presunto pusher è stata trovata la somma di 120 euro, frutto presunto dell’illecito commercio di droga.  L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

Nel corso di un altro controllo, arrestato Giuseppe Di Lorenzo, 35 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati afferenti gli stupefacenti.
I Poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa dell’arrestato ed hanno rinvenuto e sequestrato, complessivamente, un quantitativo di circa 340 grammi di marijuana, 2 bilancini elettronici di precisione e altro materiale per il confezionamento della droga, fra cui un pentolino e cucchiai intrisi di cocaina.
I poliziotti, per il cospicuo quantitativo della droga, idoneo a confezionare oltre 700 dosi del valore di oltre 5000 euro, hanno arrestato l’uomo e lo hanno condotto in carcere.




Siracusa. Medici, infermieri e religiosi per Santa Lucia: in un video il racconto

La vita ed il martirio di Santa Lucia nel racconto di diverse categorie che rappresentano la città di Siracusa. 
E’ il video che è stato realizzato dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia e dalla società Kairos in occasione della Festa del Patrocinio appena trascorsa. 
Un’introduzione, una voce narrante e poi i diversi personaggi: le voci si alternano diventando comunità per condividere la storia di Lucia in una lettura che vuol essere preghiera di tutta la città. Ci sono volontari, medici, infermieri, religiosi. “In questo tempo distante lasciamo spazio a chi desidera sentire vicina la patrona della nostra città, lei che è un segno di speranza. Ricordando la vita e il martirio della nostra patrona le rendiamo omaggio per sentirla fra noi affidandolo a lei le nostre vite, le nostre voci, la voce della nostra Siracusa” viene spiegato nel video. 

Il video è stato appositamente realizzato in maniera “artigianale”, girato solo con i cellulari, e naturalmente ognuno dalla propria abitazione o dal proprio posto di lavoro nel rispetto delle normative per l’emergenza sanitaria.




Siracusa. Denuncia in un video: "la posidonia dell'estate abbandonata su un terreno"

“La posidonia stoccata la scorsa estate resta abbandonata, un anno dopo, nell’area utilizzata come momentaneo appoggio, in via dell’Iride, a Fontane Bianche, resa disponibile dal proprietario per la collettività, con la prospettiva e obbligo di legge della “restituzione” dell’importante alga al mare in autunno”. La denuncia è contenuta in un video realizzato da un lettore di SiracusaOggi.it, residente nella zona.  Com’è noto, la posidonia oceanica è molto importante per la stabilità del mare. Fino a qualche anno fa era considerata un rifiuto e per le amministrazioni il problema principale riguardava il suo smaltimento come rifiuto urbano. Così prevedeva la legge Ronchi. La situazione è poi cambiata, con l’accrescimento anche della sensibilità ambientale. Quello che oggi è previsto è , prima della stagione balneare, la rimozione temporanea della posidonia, la cui presenza in acqua è un ottimo segnale di salute delle acque, con lo stoccaggio in aree appositamente individuate. A fine estate, obbligatorio il riposizionamento lungo il litorale. Nel caso specifico,stando a quanto il cittadino ha immortalato questa mattina,  parrebbe che tale passaggio non sia stato compiuto.  “Sulla posidonia stoccata- fa notare il lettore da cui la denuncia parte-  andrebbero poste anche delle reti per preservarla, che non sono invece state utilizzate”. Per vedere le immagini clicca su VIDEO




Siracusa. Riapertura di parrucchieri, estetisti, ristoranti: "Troppi interrogativi, poco tempo"

“L’apertura il 18 maggio di ristoranti, parrucchieri ed estetisti è una buona notizia a metà”. L’apertura del Governo alle richieste dei presidenti delle Regione e dei rappresentanti di categorie, affinchè la ripartenza di questi settori fosse anticipata rispetto alla data inizialmente prevista del primo giugno è salutata con una soddisfazione al 50 per cento dalla Cna. Gianpaolo Miceli ne parla in maniera chiara e ne spiega le ragione. “E’ vero che abbiamo lottato in maniera violenta per ottenere questo risultato, ancora non messo nero su bianco- spiega- ma restano troppi interrogativi. I principali riguardano l’assenza, al momento, di regole, che saranno contenute nei protocolli promessi entro venerdì, quindi un attimo prima di riavviare le attività. Troppo poco tempo a disposizione per potersi adeguare alle disposizioni”. Miceli ricorda che “si tratta di segmenti particolare, che vanno gestiti con grande acume. Molto dipenderà dai comportamenti, per evitare che riparta l’ondata di contagi e avere poco tempo per organizzare la garanzia delle misure di sicurezza non è di certo un buon segnale”. Nel caso di parrucchieri e centri benessere “è evidente che non si potrà mantenere la distanza minima di un metro. Si, invece, a guanti e mascherine- nelle previsioni di Miceli- Si agirà piuttosto sulla riduzione delle presenze contemporanee all’interno dei locali e sull’aerazione”. L’aspetto aria condizionata può rappresentare un limite, secondo quanto alcuni esperti hanno spiegato. L’utilizzo di climatizzatori, infatti, agevolerebbe la trasmissione se non si utilizzano i dispositivi di protezione personale. Sempre “si”, invece, a finestre e porte aperte. Altro tema spinoso: la sanificazione. “In questo genere di attività occorrerà garantirla in ogni postazione di continuo- prosegue il vice presidente di Cna Siracusa- Se ne occuperanno, con i prodotti previsti, gli stessi operatori, ovviamente”.

