“Ciclopica”, statue sequestrate: Progetto Siracusa vuole le dimissioni di Fabio Granata
La notizia del sequestro di due sculture esposte nella mostra Ciclopica e la decisione di chiudere “momentaneamente” l’esposizione hanno una prima ricaduta politica: Progetto Siracusa chiede “le immediate dimissioni dell’assessore Fabio Granata”.
I consiglieri comunali del gruppo, capitanati da Ezechia Paolo Reale, hanno comunicato al presidente del Consiglio che non parteciperanno a lavori di Commissione “nei quali sia prevista l’audizione dell’assessore Granata”.
Proprio Reale definisce “grotteschi” gli sviluppi grotteschi della vicenda Ciclopica. “Progetto Siracusa non entra nel merito delle accuse che hanno portato al sequestro di due delle opere in esposizione, che saranno accertate nelle sedi giudiziarie competenti, e che, se vere dovrebbero portare alle dimissioni del Sindaco, unico atto dignitoso possibile dopo il rifiuto altezzoso di revocare il protocollo d’intesa/convenzione, nonostante il voto unanime dell’intero Consiglio Comunale”, aggiunge ancora l’esponente di Progetto Siracusa ricordando il recente voto dell’assise. “Progetto Siracusa non accetta la menzogna verso la città di aver chiuso in fretta e furia la mostra con un cartello che intendeva far credere che fosse necessario procedere a lavori di manutenzione. Non accetta che ai turisti ed ai cittadini non sia stata data alcuna comunicazione al solo fine di coprire quanto di grave stava accadendo. La responsabilità politica di tale puerile menzogna – dice ancora Reale – ricade interamente sulla giunta municipale ed in particolare sull’assessore Granata che mai avrebbe dovuto consentire di ingannare in tal modo la città esponendola ad una perdita di immagine ancora maggiore rispetto a quella conseguente alla già sgradevole circostanza che in una mostra da lui fortemente sostenuta un nucleo specializzato di Carabinieri ipotizzi che vengano esposte opere non autentiche”.