Siracusa. Il video del cormorano a pesca nelle acque di Ortigia

Sono diventati velocemente virali le immagini di un cormorano a pesca nelle acque di fronte Ortigia, l’isolotto centro storico di Siracusa. A rilanciare il video ripreso da Giuseppe Orto è stato anche il sindaco, Francesco Italia, attraverso la sua pagina Facebook. “Uno spettacolo unico al mondo che solo Siracusa ci può regalare”, la didascalia scelta.

foto dal web (La Rivista della Natura)




Duplice omicidio di Lentini, è un pensionato 71enne il secondo fermato

E’ Luciano Giammellaro il secondo uomo fermato per il duplice omicidio di Massimiliano Nunzio Casella e Vincenzo Agatino Saraniti e del tentato omicidio di Gregorio Signorelli. Su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, la Squadra Mobile di Siracusa e gli uomini del Commissariato di Lentini hanno eseguito la misura a carico dell’uomo, catanese di 71 anni. L’uomo è anche accusato di  porto in luogo pubblico di arma comune da sparo. Sarebbe il complice di Sallemi, il 42enne a cui gli inquirenti sono risaliti, ritenendolo autore del duplice delitto e del tentato omicidio.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa ed eseguite dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di Lentini, avviate a seguito dell’omicidio della notte tra il 9 e il 10 febbraio scorsi. Secondo quanto appurato, anche a seguito dell’analisi di Polizia Scientifica della scena del crimine, nonché delle prime risultanze fornite dal Medico Legale, era subito stato chiaro che Sallemi non aveva potuto agire da solo, vista l’azione cosi’ cruenta nei confronti delle due vittime, che si sarebbero recati in quella zona per rubare arance mature. Il fermo di Giammellaro  scaturisce dalle dichiarazioni rese dall’unico superstite del triplice ed efferato agguato, il quale dava agli investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi, in cui riferiva anche il nome con cui Sallemi avrebbe chiamato il suo complice, appunto Luciano. I due soggetti avrebbero esploso diversi colpi di fucile contro i tre , uccidendo Casella e Saraniti e ferendo gravemente Signorelli. Delineato, dunque, anche il contesto dell’abusiva attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, svolta nello specifico da Sallemi e Giammellaro, non legato da alcun rapporto di lavoro con le aziende agricole della zona e formalmente pensionato. Giammellaro è stato rintracciato a Brucoli, nell’abitazione di conoscenti. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.




La Stazione Spaziale Internazionale attraversa il cielo di Siracusa: il video

La Stazione Spaziale Internazionale ha attraversato ieri pomeriggio il cielo sopra Siracusa. Un passaggio ciclico, che avviene con una certa regolarità e che gli appassionati ben conoscono grazie anche alle informazioni che si possono reperire sul sito https://transit-finder.com. Il passaggio è stato immortalato in un video in slow-motion realizzato dal fotografo naturalista Massimo Tamajo.

“Ho usato la mia attrezzatura fotografica (Nikon D750 e Tamron 150-600mm G2 con TC 1,4x) un astro inseguitore ed un filtro solare auto costruito che ho posto davanti l’obiettivo”, racconta Tamajo a SiracusaOggi.it. Alle 16.24 la Iss si è presentata puntuale all’appuntamento.
Nel video si vede la sua ombra proiettata sulla parte bassa del disco solare. Passaggio rapidissimo, appena un secondo, che può essere meglio apprezzato al rallentatore. Nel video, a sinistra, i dati tecnici.




Siracusa. Topo d'appartamento seriale: 14 furti in un mese, arrestato. IL VIDEO

Sarebbe responsabile di 14 furti in appartamenti di Ortigia tra dicembre e gennaio scorsi. I carabinieri della stazione di Ortigia hanno arrestato un uomo di 36 anni, Rosario Parentignoti, ritenuto il ladro seriale che ha seminato il panico tra i residenti del centro storico ma anche tra i commercianti, visti i furti ai danni anche di negozi. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna al termine di indagini che hanno condotto alla misura cautelare, emessa dal Gip, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Palmieri.
L’attività dei militari dell’Arma è iniziata nel dicembre 2019 a seguito della presentazione di numerose denunce di furto da parte di residenti, depredati nelle loro abitazioni di elettrodomestici, monili e denaro contante. Il giudice per le indagini preliminari ha concordato in pieno sulle risultanze dell’attività di indagine condotta dai militari.




