VIDEO. “Città non a misura di ipovedenti”: lo sfogo di Amel, a Siracusa per amore

Ha 22 anni, si è innamorata di un giovane siracusano. L’ha conosciuto via chat, poi l’incontro e l’amore. Amel è una giovane marchigiana. Si è trasferita a Siracusa per stare con il suo ragazzo, Alessandro. E’ ipovedente dalla nascita. Alessandro, invece, ha perso la vista progressivamente. Amel ha trovato una città tutt’altro che a misura di ipovedente. Si sente guardata con “pena” da molti di quanti la incrociano per strada. “Non capisco perchè camminare con il mio bastone bianco li turbi così tanto. Io non sono completamente cieca, li vedo e comunque lo percepirei ugualmente il loro modo di fare”. Un modo di fare che non mette di certo a proprio agio. “Capita perfino che, essendo ipovedente, a volte utilizzi il cellulare, allargando al massimo l’immagine, magari per muovermi meglio in città, non conoscendola ancora così bene. E anche in questo caso c’è chi mi guarda come se avesse scoperto una falsa invalida”. Amel incontra difficoltà a causa delle auto che sfrecciano, degli automobilisti che non vogliono fermarsi o che si innervosiscono nell’attesa che lei attraversi, magari lentamente, la strada. Sono gli automobilisti che suonano nervosamente il clacson anche a lungo. “Questo mi distrae, mi disorienta- racconta la giovane- A me piace stare a Siracusa. Piace anche al mio ragazzo. Ma vorremmo essere accolti con serenità dal territorio, magari farci degli amici. E invece sembra che il fatto di essere ipovedenti rappresenti un limite. Le persone- prosegue- forse pensano che uscire con noi debba comportare per loro delle responsabilità, che si debbano poi occupare di noi. Non è mica così. Io vivo sola- evidenzia- Non chiedo nulla a nessuno. Vorrei soltanto degli amici con cui condividere la vita e la mia età, come tutti”. Le parole di Amel in realtà sono uno schiaffo morale evidente ad una città che non si è fatta percepire, almeno per l’esperienza personale raccontata dalla giovane, nè pronta e nè sensibile. Una lacuna da colmare. Ci sarà senza dubbio chi sarà in grado di far ricredere questa coppia di innamorati. Resta, comunque, un senso di amarezza per alcuni specifici episodi che Amel racconta. Lo ha fatto su FMITALIA. Per riascoltarla, clicca qui




VIDEO. Siracusa, lavori a rate per Targia: tocca alla segnaletica orizzontale

Lavori a rate per Targia. Adesso tocca alla segnaletica stradale orizzontale. Da questa mattina in corso i lavori per rendere evidenti le demarcazioni di corsia e la striscia continua, doppia per lunghi tratti, che indica l’impossibilità di attraversare la carreggiata.
Per completare gli interventi pensati per migliorare la sicurezza lungo l’arteria nord del capoluogo mancano adesso i marker stradali, le testine catarinfrangenti piazzate lungo la linea continua.
Dopo la pressione dell’opinione pubblica, seguita alla scia di incidenti anche mortali che si sono susseguiti a Targia, si sono decisi diversi interventi ma non lo spartitraffico. I tratti maggiormente degradati sono stati riasfaltati. Poi è arrivato il telelaser. Quindi è stata la volta dei segnalatori di velocità. E adesso, la segnaletica orizzontale.




VIDEO. Siracusa: Tumori, aumento dell’incidenza nelle donne: “Urgenti bonifiche”

Aumenta l’incidenza di tumori al polmone e alla mammella nelle donne in provincia di Siracusa. Si riduce la mortalità negli uomini ma la vera urgenza rimangono le bonifiche ambientali. E’ , in estrema sintesi, quanto emerge dai dati del Registro Tumori , aggiornato al 2018. I risultati dell’indagine sono stati illustrati questa mattina nella sala conferenze dell’ospedale Rizza di Siracusa. Il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa e responsabile scientifico di area del Registro Tumori ha evidenziato come l’incremento dell’incidenza dei tumori al polmone nelle donne possa essere causata dal fumo di sigaretta. Abitudine che negli anni, partendo dal 1999, è aumentato rispetto agli uomini, che hanno, invece, in 18 anni, abbandonato in percentuale sempre maggiore il vizio della sigaretta. Per quanto riguarda il tumore alla mammella, invece, l’aumento della mortalità potrebbe dipendere dai ritardi nell’avvio delle campagne di screening. L’incidenza potrebbe invece risultare in aumento per via delle diagnosi precoci. In provincia di Siracusa, aumento del tumore al colon retto , non statisticamente rilevante negli uomini e diminuzione non statisticamente rilevante nelle donne. Aumenta anche il dato relativo al tumore alla prostata. Diminuisce nei maschi il tumore alla vescica, che però aumenta nelle donne, cosi’ come nel caso del polmone. Aumenti per entrambi i sessi quanto a tumore tiroideo. Per la mortalità, nei maschi il tasso standardizzato sulla popolazione europea per il totale dei tumori escluso cute non melanomatosa del Sin Priolo è significativamente piu’ alto rispetto alla provincia,mentre l’area a rischio mostra valori comparabili. Il tasso provinciale è comparabile a quello regionale,mentre è più basso di quello italiano.




