Consiglio comunale, ritirata la mozione di censura contro il sindaco Italia
Non è stata votata la mozione di censura al sindaco Francesco Italia e contenuta nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Siracusa. I consiglieri Paolo Cavallaro e Paolo Romano alla fine hanno ritirato il documento di cui erano firmatari, decisione maturata dopo il dibattito d’aula. Il Consiglio si è anche occupato di viabilità e mobilità discutendo tre ordini del giorno che sono stati approvati all’unanimità.
La mozione di censura era stata presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia per il ritardo con il quale l’amministrazione aveva risposto a un’interpellanza di Cavallaro, rivolta al sindaco e all’assessore competente, sul servizio di igiene urbana. L’atto, al quale per regolamento doveva essere data risposta entro 30 giorni, era stato presentato il 27 agosto scorso ma la questione è stata portata in aula solo il 9 gennaio. In questo lasso di tempo ci sono stati: un sollecito a firma della presidenza del consiglio comunale del 14 novembre; una comunicazione, due settimane dopo, con la quale Cavallaro informava il presidente Di Mauro di non avere ricevuto risposta; una nuova nota del 7 dicembre con la quale il consigliere sollecitava il dirigente di settore a fornire le informazioni richieste e chiedeva al presidente del consiglio comunale di portare, trascorsi 7 giorni, l’argomento rifiuti nella prima seduta utile. Si è arrivati così al 9 gennaio, ma anche su questo passaggio Cavallaro ha eccepito che la risposta scritta, considerata insoddisfacente, è stata letta direttamente in aula e non è arrivata prima della seduta, così come richiesto. Tutto questo ritardo, ha aggiunto, ha finito col compromettere il diritto del consigliere comunale di svolgere l’azione ispettiva sull’attività dell’amministrazione.
Per Paolo Romano, intervenuto a sostegno della mozione, sulla questioni rifiuti è emerso che non tutte le attività previste nel capitolato vengono svolte al meglio e, dunque, il servizio reso non corrisponde all’entità del tributo versato dai cittadini.
Per l’amministrazione ha replicato il vicesindaco Edy Bandiera, che prima ha detto di ritenere ingenerose le critiche mosse dai due consiglieri perché, anche se in ritardo (dovuto agli impegni degli uffici), le risposte sono da ritenersi esaustive e poi ha invitato Cavallaro e Romano a ritirare la mozione di censura manifestando il desiderio di collaborare con il Consiglio comunale per migliorare il servizio di igiene urbana. L’invito è stato accolto dai due esponenti di Fratelli d’Italia, considerando già positivo essere riusciti a portare in aula il tema dei rifiuti per due volte in pochi giorni e avvertendo che sulla questione non abbasseranno l’attenzione.
Il Consiglio comunale ha poi votato all’unanimità tre ordini del giorno su questioni di viabilità e mobili. Due erano a firma di Paolo Cavallaro ed erano indirizzati a impegnare l’amministrazione a completare i marciapiedi in viale Scala Greca e nei tratti di competenza comunale di viale Epipoli. Per la parte rimante di quest’ultima strada, Cavallaro ha chiesto agli uffici di sollecitare il Libero consorzio affinché realizzi interventi di messa in sicurezza recuperando il fondo stradale e ripulendo i bordi dalle erbacce.
Il terzo ordine del giorno discusso ieri era stato presentato dalla commissione Lavori pubblici, presieduta da Andrea Firenze, e si occupava della messa in sicurezza di via dell’Olimpiade, nel tratto adiacente al parco Papa Giovanni Paolo II. Nel dettaglio, l’atto impegna l’amministrazione a ripristinare le ringhiere, in parte mancanti, la segnaletica orizzontale e verticale e l’illuminazione pubblica. La commissione propone anche di realizzare dei percorsi per la sicurezza dei pedoni.
La posizione dell’amministrazione è stato portata da Edy Bandiera (assessore ai Lavori pubblici), che si è detto disponibile ad affrontare le questione, e dal dirigente Jose Amato che, sollecitato da Cosimo Burti, ha risposto sulla fattibilità tecnica dei marciapiedi. Nel dibattito sono interventi Angelo Greco, Sergio Bonafede e Ivan Scimonelli.