Che meraviglia Elisa al teatro greco, “uno dei luoghi più belli dove abbia mai cantato”
“Sono stata in tanti luoghi, ma questo è dei più belli dove abbia mai cantato”. Il teatro greco di Siracusa, con il suo fascino millenario ed il calore unico di un pubblico comunque ordinato, ha finito per conquistare anche Elisa. Il suo Back to the Future tour ha fatto registrare il tutto esaurito nella seconda delle sue tre tappe siciliane. Un tour sostenibile, come ha spiegato l’artista, particolarmente sensibile e vicina ai temi ambientali su cui richiama anche l’attenzione della politica. Sul grande schermo che chiude la scenografia sul palco del Temenite, passano anche messaggi emozionali che spingono verso una maggiore consapevolezza di una necessaria svolta green. E persino il Dalai Lama regala le sue parole.
Vestita di bianco, Elisa non si è risparmiata nelle oltre due ore di live, nonostante un tasso di umidità che rendeva quasi insopportabile il caldo della sera di settembre. Lo spettacolo è una sequenza dei suoi straordinari successi, dai più recenti come Seta fino all’immancabile Luce. E poi le hit internazionali come Heaven out of hell. “Cantate con me?”, chiede più volte rivolta agli oltre quattromila del teatro greco, che certo non si fanno pregare. Fino all’ultima nota della delicata A modo tuo.
Più volte Elisa parla di “magia” e di “enorme emozione” al cospetto di un luogo incantato come il teatro greco di Siracusa. Ed ogni sua parola viene accolta da una ovazione. Uno scambio di affetto continuo, con l’artista triestina che piazza interpretazioni da favola, con la straordinaria precisione della sua timbrica. E quando si produce in una personale interpretazione di Halleluja di Leonard Coen, resa immortale da Jeff Buckley, si guadagna una standing ovation di oltre tre minuti che finisce per emozionare anche una delle più internazionali e navigate artiste di casa nostra. Per la prima stagione di live al teatro greco di Siracusa non poteva esserci conclusione migliore. Il più classico dei gran finali, con Elisa che saluta disegnando un cuore con le mani, rivolta a tutti i settori del teatro greco di Siracusa.