Siracusa e il Giro di Sicilia: sfilata in piazza Duomo poi lo start in via Elorina

Conto alla rovescia per il Giro di Sicilia. La rilanciata gara ciclistica partirà da Siracusa, il primo aprile. Tappa fino a Licata con diversi passaggi in provincia. Ma sarà il capoluogo a fare da casa base per organizzatori e partenti, sin dal 31 marzo.
Il quartier generale sarà allestito all’Urban Center. Carosello di squadre e ammiraglie in piazza Duomo e piazza Minerva, ma soprattutto grandi nomi del ciclismo internazionale al via. I preparativi sono già in corso per arrivare al meglio all’appuntamento con la gara organizzata dalla Rcs Sport, la stessa del Giro d’Italia.
La presentazione della manifestazione avverrà la prossima settimana a Palermo ma oggi il sindaco, Francesco Italia,
gli assessori allo Sport e alla Viabilità, Andrea Buccheri e Maura Fontana, e il comandante della
Polizia municipale, Enzo Miccoli, hanno incontrato i giornalisti per alcune anticipazioni.

I corridori inizieranno a muoversi da piazza Duomo alle 11,35; percorreranno corso Matteotti e corso Umberto per poi imboccare via Elorina dove, alle 11,45, all’incrocio con via Columba, inizierà la gara vera e propria. La tappa è di 194 chilometri, fino a Licata passando per Cassibile ed Avola, con un traguardo volante a Gela. Fino ad oggi si sono iscritti 15 squadre del World Tour,
quindi le più quotate.
Ci sarà Quintana, vincitore del Giro del 2014, e gli organizzatori stanno lavorando per avere Froome, più volte vincitore del Tour.
Il quartier generale sarà in funzione già dal 31 marzo all’Urban Center dove si svolgeranno tutte le fasi accreditamento e di iscrizione delle squadre. Il giorno della gara, in piazza Duomo sul podio firma, sfileranno tutti i corridori mentre le ammiraglie saranno schierate in piazza Minerva.
Poi, con la scorta della Polizia municipale e della Stradale, il gruppo colorato sfilerà fino alla partenza di via Elorina.




VIDEO. Due morti nelle campagne di Lentini, uccisi da colpi di fucile

I corpi senza vita di due persone sono stati rinvenuti in contrada Xirumi, una zona di campagna nei pressi di Lentini.
Le vittime sono Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19. A ritrovare i corpi sono stati i familiari, preoccupati perché dalla notte scorsa non avevano più loro notizie. I due corpi erano a poche centinaia di metri di distanza.
Sono stati raggiunti da colpi di una stessa arma, probabilmente un fucile. A sparare potrebbe essere stata la stessa persona che ha ferito nelle campagne tra Palagonia e Lentini il 36enne Gregorio Signorelli, ricoverato all’ospedale Garibaldi di Catania. Le sue condizioni sarebbero gravi.

All’origine della sparatoria, secondo una prima ipotesi degli investigatori, potrebbero esserci contrasti nel settore agricolo.




Siracusa. Caccia a chi abbandona spazzatura alla Borgata, richiamati anche i condomini

Ripartono alla Borgata i controlli contro chi abbandona la spazzatura in strada. Agenti dell’Ambientale in azione, insieme a personale Tekra, con l’apertura a campione dei sacchetti lasciati sui marciapiedi. Attenzione anche verso i condomini e i loro carrellati lasciati sulla pubblica via anche in assenza di autorizzazioni.
“Ci siamo concentrati sulla Borgata per riportare sotto controllo questo fenomeno”, spiega l’assessore Andrea Buccheri. Rinvenuti diversi elementi utili per individuare e sanzionare gli autori di alcuni abbandoni di spazzatura. E nel frattempo continuano le verifiche sulle singole utenze Tari, a caccia di evasori sconosciuti al database comunale.




Colpo al clan Nardo, maxi-sequestro da 50 milioni di euro eseguito dai Carabinieri

Un sistema ben collaudato, mai messo in discussione, che non lasciava alcuno spazio ad altri nel settore dei trasporti dell’ortofrutta e in maniera particolare d egli agrumi. Nonostante in carcere dagli anni ’90 e condannato all’ergastolo anche per omicidio, Filadelfo Emanuele Ruggeri continuava a gestire un impero per conto del clan Nardo di Lentini. I carabinieri hanno effettuato questa mattina un sequestro di beni per 50 milioni tra capannoni, conti, mezzi, appartamenti . Ruggeri, esponente di spicco del clan malavitoso , secondo quanto appurato nell’ambito dell’operazione “Barrakan” , agiva attraverso prestanome, comunque suoi familiari, a cui erano intestate aziende e beni. Avrebbe così mantenuto  un forte controllo  sul territorio, a dimostrazione della capacità di influenza del clan. L’uomo aveva sviluppato strategie di guadagno, tessendo una rete che era divenuta un vero e proprio monopolio del trasporto dell’ortofrutta. Tutto questo, a discapito dei produttori, costretti a rivolgersi a queste ditte e delle altre aziende di trasporto, assolutamente fuori da ogni possibilità di lavorare nel triangolo agrumicolo. Le ditte che gestiva tramite prestanome (familiari con lo stesso cognome) si erano ingrandite nel tempo arrivando a contare 200 dipendenti e 350 mezzi.  Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Dda di Catania che ha coordinato le indagini. Il sequestro preventivo è stato eseguito sulla base della nuova normativa antimafia. Un volume d’affari, quello delle ditte in questione, da 25 milioni di euro l’anno. Le aziende non chiuderanno. Sarà nominato un curatore. L’obiettivo finale è la confisca dei beni sequestrati, che sarebbero quindi restituiti allo Stato.




