VIDEO. Due morti nelle campagne di Lentini, uccisi da colpi di fucile

I corpi senza vita di due persone sono stati rinvenuti in contrada Xirumi, una zona di campagna nei pressi di Lentini.
Le vittime sono Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19. A ritrovare i corpi sono stati i familiari, preoccupati perché dalla notte scorsa non avevano più loro notizie. I due corpi erano a poche centinaia di metri di distanza.
Sono stati raggiunti da colpi di una stessa arma, probabilmente un fucile. A sparare potrebbe essere stata la stessa persona che ha ferito nelle campagne tra Palagonia e Lentini il 36enne Gregorio Signorelli, ricoverato all’ospedale Garibaldi di Catania. Le sue condizioni sarebbero gravi.

All’origine della sparatoria, secondo una prima ipotesi degli investigatori, potrebbero esserci contrasti nel settore agricolo.




Siracusa. Caccia a chi abbandona spazzatura alla Borgata, richiamati anche i condomini

Ripartono alla Borgata i controlli contro chi abbandona la spazzatura in strada. Agenti dell’Ambientale in azione, insieme a personale Tekra, con l’apertura a campione dei sacchetti lasciati sui marciapiedi. Attenzione anche verso i condomini e i loro carrellati lasciati sulla pubblica via anche in assenza di autorizzazioni.
“Ci siamo concentrati sulla Borgata per riportare sotto controllo questo fenomeno”, spiega l’assessore Andrea Buccheri. Rinvenuti diversi elementi utili per individuare e sanzionare gli autori di alcuni abbandoni di spazzatura. E nel frattempo continuano le verifiche sulle singole utenze Tari, a caccia di evasori sconosciuti al database comunale.




Colpo al clan Nardo, maxi-sequestro da 50 milioni di euro eseguito dai Carabinieri

Un sistema ben collaudato, mai messo in discussione, che non lasciava alcuno spazio ad altri nel settore dei trasporti dell’ortofrutta e in maniera particolare d egli agrumi. Nonostante in carcere dagli anni ’90 e condannato all’ergastolo anche per omicidio, Filadelfo Emanuele Ruggeri continuava a gestire un impero per conto del clan Nardo di Lentini. I carabinieri hanno effettuato questa mattina un sequestro di beni per 50 milioni tra capannoni, conti, mezzi, appartamenti . Ruggeri, esponente di spicco del clan malavitoso , secondo quanto appurato nell’ambito dell’operazione “Barrakan” , agiva attraverso prestanome, comunque suoi familiari, a cui erano intestate aziende e beni. Avrebbe così mantenuto  un forte controllo  sul territorio, a dimostrazione della capacità di influenza del clan. L’uomo aveva sviluppato strategie di guadagno, tessendo una rete che era divenuta un vero e proprio monopolio del trasporto dell’ortofrutta. Tutto questo, a discapito dei produttori, costretti a rivolgersi a queste ditte e delle altre aziende di trasporto, assolutamente fuori da ogni possibilità di lavorare nel triangolo agrumicolo. Le ditte che gestiva tramite prestanome (familiari con lo stesso cognome) si erano ingrandite nel tempo arrivando a contare 200 dipendenti e 350 mezzi.  Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Dda di Catania che ha coordinato le indagini. Il sequestro preventivo è stato eseguito sulla base della nuova normativa antimafia. Un volume d’affari, quello delle ditte in questione, da 25 milioni di euro l’anno. Le aziende non chiuderanno. Sarà nominato un curatore. L’obiettivo finale è la confisca dei beni sequestrati, che sarebbero quindi restituiti allo Stato.




