Concerti al teatro greco, show per 52mila spettatori. E per il futuro, “valuteremo soluzioni”

 Concerti al teatro greco, show per 52mila spettatori. E per il futuro, “valuteremo soluzioni”

Con i sold-out registrati per la doppia data con Venditti e De Gregori e per lo spettacolo live di Massimo Ranieri, si è chiusa la stagione dei concerti al teatro greco di Siracusa. Partita a luglio con Biagio Antonacci, ha messo in fila 12 spettacoli per circa 52 mila presenze. Oltre 30mila gli spettatori arrivati da fuori Siracusa: tanti italiani ma anche turisti stranieri, come dimostrano i dati di prevendita via web.
“È stata una stagione ricca ed intensa, capace di creare anche quest’anno un flusso turistico non indifferente per Siracusa grazie al cartellone proposto con la terza edizione di Stelle al teatro”, commenta Giovanni Gambuzza (GG Entertainment), uno degli organizzatori della stagione dei live a Siracusa insieme alla Punto e a Capo di Nuccio La Ferlita e Associaizone Development. “E’ stata la migliore rassegna di musica dal vivo dell’intera Sicilia, con date uniche ed esclusive. Siamo contenti – aggiunge – per tutti gli operatori del settore turistico che hanno beneficiato dell’indotto e siamo contenti per il gradimento mostrato dai tanti siracusani che hanno riempito e rispettato il teatro greco. Ringrazio i nostri partner istituzionali, la Regione ed il Comune di Siracusa: un sindaco innovativo ha permesso che si gettassero le basi per arricchire Siracusa con un’offerta di intrattenimento che mancava”, conclude Gambuzza.
Quanto al futuro, sarà sempre il teatro greco ad ospitare gli esclusivi concerti siracusani? A rispondere è l’assessore Fabio Granata: “ragioneremo, insieme al Parco Archeologico, sulle soluzioni migliori per continuare a offrire cultura e intrattenimento che vada oltre la nobilissima tradizione delle rappresentazioni classiche che restano la nostra più preziosa risorsa”. E poi aggiunge: “sono consapevole della preziosa delicatezza e unicità del nostro teatro greco, ma ritengo che la qualità degli spettacoli e la perfetta organizzazione degli stessi abbiano preservato senza se e senza ma l’integrità del monumento”.

 

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