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La Cna è fortemente critica su alcuni aspetti della legge. “Il fatto che contrarre il Covid-19 sul posto di lavoro equivalga a infortunio sul lavoro non è una previsione corretta- spiega- Si va sempre a pesare sugli anelli più deboli come può essere una piccola impresa”. I ristoranti potrebbero dover usare quanto più possibile gli spazi all’aperto. Proprio su questo aspetto la Cna sta avanzando ai sindaci dei 21 comuni della provincia una proposta. Il progetto si chiama “a cielo aperto” e riguarda la richiesta di modifica momentanea dei regolamenti comunali, azzerando tasse locali , a partire dal suolo pubblico. Coinvolto anche l’ordine degli Architetti, “per evitare che lo sviluppo dei locali all’aperto possa tradursi in una cashba”. Improbabile l’utilizzo di plexiglass. Le palestre, invece, rappresentano un caso a se stante. “Sono luoghi chiusi, non sempre dotate di impianti di aerazione adeguate, in cui la gente si muove e suda. Saranno probabilmente le ultime attività ad aprire- spiega Miceli- Ma aprire tardi vuol dire ripartire in pratica dopo la stagione estiva, visto che nel frattempo , con le alte temperature, le attività sportive si spostano come sempre all’aperto. Le Asd si ritrovano spesso in una situazione particolarmente difficile dal punto di vista economico”.
Progetto cielo aperto da proporre ai 21 sindaci per una modifica momentanea dei regolamenti comunali, azzeramento suolo pubblico di tassazione locale e anche con l’ordine di architetti per evitare che si crei una cashba.




Infiorata di Noto, edizione via social per il coronavirus: "la bellezza è più forte della paura"

La 41^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci e il programma della Primavera Barocca 2020 saranno esclusivamente in versione social. Sulla pagina ufficiale Facebook del Comune di Noto rivivranno gli eventi del cartellone primaverile che sabato 16 maggio culmineranno nella colorate kermesse che dal 1980 movimenta la prestigiosa via Nicolaci. I dettagli saranno svelati nei prossimi giorni.
“Vogliamo lanciare un forte messaggio di speranza che ci sostenga nella ripartenza – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – nel pieno rispetto delle regole che vietano assembramenti e che impongono ristrettezze. Vogliamo semplicemente comunicare attraverso la nostra manifestazione simbolo, che la Città di Noto è pronta a riprendere il suo percorso, facendo tesoro dei valori riscoperti in questi mesi di emergenza Covid19 e dimostrando quelle capacità che più volte gli hanno permesso di risollevarsi: è successo dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693, è successo dopo il crollo della cupola della Cattedrale nel 1996 e succederà, ne sono certo, anche dopo quest’emergenza”.
Sarà un’Infiorata speciale, vissuta come un momento propedeutico per l’avvio e il rilancio, in sicurezza, della straordinaria quotidianità netina. Ecco perché la locandina ideata quest’anno riproduce un bozzetto di una delle prime edizioni dell’Infiorata, realizzato dal compianto Carlo La Licata, sempre presente nel cuore dei netini, pittore di alto profilo e pioniere nell’arte di infiorare in virtù della sua sensibilità cromatica, della sua perizia tecnica e del suo incondizionato amore per la nostra terra. Sorprende la pressante attualità del bozzetto dal titolo “Il volger del tempo”, che ci richiama direttamente all’azione demolitrice del tempo che tutto sembra travolgere e consegnare all’oblio. Nei giorni del dilagare del Coronavirus, facendo leva sulla virtù creativa e sulla saggezza che i nostri antenati ci hanno trasmesso, si sente forte il dovere morale di non consentire al morbo pandemico di sottrarci la libertà e l’inventiva.

