Siracusa. Festa del Patrocinio di Santa Lucia: per la prima volta piazza Duomo deserta

La Festa del Patrocinio di Santa Lucia come non si era mai vista, come mai più i fedeli sperano di doverla vivere. Nessuno, a parte i rappresentanti delle istituzioni e della Chiesa, davanti alla Cattedrale, sul sagrato, ad attendere l’uscita del simulacro della Patrona di Siracusa. Così importante, così attesa la giornata di Santa Lucia delle quaglie. Le famiglie, i bambini, solitamente a “invadere” piazza Duomo. Un percorso brevissimo ma intenso dalla Cattedrale alla Chiesta di Santa Lucia alla Badia, che chiude proprio Piazza Duomo. Quest’anno, la pandemia ha rivoluzionato anche questo, naturalmente. Le parole del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, spiegano bene i momenti vissuti, che l’Arcidiocesi condivide con i fedeli, in queste giornate, grazie alla tecnologia streaming. “Si è affacciata-racconta Piccione- come tutti noi, davanti l’uscio di casa, quasi timida nella piazza vuota ma testimone perenne della fiducia in Dio Padre e nell’umanità ed accanto a Lei un colombo bianco, Lorenzo, messaggero di speranza come nel 1646.Buona festa del Patrocinio di Santa Lucia a tutti!”. L’immagine del 2020 resterà nella storia certamente. Un ricordo triste ma non manca- è anzi ancor più profonda in quest’occasione- la fede dei devoti, siracusani e non solo.
Per vedere le immagini dell’uscita, clicca quì

 




Siracusa. Primo Maggio, gli auguri di Elisa ai lavoratori siracusani. GUARDA IL VIDEO

Una sorpresa per i lavoratori siracusani. Questa mattina, Primo Maggio, arrivano gli auguri di Elisa, con un video pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco, Francesco Italia.  Un omaggio da parte di una delle più grandi musiciste e voci italiane a tutti i lavoratori siracusani e alla Sicilia, terra che Elisa conosce, ama e in cui ha trovato tanti amici. Nelle sue parole, un invito semplice e sentito a ritrovare nel nostro Dna  i valori di solidarietà, tenacia, resilienza per ripartire in uno scenario inedito per l’intera umanità. Dal sindaco, Italia, un sentito ringraziamento ad Elisa e la promessa che Siracusa e la Sicilia non si arrenderanno. Intanto per oggi pomeriggio, a partire dalle 16,  sulle pagine di Arsonica, il Primo Maggio Aretuseo,  in #streaming con circa 30 band e molti ospiti a cura di Ciccio Bellia.




VIDEO. Pistola con silenziatore pronta all'uso tra i pensili e droga: arrestato 22enne

Detenzione di armi clandestine e detenzione ai fini di spaccio di droga. Corrado Munafò, 22 anni, di Avola, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Avola in flagranza di reato.
A seguito di perquisizione domiciliare, nel corso della quale è stata rinvenuta una pistola a salve marca Bruni 84 riproducente una Beretta cal. 9 corto, alterata con inserimento di canna dotata di filetttura per dispositivo silenziatore. L’arma, evidente frutto di alterazione “clandestina”, era contenuta all’interno di involucro termosaldato, occultata nei pensili della cucina ed era pronta all’uso rifornita con caricatore bifilare con 5 cartucce cal. 9.
Rinvenuta, altresì, una grossa busta plastica contentente 5 grammi di marijuana, probabile rimanenza di un più cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente.
In attesa dell’udienza di convalida, l’arrestato è stato sottoposto alla misura precautelare degli arresti domiciliari. Arma e droga sono stati sequestrati per compiervi successivi accertamenti, in particolare sull’arma, volti a stabilirne effettivi funzionamento e potenzialità offensiva.




Siracusa. I ristoranti consegnano le chiavi al sindaco, Italia: "Comprendo il gesto forte"

I ristoratori della città consegnano le chiavi delle loro attività al sindaco. Gesto simbolico, ieri, per rappresentare i timori legati all’emergenza Coronavirus e all’impossibilità di far ripartire le loro attività fino al primo giugno prossimo, come stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio che fissa il calendario delle ripartenze per le attività economiche italiane. “Comprendo il gesto forte ed efficace degli ristoratori-ha commentato il sindaco, Francesco Italia-
Dietro ogni attività imprenditoriale si nascondono storie e sacrifici  di persone che, rischiando, hanno creduto in un progetto e lo hanno reso realtà a beneficio del tessuto economico di Siracusa con creatività e coraggio.
Ringrazio ciascuno di loro perché con tenacia e fiducia si affidano alle istituzioni per rappresentare le loro richieste. A Siracusa nessuno resta solo”.