Bracciante agricolo saltuario ma con patrimonio da mezzo milione: sequestro della Gdf

Beni per oltre 550mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza ad un nomade dei “Caminanti” di Noto. Nel dettaglio si tratta di 1 terreno, 5 polizze, 3 automezzi e 4 rapporti bancari risultati nella disponibilità di un uomo che, pur essendo senza fissa occupazione, nell’arco di qualche anno sarebbe riuscito ad accumulare un simile patrimonio, occultato al fisco e verosimilmente frutto di numerose attività delittuose.
Le indagini sono state dirette e coordinate dalla Procura di Siracusa che, dopo aver vagliato la pericolosità sociale del soggetto e la sproporzione reddituale dei beni posseduti, ha richiesto l’applicazione della misura patrimoniale prevista dal Codice Antimafia al Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione.
L’uomo ha diversi precedenti tra cui spicca la nota “truffa dello specchietto” in diverse parti d’Italia (Imperia, Piacenza, Ferrara, Pescara, Messina, Catania, Palermo, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa). La Guardia di Finanza ha dimostrato come i redditi percepiti come saltuario bracciante agricolo, non sarebbero stati sufficienti al sostentamento minimo del nucleo familiare, né tantomeno a giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall’interessato negli anni.

Si è così potuto ritenere con certezza che i beni sequestrati potessero esser stati nel tempo acquisiti con i proventi delle numerose attività illecite poste in essere in tutta Italia e per le quali si è visto recapitare provvedimenti di divieto di ritorno negli stessi Comuni dove ha commesso tali delitti.




VIDEO. Povero Ippocrate: "sistema di riconoscimento invalidità era compromesso"

A far partire l’inchiesta “Povero Ippocrate” è la denuncia di un cittadino. Un patronato di fatto, non esattamente dichiarato, gli aveva chiesto 2.000 euro da “girare ai medici” per il riconoscimento di una invalidità. Un video registrato dallo stesso privato documenterebbe la scena. Da lì scattano le indagini che porteranno a svelare quello che il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, definisce “un circo”.

Un sistema altamente compromesso, dove gli episodi non sarebbero stati isolati ma sistemici. “Impressiona l’abitualità della condotta”, dice ancora il procuratore con accanto i sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo. Una serie di condotte spregiudicate, filmate e documentate da ore di intercettazioni. “Il sistema di riconoscimento dell’invalidità era ormai compromesso, non funzionava se non si pagava”, spiega Grillo.

Al centro della vicenda c’è Rosaria Mangiafico, ritenuta dagli investigatori figura di primo piano. Sarebbe riuscita a creare una rete che coinvolgeva tanti medici. Riusciva ad “arrivare” a due categorie: medici delle commissioni Inps ed Asp e medici che dovevano fornire i certificati su cui imbastire le pratiche.

C’era chi pagava pur avendo diritto alla pensione di invalidità o all’accompagnamento e soprattutto chi non presentava alcuna patologia o disabilità. Eppure in un caso viene prospettato persino un tumore che, in realtà, non c’è. Verbalizzate inesistenti crisi di pianto, un falso invalido che danza davanti al medico compiacente che ride, visite mai eseguite, un medico che attesta la sua presenza in commissione per visite svolte in sua assenza, una finta badante e tutta una serie di consigli e trucchi anche su come vestirsi o presentarsi alle visite.

Nell’indagine non finiscono solo i medici di Inps ed Asp compiacenti ma anche i falsi invalidi e gli intermediari. Il passaggi di denaro ai medici come contropartita della corruzione è stato documentato dalle immagini. Soldi ma anche regali, come profumi e persino un viaggio all’estero. E’ stato disposto il sequestro per equivalente dei conti correnti degli indagati per complessivi 600mila euro.
Una cinquantina di Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito i provvedimenti cautelari insieme a perquisizioni e sequestri.




VIDEO. Falsi invalidi, le intercettazioni: chi balla, chi paga e chi si atteggia

Nel video diffuso dagli investigatori, alcune delle situazioni documentate finite nell’inchiesta “Povero Ippocrate” su falsi invalidi e medici compiacenti in Asp ed Inps. Sono 28 le richieste di invalidità prese in esame da questo primo troncone di una indagine che non è ancora conclusa.