L’appuntamento con l’Infiorata versione social è per sabato 16, ma già da oggi sulla pagina Facebook del Comune di Noto rivivranno gli eventi che avrebbero scandito la Primavera Barocca, perché “La bellezza è più forte della paura”.




Noto. Estorsione: ordinanze di custodia cautelare per 4

Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica  Fabio Scavone e diretta dal Sostituto, Gaetano Bono, Agenti del Commissariato di Noto, diretti dal Commissariato Vice Questore Aggiunto Dr Paolo Arena, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa, Scapellato, nei confronti di quattro persone, due di custodia in carcere e due di arresti domiciliari, con braccialetto elettronico: Manenti Simone di 39 anni, Rizza Corrado di 44 anni, Latino Davide di 33 anni e Restuccia Maria di 31 anni.
All’indomani dell’acquisizione di una notitia criminis di estorsione è stato avviato un servizio tecnico di intercettazione per corroborare e rafforzare il già grave quadro indiziario a disposizione degli investigatori, e sono state scoperti: bonifici bancari sul conto corrente intestato a Restuccia Maria detta “Ramona”, un assegno emesso in favore del noto pregiudicato ed assuntore di stupefacenti Rizza Corrado, detto “Currarino”, prelievi di contante, effettuati col bancomat, che la vittima era stata costretta a consegnare a Rizza, per un importo complessivo di 11.320 euro e numerosissimi screenshots di conversazioni via social intrattenute con Restuccia e altro pregiudicato ed assuntore di stupefacenti, Manenti Simone, nonché sms vocali di Whatsapp.
Pertanto, emergevano ulteriori elementi di responsabilità nei riguardi di Latino Davide, convivente della Restuccia che determina Rizza ed Manenti a estorcere denaro ad un uomo, giacché Rizza ha contratto, verosimilmente con la coppia Restuccia/Latino, considerevoli debiti per droga. Dunque, dopo l’incipit della condotta estorsiva da parte di Rizza Corrado, sostenuta dalla forza intimidatrice derivante dalla sua caratura criminale, dall’attività investigativa si è potuto accertare che il trio Restuccia- Latino- Manenti, ha seguitato in pretese di denaro nei confronti di un uomo, individuato da Rizza quale ignaro garante dei pagamenti. Gli stessi, verosimilmente creditori di  Corrado Rizza, per i debiti da costui accumulati per l’acquisto di stupefacente, decidevano di procedere personalmente al “recupero” delle somme dovute, cominciando a vessare ed indebolire psicologicamente la persona offesa con numerosa messaggistica via social e chiamate telefoniche. Rizza sparisce improvvisamente dopo aver acquisito cospicue somme di denaro dalla vittima. Dopo costanti ricerche e minacce, perpetrate da Latino e da Restuccia, una volta individuato, Rizza subisce una severa lezione sia da parte di Latino che da Manenti  Simone che lo aggredisce fisicamente in pieno centro storico in data 6 maggio, poco prima di prendere parte all’appuntamento con la vittima nel corso del quale viene tratto in arresto in flagranza da parte della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Noto, dopo la consegna delle banconote. Non appena Latino apprende della notizia dell’arresto di Manenti, intima alla convivente Restuccia di cancellare tutti i messaggi e distruggere la scheda telefonica. “……cancella tutte cose e butta pure il telefono…stai capendo? butta lì tutte cose e spezza pure la scheda!…”). La lapidaria quanto laconica conversazione, sancisce la fine dei giochi: l’arresto di Manenti mette a nudo tutto il gruppo composto da persone coinvolte a pieno titolo in tutta la vicenda. I gravi indizi di colpevolezza raccolti hanno consentito al GIP di Siracusa, al fine di escludere il pericolo di reiterazione delle condotte delittuose, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Rizza (condotto presso la casa circondariale di Ragusa) e di Manenti (già ristretto nel carcere di Ragusa a seguito dell’arresto in flagranza del 6 maggio) ed degli arresti domiciliari, col presidio del braccialetto elettronico, nei confronti dei conviventi Restuccia e Latino.




"Dammi i soldi o voli via dal balcone": arrestato per estorsione un 39enne a Noto

E’ accusato di estorsione ai danni di un operaio di Noto il 39enne Simone Manenti. E’ stato arrestato al termine un’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura di Siracusa e condotta dal commissariato diretto da Paolo Arena.
Tutto ha inizio lo scorso martedì, quando gli investigatori netini hanno avuto notizia di una estorsione subita da un operaio. La vittima, da tempo, sarebbe stata vessata da costanti richieste di denaro e da chiare minacce che – secondo gli inquirenti – sarebbero state messe in atto da Simone Manenti. La vittima ha ricevuto via social un eloquente messaggio minatorio “perché non mi rispondi? Devi pagare…devi pagare o giuro che vengo a casa tua e butto dal balcone te e tua moglie”, con la richiesta di 1800 euro. Altri messaggi vocali dello stesso tenore intimidatorio sono stati inviati via whatsApp.
Per interrompere l’azione criminosa e tutelare la vittima ed i suoi familiari, gli uomini del Commissariato di Noto hanno predisposto un’operazione di polizia giudiziaria che ha consentito di cogliere nella fragranza del reato il Manenti, bloccato mentre mentre riceveva una somma di denaro dalla sua vittima (video).

