Covid, la favola di Sortino: rischiò la zona rossa in prima ondata, ora è comune "virtuoso"
Sortino è stata la prima cittadina siracusana a dover fronteggiare nel 2020 il sino ad allora sconosciuto coronavirus. Era il marzo 2020 e già il sindaco Vincenzo Parlato doveva firmare le prime ordinanze per tentare di favorire il contenimento di una malattia di cui si sentiva parlare solo in tv. “Ci siamo ritrovati catapultati in una realtà di paura”, ricorda oggi. Sortino sembrava ad un passo dall’essere dichiarata zona rossa. “E’ stato difficile da affrontare, siamo riusciti a superare quella fase. Purtroppo non ne siamo usciti indenni: tanti positivi e diversi decessi. Un dolore enorme per la nostra comunità”, aggiunge Parlato.
E forse anche per via di quella esperienza fortemente traumatica, oggi Sortino è una delle realtà siracusane più virtuose. Probabilmente, la “lezione” è bastata ed anche sotto le feste i cittadini hanno mantenuto un atteggiamento prudente e di rigore. “Piccole trasgressioni ci sono ovviamente state, ma senza grandi numeri. E i risultati lo dimostrano. L’esperienza della prima ondata è tornata utile per far capire che serviva fare i bravi. Siamo stati tra i primi in provincia ad entrare in contatto con il virus e quella esperienza ha funzionato da deterrente. Se oggi siamo più sereni è perchè non abbiamo abbassato la guardia. La situazione provinciale non è delle migliori, fattori di rischio ci sono sempre. Dobbiamo continuare così”, dice ancora Vincenzo Parlato.
I numeri di Sortino oggi dicono che gli attuali positivi scendono da 4 a 3. “Si tratta di due infermieri che lavorano ad Augusta e di un ragazzo venuto da fuori per motivi di lavoro. Anche loro sono in fase di negativizzazione. Questo mi spinge a dire che il virus non sta circolando, che funziona il rispetto delle regole”.
Sabato, intanto, inizieranno anche a Sortino le vaccinazioni destinate ad ospiti e lavoratori delle case di riposo. “Pochi i no, dopo una prima fase di riluttanza. Oggi c’è convinzione unanime che se non ci vacciniamo, non ne usciamo più. Non possiamo sempre rinviare sine die la normalità. Prima concludiamo la vaccinazione di massa, prima riprendiamo una vita quasi normale”, le parole del sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato.