“Condizioni di lavoro aberranti”, gli agenti penitenziari si astengono dalla mensa

Troppi episodi di violenza, condizioni strutturali inadeguate, organico ridotto all’osso.

La situazione nel carcere di Brucoli, ad Augusta non tende a migliorare. Al contrario, la polizia penitenziaria si sente esasperata, tanto da ricorrere ad una forma di protesta eclatante, per tornare a chiedere soluzioni.

Da qualche giorno i poliziotti penitenziari della Casa di Reclusione, sostenuti dalla Federazione Sindacati Autonomi CNPP si astengono dal servizio mensa.

La Federazione denuncia “condizioni di lavoro aberranti e inaccettabili” e preannuncia l’intenzione di proseguire con la protesta fino a quando non si riterrà di avere ottenuto un riscontro adeguato.
I dirigenti sindacali Massimiliano Di Carlo e Giuseppe Mandurino esprimono tutta la loro preoccupazione. “Serve un autorevole cambio di passo- dicono- Per questo abbiamo deciso di avviare prossime iniziative di protesta inviando anche una lettera al Prefetto. Siamo stanchi di subire aggressioni e pesanti condizioni di lavoro”.
“Da tempo – continuano i sindacalisti – stiamo assistendo ad un’escalation di situazioni rischiose, in una struttura che presenta già inevitabili limitazioni, soprattutto in virtù della significativa carenza organica”.
“Pretendiamo soluzioni e l’interessamento della politica e soprattutto dell’Amministrazione Penitenziaria – concludono Di Carlo e Mandurino- siamo al capolinea. La preoccupazione è alta per tutta la comunità”.