Colorata protesta della comunità cingalese di Siracusa, con loro anche un imprenditore
La comunità cingalese protesta in tutta Europa e chiede attenzione per la situazione che si è venuta a creare nel loro Paese. Anche a Siracusa hanno dato vita ad un colorato sit-in. Appuntamento in piazza del Pantheon, nel pomeriggio di domenica. Cartelli scritti in lingua tamil, con le bandiere italiana e cingalese accanto. Al loro fianco, il noto imprenditore agricolo ed ex assessore comunale, Fabio Moschella. “Ho sentito il dovere di portare la mia solidarietà a questa bella comunità, la più importante tra quelle straniere a Siracusa”, racconta su FMITALIA.
Sono circa 1.300 i cingalesi che vivono e lavorano a Siracusa. “Sono un buon esempio di integrazione, una comunità sana che lavora nella ristorazione e nei servizi alla persona. Così educati da non essere quasi neanche avvertiti”, commenta ancora Moschella.
In Sri Lanka c’è una crisi profonda. Da diversi mesi vengono a mancare medicine e cibo. I prezzi sono fuori controllo e l’energia elettrica viene razionata. Il Paese è governato dal 2009 da una famiglia di influenti uomini d’affari, arrivati al potere con elezioni democratiche. Oggi vengono lamentate speculazioni, un ampio disboscamento ed in genere uno sfruttamento delle risorse dello Sri Lanka fuori controllo. Ecco perchè, nel fine settimana, In tutta Europa hanno dato vita a proteste e manifestazioni, invocando un ritorno alla normalità.
“Qualche passante si è fermato, incuriosito. Sarebbe stata bella anche una presenza delle istituzioni cittadine per una comunità operosa e che paga le tasse in questa città”, l’ultima nota di Moschella.