Covid, quella mancata percezione del rischio: ecco perchè la Regione inasprisce le misure
I siciliani non avrebbero più la percezione del rischio rappresentato dal coronavirus e da una possibile ripresa dei contagi, specie ora che le scuole sono aperte. Ed è questa considerazione che avrebbe spinto gli esperti a suggerire al governo regionale l’adozione di nuove misure restrittive: mascherine obbligatorie sempre, stretta su movida e assembramenti e istituzione di nuove zone rosse.
Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore dal primo ottobre, in tutta la Regione. Attesa probabilmente per oggi la firma dell’ordinanza relativa. Ieri Musumeci ha confermato la necessità di adottare regole ferree per invertire un trend di contagi in aumento in una fase cruciale. Ma su chi e come dovrà assicurare i necessari controlli, circa il rispetto delle norme, è lecito avere qualche dubbio di fronte ad una situazione in cui, in effetti, si è abbassata la soglia di attenzione regionale.
Rischiano di diventare zone rosse quei centri dove i numeri dei nuovi positivi sono schizzati nelle ultime giornate, in particolare nel palermitano e nel trapanese. In provincia di Siracusa i numeri sono monitorati con attenzione ma non preoccuperebbero in maniera particolare. Si nota, anche nel siracusano, un certo allentamento nel rispetto di quelle precauzioni basilari come mascherina e distanziamento. C’è stato poi, recentemente, il caso della fregata Margottini in porto ad Augusta con 46 positivi, di 15 con sintomi e 4 addirittura ricoverati in ospedale all’Umberto I di Siracusa.
foto da utente facebook, gruppo Siracusa on Web