https://www.facebook.com/francescoitaliaavantiinsieme/videos/2621819128107668




Cocaina per un valore di 50 mila euro in auto: 26enne arrestato in autostrada

Oltre 350 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato circa 50 mila euro. La Squadra Mobile e gli agenti del commissariato di Avola li hanno rinvenuti nell’auto su cui viaggiava Fausto Caruso, 26 anni, già noto alla giustizia. E’ stato arrestato per detenzione di cocaina, in flagranza di reato. Ieri pomeriggio , alle 18,30, i poliziotti stavano effettuando attività di controllo del territorio quando hanno notato un’auto che, uscita dall’autostrada, all’altezza dello svincolo di Avola, non appena ha incrociato la volante si è diretta verso la A18. I poliziotti, notata la scena, hanno inseguito l’utilitaria, bloccandola nell’arteria autostradale. Sopraggiunte altre pattuglie del Commissariato e della Squadra Mobile, è stato effettuato il controllo del giovane automobilista e del veicolo. A seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti due involucri, contenenti circa 355 grammi di cocaina, nascosti nelle parti intime e nella caviglia del giovane.

Il quantitativo di droga avrebbe potuto fruttare oltre 50.000 euro di guadagni illeciti, qualora fosse stata venduta al dettaglio. Il giovane è stato posto ai domiciliari e sanzionato per la violazione delle misure per il contenimento del Coronavirus.




Siracusa. Intervista all'infermiere del video-denuncia sull'emergenza Covid all'Umberto I

E’ diventato, suo malgrado, l’infermiere più noto d’Italia. Marco Salvo è il protagonista del video virale in cui denunciava una serie di criticità all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Tante le polemiche che sono seguite, ma anche i provvedimenti adottati e gli accertamenti avviati dopo quel video, inizialmente etichettato dall’Asp come “fake” e poi risultato, invece, reale. Marco Salvo è poi risultato positivo al Covid-19. Oggi, ai microfoni di FMITALIA, Salvo ha ripercorso quanto accaduto e fatto, coni il direttore, Gianni Catania, una serie di considerazioni. Per vedere e ascoltare, clicca IL VIDEO




Siracusa. Coronavirus, dalla Rianimazione alla vita: la storia di un 68enne guarito

Dalla Terapia Intensiva alla vita. E’ una storia a lieto fine quella di un 68enne di Canicattini ma residente a Siracusa che ha superato la durissima prova del coronavirus. “Sono entrato morto, ho anche avuto un collasso dei polmoni e poi pure l’infarto”, racconta adesso Santo. Ha lasciato il reparto covid di Siracusa tra gli applausi del personale sanitario. Un corridoio di solidarietà dopo una battaglia per la vita condotta tutti insieme, dietro tute e mascherine. Oggi è finalmente rientrato a casa.
Il un decorso clinico, all’inizio sfavorevole, è durato oltre un mese e mezzo con un passaggio anche nel reparto di Rianimazione. “Grazie a tutti, alla dottoressa Franco, al dottore Di Stefano, al dottore Carpinteri e a tutta l’equipe delle malattie infettive e della rianimazione, sono rinato. Pensavo di non farcela”, confida non senza commozione.




Siracusa. Partorire ai tempi del Covid-19, Bucolo: "Nessun rischio in ospedale"

“Nessun rischio per le donne in gravidanza in ospedale”. Il direttore di Ginecologia e Ostetrica, Nino Bucolo rassicura quante, in queste settimane, stanno esprimendo preoccupazioni perchè prossime al parto ma fortemente impaurite dall’idea di dover accedere, pertanto, all’interno dell’ospedale. Il timore è legato alla possibilità di poter contrarre il coronavirus. “L’ospedale non è un covo in cui si può contrarre l’infezione- premette Bucolo- Se rispettiamo le regole non si corrono rischi, lavoriamo con attenzione alla sicurezza delle donne e dei bambini che danno e daranno alla luce. Diamo il massimo della nostra professionalità”. Bucolo, che fa parte della squadra di medici chiamati a riorganizzare l’ospedale dopo la bufera che si è abbattuta sul nocomomio, entra nel dettaglio e garantisce che, con il reparto di Neonatologia la collaborazione è stretta e valida. Anche i piccoli, se dovesse servire, esiste una stanza isolata per evitare situazioni eventuali di promiscuità. “L’ospedale è un posto sicuro – spiega Bucolo- Ci sono due ingressi: uno è quello sporco del pre-triage, l’altro è quello pulito, a cui accedono quanti non presentano alcun sintomo o alcun precedente che possa in qualche modo far pensare all’ipotesi Covid” . Entrando nel dettaglio delle donne in gravidanza, a loro è dedicata una tenda apposita di pre-triage, distanziata dall’altra. ” Alle donne che accedono viene chiesto tutto quello che ci serve per capire se ci sono elementi, anche legati a parenti, oltre che sintomi, per i quali non sia il caso di accompagnarle al Gruppo Parto ma in una terza sala travaglio e parto dove non hanno alcun contatto con le altre persone.  Se invece la donna non presenta nessun sintomo, viene accompagnata al secondo piano, dove farà il suo percorso come prima, per raggiungere il gruppo parto. All’interno dell’ospedale è stato allestito anche un ascensore esclusivamente dedicato alle gravide. Le donne con sospetto Covid vengono subito sottoposte a tampone. Restano nella terza sala isolata fino all’esito. Nessuna possibilità di promiscuità. E’ un percorso blindato”. E’ chiaro che il rispetto delle regole è alla base del funzionamento del sistema studiato e allestito. “Tutto il personale ha l’obbligo di indossare i presìdi di protezione personale. Le pazienti, se non ne sono munite, saranno dotate di mascherina.”. Il Reparto di Ginecologia e Ostetricia non ha registrato nessun caso positivo, altra garanzia fornita da Bucolo. “Tutto il personale è stato sottoposto a tampone e gli esiti sono arrivati lo scorso venerdì: tutti negativi”. Ci sono luoghi per svestirsi, prima di accedere alle aree pulite e questo, come fa notare il dirigente medico, nel caso del Gruppo Parto è acquisito da tempo, avendo a che fare con aree chirurgiche. Nel video realizzato proprio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, gli attimi di questa emergenza, con la vita, che continua a nascere, la passione, che i sanitari impiegano ogni giorno, anche e ancor di più durante quest’emergenza.