VIDEO. Operazione Bugs Bunny, sgominata piazza di spaccio: arrestata intera famiglia

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto hanno eseguito a Rosolini cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Andrea Migneco, del Tribunale di Siracusa. I destinatari sono Salvatore Cannata (50 anni), Giuseppe Conte (31), Pietro Conte (51), Loredana Cannata (42) e Giovanni Di Mare (21). A loro carico sono stati raccolti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti (cocaina), con purezza variabile tra il 50e l’80%, in concorso.
L’attività di indagine, iniziata nel mese di luglio 2018, ha permesso di appurare come Salvatore Cannata, figura già nota nell’ambito criminale rosolinese, avesse avviato una collaborazione criminosa con i propri più stretti familiari, in particolare la sorella Loredana, il cognato Pietro Conte ed il nipote Giuseppe Conte, per condurre nelle loro rispettive abitazioni un’ampia e fiorentissima attività di spaccio di sostanze stupefacenti, avvalendosi anche di un giovane rosolinese (Giovanni Di Mare), con precedenti di polizia anche specifici.
Ricostruite le modalità di distribuzione dello stupefacente, che veniva spacciato dall’intera famiglia prevalentemente nella contrada Perpetua di Rosolini. Lì si trova l’abitazione degli arrestati che ad ogni ora del giorno e della notte, erano pronti a servire la clientela. La droga veniva nascosta nei modi più disparati, come ad esempio all’interno di capsule in plastica che solitamente contengono i giochi per bambini.
Il sodalizio criminoso è stato avvantaggiato dalla zona impervia in cui operava, tant’è che sono state utilizzate sofisticate attrezzature tecniche per documentare l’attività di spaccio della cocaina. Neanche le misure alternative alla detenzione sono riuscite a fermare le condotte illecite del sodalizio che, non curante della sottoposizione di uno degli odierni arrestati alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, ha continuato ad approvvigionare, detenere e spacciare sostanza stupefacente, evidenziando una particolare pervicacia criminale.
Gli arrestati, inoltre, al fine di eludere i controlli, utilizzavano nei terreni dove celavano la droga addirittura 13 cani che all’atto degli arresti sono stati rinvenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie e con evidenti segni di malnutrizione.
Nel corso delle attività d’indagine i Carabinieri avevano già tratto in arresto 6 persone, sequestrato un totale di 12 grammi di cocaina e recuperato materiale per il taglio, il confezionamento e la pesatura delle dosi, una rivoltella, un passamontagna ed oltre 60.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita, a riprova dell’eccellente andamento commerciale della piazza di spaccio.
Nella nottata scorsa, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, i militari hanno perquisito le abitazioni in uso agli arrestati rinvenendo 4 grammi di cocaina suddivisa in 16 dosi, 7 grammi di sostanza da taglio tipo mannitolo, materiale per il confezionamento delle dosi, una pistola a salve cal. 8 nonché la somma contante di 7.400 euro ritenuta provento dell’attività illecita. Arresto in flagranza per Giuseppe Conte, Pietro Conte e le loro compagne di 28 e 41 anni. Questi ultimi arrestati, espletate le formalità di rito, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati rimessi in libertà.
Salvatore Cannata, Giuseppe Conte e Giovanni Di Mare sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, mentre Pietro Conte e Loredana Cannata attenderanno il processo in regime di arresti domiciliari.

Briefing _Bugs Bunny_




VIDEO. Samara in surf al Villaggio Miano: nuova protesta di Gino Caldarella

L’appuntamento è ormai tradizionale. Ogni anno, la stagione delle.piogge autunnali viene inaugurata anche da una protesta ironica. Gino Caldarella,residente del Villaggio Miano, questa volta,dopo avere usato canotti e nuotato in muta lungo le vie della zona di Epipoli, ha scelto la tavola da surf e il travestimento da Samara per evidenziare il problema degli allagamenti al Villaggio. Nonostante alcuni interventi e la teorica riduzione del problema del 20 per cento, la situazione rimane particolarmente problematica. Diverte il video di Gino Caldarella. Diverte ma rende anche visibile il disagio dei residenti. .Per vedere il nuovo video di Gino, clicca qui

 




VIDEO. Operazione in via Algeri, via cancellata dal “fortino” dello spaccio

Operazione della Polizia in via Algeri. Liberato un “fortino” dello spaccio: rimossa cancellata abusiva piazzata da ignoti dopo un precedente blitz degli agenti.




VIDEO. Maltempo, allerta rossa: a Palazzolo piccoli disagi lungo la circonvallazione

Prime ore di intenso maltempo anche nella zona montana della provincia di Siracusa. Piogge intense, soprattutto nella nottata, a Palazzolo Acreide. Situazione comunque sotto controllo, con la Protezione Civile comunale che ha concentrato le sue attenzioni, in particolare, sulla situazione delle contrade periferiche.
Interventi concentrati sulla circonvallazione esterna, dove alcuni detriti hanno resto necessario veloci operazioni di pulizia e ripristino sicurezza della sede stradale.




