Dall'Arenella a Ognina, costa e fondali puliti: volontari da tutta Italia raccolgono i rifiuti che i bagnanti abbandonano
Un “esercito” di volontari, provenienti da tutta Italia, che da luglio a fine agosto ripuliscono la costa e i fondali di Siracusa. E’ il campo di educazione ambientale di Legambiente, che coinvolge i giovani per 8 turni di lavoro e studio. Questa mattina, ripulito il porticciolo di Ognina. Il gruppo lavorerà lungo il tratto che dall’Arenella termina proprio ad Ognina. Non solo sulla costa, ma anche nei fondali. In questo caso si tratta di volontari subacquei. In passato si lavorava principalmente nelle acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, che adesso, fortunatamente, risulta, invece, praticamente libera da rifiuti. Fabio Portella, che dal 2000 segue questi campi,prima con il Wwf, adesso con Legambiente, spiega come principalmente sia la plastica a rappresentare la maggiore quantità di rifiuti. “Sulla linea di costa troviamo quello che il mare porta durante l’inverno- spiega Portella- e quindi principalmente plastica, che purtroppo non si smaltisce e ha effetti nefasti. Tra gli scoglio, nell’area frequentata dai bagnanti, in mezzo agli scogli, troviamo bottiglie, tantissime, bicchieri di plastica, creme idratanti, solari, tutto materiale evidentemente abbandonato dopo giornate o serate trascorse al mare”. I volontari seguono a Siracusa, anche corsi di biologia marina, di arte marinaresca, corsi di immersione. L’attività di volontariato è prevista per 6 ore al giorno. Sono adolescenti tra i 15 e i 17 anni e, per il turno successivo, giovani over 18. “Il campo di educazione ambientale, in realtà- fa notare Portella- serve anche per educare i siracusani. Questi ragazzi, in silenzio, si muovono accanto ai siracusani e vanno a pulire intorno a loro, anche quello che a volte hanno gettato lì gli indigeni. E’ uno schiaffo morale per chi, magari, sa di avere buttato un pacchetto di sigarette e lo vede raccogliere da un ragazzino che passa accanto per insegnarti, con il suo gesto e il proprio impegno, come dovresti comportarti tu e come, soprattutto, non dovresti comportarti”.