Covid a Cavadonna, esposto in Procura del Codacons:dubbi sulla gestione del virus

Esposto in Procura sulla gestione del Covid all’interno del carcere di Cavadonna.

Pronto a depositarlo a Siracusa  il Codacons, che ipotizza il reato di concorso in epidemia colposa. Un problema, quello della gestione dell’emergenza sanitaria negli istituti di pena, particolarmente controverso.

“L’associazione dei consumatori chiede di indagare e punire i responsabili di quanto sta accadendo all’interno del carcere di Cavadonna, dove pare che 106 detenuti e 36 agenti della Polizia penitenziaria abbiano contratto il covid-19-spiega il Codacons- Un numero così alto di soggetti affetti dal coronavirus all’interno della casa circondariale di Siracusa potrebbe dipendere dall’inadeguatezza delle misure di precauzione volte a garantire la distanza di sicurezza tra i detenuti. E, sebbene la detenzione in carcere costituisca obiettivamente un contesto nel quale è più facile la diffusione del virus, in quanto i detenuti vivono in ambienti nei quali è tendenzialmente più difficile il mantenimento delle distanze di sicurezza ed in cui sono ben possibili fenomeni di assembramento o di sovraffollamento,quanto sta accadendo a Siracusa è un fatto  su cui far luce” .

Il Codacons sostiene che vi siano “diversi reclusi in condizioni di salute precaria. Tali soggetti-la sollecitazione – dovrebbero essere trasferiti presso altri istituti o presso strutture sanitarie più adattate e la casa circondariale dovrebbe adottare le misure preventive e precauzionali adeguate”.