Centri di raccolta e proteste, Bandiera: “La nostra volontà non cambia, no Ccr in via Lauricella”

 Centri di raccolta e proteste, Bandiera: “La nostra volontà non cambia, no Ccr in via Lauricella”

“La nostra volontà è sempre aderente alle dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi”. Così il vicesindaco Edy Bandiera risponde alla richiesta di chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione comunale circa la realizzazione dei centri di raccolta in città. Tradotto: conferma l’intenzione di non costruirne più uno in via Lauricella come, invece, inizialmente indicato. Era il 2023 e, all’epoca, nessuna voce critica si levò dai banchi della politica o dai territori, all’annuncio del finanziamento Pnrr e delle tre aree scelte.
Nel frattempo, quello di Mazzarrona è uscito dal quadro e si va verso il definanziamento dopo il parere negativo della Soprintendenza, per la presenza di una latomia. Montano le proteste, invece, attorno a quelli previsti alla Pizzuta e ad Epipoli. Per il primo, il sindaco Italia disse pochi giorni addietro, in Consiglio comunale, che non sarebbe più stato realizzato in via Lauricella, per la felicità dei residenti preoccupati dal ritrovarsi con il ccr a pochi metri dai balconi. Ma nei giorni scorsi è stata allestita l’area di cantiere, cosa che ha allarmato i comitati spontanei che adesso chiedono in coro un documento che metta nero su bianco lo stop ai lavori.
“Non lo vogliamo fare lì. Ci si è resi conto, passando dai progetti su carta alla visione della realtà dei luoghi, che la scelta non era stata la migliore. Purtroppo può capitare quando si è costretti a lavorare in velocità, visti i tempi imposti da finanziamenti come quelli del Pnrr. Nella premura, non si sono fatte tutte le valutazioni del caso. Condividiamo la non opportunità di quella scelta”, dice ancora Bandiera a SiracusaOggi.it. “Per questo abbiamo chiesto agli uffici di individuare altri siti, più indicati per la fattibilità dell’opera”. Una ricerca attualmente in corso e che, non appena produrrà risultati, porterà il Comune di Siracusa a discutere con la ditta che si è aggiudicata i lavori della possibilità di un accordo bonario per lo spostamento del cantiere. Operazione, questa, che non dovrebbe rivelarsi troppo complessa. Ma sino a quel momento, difficilmente Palazzo Vermexio potrà fornire quel “documento” richiesto dai comitati che stanno convogliando la protesta.
“Con alcuni residenti ho parlato ed ho spiegato la situazione. Sempre per chiarezza, non posso nascondere anche il rischio di perdere i finanziamenti. E questa sarebbe però una sconfitta per la città. Sono certo che tutti ci muoveremo con grande attenzione e con equilibrio”, aggiunge Edy Bandiera.

 

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