Commercio su aree pubbliche, cambiano le regole: ecco le novità

 Commercio su aree pubbliche, cambiano le regole: ecco le novità

Cambiano le regole per il commercio su aree pubbliche a Siracusa. Un nuovo regolamento sostituisce il precedente, che risaliva al 2011, e cambia alcuni aspetti formali e sostanziali dell’attività del commercio ambulante nel capoluogo. Dovrà passare per l’esame della Commissione e del Consiglio comunale prima di divenire esecutivo.
Con le nuove norme – a meno di ulteriori modifiche – stop alle lunghe procedure burocratiche previste, ad esempio, per l’avvio dell’attività di vendita, fino a pochi giorni fa legata alla presentazione di un’istanza cartacea e della successiva autorizzazione rilasciata dal Comune.
Se la previsione sarà confermata, i commercianti avranno il solo compito di presentare la Scia, comunicazione di inizio attività, in maniera telematica, senza dover, insomma, attendere alcuni riscontro dagli uffici.
Restano valide le principali aree mercatali del territorio, il regolamento mette nero su bianco, però, anche dei chiari divieti.
Il vicesindaco, Edy Bandiera evidenzia “lo snellimento sostanziale delle lungaggini burocratiche che di fatto bloccavano l’attività dei commercianti ed anche l’entusiasmo. Abbiamo adeguato la nostra città alle normative vigenti – argomenta – e aggiornato un regolamento troppo vecchio, in cui non si faceva nemmeno riferimento al Suap, lo sportello unico delle attività produttive, che è parte integrante, invece, con le sue funzioni, nel settore delle Attività Produttive. Se prima, per poter operare, era necessario fare richiesta cartacea e attendere risposta, adesso tutto questo diventa una semplice comunicazione telematica. Un notevole passo avanti- aggiunge Bandiera- ed un passaggio dovuto”.
Tra le regole in vigore, il divieto di posizionare le proprie postazioni in alcune aree di particolare pregio della città: quelle limitrofe ai monumenti archeologici, ai luoghi di interesse artistico-storico-culturale, in tutta Ortigia, nelle piazze, in Riva Narazio Sauro, Corso Umberto, Via Malta, via Catania, Corso Gelone, Viale Regina Margherita. Niente ambulanti allo Sbarcadero, via Arsenale, via Piave, Viale Tunisi, Balza Acradina, via Politi Laudien, via Columba e via Elorina, viale dei Comuni, Scala Greca, Santa Panagia, via Tica, Tisia, Pitia e su via Nazionale. Idem per quanto riguarda Viale Paolo Orsi, inclusa la rotatoria all’ingresso della città. Niente ambulanti nemmeno in via Lo Bello e in via Caldarella.
Entrando nei dettagli tecnici: “Il Comune può prescrivere determinati tipi di banchi ed attrezzature da usarsi nei mercati”. Viene inoltre specificato che “il commercio di prodotti alimentari deve essere esercitato in conformità alle norme igienico-sanitarie vigenti, con le modalità e le attrezzature necessarie a garantire che siano protetti da contaminazioni esterne e siano conservati in maniera adeguata in rapporto alla loro natura ed alle loro caratteristiche. Il commercio dei prodotti alimentari deperibili, da mantenere in regime di temperatura controllata, quali prodotti surgelati, congelati o refrigerati è consentito solo nelle aree provviste di allacciamento alla rete elettrica o se è garantito il funzionamento autonomo delle attrezzature di conservazione dei prodotti e se l’attività è esercitata mediante l’uso di veicoli adeguatamente attrezzati”.
Il commercio di carni fresche di ogni specie animale, ittiche comprese, è vietato in tutte le aree che non siano provviste di allacciamento alla rete idrica, fognaria ed elettrica salvo che sia effettuato da operatori con veicoli adeguatamente attrezzati e comunque esercitato secondo le vigenti disposizioni in materia. Le sostanze alimentari avariate o sofisticate debbono essere sequestrate e poste a disposizione delle Autorità Sanitarie. Le derrate poste in vendita, all’atto dell’acquisto, debbono essere pesate al netto”.

 

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