Come nasce il pasticcio via Damone? “Dirigente andò in pensione e si perse di vista la variante”
A spiegare in Consiglio comunale come sarebbe nato l’errore al centro del noto caso parcheggio Damone è stato l’assessore Enzo Pantano. L’esponente della giunta Italia ha spiegato di avere lungamente approfondito il caso, anche nel corso di una telefonata con il dirigente che seguì l’iter del progetto di riqualificazione di via Tisia/Pitia nelle sue prime fasi, per poi andare in pensione. Era il 2007 e “l’architetto Di Guardo (il dirigente dell’epoca, ndr) mi ha detto che la problematica emerse e si cercò di avviare già allora il procedimento per avviare la variazione urbanistica. Quando Di Guardo è andato in pensione, però, i successivi rup hanno perso di vista la cosa. Svista o malinteso – dice in aula Pantano – questa cosa è passata inosservata”.
Negli anni, in sostanza, la premura per avviare l’intervento per scongiurare la perdita del finanziamento avrebbe poi ulteriormente spinto fuori dai radar il problema, emerso solo ad ottobre scorso.
“Buon senso chiede di trovare oggi una soluzione, perché la chiusura del parcheggio è un problema collettivo”, ha aggiunto l’assessore che non si è sottratto al confronto in Aula. “Abbiamo verificato la possibilità di attivare il percorso per la variazione urbanistica. I tempi non sono brevi. Dobbiamo predisporre la documentazione e poi inviare tutto in Regione”, ha spiegato. Almeno tre mesi di tempo. Ma non è finita così. “La Regione, una volta ricevute le carte, ha 90 giorni di tempo per rispondere. Se non risponde, toccherà al Consiglio comunale procedere con la variazione urbanistica”. Questa l’indicazione dell’assessore Pantano: almeno 6/7 mesi, salvo imprevisti.
“Avremmo potuto seguire questo iter anche col parcheggio aperto”, aggiunge con rammarico. “Iniziamo la procedura ma riaprirlo adesso è impossibile”, conclude Enzo Pantano.
Alternative per tamponare l’emergenza sosta in questi mesi? “Proviamo a trovarle, ma non è semplice. Nelle vicinanze – dice ancora Pantano – non ci sono aree pubbliche o private disponibili. La più vicina è a 400 metri di distanza. Abbiamo anche chiesto al supermercato di via Tisia possibilità di utilizzare il loro parcheggio interrato. Attendiamo. Ci sarebbe anche un terreno in via Paolo Caldarella, nei pressi della Cittadella dello Sport. Abbiamo chiesto alla Soprintendenza per verificare l’esistenza di eventuali vincoli. Se possiamo realizzare lì un parcheggio, acquisteremo l’area. Ma vogliamo essere sicuri che non ci siano vincoli o sorprese”.
Qui il video dell’intervento in Consiglio comunale