Conti a rischio con il rimborso ad Igm? Coppa, “Affronteremo l’accaduto con serenità”

 Conti a rischio con il rimborso ad Igm? Coppa, “Affronteremo l’accaduto con serenità”

In attesa di definire attraverso i rispettivi legali come il Comune di Siracusa procederà al pagamento dei circa 7,8 milioni di euro dovuti ad Igm, l’assessore Pierpaolo Coppa rassicura i contribuenti. “Il bilancio del Comune di Siracusa non è a rischio. Certo non fa piacere la situazione ma nel bilancio pluriennale vengono già accantonate somme prudenziali per i contenzioni in corso, per un ammontare studiato con un calcolo probabilistico. Sapevamo che sarebbe arrivata questa sentenza e nei prossimi giorni ci saranno delle novità di cui informeremo il Consiglio comunale e i cittadini”, spiega.
Una preoccupazione diffusa riguarda l’eventualità che possano essere aumentati i tributi locali o, addirittura, sospesi servizi per trovare le coperture necessarie al nuovo debito. Timori allontanati dall’esponente della giunta Italia.
“C’è una sentenza e ci sono dei tempi che vanno rispettati. È un fulmine a ciel sereno? Relativamente”, aggiunge Coppa. “Il vero tema della nostra amministrazione sono in effetti i contenziosi pendenti, tanto che l’input dato agli uffici è quello di andare a chiuderli. Alcuni addirittura risalgono a decenni fa. Certamente non sono felice di quello che è accaduto, ma lo affronteremo con tranquillità”, le sue parole.
I 7,8 milioni da liquidare ad Igm (oltre ad interessi) è un’eredità degli anni delle proroghe su proroghe per il servizio di igiene urbana. Le ordinanze – per spiegare in sintesi – stabilivano unilateralmente il “prezzo” da riconoscere per i servizi che la ditta indicata – Igm in questo caso – non poteva sottrarsi dall’eseguire. Salvo far poi valere le proprie ragioni per chiedere l’adeguamento delle tariffe, come è poi avvenuto con questa lunga e complessa causa che affonda le sue radici in anni in cui – oggettivamente – la situazione politico-amministrativa siciliana non rendeva semplici le gare d’appalto.
Si poteva comunque tentare di limitare i danni, cercando un accordo transattivo ed extragiudiziale con Igm? “Già in passato abbiamo transatto con quella società, per altri giudizi pendenti. Questa volta, nonostante alcune trattative, non è stato possibile. Noi avevamo fatto un offerta di 2,5 milioni di euro, loro ne chiedevano circa 10 oltre Iva. Una distanza importante tra le parti, al punto che è stato inevitabile far ricorso ad un giudice terzo per definite l’importo”, ricorda Coppa. “Ci sono state delle trattative informali – aggiunge – ma l’ambito era delicato, perché c’erano delle contestazioni che non erano questioni di poco conto. Non è vero che non abbiamo voluto assumerci la responsabilità o non avevamo la volontà di chiudere con Igm: in passato, ripeto, lo abbiamo già fatto. Svolgo questa professione da decine di anni e ricordo svariati arbitrati con la società. E’ stato un rapporto complicato, in un periodo complicato: non si potevano fare gare d’appalto, poi sono state complesse da avviare, quindi contestate e annullate. Fino ad arrivare al nuovo affidamento a Tekra. Ricordo che nel frattempo ci sono Comuni che sono falliti o sono in dissesto. Solo per inquadrare bene il contesto”.
Il Cga aveva già stabilito che ad Igm Rifiuti Industriali dovesse essere riconosciuta una somma, però non quantificata direttamente. Per ottenere l’importo del dovuto, è stato nominato un commissario ad acta che ha indicato la somma di circa 7,8 milioni, ora definita con sentenza sul ricorso per ottemperanza. “Ci siamo già sentiti con l’avvocato che ha rappresentato il Comune di Siracusa in questo giudizio. In questi giorni ci saranno anche i contatti con gli avvocati della controparte e cercheremo di definire”, dice al riguardo l’assessore al Bilancio ed agli Affari Legali.

 

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