VIDEO. La relazione del covid team regionale, uno studio alla Csi per l'ospedale di Siracusa

Dopo tre settimane di lavoro all’Umberto I di Siracusa, il Covid Team regionale ha presentato la sua relazione, accompagnata da un video che mostra cosa è stato fatto per “normalizzare” un ospedale dove il numero di contagi tra pazienti e sanitari aveva creato più di un’allarme. I risultati dell’intervento della squadra di specialisti inviata dalla Regione è ora al vaglio dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza.
Del team regionale fanno parte dalla prima ora tre docenti dell’università di Catania: Cristoforo Pomara (ordinario di Medicina legale), Bruno Cacopardo (ordinario di Malattie infettive) e Paolo Murabito (docente di Anestesia e rianimazione).
L’elenco dei risultati più significativi è racchiuso in una frase: “interi reparti trasferiti, altri rifunzionalizzati, quasi triplicati i posti letto di terapia intensiva, ma soprattutto un’area Covid totalmente isolata dal resto dell’ospedale Umberto I”.

Nel documento vengono evidenziate le varie azioni condotte. In particolare, oltre alla realizzazione di un laboratorio autonomo dedicato all’analisi dei tamponi, c’è anche la definizione di una cosiddetta ‘Area grigia’ “riservata ai pazienti sospetti o in attesa di tampone: è uno spazio con 18 posti di isolamento totale all’interno dell’ex reparto di pneumologia adiacente al pronto soccorso Covid”.
Attraverso le azioni degli esperti sono stati identificati e realizzati i percorsi pulito-sporco e le aree vestizione e svestizione del personale. Procedure definite e quasi “militarizzate” per impedire possibilità di contaminazione tra un reparto e l’altro. “E’ stata inoltre programmata e definita la sanificazione degli ambienti h/24 e l’impiego dei dpi più idonei riservati al personale sanitario. Gli accessi esterni dell’intero blocco riservato ai pazienti Covid sono sorvegliati da personale dedicato, quelli interni e corridoi invece sono stati dotati di sistema di video sorveglianza attiva h24”.
Curiosità: il Covid team ha adoperato un sistema di rilevamento in 3D per studiare, definire e quindi isolare l’area covid che è stata realizzata all’Umberto I. Gli esperti regionali si sono avvalsi di apparecchiature forensi in uso a Fbi e Ris.
Il gruppo, su precisa volontà dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, continuerà ad affiancare il management dell’Asp di Siracusa nella gestione dell’ospedale del capoluogo.




Siracusa. La paura del contagio allontana i pazienti dall'ospedale, sottovalutati gli infarti

La paura del contagio tiene i pazienti lontani dall’ospedale di Siracusa. Al punto che persino sintomi riconducibili all’infarto vengono sottovalutati, con conseguenze potenzialmente gravi. A lanciare l’appello è allora il direttore di Emodinamica, il dottore Marco Contarini. Il reparto è considerato una eccellenza e sono centinaia le testimonianze di pazienti “salvati” dall’equipe del medico siracusano, una vera eccellenza invidiata dalle principali realtà ospedaliere.
Il timore di contrarre il virus in un ospedale al centro di mille polemiche avrebbe però indotto molti a sottovalutare sintomi e dolori, “e così siamo tornati indietro di vent’anni” denuncia Contarini per via del drastico calo di accessi. Aumenta il rischio di mortalità, quando invece le procedure da anni applicate in reparto consentirebbero un sereno decorso.