Chiara, dolore e rabbia. Gli studenti universitari, “Più sicurezza sulla strada dove è morta”

Oltre 15mila firma raccolte online in poco più di 48 ore. Gli studenti universitari di Catania, dopo la tragica morte di Chiara Adorno, hanno lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org (qui il link). “Chiara, studentessa della facoltà di Scienze Biologiche, è stata travolta e uccisa mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in viale Andrea Doria, quelle stesse strisce che noi, studenti della Cittadella Universitaria, attraversiamo ogni giorno per arrivare a lezione e tornare a casa”, scrive Matteo, promotore della petizione. “A Catania, e in generale in Italia, è tradizione agire dopo i disastri, e non prima, per prevenire. Qualche anno fa sono state realizzate delle strisce pedonali in quel punto, precisamente di fronte all’entrata della Cittadella Universitaria, per attraversare una strada a scorrimento che era già stata luogo di numerosi incidenti, ma qual è l’utilità se non c’è un semaforo pedonale? Chiunque abbia attraversato su quelle stesse strisce come faccio io ogni giorno sa bene che è un continuo slalom tra auto in corsa che non accennano a fermarsi e motorini che sorpassano quelle poche auto che si fermano, e questo pericolo si amplifica la sera, quando tutti gli studenti finiscono le lezioni. Mi appello a tutti gli studenti e agli ex-studenti dell’Università di Catania, anche se hanno sede altrove, di firmare questa petizione per richiedere, anzi esigere, la realizzazione di un sovrapassaggio, o perlomeno di un semaforo pedonale, per tutelare tutti i ragazzi che rischiano la vita ogni giorno attraversando delle strisce pedonali mortali, gli stessi ragazzi che vengono elogiati dal comune di Catania che li definisce ‘il futuro’ ma che poi non li tutela in alcun modo e realizza opere scadenti e sbrigative. Pretendiamo un intervento immediato, e facciamo sì che questo disastro abbia almeno uno scopo”.
Un semaforo pedonale o un sovrapassaggio pedonale, come quel cavalcavia che – fino a poco tempo addietro – era presente in quel punto. Intanto, la vicenda approda anche in Consiglio comunale a Catania. “Una giovanissima vita spezzata, una famiglia distrutta, una tragedia dinanzi alla quale non possiamo rimanere silenti”. Lo ha detto il capogruppo Mpa, Orazio Grasso, nel suo intervento in aula ha voluto ricordare la morte della studentessa di Solarino, Chiara Adorno. All’amministrazione Trantino Russo ha chiesto risposte e spiegazioni, lamentando come ultime operazioni condotte lungo quella strada abbiano ridotto le condizioni di sicurezza per i pedoni.
“La circonvallazione – prosegue Grasso – senza esagerare si può definire ‘la strada della morte’. In questo senso non possiamo non chiedere risposte all’amministrazione. In primis capire perché non c’è più il cavalcavia che permetteva di attraversare la strada e soprattutto fare in modo di ripristinarlo. Ma non solo: è necessario aumentare i controlli e le postazioni con autovelox per indurre automobilisti e motociclisti a percorrere questa arteria, molto trafficata anche per la presenza di strutture ospedaliere, a velocità ridotta”.
A Solarino, intanto, sarà la Chiesa Madre ad ospitare il triste officio dell’ultimo saluto a Chiara. Per la definizione della data, si attende il via libera della Procura etnea. Intanto, aumentano le voci critiche verso la scelta dell’amministrazione solarinese che non proclamerà il lutto cittadino nel giorno del funerale di Chiara.