Coronavirus in Sicilia, 35 i casi: collegati al ceppo focolaio del nord

 Coronavirus in Sicilia, 35 i casi: collegati al ceppo focolaio del nord

Appuntamento quotidiano con la situazione siciliana in relazione al coronavirus. Il riepilogo è aggiornato alle 12.00 di oggi, sabato 7 marzo, come comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 35 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare.
Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo, pertanto è stato dimesso.
Si chiarisce, ancora una volta, che tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus.

 

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