Che aria respiriamo? Lo diranno le api: progetto di biomonitoraggio nel siracusano

 Che aria respiriamo? Lo diranno le api: progetto di biomonitoraggio nel siracusano

Quali inquinanti sono presenti nell’aria di Sortino? Lo diranno le api. E’ questa la finalità del progetto di biomonitoraggio che prevede l’installazione di due arnie sul tetto del Municipio della cittadina siracusana. Gli esperti analizzeranno poi il miele prodotto da quelle api e andranno alla ricerca di eventuali inquinanti.
Le api sono considerate dei “sensori viaggianti” per quel che riguarda la qualità dell’ambiente. Come spiega la società che ha proposto il progetto, accolto dal Comune di Sortino, quegli insetti sono capaci di coprire in una giornata un’area di 7kmq, vale a dire un cerchio con raggio di 1,5km. Quindi una ampia fetta di territorio.
Un’arnia dovrebbe arrivare ad ospitare circa 10 mila api, “ognuna delle quali visita un migliaio di fiori al giorno. Pertanto ogni colonia può effettuare fino a 10 milioni di microprelievi al giorno di micropolline nella propria area di bottinaggio”. Da questo dato, contenuto nella scheda di presentazione del progetto, si ha una idea immediata di quella che dovrebbe essere la capacità di biomonitoraggio delle api.
I dati sulla qualità dell’ambiente verranno tratti dall’analisi del cosiddetto pane d’api, capace di fornire informazioni puntuali.
Il progetto avrà inizio a maggio e si protrarrà sino a settembre 2025. Il costo, per il Comune di Solarino, è di mille euro all’anno: con quelle somme verranno pagate la analisi di laboratorio, affidate ad un centro specializzato di Bologna.

 

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