Siracusa. Uso del Tensostatico: nervi tesi tra scuola, gestore e Comune

Protesta l’istituto comprensivo Wojtyla di via Tucidide, a Siracusa. Il consiglio d’istituto lamenta il mancato utilizzo, dall’inizio dell’anno scolastico, del vicino pallone tensostatico della Cittadella che, da convenzione, dovrebbe essere usato dalla scuola per le ore di educazione motoria. Impossibile, tuttavia, fino ad oggi, accedere – dicono dalla scuola – vista la mancanza della necessaria documentazione ai fini della sicurezza dei bambini.
Solo che la documentazione c’è. In un primo momento, si supponeva infatti che il gestore della Cittadella dello Sport non stesse rispettando gli accordi, salvo poi scoprire questa mattina che l’8 ottobre scorso le certificazioni sono state inviate via pec al Comune, che non ha però provveduto a dare seguito all’iter.
E senza la nota comunale, la dirigente scolastica Giusy Garrasi non può predisporre l’uso del pallone, peraltro di recente ricostruito e rimesso a nuovo dal gestore della Cittadella, con un investimento di circa 150mila euro.
Altro nodo del contendere, il “no” all’uso gratuito del tensostatico dopo le 13. Per l’ultima ora, anche la scuola (e quindi i genitori) dovrebbe pagare. La convenzione con il Comune prevede, infatti, che l’orario in cui il pallone è riservato alle scuole è quello compreso nella fascia 8.00-13.00.
A questo punto si attendono le mosse del Comune. Purtroppo il plesso di via Tucidide non ha una palestra sua. Per il momento, educazione fisica in cortile.




VIDEO. Uno sguardo dentro il cimitero di Siracusa, tra migliorie e soliti problemi

A pochi giorni dalle festività di Ognissanti e dei Defunti, lavori in corso al cimitero comunale. Questa mattina le telecamere di SiracusaOggi.it hanno fatto ingresso nell’area cimiteriale per una sorta di “sopralluogo” prima che il grande flusso di visitatori si riversi all’interno della struttura comunale. Al nostro arrivo, diverse le squadre al lavoro per la sistemazione del verde, la pulizia dei campi, la potatura delle aiuole. L’aspetto, in generale, se ne avvantaggia. Non mancano, però, purtroppo, i problemi strutturali, anche molto seri. Ci sono parti del cimitero in cui gli attesi interventi non sono stati effettuati. Lì lo scenario resta quello di strutture con problemi di distacchi, con ferri scoperti, con pezzi di muro a terra. Anche le condizioni del manto stradale, in alcuni punti, presenta elementi di pericolo, come ci hanno segnalato alcune donne, anziane, che quotidianamente o quasi vanno a trovare i loro mariti defunti. Chi si reca in questi giorni al cimitero, per evitare la ressa dell’1 e del 2 Novembre, ci racconta sensazioni in chiaro-scuro. Non manca qualche “chicca” che suscita un sorriso, seppur amaro.




VIDEO. “Una palla blu nel cielo di Siracusa”: era un bombardiere. Ricostruita la storia

Due anni dopo la scoperta del relitto di un bombardiere inglese Vickers Wellington nelle profondità del mare siracusano, riemerge anche la sua storia. E’ stata ricostruita, pezzo dopo pezzo, dallo stesso team di ricercatori e studiosi che lo aveva individuato in mare a 36 metri di profondità. L’esatta ubicazione è stata correttamente comunicata alla Soprintendenza del Mare ed alla Capitaneria di Porto.
“Il Wellington apparteneva al 37.o squadrone e, partito dalla Tunisia, venne a bombardare obiettivi militari a Siracusa”, racconta Fabio Portella, il diver siracusano che ha guidato tutte le fasi dell’operazione storica. “Il bimotore venne abbattuto alle 2 del mattino del 9 luglio 1943, proprio la notte dello sbarco degli Alleati in Sicilia: l’operazione Husky. Capofila di un gruppo di Wellington, il suo compito era quello di illuminare gli obiettivi mediante traccianti luminosi. Testimoni infatti videro cadere l’aereo completamente avvolto da una maestosa e innaturale luce blu. Il bombardiere si schiantò in mare davanti alla falesia di Capo Murro di Porco e proprio li è stato ritrovato”, dice ancora lo studioso.
A bordo del Wellington X HE 756 c’erano 6 ragazzi, di età compresa tra i 22 e i 28 anni: 4 inglesi, 1 australiano e 1 canadese. “I sei aviatori vennero dichiarati MIA ovvero missing in action, vale a dire dispersi in azione, senza tomba”. Ma ora, grazie al lavoro della squadra di ricerca siracusana, coadiuvata da Nicola Giusti e Ian Murray, sono stati identificati ed hanno un nome. “W. L. Ball, C.M. Tweedle, J.D. Lammin, K.T.R. Lucas, J. Williams, T. Kerr”, elenca Portella. “Il mare di Siracusa è diventato la loro tomba. E per me non passa giorno che, navigando su quel punto, non pensi a loro e alle atrocità di ogni guerra”.