Siracusa. Fiera del Mercoledì, blitz della Municipale contro abusivi e chi sporca: il video

Blitz della Polizia Municipale al mercato del mercoledì. Agenti tra piazzale Sgarlata e San Metodio per una operazione congiunta con i colleghi dell’Ambientale e dell’Annonaria. Inizia il contrasto deciso alle forme di abusivismo commerciale tra le bancarelle del grande mercato (oltre 300 venditori, ndr) e il controllo del rispetto delle nuove regole per la raccolta dei rifiuti.

Dopo la linea morbida e le diffide delle scorse settimane, oggi sono scattate le multe per i commercianti non in regola. Nonostante il tempo inclemente ed il ridotto numero di operatori, a causa della concomitante festa di Sant’Agata a Catania, l’operazione si è svolta come pianificato dagli uffici competenti. A seguire le operazioni, anche gli assessori Andrea Buccheri e Cosimo Burti.




VIDEO. Notte di fuoco, 8 auto in fiamme: identificato e arrestato il presunto piromane

Sarebbe stato Salvatore Casella l’autore dell’incendio doloso di otto vetture, avvenuto a Pachino la notte del 27 ottobre 2019. Il gip Tiziana Carrubba ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 32enne, accusato di incendio aggravato, confermando la richiesta della Procura. E’ stato tradotto in carcere a Cavadonna.

Fu una notte di fuoco quella del 27 ottobre 2019: poco dopo le 4.00 del mattino vennero date alle fiamme alcune
autovetture parcheggiate lungo via Nuova e via Pellegrino Rossi e finirono per lambire anche abitazioni adiacenti.
Le indagini si sono avvalse anche delle immagini fornite da alcuni impianti di videosorveglianza presenti nella zona. Uno di questi è risultato particolarmente utile poiché, poco prima dell’incendio, ha ripreso un uomo a piedi che si dirigeva verso il luogo dove, qualche istante più tardi, è stato appiccato il fuoco alla prima autovettura.
L’angolazione di un’altra telecamera ha consentito di riprendere lo stesso uomo che è transitato per strade limitrofe puntando, poi, sulla via Nuova dove era parcheggiato un furgone Renault a cui è stato appiccato il fuoco. Il tratto di strada in pendenza ha favorito il propagarsi del liquido infiammabile che ha consentito alle fiamme di raggiungere le altre sette autovetture, tutte parcheggiate a poca distanza una dall’altra.

Il rogo ha coinvolto anche le facciate di alcune abitazioni rendendo particolarmente ardua l’opera di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto.
L’attività di indagine svolta dal personale del commissariato di Pachino e coordinata dal pm Gaetano Bono, si è focalizzata sull’immagine che aveva immortalato l’uomo con una bottiglia di plastica, parzialmente celata dal giubbotto.




VIDEO. Banco Farmaceutico, anche a Siracusa una settimana per donare medicinali

Banco Farmaceutico taglia il traguardo dei vent’anni e, per celebrare la ricorrenza, l’annuale Giornata di Raccolta del Farmaco durerà un’intera settimana. Da oggi e fino al 10 febbraio è possibile acquistare un medicinale da banco in una delle tante farmacie che, anche a Siracusa, aderiscono all’iniziativa. I medicinali così raccolti, saranno consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche. L’anno scorso, a Siracusa, sono stati raccolti 1.849 farmaci in 24 farmacie.




Siracusa. L'erosione di cui nessuno parla più: si sfalda la scogliera di Fontane Bianche

Il fenomeno dell’erosione costiera colpisce da diverso tempo anche Fontane Bianche. Il tratto di scogliera che divide le due spiagge che compongono la famosa località balneare è interdetto da oltre un decennio: pericolo di crolli. Ad oggi, però, nessuna misura concreta è stata però presa per bloccare il fenomeno. E la barriera protettiva di tubi innocenti rappresenta adesso una “minaccia”.