Bracciante agricolo saltuario ma con patrimonio da mezzo milione: sequestro della Gdf

Beni per oltre 550mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza ad un nomade dei “Caminanti” di Noto. Nel dettaglio si tratta di 1 terreno, 5 polizze, 3 automezzi e 4 rapporti bancari risultati nella disponibilità di un uomo che, pur essendo senza fissa occupazione, nell’arco di qualche anno sarebbe riuscito ad accumulare un simile patrimonio, occultato al fisco e verosimilmente frutto di numerose attività delittuose.
Le indagini sono state dirette e coordinate dalla Procura di Siracusa che, dopo aver vagliato la pericolosità sociale del soggetto e la sproporzione reddituale dei beni posseduti, ha richiesto l’applicazione della misura patrimoniale prevista dal Codice Antimafia al Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione.
L’uomo ha diversi precedenti tra cui spicca la nota “truffa dello specchietto” in diverse parti d’Italia (Imperia, Piacenza, Ferrara, Pescara, Messina, Catania, Palermo, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa). La Guardia di Finanza ha dimostrato come i redditi percepiti come saltuario bracciante agricolo, non sarebbero stati sufficienti al sostentamento minimo del nucleo familiare, né tantomeno a giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall’interessato negli anni.

Si è così potuto ritenere con certezza che i beni sequestrati potessero esser stati nel tempo acquisiti con i proventi delle numerose attività illecite poste in essere in tutta Italia e per le quali si è visto recapitare provvedimenti di divieto di ritorno negli stessi Comuni dove ha commesso tali delitti.




VIDEO. Povero Ippocrate: "sistema di riconoscimento invalidità era compromesso"

A far partire l’inchiesta “Povero Ippocrate” è la denuncia di un cittadino. Un patronato di fatto, non esattamente dichiarato, gli aveva chiesto 2.000 euro da “girare ai medici” per il riconoscimento di una invalidità. Un video registrato dallo stesso privato documenterebbe la scena. Da lì scattano le indagini che porteranno a svelare quello che il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, definisce “un circo”.

Un sistema altamente compromesso, dove gli episodi non sarebbero stati isolati ma sistemici. “Impressiona l’abitualità della condotta”, dice ancora il procuratore con accanto i sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo. Una serie di condotte spregiudicate, filmate e documentate da ore di intercettazioni. “Il sistema di riconoscimento dell’invalidità era ormai compromesso, non funzionava se non si pagava”, spiega Grillo.

Al centro della vicenda c’è Rosaria Mangiafico, ritenuta dagli investigatori figura di primo piano. Sarebbe riuscita a creare una rete che coinvolgeva tanti medici. Riusciva ad “arrivare” a due categorie: medici delle commissioni Inps ed Asp e medici che dovevano fornire i certificati su cui imbastire le pratiche.

C’era chi pagava pur avendo diritto alla pensione di invalidità o all’accompagnamento e soprattutto chi non presentava alcuna patologia o disabilità. Eppure in un caso viene prospettato persino un tumore che, in realtà, non c’è. Verbalizzate inesistenti crisi di pianto, un falso invalido che danza davanti al medico compiacente che ride, visite mai eseguite, un medico che attesta la sua presenza in commissione per visite svolte in sua assenza, una finta badante e tutta una serie di consigli e trucchi anche su come vestirsi o presentarsi alle visite.

Nell’indagine non finiscono solo i medici di Inps ed Asp compiacenti ma anche i falsi invalidi e gli intermediari. Il passaggi di denaro ai medici come contropartita della corruzione è stato documentato dalle immagini. Soldi ma anche regali, come profumi e persino un viaggio all’estero. E’ stato disposto il sequestro per equivalente dei conti correnti degli indagati per complessivi 600mila euro.
Una cinquantina di Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito i provvedimenti cautelari insieme a perquisizioni e sequestri.