Cessione crediti, il Tribunale da ragione a un risparmiatore e revoca il decreto ingiuntivo

 Cessione crediti, il Tribunale da ragione a un risparmiatore e revoca il decreto ingiuntivo

Al termine di un percorso giudiziario, portato avanti attraverso il Codacons, un risparmiatore di Siracusa si è visto revocare un decreto ingiuntivo ricevuto. La vicenda inizia dieci anni prima, quando il cittadino riceve un prestito da una finanziaria, a cui paga le rate, e che poi riceve un’ingiunzione di pagamento da una diversa società di finanziamento. A questo punto il consumatore si è rivolto al Codacons di Siracusa ed assistito dal Presidente, l’avvocato Bruno Messina,  ha proposto opposizione al decreto ingiuntivo. “Spesso- spiega Messina- capita di ottenere un prestito con una finanziaria e poi di vedersi scrivere da un’altra società, che ci chiede di versare a lei i nostri soldi. In questi casi la persona si trova confusa, poiché noi abbiamo firmato un contratto con una banca, a cui versiamo le rate del finanziamento, ma a un certo punto una società diversa, a noi sconosciuta, ci comunica che dovremo continuare a pagare nei suoi confronti. Ebbene, questa è una prassi ormai consolidata, e assume il nome di cessione dei crediti, tuttavia- spiega ancora il presidente del Codacons-  occorre che vengano rispettate delle regole ben precise, dettate a tutela della persona che ha ottenuto il prestito. In particolare, il soggetto che ha ricevuto il finanziamento deve essere avvertito dell’operazione (di cessione), altrimenti, egli ha ragione di ritenere di essere tenuto a pagare sempre nei confronti della società che in origine gli ha prestato i soldi. Inoltre, vi sono altre formalità che le banche devono osservare quando effettuano queste operazioni. E taluni di questi adempimenti non erano stati compiuti dalla finanziaria, quindi il Tribunale di Siracusa ha accolto la tesi del Codacons revocando il decreto ingiuntivo, in quanto l’avviso (di cessione) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non è sufficiente a provare che la società è creditrice nei confronti del risparmiatore”.

 

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