Coronavirus, posti in terapia intensiva e il piano regionale: "mortificante per Siracusa"
“Il piano regionale per la distribuzione dei posti letto nelle varie province, per poter affrontare i picchi dovuti al diffondersi dell’epidemia Covid-19, mortifica la provincia di Siracusa”. Enzo Vinciullo non usa giri di parole.
“Non posso più tacere – dice l’ex presidente della commissione bilancio Ars – e chiedo al Governo regionale di rivedere l’assegnazione dei posti, tenendo conto di dati oggettivi quali la popolazione, la disponibilità di ospedali vuoti, ma perfettamente funzionanti, attualmente non utilizzati o sotto utilizzati, come quello di Noto”.
In effetti, i 30 posti letto di terapia intensiva al 20 aprile per Siracusa sembrano poca cosa se raffrontati a quelli concessi a province con minore popolazione. “Alla luce di questi dati – ha concluso Vinciullo – chiedo a tutti i siracusani di assumere una posizione unitaria, chiedendo la verifica e la modifica della programmazione sanitaria proposta dalla Regione, perché i siracusani non sono cittadini di serie B, ma devono essere trattati alla stessa stregua degli altri cittadini”.
Anche il presidente provinciale del Forum delle associazioni familiari, Salvo Sorbello, si mostra critico. Il piano regionale “non solo appare insufficiente ma non è neppure rapportato alla popolazione residente. Mi chiedo infatti sulla base di quale criterio la provincia di Ragusa, che ha 320.000 abitanti, disporrà di 40 posti di terapia intensiva, Caltanissetta con 262.000 ne avrà 36 e quella di Siracusa, che conta 399.224 abitanti, ne avrà soltanto 30. Peraltro, nella nostra provincia gli anziani tra 60 anni e 70 siamo 48.340, i settantenni 39.077, gli ottantenni 19.904, gli ultranovantenni 3.630 per un totale di 110.951. Persone e non numeri! Il 27,80 per cento dell‘intera popolazione della provincia”.