Cavagrande, sentieri vietati e cancelli chiusi: "immobilismo senza precedenti"
Rimane ancora chiusa la riserva orientata Cavagrande del Cassibile dopo il violento incendio divampato la scorsa estate. Cancelli chiusi e nessuna possibilità di seguire e apprezzare le bellezze paesaggistiche ed archeologiche lungo i sentieri che erano stati allestiti in quello che viene giustamente considerato un canyon siciliano. Un mese si era tornato a parlare dell’apertura della riserva nel corso di un incontro ad Avola, con i sindaci di Noto, Siracusa e Avola insieme ai responsabili dell’Azienda Foreste Demaniali della provincia di Siracusa e varie associazioni ambientaliste, operatori turistici e cittadini. “Ma ad oggi non è cambiato nulla”, spiega Marco Mastriani, responsabile della sezione di Siracusa dell’Ente Fauna Siciliana. “Non ci sono notizie sulla possibilità di concreti interventi per il ripristino e la messa in sicurezza di alcuni sentieri dell’area protetta. Un immobilismo amministrativo senza precedenti”, denuncia con forza segnalando le “mancanze da parte della regione Sicilia”.
Il sindaco di Avola, Luca Cannata, ha allo studio una class action per chiedere un risarcimento agli uffici regionali competenti coinvolgendo cittadini, turisti, visitatori e soprattutto operatori turistici.
“Se avessero applicato le leggi regionali esistenti sull’applicazione dei ticket nelle riserve naturali, avrebbero già avuto i soldi per intervenire. Applichino subito la legge ed evitino di aggiungere ritardi ai ritardi”, incalza ancora Mastriani.