Gli elementi di prova vengono a carico dell’arrestato vengono definiti “pesanti” dagli investigatori. Secondo una prima ricostruzione, è verosimile che dietro le pretese estorsive vi siano dei debiti derivanti da una compravendita di sostanze stupefacenti effettuata dall’estortore con terze persone, per onorare i quali, lo stesso avrebbe vessato la vittima.




Siracusa. Le telecamere di "Striscia" nella baraccopoli di Cassibile: IL VIDEO

Striscia la notizia alla Baraccopoli di Cassibile. L’inviata Stefania Petyx ne ha parlato attraverso un servizio andato in onda ieri sera su Canale 5. Nelle immagini trasmesse, in più fasi tratte da servizi di SiracusaOggi.it, emerge l’atavico problema delle condizioni igienico-sanitarie in cui i braccianti agricoli stranieri vivono durante la stagione della raccolta e che quest’anno, con l’emergenza Coronavirus, assume una gravità di gran lunga maggiore, con i rischi che ne conseguono. Stefania Petyx fa anche riferimento al protocollo d’intesa siglato lo scorso anno in prefettura, con il quale si immaginava di poter realizzare un villaggio con servizi igienici e il cambio della biancheria. Previsioni che contrastano con la realtà di questi giorni. A parlarne davanti alle telecamere di Canale 5, alcuni residenti, che hanno evidenziato anche come i migranti si muovano in gruppetti, assembramenti dunque, per le vie della frazione, senza adottare le misure di sicurezza previste e senza che questo venga loro impedito. Da questo, le preoccupazioni dei residenti. Inevitabile il riferimento al mai risolto problema del fenomeno del caporalato. Per vedere il servizio andato in onda ieri sera, clicca qui




Rientro degli studenti fuori sede, la Regione dice si ma "verifica delle condizioni e quarantena"

I siciliani fuori sede, in particolare gli studenti universitari, potranno rientrare in Sicilia. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, in un video sui suoi canali social istituzionali. “Un vero blocco ai rientri per necessità non c’è mai stato. Adesso allarghiamo: possono rientrare coloro che si debbono ricongiungere con le famiglie. E’ chiaro che serve la verifica delle condizioni al momento dello sbarco e i rientranti dovranno poi mettersi in quarantena. Nessuno – ammonisce il presidente della Regione – deve pensare che la partita sia chiusa. Fase due non vuol dire tutti liberi. Rientri si, ma con necessaria prudenza e responsabilità”.
Nelle ultime ore, centinaia erano stati gli appelli indirizzati a Musumeci con gli studenti universitari che erano sin qui rimasti al nord uniti nell’hashtag #fateciritornare. “Sono un padre e comprendo le necessità di una famiglia. Ma da presidente della Regione devo trovare punto di equilibrio tra le esigenze affettive e quelle della prudenza e della cautela, per evitare che si possa entrare in Sicilia ed essere poi inconsapevoli portatori del virus. Restiamo prudenti per non ricominciare daccapo. Buon rientro a chi ha un buon motivo per rientrare nella nostra Isola”, ha detto ancora il presidente siciliano.

https://www.facebook.com/regionesiciliana/videos/569677823947968/

Nello specifico, la Regione ha richiesto al Ministero dei Trasporti di portare i voli da Roma per Palermo e Catania da due a quattro al giorno, “sperando che Alitalia non si abbandoni a speculazioni. Il costo dei voli, mi segnalano, è inaccessibile e inaccettabile. Manteniamo la corsa del treno da Roma a Messina – spiega ancora Musumeci – e per quanto riguarda lo Stretto, chiediamo di passare da 5 corse ad 8”.
Con l’andare del tempo, se la curva dei contagi non dovesse riprendere a salire, la Regione chiederà di aumentare di volta in volta voli, treni e corse dei traghetti. “Andare in giro con la mascherina è essenziale, guanti in un locale chiuso altrettanto importante. Sapete già che abbiamo consentito varie attività, vorremmo autorizzarne altre ma non dipende da noi. Stiamo pressando perchè parrucchieri e barbieri possano riaprire in Sicilia il 18 maggio”.