Centro comunale di raccolta alla Mazzarrona, FdI: “Va fatto da un’altra parte”
Il centro comunale di raccolta che il Comune di Siracusa vuole realizzare alla Mazzarona diventa materia di scontro politico. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia porta il tema in Consiglio ed il punto di partenza è netto: “va fatto da un’altra parte e non nel contesto di una delle più trascurate periferie cittadine”. Lo dice Paolo Cavallaro, a poche ore dalla seduta che sarà seguita con attenzione anche dal Comitato spontaneo dei residenti, nettamente contrario alla programmata opera.
“Avevamo chiesto informazioni sul progetto e non abbiamo ricevuto ancora nulla dagli uffici”, ruggisce il consigliere di opposizione. “Riteniamo anche urgente che si faccia chiarezza sulla compatibilità del ccr con il piano regolatore vigente. E ancora, è utile che venga chiarito da dove e come si accederà al centro di raccolta, per valutarne l’impatto con la viabilità esistente”, elenca Cavallaro.
Secondo le prime informazioni acquisite da SiracusaOggi.it, nel ccr di via don Sturzo si potranno conferire tutte le tipologie di rifiuti urbani (inclusi olii esausti e tessile) e le 5 tipologie di RAEE. L’impatto ambientale sarà “minimizzato” ricorrendo ad una barriera verde (alberi e vegetazione) intorno al CCR, per mitigare l’aspetto visivo.
Quanto agli spazi, il Centro comunale di raccolta della Mazzarrona avrà forma rettangolare, con lato lungo di circa 60 metri. E’ composto da un’area per lo stazionamento di 4 cassoni scarrabili da 30 metri cubi, una tettoia per ospitare altri 2 cassoni da 20 metri cubi insieme a 2 press-container da 16 metri cubi. Sempre sotto la tettoia saranno posizionati anche contenitori per RAEE, oli, cartoni oltre alla bilancia intelligente. Completano il Ccr di Mazzarrona una pesa a bilico e un box di servizio per il personale.
L’area sarà videosorvegliata h24 e presenta la caratteristica di essere pensato come impianto energeticamente autosufficiente, grazie all’impiego di pannelli fotovoltaici.
I lavori per la sua costruzione non appaiono particolarmente complicati. Uno scavo di sbancamento di qualche decina di centimetri, il livellamento dell’area oggi in pendio e quindi la realizzazione degli impianti e delle opere in muratura.
Secondo le analisi di Palazzo Vermexio, “le attività svolte nel centro comunale non produrranno alcun impatto sulle aree circostanti in termini di emissioni atmosferiche, emissioni sonore, sversamento di liquidi o sostanze pericolose ed impatto paesaggistico”. Non solo, nella valutazione complessiva dell’opera, il Ccr viene considerato “un forte segnale per la popolazione in termini di necessità all’effettuazione di una corretta e continua raccolta differenziata, già a casa”.
Quanto ai disagi? E’ immaginabile che siano possibili episodi limitati di emissioni odorigene, che dovrebbero peraltro essere contrastate dall’impianto sprinkler; e il movimento dei mezzi utilizzati per prelevare i rifiuti raccolti nel Ccr e avviarli verso gli impianti di conferimento potrebbe produrre inquinamento acustico nelle fasi di lavorazione. Ma in generale, si legge nelle note di progetto, “non si prevedono effetti negativi sulla salute pubblica”.