Cinghiali selvatici e peste suina, nella zona montana scatta il piano di contenimento

 Cinghiali selvatici e peste suina, nella zona montana scatta il piano di contenimento

I cinghiali rischiano di diventare un problema per la zona montana di Siracusa. Aumenta il numero di suini selvatici e questo, peraltro, comporta possibili implicazioni derivate dal diffondersi della peste suina. Ne hanno discusso i rappresentanti dei Comuni di Cassaro, Buccheri, Buscemi, Ferla e Canicattini Bagni, nel corso di un incontro ospitato dal Municipio di Cassaro. All’incontro erano presenti il sindaco di Cassaro Mirella Garro, il sindaco di Buccheri Alessandro Caiazzo, l’assessore Emanuele Rossitto per il Comune di Ferla, l’assessore Antonino Frani per il Comune di Buscemi, il comandante della Polizia Locale di Canicattini Bagni, il maresciallo Sebastiano Motta della locale stazione dei carabinieri, il dirigente Provinciale del Dipartimento Sviluppo Rurale serv. 16, Perrotta, il dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Brogna ed il commissario Rabbito, oltre ovviamente alla presenza dell’Asp.
Individuata una strategia in pi+ passaggi per arginare il diffondersi del fenomeno. Come primo step, su tutto il territorio provinciale verranno emessi appositi avvisi pubblici con i quali si invitano i cittadini a segnalare la presenza di suidi ed eventuali danni arrecati dagli stessi alle colture o ai terreni di proprietà pubblica e privata. A seguire, “ed al concorre di precise e specifiche circostanze” – precisano i sindaci – la probabile emissione di Ordinanze Sindacali che consentiranno l’abbattimento selettivo dei suini, secondo le previsioni di legge, “nelle aree non protette e nelle zone in cui vi sono evidenti rischi e pericoli per la pubblica incolumità”.
Prevista anche la cattura nelle aree protette con apposite trappole al fine di censire e verificare l’eventuale presenza di focolai riconducibili alla peste suina.
“Inizia così un percorso che si prefigge, nel prossimo futuro, di mettere un freno ad un fenomeno che inizia a dilagare in maniera preoccupante e che sta causando non pochi disagi e pregiudizi per la cittadinanza ed il patrimonio boschivo e agricolo”, spiega la sindaca di Cassaro, Mirella Garro.

 

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